"Cadere nello Spirito": cosa dice la Bibbia?considerazioni sul fenomeno della cosiddetta "caduta nello spirito"tratto dal sito Gesù è la Risposta
Crediamo
opportuno analizzare più da vicino il fenomeno del cosiddetto "Cadere
nello Spirito" (in inglese: Slain in the Spirit), ormai diffuso in molti
ambienti carismatici.
Tuttavia, i sostenitori del cadere nello Spirito utilizzano numerosi testi biblici per legittimarlo e giustificarlo. Non esiste, però alcun chiaro riferimento biblico a sostegno di questa esperienza come patrimonio della normale vita cristiana. I testi biblici più citati sono i seguenti:
Fra le vicende bibliche che vengono citate per provare il carattere spirituale di questa esperienza, diverse devono essere rigettate, in quanto i protagonisti non erano credenti, ma degli inconvertiti. In pratica, esistono
soltanto due casi nella Scrittura in cui si parla del cadere: Matteo 17:6: "E
i discepoli udito ciò caddero con la faccia a terra, e furon presi da gran
timore", e Apoc. 1:1: "E quando l'ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come
morto..." Dal punto di vista pratico, è fuor di dubbio che attraverso i secoli si è manifestato questo fenomeno, sono noti, infatti, episodi nei quali alcune persone sono cadute colpite dalla potenza di Dio. Ma è ugualmente certo che non esiste alcuna prova biblica che possa legittimare quanto accade in certe riunioni moderne. Le testimonianze storiche dei grandi risvegli evangelici, riportate ad esempio nel giornale di Wesley, che accompagnavano la predicazione di revivalisti del XVIII sec., e in alcuni casi anche dei pionieri del risveglio pentecostale, non possono essere portate a sostegno di quello che oggi è chiamato "cadere nello Spirito", perché quegli episodi si riferivano ad inconvertiti "gettati a terra" dalla potenza di Dio e a Lui imploranti misericordia e perdono. Nessuno potrà mai disconoscere la libertà del Signore di "gettare a terra" persone ribelli come segno della Sua onnipotenza. Ma senza alcun intervento umano né manipolazioni psicologiche, o addirittura con una "lieve spinta" per far cadere una persona che poi viene lievemente deposta a terra da alcuni collaboratori! Se, come appare dalla Scrittura e dalla storia del Cristianesimo, questo fenomeno si è verificato solo tra gli inconvertiti, perché allora diversi credenti oggi cercano di realizzare tale esperienza? Forse per la ricerca del sensazionale? Interrogati, coloro che "sono caduti" non testimoniano di aver ricevuto alcun beneficio da tale esperienza. Qualcuno ha detto: "Se vi fossero meno collaboratori col compito di 'ricevere' coloro che cadono vi sarebbero meno persone disposte a cadere". Alcuni fra i più
tolleranti diranno: "Che male c'è? Se questo permette alle persone
di sentirsi più vicine a Dio, perché non lasciarle indulgere nella
loro fantasia?". Essere fedeli all'Evangelo vuol dire consultare soltanto le Scritture per trovarvi i precedenti, gli esempi e i confini di ogni esperienza spirituale, quelle che non possono essere onestamente sostenute con la Parola di Dio debbono essere considerate sospette e, a costo di apparire impopolari, denunciate e non ricercate.
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