Le mistiche cattoliche Emmerich e Agreda
Nel produrre il film "La Passione di Cristo", il regista Mel Gibson si è basato sulle visioni di due mistiche cattoliche, Anne-Catherine Emmerich e Maria di Agreda. Vediamo brevemente la loro storia. Anne-Catherine Emmerich era una suora agostiniana, nata nel 1774 a Flamsche, nella Diocesi di Münster, in Germania, e morta a Dulmen nel 1824. Durante la sua vita sperimentò diversi fenomeni mistici, tra cui le stimmate, ed ebbe delle visioni, il cui contenuto fu trascritto dal poeta e scrittore Clemens Brentano. Fin da giovane, la Emmerich mostrò vari sintomi di possessione: praticava la levitazione (le persone la vedevano sospesa a mezz'aria nella sua stanza), il viaggio astrale (mediante il quale avrebbe assistito all'esecuzione di Re Luigi XVI, e avrebbe visitato la Regina Maria Antonietta di Francia in prigione, e persino il purgatorio), la bilocazione (l'essere contemporaneamente in due posti diversi), e il contatto con diversi spiriti. Ebbe inoltre numerose visioni, in cui avrebbe assistito, tra l'altro, alla creazione del Paradiso, alla caduta degli angeli, alla creazione della terra, e altro ancora. È superfluo ricordare che questi fenomeni sono pratiche occulte che la Bibbia disapprova fermamente. Secondo i biografi di Anne-Catherine Emmerich, inoltre, negli ultimi 12 anni di vita ella non mangiò nient'altro che l'Eucarestia della messa cattolica. La Emmerich affermò:
"La Chiesa è solo una, quella Cattolica Romana! E se restasse solo
un Cattolico sulla terra, lui sarebbe la sola Chiesa universale, la Chiesa Cattolica..." Nel 1892, molto tempo
dopo la morte della suora, la sua Causa per la Beatificazione fu introdotta dal
vescovo di Münster. La Emmerich ottenne il titolo di "Venerabile"
(col quale la chiesa romana indica le persone che hanno vissuto una vita di eroica
virtù). Molti studiosi ritengono che Brentano in effetti modificò e abbellì largamente ciò che la Emmerich gli aveva confidato. Per questo motivo, la Causa della Emmerich fu riaperta solo sulla base della vita della suora, senza tenere conto di quegli scritti. Il 2 luglio 2003 la Congregazione per le Cause dei Santi parlò di un miracolo, aprendole la via alla beatificazione (cfr. L'Osservatore Romano, n. 29, 16 luglio 2003, 2). Maria di Agreda era una suora francescana spagnola, che visse tra il 1602 e il 1665. Come la Emmerich, era una visionaria e sperimentò diversi fenomeni mistici. La sua Causa di Beatificazione fu introdotta poco dopo la sua morte, nel 1672, per la vita esemplare che agli occhi dei suoi contemporanei avrebbe vissuto. Durante la sua vita
ebbe diverse visioni e rivelazioni private. Il contenuto di tali rivelazioni fu
trascritto e circolò largamente in Spagna. Il più famoso di tali
scritti è la "Mistica città di Dio: Divina storia della Vergine,
Madre di Dio". Comunque, quando il suo scritto venne all'attenzione del Sant'Uffizio, fu condannato il 4 agosto 1681, sulla base delle valutazioni dell'Università di Parigi, e fu messo all'indice dei libri proibiti da papa Innocenzo XI. Nel 1713 il Sant'Uffizio decretò la sospensione della condanna. Rimangono però dubbi storici su possibili alterazioni compiute sugli scritti dopo la morte di Maria di Agreda. Come nel caso della Emmerich, tali questioni non furono mai risolte adeguatamente. Si veda anche:
I
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