Soltanto
un ragazzo chiamato Henk
di Corrie ten Boom
brano tratto dal libro "Nella
Casa del Padre", edito da EUN
Henk era un ragazzo
che frequentava la mia classe di studi biblici per ritardati mentali. Apparteneva
a una famiglia di undici figli e la sua povera mamma stanca non poteva prestargli
molta attenzione.
Grazie a questo semplice ragazzetto sperimentai di nuovo che lo Spirito Santo
si rivela in un modo meraviglioso alle persone con basso quoziente d'intelligenza.
Una volta andai a trovare Henk a casa sua e sua madre mi ricevette con molta gratitudine.
"Henk parla tanto delle storie che lei gli racconta. Non ricorda mai nulla
delle altre lezioni, ma quando torna dalla sua lezione parla di essa con i suoi
fratelli e con le sue sorelle".
"Henk è a casa?"
"E' nella sua camera, di sopra... in un angolo della mansarda. Sta lì
la maggior parte del tempo... è davvero il mio ragazzo più caro.
Sappiamo che non diventerà mai un professore o qualcuno di importante,
ma guadagna un salario lavorando in una fabbrica governativa di mollette. Caro
Henk, è così contento, in casa c'è tanto chiasso che lui
si rifugia in camera sua".
Salii le scale e trovai Henk inginocchiato davanti a una sedia. Dinanzi a lui
c'era un vecchio e sciupato disegno di Gesù sulla croce. Mi fermai sulla
soglia ad ascoltare, perché Henk stava cantando. La sua voce era bassa
e rauca:
Lontano
dalla mia schiavitù,
Dalla mia tristezza e dalla notte,
Gesù, io vengo, Gesù, io vengo.
Nella Tua libertà, allegrezza e luce,
Gesù, io vengo a Te.
Dalle profondità di indicibili rovine,
Nella pace del Tuo manto protettore,
Per vedere sempre il Tuo viso glorioso,
Gesù, io vengo a Te.
Avevo sentito Bach
suonato da Schweitzer e inni cantati da cori giganteschi, ma in quel momento mi
pareva di trovarmi in una cattedrale circondata da angeli. In punta di piedi ritornai
giù senza disturbarlo, londando Dio per l'amore che porta nella vita "anche
dei meno importanti".
Qualche tempo dopo seppi che la madre di Henk era salita nella sua camera e lo
aveva trovato lì, davanti alla sedia, con l'immagine di Gesù in
mano. Henk era andato a stare con il Signore. Quando seppi della sua morte mi
domandai se fosse avvenuta mentre nello stesso istante cantava: "Gesù,
io vengo a te".
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