Il cammino cristiano




Il divorzio e la Bibbia

adatt. da uno scritto di A. Gervasi

 

"Poi Gesù partì di là e se ne andò nei territori della Giudea e oltre il Giordano. Di nuovo si radunarono presso di lui delle folle; e di nuovo egli insegnava loro come era solito fare.
Dei farisei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito a un marito mandar via la moglie?»
Egli rispose loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?»
Essi dissero: «Mosè permise di scrivere un atto di ripudio e di mandarla via».
Gesù disse loro: «È per la durezza del vostro cuore che Mosè scrisse per voi quella norma; ma al principio della creazione Dio li fece maschio e femmina.
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne.
Così non sono più due, ma una sola carne.
L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito».
In casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso argomento. Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio»."

(Vangelo di Marco capitolo 10)


Dal principio Dio ha stabilito la sua legge; il mondo di oggi geme in pessime condizioni non perché gli uomini mancano di beni di consumo o di tecnologie, ma per avere respinto i comandamenti di Dio. Gesù parlando alle classi religiose del suo tempo, disse: "Voi prendete e annullate le dottrine di Dio insegnando le tradizioni degli uomini. Voi mi onorate con le vostre labbra ma il vostro cuore è lontano da me".

Molti vogliono un Gesù che non interferisca con i loro piani; non cercano i chiari comandamenti di Dio, ma vogliono una religione che "rappacifichi" in qualche modo la loro coscienza e permetta loro di dormire durante la notte. Certo si può avere comprensione per coloro che non conoscono Dio e ignorano la Sua Parola, ma siamo pervasi da attonita perplessità nel considerare molti che si fregiano del nome di cristiani, reputandosi timorati di Dio e che buttano da parte quello che Dio ha chiaramente rivelato essere caro, prezioso e santo ai Suoi occhi: "i due saranno uno..." è questo il principio di Dio! "Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti, e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adùlteri." Ebrei 13:4 .... "Eppure dite: "Perché? Perché l'Eterno è testimone fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale ti conduci perfidamente benché ella sia la tua compagna, la moglie alla quale sei legato da un patto" Malachia 2:14.

In quel tempo i valori morali e spirituali, erano così degenerati al punto che il matrimonio non veniva più rispettato, non era considerato santo, né qualcosa da preservare, ma veniva preso con molta superficialità. I versi 15 e 16 ci dicono: "Badate bene dunque al vostro spirito e nessuno si comporti perfidamente verso la moglie della sua giovinezza. Poiché il Signore dice che Egli odia il divorzio e chi copre con violenza la sua veste, dice l'Eterno degli Eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non comportatevi perfidamente".

Dio odia il divorzio. Dio non ha mai stabilito il divorzio, in nessun caso, come antitesi al matrimonio. Certo chi non ha interesse per la Parola di Dio, non presta attenzione ai princìpi che Lui ha stabilito; per questo motivo vive eternamente separato da Dio; il peccato è la causa della separazione da Dio, della concupiscenza, dell'egoismo.
Dopo 2500 anni da quando Dio aveva istituito il matrimonio, Mosè diede l'atto del divorzio per il popolo d'Israele: uomini di collo duro, sviati, ribelli, incirconcisi e duri di cuore. Mosè diede l'atto del divorzio, ma Dio non lo ha mai riconosciuto! (vedi Marco 10:5). Né avrebbe potuto mai farlo, perché il Signore non cambia. Num. 23:19: "Iddio non è un uomo, che mentisca, né figliuol d'uomo perché si penta. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?".
Molte persone hanno fatto Dio a loro immagine e somiglianza secondo i loro piaceri e propri gusti; nel caso in Egli dovesse dire loro qualcosa che non piace ostacolando l'adempimento delle loro concupiscenze, allora si adoperano per cambiare gli insegnamenti di Dio e la Sua identità, proprio come facevano i farisei rendendo inefficaci i Suoi comandamenti, annullandoli e insegnando dottrine di uomini, e le loro tradizioni.


I MOTIVI DEL DIVORZIO

Il motivo principale del divorzio è rappresentato nella maggior parte dei casi dall'adulterio e dalla fornicazione (i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio). Questi sono gli unici casi in cui Gesù ha consentito il divorzio (Matteo 19:9), pur non autorizzando alcuno a risposarsi. Vediamo ora gli altri motivi, non meno importanti, che possono essere causa di un divorzio:

  1. Mancanza di fiducia reciproca: È singolare notare che questo avviene dopo alcuni anni di matrimonio; ciò avviene per motivi vari: lo stress, il senso di appagamento, l'eccessiva conduzione mondana della vita di coppia portano tutti su una "unica stazione": la mancanza di fiducia! Due persone che hanno scelto di vivere tutta la loro vita assieme, devono trovare interessi che possano ricreare o rinnovare il rapporto intrapreso, al fine di godere, insieme, di una fiducia reciproca. Per arrivare ad avere una fiducia del genere, nei coniugi deve dimorare l'amore, il quale rappresenta un rifugio nella tempesta della vita di tutti i giorni ed un calore quando fuori c'è il freddo. Gioie, dolori, abbondanza, povertà, ricchezza, mancanza di lavoro, lavoro duro e fatica, componenti della vita di tutti i giorni, devono essere condivisi insieme dalla coppia. Oggi questo non accade perché il marito scarica le proprie frustrazioni sulla moglie e viceversa; non si affrontano insieme i problemi per superarli, ma si ingigantiscono. Queste cose minano il rapporto matrimoniale. Che valore si danno i coniugi l'uno verso l'altra?

  2. Scelte errate: Ciò avviene quando non facciamo scegliere Dio e scegliamo noi, secondo l'apparenza e la bellezza. Dovrebbe essere il Signore a scegliere per noi la compagna o il compagno, abbiamo questa fede? Quando si sceglie non si deve riguardare alle bellezze apparenti, ma cercare quelle interiori: il carattere, la personalità, la spiritualità, l'onestà d'animo e la bontà. "La grazia è fallace e la bellezza è vana, ma la donna che teme l'Eterno, quella sarà lodata" Proverbi 31:30. Questo ed altri versi simili hanno un unico denominatore: le belle apparenze e la bellezza non sono attendibili in un contesto matrimoniale. Infatti non sono la sommatoria di un felice e duraturo rapporto. Quando si sceglie nell'apparenza e non si guarda a fondo nella persona, nascono i cosiddetti problemi conflittuali o di coppia, determinati da un'incomprensione reciproca e dalla mancata conoscenza caratteriale del proprio partner.

  3. Disguidi in famiglia: Uno dei tanti motivi per cui si divorzia, è anche rappresentato dalla mancanza del senso di famiglia, accompagnato dalla mancanza di responsabilità dei coniugi verso la stabilità del rapporto familiare. L'Apostolo Paolo dice: "Chi non è sposato, si preoccupa delle cose del Signore, ma chi è sposato si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie. Vi è differenza tra la donna sposata e la vergine; quella vergine si preoccupa delle cose del Signore per essere santa nel corpo e nello spirito, ma la sposata si preoccupa delle cose del mondo, del come possa piacere al marito." 1 Corinzi 7:32,33,34. In questi versetti, Paolo rimarca la responsabilità di chi vuole sposarsi ed i doveri che il matrimonio comporta. Quindi chi decide di fare questo passo, deve essere conscio delle responsabilità a cui andrà incontro. Quando qualcuno non si sente pronto per queste responsabilità, sarebbe meglio allora non sposarsi; chi lo fa senza aver vagliato bene la situazione, si comporta da irresponsabile. Chi desidera costruire una famiglia con un'altra persona deve essere consapevole che la fatica e i problemi che si incontrano nel cammino, solo uniti ed insieme li supereranno.

  4. I figli: I figli sono una patrimonio della famiglia, e sono un dono di Dio. Quando uno dei due coniugi rifiuta questa benedizione si crea un clima di contrapposizione accompagnato da una grande conflittualità che si manifesta nell'inclinazione del rapporto familiare. La Parola di Dio dice: "I figli sono un dono che viene dal Signore, il frutto del grembo materno è un premio" Salmo 127:3. Oggi si ricercano sempre nuovi metodi per non avere figli, mediante uso di anticoncezionali di vario tipo; in diversi casi il motivo di fondo di questa scelta è dato dalla svincolo di responsabilità, a cui uno dei due coniugi andrebbe incontro. La Bibbia dà molta importanza al concepimento e ai figli. Oggi, invece, gli anticoncezionali sono diventati una drammatica routine. Gli aborti sono delle grandi tragedie e sono diventati omicidi autorizzati e legali. Queste cose portano la coppia a vivere una vita empia separata da Dio e dai Suoi comandamenti, anche se si cerca di salvaguardare la facciata religiosa della propria vita.

 

L'aiuto di Dio nella vita matrimoniale


"Vivi lieto con la sposa della tua gioventù."
(Prov. 5:18)

Questo versetto è l'augurio più bello che si possa fare ad una coppia di sposi. Chi, alla soglia del matrimonio, non ha il desiderio di trascorrere una vita lunga e felice con la persona che ama? E molte coppie felici festeggiano i loro anniversari di matrimonio felici di essere ancora insieme.Purtroppo non è sempre così, anzi, sempre più frequentemente si parla di sposi che si separano, di famiglie che si sgretolano, della sofferenza di coloro che sono coinvolti.
A tutti coloro che stanno attraversando un momento difficile nel loro matrimonio vogliamo dire di non seguire l'usanza attuale, che è quella di lasciarsi con facilità. Che ciascun coniuge si sottometta prima di tutto a Dio, umilmente; con tutta la sua debolezza, i suoi errori, accetti Cristo come proprio Salvatore e gli permetta di entrare nella sua vita e di cambiarla. Egli metterà nel cuore di ciascuno pazienza, perdono, fedeltà, amore. Con l'aiuto del Signore si comprenderà l'importanza dell'unione fra l'uomo e la donna, e si potrà realizzare quanto è prezioso l'aiuto del marito o della moglie in momenti di bisogno.
Non pretendiamo certo di risolvere situazioni così difficili in poche righe, ma forse, in tante unioni, quello che manca è proprio il Signore! Riflettete su questo, accettate il Suo amore per voi, ed Egli vi renderà capaci di amare il vostro coniuge, sarà al vostro fianco, sarà la terza Persona che cammina con voi, si intreccerà nella vostra vita formando con voi una "corda a tre capi" che terrà salda la vostra unione e vi farà vivere lieti, come dice Salomone nel libro dell'Ecclesiaste (4:9-12).



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