Il cammino cristiano




La salvezza

- Cos'è, e come puoi ottenerla -

di G. Butindaro

 

Ti voglio fare questa semplice domanda: 'Sei salvato?' Bada bene che non ti ho chiesto quale religione tu professi, o quante opere buone tu compi, o se ti sei astenuto da peccati quali l'adulterio, o l'omicidio, il furto, o la stregoneria, ma se sei salvato.
Spesso nel parlare alla gente quando faccio loro questa domanda, mi sento rispondere: 'Be', io cerco di essere il più buono possibile!' o 'Sono una brava e onesta persona, non rubo e non uccido, lavoro e quando posso faccio del bene!'. Con queste loro risposte, queste persone dimostrano di non sapere cosa significa essere salvati.
Altri ancora mi hanno risposto in questa maniera: 'Per ciò che mi riguarda, io spero di esserlo!' dimostrando in questa maniera di non essere ancora salvati. Tra questi ci sono sia i Testimoni di Geova che i Cattolici. Questa risposta non sorprende affatto perché secondo la dottrina di ambedue queste religioni non si può affermare di essere salvati, perchè una tale affermazione viene considerata una dimostrazione di superbia e presunzione. Ma le cose, come vedremo fra poco, non stanno così.

Se sei tra quelli che a questa domanda così precisa e chiara, rispondono in una delle maniere qui sopra citate, allora anche tu sei tra coloro che ancora non sono salvati. Sei come una pecora smarrita che vaga senza sapere dove va; che non ha alcuna certezza a proposito del dopo la morte. Forse pensi di avere tutto nella vita, una famiglia, un lavoro, la salute, i soldi, gli amici, e che quindi non hai bisogno di nient'altro; certo, dal punto di vista materiale puoi anche avere tutto, ma dal punto di vista spirituale non hai nulla perchè non possiedi la salvezza che permette a chi ce l'ha di vivere per l'eternità nella gloria. Vediamo ora cosa vuol dire essere salvati e come si può esserlo secondo il messaggio della Parola di Dio.

Essere salvati significa essere stati vivificati, cioè essere stati risuscitati spiritualmente. Ogni uomo infatti - senza nessuna eccezione - è morto nei suoi peccati perché il peccato che egli serve lo ricompensa con la morte (cfr. Rom. 6:23). Ma il dono di Dio a chiunque accetta il vangelo è la salvezza, e la vita eterna. Leggiamo queste parole dell'apostolo Paolo ai santi di Efeso: "E voi pure ha vivificati, voi ch'eravate morti nei vostri falli e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli; nel numero dei quali noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d'ira, come gli altri. Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, anche quand'eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, per mostrare nelle età a venire l'immensa ricchezza della sua grazia, nella benignità ch'Egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Poiché è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d'opere, affinché nessuno se ne vanti" (Efesini 2:1-9).

Come puoi vedere, Paolo dice a quei credenti che prima essi erano morti nei loro peccati, ma che Dio li aveva vivificati e risuscitati con Cristo, e questo per mostrare la sua immensa grazia. Per cui poi dice a quei credenti che essi erano stati salvati per grazia. Dunque, per salvezza la Bibbia intende una resurrezione spirituale, che si sperimenta per mezzo di Cristo, infatti l'apostolo dice che Dio ci ha mostrato la sua benignità in Cristo. Cosa significa questo? Significa che l'uomo, morto nei suoi peccati, viene vivificato mediante la sua fede nel Cristo di Dio, e questo perchè è soltanto mediante la fede in Gesù Cristo che si ottiene la remissione dei peccati, la giustificazione. Infatti come la morte spirituale entrò nel mondo per mezzo di un uomo solo, cioè Adamo, anche la resurrezione spirituale è entrata in questo mondo mediante un unico uomo, cioè Gesù Cristo. È mediante la sua morte avvenuta sulla croce per i nostri peccati, che la giustificazione che dà vita si è estesa a tutti gli uomini (cfr. Rom. 5:18). Questa giustificazione si può ottenere soltanto mediante la fede nel suo nome.

Essere salvati significa essere stati liberati dalla schiavitù del peccato, infatti Paolo scrisse ai credenti che erano a Roma: "Ma sia ringraziato Iddio che eravate bensì servi del peccato, ma avete di cuore ubbidito a quel tenore d'insegnamento che v'è stato trasmesso; ed essendo stati affrancati dal peccato, siete divenuti servi della giustizia" (Romani 6:17-18). Questa liberazione, anch'essa ottenuta mediante la fede in Cristo, è una cosa che si sente profondamente; e permette a chi l'ha ricevuta di poter dire con assoluta certezza di non essere più schiavo dell'iniquità, del vizio e della concupiscenza. Per spiegare questo concetto con un termine di paragone facilmente comprensibile, è come se un uomo dopo essere rimasto legato mani e piedi con delle grosse funi per lunghi anni ad un certo punto viene qualcuno che spezza quelle funi ed egli riacquista la libertà di movimento. È come se uno schiavo, sottoposto per anni ad una dura e aspra servitù da parte del suo padrone, ad un certo punto ha riacquistato la libertà in virtù del fatto che qualcuno è venuto e lo ha affrancato liberamente da quel giogo. Non pensi che un essere umano che sperimenta una tale liberazione, possa dire con assoluta certezza di essere stato liberato? Certo, e così è di chi sperimenta la liberazione dal peccato mediante la fede in Cristo Gesù, egli si sente finalmente libero da quel giogo del peccato che con le sue forze non avrebbe mai potuto spezzare perchè più forte di lui.
Non illuderti, "chi commette il peccato è schiavo del peccato" (Giovanni 8:34), e questo lo domina, lo vince, perchè più forte di lui, e può essere liberato da esso solo da Gesù Cristo; se Lui fa liberi si è veramente liberi (cfr. Giovanni 8:36).

Essere salvati significa pure possedere la vita eterna secondo che è scritto: "Chi crede ha vita eterna" (Giovanni 6:48) ed anche: "Io v'ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuolo di Dio" (1 Giovanni 5:13). Chi è salvato è anche sicuro che quando morirà continuerà a vivere con il Signore in cielo. Gli apostoli che erano degli uomini salvati avevano questa certezza, ecco quello che dicevano: "Noi siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di fiducia e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e d'abitare col Signore" (2 Corinzi 5:6-8). Come puoi vedere anche in questo caso la fede è al centro di tutto, infatti la vita eterna come la giustificazione e la liberazione dal peccato si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù.

Avere la vita eterna naturalmente significa non avere più paura della morte. Che paura può avere infatti un uomo di un evento che segnerà il suo passaggio da questa vita ad una vita migliore? Nessuna. Ecco perchè l'apostolo Paolo diceva di avere il desiderio di partire dal suo corpo, perchè sapeva di andare con Cristo che era una cosa di gran lunga migliore di vivere su questa terra, perchè in cielo non ci sono più dolori e sofferenze, perchè regnano una gioia e una pace perfetta. Il contrario di quanto invece accade nell'altra dimora ultraterrena che è l'inferno, dove vanno le anime dei perduti, di coloro che muoiono nei loro peccati; lì regna il caos e c'è il pianto e lo stridore dei denti (così lo ha descritto Gesù Cristo e noi lo crediamo). Forse non sapevi che esisteva questo luogo terribile, ma comunque avevi lo stesso paura della morte perchè non sapevi che cosa ti aspettava dopo morto; eri certo che avresti continuato a vivere ma non sapevi esattamente dove. Adesso quindi sai dove sei diretto, dove ti porta il tipo di vita che fai, le cose le sai, ma soprattutto sai che puoi scampare al giudizio di Dio ricevendo la salvezza che ti è offerta gratuitamente tramite Gesù Cristo, tramite la fede nel suo nome.

Quindi per ottenere la salvezza è necessario credere in Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Non semplicemente credere che Lui sia esistito, ma credere anche che Lui morì sulla croce per i nostri peccati e dopo tre giorni risuscitò dai morti, secondo le Sacre Scritture (infatti sia la sua morte che la sua resurrezione erano state predette da Dio, per mezzo dei suoi profeti, secoli prima che accadessero), e apparve vivente a tanti. Scrive l'apostolo: "Fratelli, io vi rammento l'Evangelo che v'ho annunziato, che voi ancora avete ricevuto, nel quale ancora state saldi, e mediante il quale siete salvati, se pur lo ritenete quale ve l'ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché io v'ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai Dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo; poi a tutti gli Apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto" (1 Corinzi 15:1-8).

Quello dunque che devi fare per essere salvato è credere, soltanto credere in queste cose. "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato" (Atti 16:31), ecco la buona notizia che ti reco nel nome del Signore. Se sei un Cattolico quindi, sappi che non basta sforzarsi di essere particolarmente buono per essere salvato; non devi fare pellegrinaggi, elemosine, recitare meccanicamente delle preghiere rivolte ora a questo ora a quell'altro santo, non devi fare digiuni, andare a messa, o confessarti dal prete almeno una volta all'anno, non devi mortificare la tua carne e fare tante altre cose; e se sei un Testimone di Geova non devi andare di casa in casa a portare la rivista della Torre di Guardia.
Il prezzo della tua salvezza l'ha già pagato completamente Cristo Gesù quando morì sulla croce e versò il suo prezioso sangue; a te non rimane altro da fare che accettare la salvezza che Lui ha già acquistato per te, accettare questo così grande dono che Lui ha voluto farci venendo in questo mondo. Lui che era nella gloria presso il Padre suo, Lui che era in forma di Dio, volle infatti venire in questo mondo prendendo la forma di servo e divenendo simile agli uomini, umiliandosi fino a dare se stesso sulla croce per le nostre trasgressioni; per donarci per mezzo del suo sacrificio la remissione dei peccati, la giustificazione che dà vita, la salvezza eterna.

Ascolta lettore, oggi sei venuto a conoscenza di qual è la tua situazione davanti a Dio, ma anche di ciò che devi fare per uscire dalla situazione in cui ti trovi ed essere così anche tu salvato. Sei venuto a conoscenza di quello che Gesù Cristo ha fatto anche per te per salvarti. Lui, il Giusto, soffrì per gli ingiusti, per condurli a Dio; Lui, il Santo, soffrì per i peccatori per riconciliarli con Dio mediante la sua morte sulla croce. Adesso, quindi, riconosciti ingiusto e peccatore davanti a Dio, il tuo Creatore, e pentiti dei peccati che hai commesso fino a questo momento; non importa se agli occhi tuoi questi peccati possano apparire piccoli o grandi, gravi o meno gravi, confessali a Dio (Egli ti ascolta e ti ama), con il fermo proponimento di abbandonarli una volta per sempre. E poi credi in Gesù Cristo, credi che Egli è morto sulla croce per i tuoi peccati, per salvarti, ed è risuscitato.
Prendi la giusta decisione, la decisione più importante della tua vita, quella di accettare la salvezza di Dio.


Si veda anche:

  • Qual è il messaggio del Vangelo?
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