Confutazione
di una presunta rivelazione
sulla data di nascita di Gesù Cristo
di
G. Butindaro
Innanzi tutto voglio dire che ancora una volta constato che quello su cui tace
la Scrittura è sempre fonte di speculazione da parte di qualcuno. Non c'è
solo chi stabilisce l'anno del ritorno di Gesù sulla terra e l'inizio del
millennio, cosa che ha fatto Carlo Fumagalli nel suo recente libro 'Il Giubileo
secondo il cuore di Dio' (Milano 1999, pag. 63-64, 152-153) dicendo che ciò
sarebbe dovuto avvenire nel 2000, e che costituirà l'inizio del settimo
millennio; adesso c'è qualcuno che stabilisce anche la data della nascita
di Gesù, su cui noi tutti sappiamo la Scrittura non solo tace ma non ci
dà neppure abbastanza e chiari indizi per stabilire con precisione il giorno,
come neppure il mese.
Ovviamente stiamo parlando di due date differenti, perché la data di nascita
di Gesù almeno in quel tempo ad alcuni era nota (al padre putativo e a
Maria sua madre, per esempio), mentre la data del ritorno di Gesù era sconosciuta
sia ai giorni di Gesù che dopo, ed è tuttora sconosciuta.
Che poi, con tutta l'importanza che può avere sapere la precisa data della
nascita di Gesù - rimane il fatto che la cosa più importante da
sapere è che Egli è morto per i nostri peccati e risorto il terzo
giorno dai morti. Questo è il Vangelo, potenza di Dio per la salvezza di
ognuno che crede.
Ma poi, riguardo alla nascita di Gesù, non è sufficiente sapere
che nacque a Betleem da una vergine sotto il regno di Cesare Augusto? Non è
sufficiente sapere che nacque dal seme di Davide, da donna, sotto la legge per
riscattare quelli che erano sotto la legge? Non è sufficiente sapere tutti
quegli eventi che la caratterizzarono che sono narrati da Matteo e da Luca? Per
me lo è, e difatti non cerco di stabilire o di conoscere la data di nascita
di Gesù Cristo, su cui per altro come già detto la Scrittura non
dà sufficienti indicazioni per stabilire nè il mese e nè
il giorno. Potrei pure io mettermi a fare supposizioni di ogni genere, ma a che
cosa giungerei? A niente, perché quand'anche stabilissi pure io una data
per la nascita di Gesù non potrei mai essere sicuro di avere scoperto quella
vera. Potrei tutto al più dire che ci sono buone ragioni per credere che
Egli sia nato in questo mese anziché in quest'altro, o in questa stagione
anziché in quest'altra, ma rimarrebbero sempre delle supposizioni, delle
mie opinioni che non avrebbero la conferma della Parola di Dio su molti punti,
e per sostenere le quali introdurrei inevitabilmente degli errori. Ben sapendo
questo, ho deciso di non mettermi a ricercare la data di nascita di Gesù.
Anche perchè io non ritengo che vada festeggiata la nascita di Gesù.
Inoltre occorrerebbe riflettere a proposito di questo, cioè della necessità
di festeggiare la nascita di Gesù: se Dio avesse voluto che noi discepoli
di Cristo festeggiassimo il natale di Gesù, certamente avrebbe fatto scrivere
da qualcuno sia l'anno, che il mese, che il giorno della sua nascita, come anche
l'ordine di festeggiarla. Mancando quindi sia la data di nascita di Gesù
che il relativo ordine di festeggiarla, è del tutto tempo sprecato mettersi
a volerla ricercare.
Ma adesso è
ora di entrare nel merito di una delle tante 'rivelazioni' per dimostrarne la
falsità mediante le Scritture. Questa cosiddetta rivelazione, secondo la
quale la data di nascita di Gesù Cristo era il 21 luglio, si fonda su un
errore di fondo, che è quello di dire che quando l'angelo Gabriele disse
a Maria a proposito di Elisabetta: "Questo è il sesto mese per lei,
ch'era chiamata sterile" (Luca 1:36), intese dire che si trattava del sesto
mese dell'anno ebraico, quindi che si era in quel momento 6 mesi dopo il mese
di Abib. Infatti qui l'angelo dice un altra cosa, e cioè che quel mese
era il sesto mese DA CHE ELISABETTA NON ERA PIÙ CHIAMATA STERILE, in altre
parole che Elisabetta era al sesto mese della sua gravidanza. Quando dunque Luca
dice: "Al sesto mese l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città
di Galilea detta Nazaret ad una vergine...." (Luca 1:26) intese dire 6 mesi
dopo che Elisabetta era rimasta incinta, e difatti poco prima egli dice: 'Or dopo
quei giorni, Elisabetta sua moglie rimase incinta; e si tenne nascosta per cinque
mesi...." (Luca 1:24), e poi dice: "Al sesto mese
.". Stabilire
dunque che il sesto mese debba calcolarsi a partire dal primo mese del calendario
ebraico, è UN ERRORE. Ovviamente, un errore ne trascina sempre altri, e
l'altro errore in questo caso è quello di dire che quando l'angelo Gabriele
apparve a Zaccaria nel tempio era la festa di Pasqua che ricorre nel primo mese
del calendario ebraico. Questa falsa deduzione - come si può ben capire
- si è resa necessaria per confermare che il sesto mese decorreva dal primo
mese dell'anno ebraico. Dire perciò che dato che "tutta la moltitudine
del popolo stava di fuori in preghiera nell'ora del profumo" (Luca 1:10)
significa che per forza di cose era una festa, - e precisamente quella di Pasqua
- è solo una supposizione fatta per confermare l'errore di base, tutto
qui.
Quindi, fratelli, per confutare questa 'rivelazione' è sufficiente dire
che il sesto mese quando l'angelo Gabriele fu mandato a Maria decorreva DAL MOMENTO
DEL CONCEPIMENTO DI GIOVANNI NEL SENO DI ELISABETTA, CHE NON SAPPIAMO QUANDO AVVENNE
E NEPPURE POSSIAMO SUPPORLO - e non dal primo mese dell'anno ebraico.
Vi esorto quindi fratelli a non accettare questa falsa rivelazione.
Infine vorrei dire questo su cui desidero che riflettiate seriamente. Nella Scrittura
vi sono scritte tante date che si riferiscono sia a feste giudaiche che ad avvenimenti
particolari avvenuti nella storia del popolo d'Israele; ne ricordiamo alcune:
-
la
Pasqua secondo la legge doveva essere celebrata il quattordicesimo
giorno del mese di Abib perché fu in quel giorno che il Signore
trasse dall'Egitto il popolo d'Israele dopo una schiavitù
secolare (cfr. Es. 12:1-14);
-
la
festa della Pentecoste o delle primizie doveva essere celebrata
sette settimane dopo la festa degli azzimi quindi il terzo giorno
del terzo mese che corrispondeva al giorno in cui Dio scese in mezzo
al fuoco sul monte Sinai e pronunziò il decalogo (cfr. Deut.
16:9-12; Es. 19:16).
-
la
festa delle Capanne doveva essere celebrata il quindicesimo giorno
del settimo mese per ricordare che gli Israeliti avevano dimorato
in tende durante il loro pellegrinaggio nel deserto (cfr. Deut.
16:13-15; Lev. 23:34);
-
la
festa delle Espiazioni doveva essere celebrata il decimo giorno
del settimo mese; in quel giorno il sacerdote compiva l'espiazione
dei suoi peccati e di quelli di tutto il popolo (cfr. Lev. 16:1-34);
-
il
settimo giorno del quinto mese del diciannovesimo anno di Nebucadnetsar,
re di Babilonia, fu il giorno in cui Nebuzaradan, capitano della
guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme
ed arse la casa dell'Eterno e la casa del re, e diede alle fiamme
tutte le case di Gerusalemme (cfr. 2 Re 25:8,9);
-
il
terzo giorno del mese di Adar del sesto anno del regno di Dario
fu il giorno in cui la ricostruzione del tempio a Gerusalemme fu
portata a termine (Esd. 6:15);
-
il
quinto giorno del quarto mese del quinto anno della cattività
del re Joiakin la Parola dell'Eterno fu espressamente rivolta al
sacerdote Ezechiele, figliuolo di Buzi, nel paese dei Caldei presso
al fiume Kebar (cfr. Ez. 1:1-3); nel libro del profeta Ezechiele
vi sono scritte molte altre date che si riferiscono ai giorni in
cui Dio rivelò la sua parola al profeta.
Queste sono alcune
delle date concernenti la storia di Israele scritte nella Parola di Dio; come
potete vedere quando Dio ha voluto fare trascrivere la data di un particolare
evento importante, lo ha fatto con ogni franchezza. Fra le tante date registrate
nella Bibbia però non c'é quella della nascita del Salvatore; certamente
il motivo non è perché la sua nascita non fu un evento importante.
Se infatti essa non fosse stata importante e utile da conoscere lo Spirito Santo
non avrebbe sospinto sia Matteo che Luca a trascrivere parecchi particolari di
quella nascita. Non dimentichiamoci che quando nacque Gesù un angelo del
Signore apparve ai pastori della contrada di Betleem per dirgli: "Non temete,
perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto
il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, v'è nato un
salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno:
troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia" (Luca 2:10-12).
E poi ad un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che
lodava Iddio e diceva: 'Gloria a Dio ne' luoghi altissimi, pace in terra fra gli
uomini ch'Egli gradisce!' (cfr. Luca 2:13-14). Tuttavia, rimane il fatto che Dio
non ha voluto che essa fosse scritta, non fu una dimenticanza di Dio, ma una volontaria
omissione; non c'è il benchè minimo dubbio su questo. I motivi?
Non li conosco, tuttavia da questa sua omissione si deve concludere che per noi
Cristiani Dio non ha reputato nè indispensabile e neppure fondamentale
che conoscessimo il mese e il giorno della nascita di Gesù Cristo. Ci ha
fatto però sapere che la sua nascita era stata predetta secoli prima sia
da Isaia che da Michea, che sarebbe stata una nascita diversa da qualsiasi altra
perché il Figlio di Dio sarebbe nato da una vergine, che sarebbe avvenuta
a Betleem, la città di Davide, e ci ha fatto sapere che fu preannunciata
dall'angelo Gabriele a Maria, che in quel beato giorno in cui nacque apparve un
angelo a dei pastori di Betleem, che giorni dopo che egli nacque arrivarono dei
magi dall'Oriente guidati dalla sua stella, ed altri particolari che per noi sono
edificanti. Queste cose ci bastano. Ma soprattutto Dio ha voluto che fosse trascritta
la sua morte e la sua resurrezione; la sua morte è avvenuta per le nostre
offese mentre la sua resurrezione per la nostra giustificazione. E qui ci tengo
a fare notare che mentre solo Matteo e Luca forniscono particolari sulla nascita
di Gesù, sia Matteo che Marco che Luca e Giovanni parlano della sua morte
e della sua resurrezione dando dei particolari, come anche delle sue apparizioni.
E questo credo che dimostri chiaramente l'importanza che hanno la morte, la resurrezione
e le apparizioni di Gesù dopo morto. La data della sua nascita nessuno
l'ha scritta, mentre tutti hanno scritto sia la sua morte che la sua resurrezione
che le sue apparizioni.
Fratelli, non perdiamoci dietro a calcoli sulla data della nascita di Gesù.
Annunciamo, certo, al mondo che un giorno nacque a Betleem il Salvatore del mondo
il cui nome è Gesù Cristo, ma soprattutto annunciamo al mondo che
Egli morì e risuscitò il terzo giorno. A lui sia la gloria ora e
in eterno. Amen.
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