Scegliere
e rinunciare
testo
tratto dal sito www.incontraregesu.org
"Nessuno
può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà
l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete
servire Dio e Mammona." (Matteo 6:24)
Una donna entra nel supermercato, per delle compere. Dopo avere esaminato, fra
la merce esposta, gli articoli cui è interessata, ne acquista alcuni, va
alla cassa, e paga il suo conto. La quantità di merce che ella non acquista
è incomparabilmente superiore a quella che porta nel suo carrello. Tuttavia,
non se ne duole.
Ha fatto le sue scelte.
Un giovane si innamora di una ragazza e le chiede di diventare sua moglie. Al
momento in cui dichiara le proprie intenzioni, e forse anche da prima, ha scelto,
per quanto riguarda l'argomento, di limitare il suo interesse solo a quella persona,
ed a nessun'altra. Ha scelto la donna della sua vita, rinunziando ad ogni altra
opportunità, presente o futura.
La nostra vita di ogni giorno, nelle piccole come nelle grandi cose, è
segnata dalla necessità di scelte che comportano, in sè, delle rinunzie.
La saggezza popolare, espressa in certe massime e proverbi, ci ricorda l'assurdità
di pretendere "la moglie ubriaca e la botte piena", o la quasi impossibilità,
il più delle volte, di "salvare capra e cavoli".
Il vangelo applica questa verità, apparentemente così banale, anche
alle cose che attengono alla salvezza. Abbiamo già letto il verso di introduzione,
ma tanti e tanti altri passi potrebbero essere richiamati. Leggiamo, ad esempio,
il Vangelo di Matteo:
"Allora
Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a
se stesso, prenda la sua croce, e mi segua. Perché chi vorrà salvare
la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor
mio, la troverà" (Matteo 16:24-25)
Come mai Gesù
pretende tanto dai suoi discepoli?
E cosa bisogna
pensare dei tanti (troppi) cristiani, o sedicenti tali, che, lungi dall'applicare
a se stessi questa verità scomoda ma basilare, fanno di tutto, per salvare,
davanti a Dio, progetti, orgoglio, abitudini di peccato, pregiudizi e cioè,
in una parola, se stessi?
Ogni scelta è
una rinuncia! Se intorno a noi vivono tante persone che, per il Signore, non sembrano
voler rinunziare a nulla, dobbiamo concludere che esse, in realtà, non
hanno fatto proprio alcuna scelta!
Il loro essere
"cristiani" non costa nulla di più che la visita domenicale nella
casa del Signore, oppure qualche sporadica opera di bene. In realtà, nulla
hanno scelto, nulla credono, nulla hanno lasciato!
UN CAMBIO VANTAGGIOSO
Al principio del
2002, nella maggior parte dei paesi europei è accaduto un fatto memorabile:
le monete nazionali hanno cessato di avere corso legale, per essere sostituite
da un'unica valuta: l'euro.
Cosa è avvenuto,
concretamente? Ogni detentore di monete nazionali s'è spogliato di quel
denaro, per ottenere, in cambio, il controvalore in "euro". Ha rinunziato
a del denaro, prezioso fino a quel momento, ma ormai prossimo a perdere tutto
il suo valore.
In cambio, ha ricevuto
del denaro "buono", anche se ancora sconosciuto. Nessuno ha potuto tenere
il vecchio ed avere al tempo stesso il nuovo. Se qualcuno fosse stato tanto testardo
da voler conservare il vecchio, avrebbe avuto la sorpresa di non poterne fare
alcun uso.
Allo stesso modo,
Dio ci chiama ad avere il coraggio di "rinunciare" alla vecchia moneta,
che certamente ha il suo "corso legale in questo mondo, ma serve solo a comprare
l'inferno, per ricevere, in cambio, una moneta "nuova", la fede, che
forse, da queste parti, non è molto conosciuta o richiesta, ma che agli
occhi di Dio ha un enorme "potere di acquisto"!
TESORI NASCOSTI
In una parabola,
Gesù dichiara che il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto
in un campo. Un uomo lo scopre e decide di vendere tutto il suo, per acquistare
il campo, e, con esso, il tesoro.
È davvero
una bella immagine!
Quel campo non
era mai stato qualcosa di nascosto o di irraggiungibile! Stava lì: tutti
potevano vederlo, ma nessuno immaginava quale tesoro nascondesse.
Per tale ragione,
a nessuno sarebbe venuto in mente di vendere ogni bene, per acquistare quell'unico
podere. A nessuno, tranne che a chi conoscesse bene il suo valore segreto!
Quante volte, parlando
delle cose di Dio, abbiamo dichiarato che, alla fin fine "una fede vale l'altra,
che "l'importante è essere sinceri", o altre affermazioni simili?
In verità,
in tal modo è come se dicessimo che "un campo vale l'altro",
e che non c'è proprio alcun tesoro da scoprire o da acquistare, da nessuna
parte.
Gesù ha
detto cose diverse.
Egli non ha mai
detto che "una fede vale l'altra" e che "basta comportarsi bene
e non fare del male a nessuno".
Gesù ha dichiarato
di essere "la via, la verità e la vita", e che nessuno può
andare al Padre, se non per mezzo di Lui.
Se così
non fosse, Egli non sarebbe morto sulla croce: avrebbe semplicemente offerto la
"sua" soluzione, come una fra tante altre, e "amen"!
Gesù chiede
di essere "scelto"! Per scegliere Lui, occorre rinunziare a tutto il
resto.
L'insegnamento
e la strada che Egli propone non sono un campo (una fede) quale che sia, una religione
come tante altre.
Al contrario, quello
è il campo dove giace il tesoro, nascosto ai più, ma rivelato, per
grazia, a quelli che riescono ad intuirne la presenza.
Vorresti vendere
"te stesso", per acquistare Gesù?
Chiedi al Signore
di rivelarti il tesoro nascosto.
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