Lo
spiritismo e le sedute spiritiche
riflessioni
di autori vari, e una testimonianza
Ho
sentito dire a delle persone che hanno potuto parlare con i loro morti, mediante
la preghiera oppure partecipando a delle sedute spiritiche. Che c'è di
vero in tutto ciò? Che dice la Bibbia a tale proposito?
Queste persone non hanno parlato con i loro cari morti, ma si sono illusi di avere
parlato con essi. Hanno inconsapevolmente parlato con delle entità demoniache,
le quali conoscono i particolari della vita delle persone morte evocate e
sono quindi in grado di imitarle perfettamente.
Il fine che si prefiggono questi spiriti è quello di sedurre i viventi
e renderseli soggetti (ad esempio, un padre che crede di stare parlando col figlioletto
morto, farà qualsiasi cosa questi gli dirà).
Proprio per questo motivo la Bibbia condanna qualsiasi forma di spiritismo - sia
chi evoca gli spiriti dei defunti, che chi va a consultare gli spiriti. Dio ha
detto: "Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia
per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né
chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta
gli spiriti, né chi dice la fortuna, né chi interroghi i morti,
perché tutti quelli che fanno queste cose sono in abominio all'Eterno"
(Deut. 18:10-12), ed anche: "Non vi rivolgete agli spiriti, né
agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono
l'Eterno, l'Iddio vostro" (Lev. 19:31).
Il re Saul fu fatto morire da Dio per aver consultato gli spiriti: "Così
morì Saul, a causa dell'infedeltà che egli aveva commessa contro
il Signore, per non aver osservato la parola del Signore, e anche perché
aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, mentre non aveva
consultato il Signore. E il Signore lo fece morire, e trasferì il regno
a Davide, figlio d'Isai" (1 Cron. 10:13-14).
Termino con le parole del profeta Isaia: "Se vi si dice: «Consultate
quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano»,
rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà
forse ai morti in favore dei vivi? Alla legge! Alla testimonianza!» Se il
popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora! Andrà
errando per il paese, affranto, affamato; quando avrà fame, si irriterà,
maledirà il suo re e il suo Dio; volgerà lo sguardo in alto, lo
volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre,
oscurità piena d'angoscia, e sarà sospinto in fitte tenebre"
(Is. 8:19-22).
LO SPIRITISMO
È possibile
individuare due diversi ambiti dello spiritismo:
1. Il primo ambito è rappresentato dallo spiritismo classico che, attraverso
la pratica della seduta spiritica, vuole comunicare con le anime dei defunti.
La figura fondamentale è quella del "medium", che è appunto
l’intermediario fra gli spiriti e i partecipanti. Fenomeni tipici dello
spiritismo sono: registrazione di voci, intuizione di eventi futuri, visioni,
scrittura automatica (fenomeno per il quale un soggetto sente la propria mano
spinta a scrivere, come guidata da un’altra personalità), ectoplasmi,
cioè forme corporee fluidiche in cui si materializzerebbero gli spiriti.
2. Esiste poi un secondo ambito detto "channeling", in cui si tende
a ricevere informazioni da una entità superiore; questo richiede la presenza
di un canale (channel) capace di ricevere le informazioni da tale entità.
Seppure non esiste una chiara e netta distinzione fra il channeling e lo spiritismo
classico, si può affermare che questa seconda forma di spiritismo si differenzia
dalla prima perché le entità evocate non sono solo le anime dei
defunti, ma anche extraterrestri, fate, gnomi, demòni, maestri spirituali
o addirittura Gesù Cristo e Dio Padre. E’ chiaro che tale forma di
spiritismo si ricollega ad un’idea panteistica e non a caso il channeling
è molto praticato in ambienti New Age.
Le entità del channeling non trasmettono semplicemente notizie circa la
loro condizione nell’aldilà, come generalmente avviene nell’ambito
dello spiritismo classico, ma vengono rivelati veri e propri sistemi filosofici,
spesso presentati come "nuovi vangeli". Fra questi The Aquarian
Gospel of Jesus Christ (il Vangelo Acquariano di Gesù Cristo) e The
Urantia Book, risalenti rispettivamente ai primi ed alla metà del
ventesimo secolo, hanno esercitato una influenza decisiva sulla formazione dell’ideologia
del New Age. E’ stato in seguito lo stesso New Age a creare "nuovi
vangeli" di impostazione gnostica e panteistica.
Lo spiritismo insegna
che possiamo comunicare con gli spiriti che si sono dipartiti e con altre entità
spirituali. Altri insegnano che possiamo cercare uno spirito guida a cui affidare
la nostra vita. Notiamo che:
1. Dio nella Bibbia
proibisce espressamente di consultare gli spiriti, con e senza l'aiuto degli spiritisti;
tale proibizione indica che vi è del male e del pericolo in questa pratica
(Levitico 19:31; 20:6,7; Isaia 8:19). È inutile che gli spiritisti citino
l'esempio di Saul, perché quell'infelice morì per aver consultato
un'evocatrice (I Cronache 10:13).
2. I morti sono sotto
il controllo di Dio, che è Signore della vita e della morte, e non possono
quindi essere soggetti ai medium. Si veda ad esempio Apocalisse 1:18; Romani 14:9.
Gli spiritisti citano il caso della pitonessa e Samuele, e l'apparizione di Mosè
ed Elia sul Monte della Trasfigurazione. Anche se Samuele apparve realmente a
Saul, ciò avvenne per il permesso divino; lo stesso si può dire
di Mosè ed Elia. Il racconto del ricco e di Lazzaro prova che non è
consentito, a coloro che si sono dipartiti da questa terra, comunicare con i viventi
(Luca 16).
3. Nonostante sia stato
provato che spesso il fenomeno dello spiritismo è inganno, vi è
qualche realtà in esso. I defunti sono sottoposti al controllo di Dio e
non possono comunicare con i viventi, ma le manifestazioni spiritiche e i loro
messaggi provengono da spiriti seduttori e mendaci (I Re 22:22; I Timoteo 4:1).
Molti di coloro che
abbracciano lo spiritismo o consultano i medium, sono spesso persone che hanno
rigettato la fede in Gesù e che non hanno mai fatto un incontro personale
con Lui. Quelli che Lo hanno conosciuto e credono nelle Scritture ricevono aiuto,
pace, e luce sufficiente sulle cose che concernono sia questo mondo che il mondo
che sta al di là della tomba.
TESTIMONIANZA
tratta dal sito Ho
Trovato
Tony
si era dato alle sedute spiritiche pensando di poter parlare con sua madre che
era morta, ma esse furono la sua rovina, ma nella distretta invocò il Signore
che gli rispose salvandolo.
Vorrei farvi partecipi
dell'opera meravigliosa che Dio può compiere nella vita dell'uomo e come
può trasformare il buio che è dentro di noi in una meravigliosa
luce.
Nell'età adolescenziale ho perso mia madre a causa di un male incurabile
e quella che fino ad allora era stata la mia sicurezza, venne meno. Avevo perso
tutto quello che era più importante per la mia vita; l'affetto e la presenza
di mia madre. Caddi in uno stato di frustrazione profonda che mi portò
alla depressione, rendendo instabile il mio equilibrio e il mio stato nervoso
già compromesso dalla malattia di mia madre.
Per tutto ciò me la presi con Dio, considerandolo l'autore di tutto quello
che era accaduto. Trascorse qualche anno e il mio stato psichico continuava ad
essere intollerabile. Il mio unico pensiero era mia madre e per questo, non so
se per gioco o per l'inconscio pensiero di poter comunicare con lei, volli partecipare
a delle sedute spiritiche, le quali mi davano l'illusione di poter parlare con
i morti, ma che invece rovinavano ancora di più il mio equilibrio nervoso,
dandomi paura e insicurezza, dovendo dipendere da loro per ogni scelta di vita.
Le arti magiche, lentamente, prendevano possesso nella mia vita. Le sedute spiritiche
diventavano sempre più movimentate perché gli oggetti
si spostavano, gli spiriti parlavano, le croci s'incenerivano, ed io lentamente
scivolavo nel mondo del preternaturale. Non so se sono mai stato un vero medium,
ma sicuramente gli spiriti simpatizzavano per me perché le esperienze che
facevo erano reali. Tutto questo però, non dava pace alla mia vita, anzi,
lentamente mi stavano portando alla pazzia e all'autodistruzione.
In quel periodo nella città dove vivevo, fu installata una grande tenda
missionaria dove ogni sera delle persone, in prevalenza giovani, si riunivano,
cantavano e parlavano di Dio. Fui attratto più dalla musica che dal messaggio
che essi portavano. Partecipai per molte sere a questi incontri sempre con distacco
e solo per il piacere di ascoltare la musica ed una di quelle sere si avvicinarono
a me dei giovani di questo gruppo dicendomi che Gesù mi amava. A quest'affermazione
risi loro in faccia rispondendo che se tutto ciò era vero, Dio non avrebbe
permesso la morte di mia madre. Poi aggiunsi che io ero già in contatto
con Dio, tramite le sedute spiritiche che praticavo. La loro risposta fu di smettere
di praticare quelle cose, perché erano vietate da Dio nella Bibbia. Con
molto distacco li lasciai alle loro convinzioni e mi congedai da loro in maniera
molto brusca ma nella mia mente le parole di quei giovani riecheggiavano. Lessi
nella Bibbia il passo in Deuteronomio 18:11,12, del divieto che Dio dava al Suo
popolo per quelle pratiche e decisi di smettere con l'occultismo, ma tutto ciò
non bastò a ridare equilibrio alla mia vita, infatti, quelle esperienze
avevano scosso di più il mio stato nervoso. Continuai a vivere nella paura,
nell'angoscia e nella superstizione in cui mi ero addentrato, tanto da non compiere
nessuna mia azione senza aver prima consultato l'oroscopo o il mio spirito guida.
Gli anni passarono ed io continuai a vivere la mia vita distaccandomi anche da
ogni pratica religiosa, dibattendomi in condizioni di salute mentale molto precarie:
avevo perso concentrazione, vivevo nell'ansia e nello sconforto ed ogni cosa che
intraprendevo mi era difficile ed impraticabile. Per questo fui costretto a consultare
dei medici specialisti in Psichiatria che mi diagnosticarono un forte esaurimento
nervoso con turbe psichiche.
Cominciai ad assumere psicofarmaci ed ansiolitici per svolgere le mie attività
quotidiane. In quel periodo le cose sembravano andare meglio. Conobbi un brava
ragazza e mi convinsi che da allora in poi tutto sarebbe andato meglio, ma non
fu così, infatti, il mio miglioramento psichico era dovuto esclusivamente
ai farmaci che assumevo in maniera massiccia e ogni volta che sembrava che tutto
dovesse tornare alla normalità sprofondavo in una crisi depressiva. Cercai
allora di ristabilire il mio equilibrio psichico con i divertimenti: ero certo
che prendendo tutto ciò che la vita mi offriva, sarei stato felice. Cominciai
ad uscire con gli amici, passavo le serate nelle discoteche, fumando, bevendo
e divertendomi. Ma l'allegria terminava la notte, quando rientravo a casa e mi
trovavo solo in una condizione d'alienazione più totale, chiedendomi chi
fossi, cosa vivevo a fare e perché provavo tanto dolore nel mio cuore.
Il giorno dopo tutto ricominciava e la mia vita continuava solo per inerzia. Con
il trascorrere del tempo le cose peggioravano sempre di più. Rimasi senza
lavoro, senza stimoli, poggiando la mia vita e sfogando le mie frustrazioni sulla
mia fidanzata che amandomi, sopportava tutto con estrema pazienza. Un giorno però
anche lei stanca d'ogni sopruso e al massimo della sopportazione decise di lasciarmi
e la mia condizione peggiorò perché la cosa più importante
della mia vita era lei. Per ben due volte decisi di farla finita, ma tutti i miei
tentativi di suicidio svanivano, perché ero cosciente che non era la soluzione
migliore. La mia fidanzata comprese ancora una volta il mio tormento e tornammo
insieme ad una condizione: che veramente tutto sarebbe cambiato.
Ormai stanchi di quella vita, decidemmo di lasciare gli amici, i divertimenti
che davano solo una momentanea soluzione al nostro problema e cercammo di rimanere
soli per salvare il nostro rapporto. In quel periodo mi ricordai di quei giovani
che anni prima mi avevano parlato di un Gesù che avrebbe potuto dare un
significato alla mia vita e cominciai a leggere la Bibbia.
Una sera decisi con la mia fidanzata di entrare in una chiesa evangelica dove
conoscevo alcune persone. Alla fine del culto, fui avvicinato da alcuni di loro:
nei loro occhi vidi una luce particolare e nei loro volti vi era una profonda
gioia.
Esposi i miei problemi, parlai della mia condizione interiore, delle mie sofferenze,
della mia fragile situazione neurologica. La loro risposta mi sorprese: Noi
non possiamo risolvere i tuoi problemi e neanche la Chiesa Evangelica può
farlo, ma il Signore è il Dio dei miracoli.
Mi lessero un passo dal vangelo di Matteo: Cercate prima il Regno di Dio
e la sua giustizia e tutte le altre cose vi saranno sopraggiunte. La mia
delusione fu totale: loro non potevano aiutarmi, come io speravo. Anche quell'esperienza
sembrava essere fallita, ma, prima che andassi via, chiesero se volevamo che pregassero
per noi. Acconsentimmo e in quei momenti scoprivamo che le persone che pregavano
per noi, lo stavano facendo con la convinzione che qualcuno da lassù li
stesse ascoltando. Ci salutammo e io andai via convinto che anche quell'esperienza
si era rivelata inutile ma qualcosa accadde nella mia vita. Quando tornai a casa
mi rivolsi a Dio con una preghiera spontanea, chiedendogli di ricevere anch'io
la luce che avevano quelle persone nei loro occhi. In un momento sentii una pace
che invadeva la mia vita e mi sentii un peccatore davanti a Dio; chiesi a Lui
perdono di tutti i miei peccati e andai a dormire senza assumere gli psicofarmaci
che fino a quel momento ero costretto a prendere. Dio mi aveva ascoltato.
Da quel momento in poi l'ansia, la paura, la superstizione andarono via dalla
mia vita: ero guarito ma, cosa più importante, ero nato di nuovo
in Cristo Gesù.
Il buio che era in me è divenuto luce per la grazia di Dio. Anche la mia
fidanzata fece la sua esperienza di nuova nascita e oggi a distanza di dodici
anni, possiamo affermare che Dio è fedele. Lui ci porta avanti, inondandoci
di luce e di speranza.
Il mio invito è quello che se tu ti trovi in una condizione di buio interiore
come mi trovavo io e credi che non c'è nessuno che ti ascolti, voglio assicurarti
che Dio è lontano da te solo lo spazio di una preghiera.
Si vedano anche:
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strega e spiritista
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