FONDAMENTALISMO:
Confronto tra Cristianesimo e Islam
- Definizione
di fondamentalismo
- Elementi in comune
tra Cristianesimo e Islam
- Tono generale
del Cristianesimo e dell'Islam
- Trattamento riservato
alle donne
- La natura di Dio
- La natura dell'uomo
- La salvezza
- Il cielo
- Il Corano
- Gli Hadith
- La Bibbia
- Gesù e
Maometto
- Conclusione
- Invito
Definizione
di fondamentalismo
Il
termine fondamentalista è diventato un termine peggiorativo.
In realtà, questo non è necessario.
Fondamentalismo
è un sinonimo di ortodossia. Un religioso fondamentalista è
semplicemente una persona che è fedele alle dottrine della propria
religione.
È
una pratica comune, oggi, professare o praticare una religione in modi che non
sono ortodossi. Ci sono, ad esempio, Cristiani nominali, Musulmani nominali,
Giudei nominali, e così via. Queste persone accettano l’etichetta
della loro religione, ma non i suoi credi o le sue pratiche. Possono anche frequentare
i culti, ma nella loro mente rigettano molte delle dottrine di base.
Per
comprendere il Cristianesimo e l’Islam, dobbiamo considerare irrilevante quel
che un Cristiano o un Musulmano possono improvvisare relativamente alle
loro rispettive religioni. Chiunque può inventarsi una propria religione,
ad esempio, prendendo dalla Bibbia quello che gli piace e strappando via quello
che non gradisce. Ma questo è un atto disonesto e ipocrita, e probabilmente
è considerato un’eresia per qualunque religione. Su quale base si può
affermare di saperne di più su una religione rispetto a chi l’ha promulgata?
Vediamo
dunque di esaminare quelli che sono i testi fondamentali delle due maggiori religioni
del mondo: il Cristianesimo e l’Islam. Esploreremo e confronteremo, allora, la
Bibbia e il Corano (include le tradizioni scritte dell’Islam).
Nel
confrontare il Cristianesimo ortodosso (cioè fondamentale) e l’Islam ortodosso
(fondamentale), ci rivolgiamo a una varietà di persone, tra cui:
- Quelle
persone che vogliono sinceramente imparare di più su queste due
religioni. Gran parte dei Cristiani conoscono poco sull’Islam
(la religione dei Musulmani). Allo stesso modo, gran parte dei Musulmani
hanno idee sbagliate sul Cristianesimo. Inoltre, molte persone di
entrambe le fedi non conoscono a sufficienza neppure la loro stessa
religione per poter convalidare le verità affermate.
- Ci
rivolgiamo anche a quelle persone che sono nella falsa convinzione che tutte
le religioni sono ugualmente valide, o che tutte le religioni portano a Dio.
Dimostreremo con chiarezza che il Cristianesimo e l’Islam sono inconciliabili
tra loro, offrendo riferimenti dettagliati dalla Bibbia, dal Corano (Qur’an),
e dagli Hadith di Bukhari, affinché il lettore attento possa controllare
di persona le fonti. Vi invitiamo a farlo.
Gli
hadith (“ahadith”) sono raccolte scritte (“tradizioni”) dei detti
e delle azioni di Maometto (Muhammad). L’esempio e l’autorità di Maometto
hanno grande importanza nell’Islam. Gli hadith, assieme al Corano,
sono intesi a governare ogni aspetto della vita, inclusa la legge
civile. Esistono diverse raccolte di hadith, ma quella compilata da
Bukhari (“Al-Bukhari”, o “Sahih Bukhari”), che visse 200 anni dopo
Maometto, è considerata molto importante, specialmente dai Musulmani
sunniti, che rappresentano circa l’85% della popolazione Musulmana.
Ci riferiremo quindi principalmente a questa raccolta, ma anche agli
hadith contenuti nel Sahih Muslim, che fu studente di Bukhari.
Il
Corano è suddiviso in 114 capitoli chiamati Sura. Gli hadith di Bukhari
sono numerati consecutivamente, e sono suddivisi in 9 volumi, e a
loro volta in vari libri.
Elementi in comune tra Cristianesimo e Islam
I
Cristiani e i Musulmani hanno alcune convinzioni in comune. Entrambi crediamo
che esiste un solo Dio che ha creato l’universo e che è sovrano sulle vite
degli uomini. Crediamo che Dio è la fonte della giustizia e della moralità,
e che la sua giustizia sarà definitivamente dispensata nella vita dopo
la morte in cielo e all’inferno.
I
Cristiani fondamentalisti e i Musulmani fondamentalisti credono che cose come
la pornografia e il vivere dissolutamente corrompano e contaminino la società.
Infatti, una delle ragioni a cui si deve la forte reazione negativa nei paesi
Musulmani verso la civiltà occidentale, è l’influenza di tali pratiche
emanate dall’Occidente, che essi considerano "cristiano".
Ma
ci sono molte cose su cui siamo in disaccordo. I punti di dissenso
toccano ogni importante dottrina religiosa, e sono tanto gravi da
essere inconciliabili. Analizzeremo questi problemi uno ad uno.
Tono generale del Cristianesimo e dell'Islam
Molti
Musulmani sono persone straordinariamente benevole e desiderose della pace. E
l’Islam ha in sé molti elementi di pacifismo. Comunque, chiunque voglia
commettere una violenza è perfettamente giustificato dal Corano a farlo.
Sebbene la violenza nel Corano a volte è intesa come autodifesa, molte
altre volte è violenza gratuita. Numerosi passaggi nel Corano esortano
i Musulmani a uccidere gli infedeli (cioè chiunque non è
Musulmano). Si vedano le Sura 2:190-193, 2:216, 4:76, 5:32-36, 8:12-14, 8:39,
8:59, 8:65, 9:5, 9:14, 9:23-29, 9:38-41, 9:123, 47:4, 47:35, 61:4, e 66:9.
Osama
bin Laden, nel famoso videotape scoperto in Afganistan nel 2001, disse:
“mi è stato ordinato di combattere la gente fino a quando essi non
diranno che non c’è altro dio se non Allah, e il suo profeta Maometto”.
In queste parole echeggia il linguaggio del Corano stesso.
Ma
il Corano non è la sola base per la violenza nell’Islam. L’esempio
di Maometto stesso ha posto le fondamenta per la violenza mediante
le sue opere e i suoi comandi, che si trovano negli hadith. L’11%
delle pagine degli hadith di Bukhari fanno riferimento alla Guerra
Santa (la “jihad”). La jihad militare è una parte tradizionale e autentica
dell’Islam.
Esistono
due significati per jihad. Uno si riferisce all’aspetto personale
e spirituale di sopraffare i desideri peccaminosi. Ma significa anche usare la
violenza per diffondere la religione islamica. Ai Musulmani viene insegnato che
chi combatte e muore in una jihad riceve il perdono di tutto il male commesso,
e viene ricompensato con una vita lussuriosa in paradiso (si vedano le Sura 3:157-158,
3:169-171, 3:194-195, 4:74, 4:94-97, 22:58-59, 52:17-23, 56:10-38. Inoltre si
veda Bukhari 4:63, 72, 80, 85, 137, 175, 216, 266).
Dunque,
uccidendo i non Musulmani si ottiene la ricompensa più elevata in questa
religione.
Maometto
proclamò di aver avuto la sua prima visione da Allah nell’anno 610 D.C.
I primi 13 anni del suo ministerio furono contraddistinti da una predicazione
pacifica nella città della Mecca. Durante questo periodo, Maometto sembra
essere stato un uomo ben intenzionato che cercava di opporsi al paganesimo e al
male che veniva compiuto in quei giorni.
Ma
nell’anno 623 egli divenne un leader politico nella città di Medina.
Col suo potere politico comparve un nuovo comportamento aggressivo.
Egli attaccò le carovane pagane e usò la spada per diffondere la sua
religione.
Maometto
condusse personalmente almeno 27 sanguinose invasioni (alcuni ne riportano
più di 60) e ordinò ai suoi seguaci di condurne molte altre. Maometto
assassinò molti dei suoi oppositori durante la sua vita. Durante la
sua battaglia contro i Giudei Quraiza, donne e bambini furono venduti
come schiavi, e centinaia di uomini catturati furono giustiziati.
Anche alcuni del suo stesso popolo furono inorriditi da queste cose.
La
tradizione di violenza nell’Islam, che è iniziata con Maometto, continua
ai giorni nostri. In ogni parte del mondo vi sono prove che alcuni
Musulmani uccidono o comunque perseguitano le persone semplicemente
perché non sono Musulmane. Questi fatti sono ben documentati in Nigeria,
Algeria, Sudan (dove è documentata anche la moderna schiavitù), Egitto,
Iran, Afghanistan, Tajikistan, Pakistan, Iraq, e Malesia (chi fosse
interessato, può acquistare i videotape dal sito http://www.faithfacts.org).
Secondo
l’organizzazione Voice of the Martyr (http://www.persecution.com),
ben 160.000 Cristiani vengono uccisi ogni anno a causa della loro
fede - e la stragrande maggioranza di essi sono uccisi da Musulmani.
Se l’Islam è una religione di pace, perché c’è così tanta oppressione
in tutti i paesi Musulmani?
Secondo
un documentario PBS Frontline intitolato “Saudi Time Bomb?” (“Bomba
a orologeria Saudita?”), nell’anno 2000 i libri di testo del Ministero
dell’Educazione dell’Arabia Saudita contenevano un insegnamento ripugnante.
Tale insegnamento, che proviene dagli hadith (Bukhari 4:176-177) secondo
l’insegnamento di Maometto stesso, fa parte dell’istruzione dell’obbligo
per tutti i bambini delle scuole media dell’Arabia Saudita. L’insegnamento,
intitolato “La vittoria dei Musulmani sugli Ebrei”, è il seguente:
“L’ultima
ora non verrà prima che i Musulmani combatteranno gli Ebrei, e i Musulmani
li uccideranno. Così gli Ebrei si nasconderanno dietro le rocce e
gli alberi. Allora le rocce e gli alberi grideranno: ‘Oh, Musulmani.
Oh, Servitori di Dio. C’è un Ebreo dietro di me. Venite e uccidetelo’.”
Fa
parte del testo anche un elenco di princìpi, che comprendono il seguente:
“Ebrei
e Cristiani sono i vostri nemici. Essi non approveranno mai
i Musulmani. State attenti a loro.”
Si,
anche nella Bibbia sono registrati episodi di violenza, in particolare
nell’Antico Testamento. Ad esempio, Dio istruì gli Israeliti a uscire
dall’Egitto per prendere possesso della terra di Canaan uccidendo
tutti i suoi abitanti. Ma vi è una netta differenza con la violenza
del Corano.
Dalla
Bibbia si evince chiaramente che la società che abitava Canaan meritò
il giudizio di Dio in quanto corrotta da ogni sorta di pratica malvagia, tra cui l’abominazione
del sacrificio umano di bambini (Deuteronomio 9:1-6, 12:29-31, 18:9-14; 1 Re 14:24;
2 Cronache 33:1-9, Esdra 9:11).
Il ritrovamento di letteratura religiosa cananea nel periodo 1929-37 a Ras Shamra
(l'antica Ugarit nella Siria settentrionale) rivela l'adorazione di dèi
immorali come El e Baal e la prostituzione sacra nel culto di Anath, Asherah e
Astarte. Questa letteratura conferma pienamente le notizie dell'Antico Testamento
sulla depravazione religiosa e la degradazione morale dei Cananei. Gli oggetti
di culto, le immagini e la letteratura mostrano quanto la religione cananea fosse
incentrata sul sesso, sui sacrifici umani, sul culto di serpenti, sulla prostituzione
sacra e sui sacerdoti eunuchi. Lo squallido baratro di degradazione sociale a
cui conducevano gli aspetti erotici dei culti cananei è scarsamente immaginabile.
Perciò Dio usò gli Israeliti per amministrare una giustizia specifica,
proprio come più tardi usò altre società per amministrare
giustizia contro gli Israeliti corrotti (vedi ad es. il libro di Geremia).
Esempi
come questo nella Bibbia sono tutte circostanze particolari, specifiche, limitate
nel tempo, per uno scopo preciso stabilito da Dio. Ma nel Corano, incontriamo
comandi universali a uccidere e distruggere i nemici dell’Islam, applicabili
a ogni tempo, luogo, e categoria di persone.
Gesù
portò un messaggio non violento. Mentre nella storia numerose persone hanno
tradito il messaggio di pace di Gesù, i suoi insegnamenti hanno un tono
coerente di pace, servizio, amore e umiltà. Egli non ci ha mai detto di
uccidere nessuno, e ha disdegnato la violenza. Solo alcuni dei numerosi passaggi
biblici che potrebbero essere citati sono: Matteo 5:1-12, 5:43-44, 9:36, 19:30,
26:50-52; Marco 9:35; Luca 6:27-36, 9:54-55, 10:30-37, 22:49-51, 23:32-34; Giovanni
10:7-18, 13:1-17; Galati 5:22-23; Filippesi 2:6-8; 1 Tessalonicesi 5:15; e 1 Pietro
3:8-9. Vi incoraggiamo a leggere questi passaggi toccanti adesso, e considerare
come sarebbe il mondo se tutti praticassero gli insegnamenti di Gesù.
Gesù
avvertì: “L'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà
di rendere un culto a Dio. Faranno questo perché non hanno conosciuto né
il Padre né me” (Giovanni 16:2-4).
Queste
parole, sebbene inizialmente rivolte ai discepoli, hanno un significato potente
oggi.
Nell’Islam
non c’è niente come il comandamento Cristiano di “amare i propri nemici”
e di “porgere l’altra guancia” (Luca 6:27-37). Mentre il Cristianesimo insegna
“ama il tuo prossimo come te stesso” (Matteo 19:19), il Corano insegna ai suoi
seguaci a non fare neppure amicizia con un Cristiano o con un Ebreo (Sura 3:118,
5:51, 64, 60:1-3).
Un
altro punto interessante è quello del concetto Islamico di carità,
che differisce da quello Cristiano. I Musulmani sono chiamati a fare l’elemosina
ai poveri, ma solo ai poveri Musulmani. In questo modo, i restanti beni del Musulmano
resterebbero "puri". Il concetto biblico di carità non è
limitato ad alcun gruppo di persone. Infatti, Gesù usò delle illustrazioni
per incoraggiare ad aiutare coloro che non sono nella fede (Luca 10:30-37).
L’Islam
è una religione di potere e gloria. I Musulmani trovano difficile
da credere che i Cristiani possano adorare Gesù, data la sua mancanza
di potere politico e apparente sconfitta per mano delle autorità.
(Essi mancano di riconoscere che con la crocifissione Gesù fu il vero
vincitore, avendo così vinto anche la morte.)
L’Islam
è più di una religione; è un’ideologia con dei chiari interessi sociopolitici.
Non esiste la separazione tra chiesa e stato nell’Islam ortodosso.
Le nozioni occidentali di democrazia e libertà sono in opposizione
all’Islam ortodosso. L’umanità intera deve essere controllata completamente
dalla legge Islamica, e non deve essere permesso allontanarsi dall’autorità
di Allah. Per usare le parole del Dr. Samuel Schlorff, esperto di
religione Islamica dell’Arab World Ministries, “i Musulmani credono
che il destino dell’Islam sia di estendere il proprio controllo fino
a quando l’intera Dar al-Harb [che significa “Casa della Guerra”,
e designa l’intero mondo non Musulmano] sia soggetta alla legge Islamica
in uno stato Islamico, e ciò include l’uso della forza”.
Il
fatto che non esista libertà di religione nei paesi Musulmani è una
prova che dimostra che l’Islam non vuole altro che il dominio globale
attraverso il controllo politico.
C’è
una tradizione credibile nell’Islam che afferma che ci sono tre motivi
per cui qualcuno può essere ucciso: assassinio, adulterio, o abbandono
dell’Islam (apostasia). Si vedano le Sura 4:89 e 9:12 (per informazioni
dettagliate si cerchi la parola “apostate” sul sito http://www.answering-islam.org).
Almeno un paese Musulmano, il Pakistan, ha una legge contro la bestemmia.
Secondo questa legge, chiunque insulti Maometto può essere messo a
morte.
Un’osservazione
interessante fatta da R. C. Sproul è che storicamente, più una società
ha usato il Corano come fonte per la propria legge, più oppressivo
è diventato quello stato. Ma più una società ha usato la Bibbia come
fonte per la propria legge, e più libertà è stata osservata in quella
società.
Si
sente affermare comunemente dalla stampa e dai media che l’Islam è
una religione di pace. Questo è vero soltanto se inteso in un
senso - la pace verrà quando tutte le religioni “concorrenti” saranno
state sottomesse all’Islam (Sura 9:29). I Musulmani che dicono che
l’Islam è una religione di pace, possono dirlo solo ignorando o adattando
i suoi comandamenti violenti.
Tali
questioni spiegano perché i leader Musulmani in tutto il mondo siano
stati così accomodanti nel condannare l’attacco dell’11 settembre
contro gli Stati Uniti. Anche in America, la loro risposta è stata:
“Si, l’attacco era sbagliato, ma...” È ciò che segue il “ma” che è
importante per comprendere le loro reali opinioni.
Ai
Musulmani viene insegnato che l’Antico Testamento è come la scuola
elementare, il Nuovo Testamento è come la scuola media, e il Corano
è come l’università. L’Islam asserisce di essere la religione ultima,
la più perfetta. Se è così, perché sembra tornare a una violenza ingiustificabile
e ben peggiore di quella dell’Antico Testamento? Tristemente, l’Islam
ha un lato oscuro, e non c’è modo di dargli ragione appellandosi al
contesto.
I
Musulmani che commettono atti aggressivi di violenza si comportano
in modo coerente con l’Islam fondamentalista.
I
Cristiani che commettono atti aggressivi di violenza si comportano
in modo contrario al Cristianesimo fondamentalista.
Trattamento riservato alle donne
Nell’Islam,
un uomo può avere fino a quattro mogli contemporaneamente (Sura 4:3).
Inoltre, un uomo può “battere” una moglie disobbediente (Sura 4:34,
Bukhari 8:68). Un esempio di Maometto stesso che batte la propria
moglie, è documentato nell’hadith Sahih Muslim numero 2127. (Nota:
la parola araba per “battere” è la stessa parola che indica il modo
di trattare uno schiavo o un cammello.)
Maometto
aveva addirittura sedici mogli, due concubine/schiave, e quattro donne
con le quali intratteneva relazioni incerte. Da notare, che una Sura
comodamente sembra concedere a Maometto un’eccezione al limite delle
quattro mogli (Sura 33:50). Una delle sue mogli aveva appena nove
anni quando egli la sposò.
È
anche interessante notare che Maometto sposò sua nuora Zainab (Bukhari
9:516-518). Fece in modo che suo figlio adottivo Zaid divorziasse
da Zainab in modo da poterla sposare. Il divorzio fu motivato dall’ammirazione
che il profeta aveva per la bellezza di Zainab. Messo davanti al rifiuto
di Zaid di sciogliere il suo matrimonio, Maometto ricevette un’altra
comoda rivelazione da Allah, che non solo imponeva a Zaid di dare
sua moglie a Maometto, ma decretava anche che non era sbagliato che
un suocero togliesse sua nuora al proprio figlio adottivo (Sura 33:36-38).
Gli
uomini sono superiori alle donne, secondo l’insegnamento Islamico.
Si vedano le Sura 2:228, 4:34 (nota: in alcune traduzioni, nella Sura
4:34 al posto del termine “superiore” è possibile trovare termini
diversi). Per la legge Islamica, la testimonianza delle donne vale
metà di quella degli uomini, perché la mente della donna è considerata
insufficiente (Sura 2:282, Bukhari 3:826). Le donne sono autorizzate
a ereditare solo metà di ciò che fanno gli uomini (Sura 4:11).
La
prostituzione è comune in alcuni paesi Musulmani, specialmente in
Africa. Alcuni Musulmani giustificano la prostituzione sposando le
donne per la notte, che a loro sembra corretto fintanto che restano
nel limite delle quattro mogli alla volta. La prostituzione può essere
in parte il risultato dell’attitudine delle società Musulmane a dare
massima libertà agli uomini, limitando al tempo stesso i diritti delle
donne.
Il
Corano e gli hadith insegnano che è moralmente accettevole obbligare
le donne ad avere rapporti sessuali con chi le cattura (si vedano:
Sura 70:29-30; Bukhari 3:432, 436, 5:459, 7:22, 8:600; 9:506; Hadith
Muslim numeri 3371 e 3433). Secondo un testimone affidabile che conosciamo
personalmente e che è cresciuto in Pakistan, nel mondo Musulmano la
violenza sessuale non viene punita in alcune circostanze, specialmente
se la vittima non è Musulmana.
Secondo
l’Islam, gli uomini possono divorziare dalle loro mogli, ma le mogli
non hanno questo diritto (Sura 2:228). Ed è interessante notare che
la maggior parte delle persone che vanno all’inferno sono donne (Bukhari
1:28, 1:301, e 2:161).
In
contrasto, il fondamentalismo Cristiano non condona alcuno degli abusi
sopraelencati. Sebbene alcune figure dell’Antico Testamento abbiano
avuto più mogli, questo viene comunque considerato un comportamento
peccaminoso. Gesù insistè sulla santità del matrimonio con una sola
donna (Marco 10:5-12).
Due
libri dell’Antico Testamento hanno nomi di donne: Ester e Ruth (e
riguardano esse). Le donne giocano un ruolo importante e onorevole
nel Nuovo Testamento, specialmente alla luce della condizione sociale
delle donne nella cultura in cui Gesù visse (Matteo 5:32; 1 Corinzi
11:11-12; Galati 3:28; Efesini 5:25-33).
La
storia del Cristianesimo autentico ha elevato la posizione delle donne.
Ad esempio, è stato principalmente grazie agli sforzi dei missionari
Cristiani in India che è stata fermata l’orribile usanza di bruciare
le donne sulla pira funeraria dei loro mariti.
La natura di Dio
L’Islam
è costituito per opporsi specificamente al Cristianesimo su ogni dottrina
fondamentale. Ad esempio, il Cristianesimo insegna che Dio è una Trinità
- un solo Dio rivelato in tre persone (o manifestazioni).
L’Islam
nega con veemenza la Trinità ritenendola blasfema (Sura 4:171,
5:17, 5:72-75). Accettare la concezione Cristiana di Dio è l’unico
peccato imperdonabile nell’Islam. Mentre
l’Islam ha un alto concetto di Gesù, nega la sua divinità, cioè il
fatto che Gesù è il Figlio di Dio (Sura 9:30, 10:68, 19:35, 43:81-83).
Esiste
una legge della logica chiamata “Legge della non-contraddizione”,
che afferma che due cose contraddittorie non possono essere vere entrambe.
Almeno una delle due deve essere falsa. Questo punto di tensione riguardo
alla natura di Dio tra le due religioni è così grande che è chiaro
che quello di almeno una delle due deve essere falso. O la Trinità
è una descrizione corretta di Dio come proclamato dal Cristianesimo,
o è una falsa descrizione di Dio come dichiarato dal Corano.
I
Musulmani, come anche altri, che non hanno studiato le prove della
divinità di Cristo, trovano comprensibilmente difficile accettare
Gesù come completamente uomo e completamente Dio. Non tratteremo questo
argomento nel presente articolo, ma chi è interessato può leggere
articoli e discussioni (in inglese) su:
http://www.gospelcom.net/faithfacts/easter.html
e su: http://www.gospelcom.net/faithfacts/quest_jesus_is_god.html
mentre informazioni sullo Spirito Santo come terza persona della Trinità
possono essere lette alla pagina http://www.gospelcom.net/faithfacts/jw.html
(nota del traduttore: degli studi in italiano sono disponibili nella sezione approfondimenti
di questo sito).
I
Cristiani non accettano il credo della divinità di Cristo ciecamente.
L’evidenza stessa ha convinto anche molti scettici. Simon Greenleaf,
professore di legge ad Harvard - considerato la più grande autorità
su prove legali nella storia - divenne Cristiano dopo aver esaminato
attentamente le prove.
Chiunque
è seriamente interessato alla religione dovrebbe esaminare l’evidenza.
Se Gesù è veramente chi ha affermato di essere, allora l’umanità è
sotto giudizio.
Bisogna
precisare che i Musulmani hanno un’idea distorta della dottrina Cristiana.
Contrariamente a ciò che affermano molti passaggi del Corano, i Cristiani
non hanno tre Dèi! La Bibbia afferma molto chiaramente che c’è un
solo Dio (Deuteronomio 6:4, Isaia 43:10, Marco 12:29, 1 Corinzi 8:4,6).
Piuttosto, ci sono tre aspetti della natura di Dio: Padre, Figlio,
e Spirito Santo.
Inoltre,
i Musulmani pensano che il termine Cristiano “Figlio di Dio” sottintenda
che Dio il Padre abbia avuto rapporti carnali con Maria, dai quali sarebbe
nato Gesù. Ciò è del tutto falso. Il termine Figlio di Dio è
solo un termine simbolico, che implica la relazione unica che Gesù
aveva con Dio il Padre.
Sempre
riguardo alla natura di Dio, vi sono altre differenze tra le due religioni.
Per i Musulmani, Dio è lontano e inconoscibile. La sua relazione con
l’uomo è quella di un padrone verso il suo schiavo. Egli non è l’Iddio
personale che i Cristiani conoscono e di cui hanno fiducia.
La
Bibbia dichiara che Dio è giusto, ma anche che Dio stesso è amore (1 Giovanni 4:7-21).
L’Iddio della Bibbia lascia ogni cosa per cercare una singola pecora perduta
(Matteo 18:10-14). E l’Iddio della Bibbia apre le sue braccia per
offrire conforto e sicurezza (Deuteronomio 1:31; Osea 11:1-4; Isaia
40:11; Matteo 11:25-30), come un padre farebbe per il proprio figlio.
Questo concetto di Dio è assente nell’Islam.
La
teologia Islamica ritiene che Dio sia buono in quanto Egli causa il
bene; ma la benignità non è parte della sua essenza.
Un’altra
differenza molto importante è che l’Iddio della Bibbia è santo -
perfetto sotto ogni aspetto. Egli è perfettamente morale, perfettamente
giusto, perfettamente fedele, amorevole, onnisciente. Un altro sinonimo di santo è
puro (Ebrei 7:26).
Ma
l’Iddio del Corano non appare sempre santo. Egli cambia idea, cambia
le sue promesse, e non offre certezza di salvezza. Allah è capriccioso
(Sura 4:116, 5:18, 9:15, 25:51). Inoltre, Allah inganna le persone
(Bukhari 8:577 e 9:532). Confrontiamo questo con l’Iddio della Bibbia
- per il quale è impossibile mentire (Ebrei 6:18, Numeri 23:19)
o trattare le persone ingiustamente. L’Iddio della Bibbia non è capriccioso,
ma anzi è perfetto nella sua giustizia. (Si cerchino le parole santità
o santo nella Bibbia, riferite a Dio, e si vedrà quanto è fondamentale questo concetto
nelle Sacre Scritture.)
I
Musulmani oggi dicono che Allah è meramente una parola Araba per dire
Dio. Sebbene questo sia vero, non è tutto qui. Ci sono prove sostanziali
che dimostrano che Allah ha radici nel paganesimo pre-Islamico.
Alla Mecca erano venerati 360 idoli (dèi) ai tempi di Maometto. Il
dio supremo della tribù Qu'raysh (dalla quale proveniva Maometto) era
Allah. Il nome del padre di Maometto era Abd-Allah, che significa
“schiavo di Allah”. Ciò sostiene la nozione che il concetto di Allah
ha le sue radici nelle divinità pagane.
Inoltre,
alcune persone affermano che in Allah vi siano elementi del dio pagano della
luna, una divinità dominante nell’Arabia pagana. Ai giorni nostri, la
luna crescente è il simbolo dell’Islam, e i Musulmani usano un
calendario lunare (si veda http://www.answering-islam.de/Resources/Morey/allah.html).
La
tribù Qu'raysh aveva l’usanza di pregare cinque volte al giorno rivolta
alla Mecca, faceva pellegrinaggi alla Mecca, e aveva un monte sacro.
Queste cose sono una parte integrale nel moderno Islam. Tali pratiche
collegano inoltre l’Islam al paganesimo pre-Islamico. In pratica,
l’Islam sembra essere un’amalgamazione di paganesimo, Giudaismo, Cristianesimo,
varie religioni mondane, e una buona dose di politica autoritarista.
Nel
mondo moderno, i Musulmani riconoscono che Allah non è il Dio della
Bibbia. L’evidenza di ciò è la continua persecuzione contro i
Cristiani nei paesi Musulmani. Paesi come la Malesia hanno decretato
che i Cristiani non possono neppure usare la parola “Allah” nelle
loro Bibbie, libri, o inni. Spesso essi confiscano gli scritti non
Musulmani che utilizzano la parola “Allah”. Perché i Musulmani terrebbero
in così aspra considerazione il Cristianesimo se pensassero di servire
lo stesso Dio dei Cristiani?
Coloro
i quali affermano che Cristiani e Musulmani adorano lo stesso Dio
si sbagliano. Nelle due religioni, Dio è definito in maniera differente
e ha attributi differenti e contraddittori. L’idea di Dio tra le due
religioni sono incompatibili.
La natura dell’uomo
Il
Cristianesimo ribadisce che l’uomo è caduto - che siamo “morti
nei nostri peccati” - che siamo realmente incapaci di poter stare
davanti a un Dio santo e giusto. L’Islam, dal canto suo, dice che
l’umanità è debole e negligente, ma non caduta. L’Islam insegna che
l’uomo è capace di compiere la giustizia - tutto ciò che deve fare
è compierla. Questa differenza ha implicazioni che vanno lontano.
Innanzi tutto,
esaminiamo l’evidenza. L’intera storia è una testimonianza dell’immoralità
dell’uomo. Esaminando noi stessi, possiamo renderci conto che facciamo
il bene solo se ne abbiamo voglia. Certamente non amiamo sempre Dio
al di sopra di ogni altra cosa, né amiamo il nostro prossimo come
noi stessi. Nessuno obbedisce a tutti i Dieci Comandamenti in ogni
momento. I genitori non insegnano ai figli ad essere malvagi, egoisti,
o vili; viene in modo del tutto naturale. Tutti abbiamo una coscienza,
e se siamo onesti dobbiamo ammettere quanto siamo mancanti rispetto
agli standard stabiliti da Dio. Come risultato, dovremo affrontare
il giudizio di un Dio santo.
La
Bibbia dice che chiunque trasgredisce un punto solo la legge, si
rende colpevole su tutti i punti (Giacomo 2:10). Un nostro amico
agnostico, che si considerava una persona moralmente a posto, una
volta espresse dubbi sulla propria colpevolezza. Gli chiedemmo: “Se
qualcuno va in un negozio cento volte senza rubare nulla, ma una volta
ruba qualcosa, è colpevole o innocente?” “Colpevole!”
esclamò.
Così
è. Siamo tutti colpevoli e meritiamo il castigo eterno. Ma non siamo
colpevoli di un solo errore: ci rendiamo continuamente colpevoli!
Non
abbiamo mai un amore perfetto, una giustizia perfetta, una
carità perfetta. Viviamo spesso come se di Dio non ci importasse.
La nostra fede è continuamente soggetta a oscillazioni. Siamo
costantemente inclini a confidare in noi stessi piuttosto che
in Dio. Siamo sempre soggetti a sentimenti di vendetta, concupiscenza,
odio, gelosia, e bramosia.
L’egoismo
domina le nostre vite quotidiane. Neghiamo testardamente
la verità in favore di quello che vorremmo che invece fosse vero.
L’ipocrisia
è un problema talmente evidente che è una lamentela comune
anche verso le persone religiose. L'attitudine ad avere idee
ristrette è una trappola continua per il pregiudizio e l’indifferenza.
Sebbene forse non siamo tanto malvagi quanto potremmo essere, il peccato
tocca ogni singolo aspetto della nostra vita.
Oltre
alle sue implicazioni teologiche, le diverse visioni della natura
dell’uomo ha implicazioni sociopolitiche significative. Per citare
Chuck Colson del ministerio Prison Fellowship, “La visione Islamica
del mondo nega l’iniquità dell’uomo, alimentando l’avanzata di visioni
utopistiche: se l’uomo viene corrotto dalla società, allora chi va
al potere può creare la società perfetta imponendo fermamente la legge
Islamica”.
Ironicamente,
ciò non è diverso dal comunismo, che è basato sulla nozione che l’uomo
è essenzialmente buono, o almeno può essere perfezionato mediante
il governo. Ma gli stati basati su questi concetti utopistici si sono
sempre dimostrati dei fallimenti e sono particolarmente oppressivi
verso i propri cittadini.
La
differenza tra l’Islam e il Cristianesimo sulla natura dell’uomo non
è banale. Se il Cristianesimo ha ragione su questo punto, la pratica
dell’Islam è inutile perché gli sforzi che impone non servono a far
guadagnare il cielo. Se l’Islam ha ragione, l’intero scopo della morte
espiatoria e risurrezione di Gesù furono un’inutile finzione.
La salvezza
L’Islam
ha una visione incompleta sia della santità di Dio che dell’empietà
dell’umanità. Data la natura iniqua dell’uomo e l’abisso che genera
tra di sé e un Dio santo, il Cristianesimo insegna che l’uomo non
può guadagnare la salvezza. Dio non può fingere di non vedere
il peccato. Abbiamo bisogno di un salvatore che eriga un ponte su
quell’abisso e che paghi la condanna al nostro posto. La salvezza
esiste solo nell’opera compiuta da Cristo sulla croce, mediante la
quale Dio considera cancellate le macchie del nostro peccato. Questo
è il significato dell’intero Cristianesimo.
Come
è scritto nella Bibbia, agli occhi dell’Iddio santo “siamo tutti
come una cosa impura, e tutte le nostre opere di giustizia sono come
un abito sporco” (Isaia 64:6). “Ma Dio manifesta il suo amore
verso di noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo
è morto per noi” (Romani 5:8). Che meravigliosa buona notizia!
Ma
l’Islam nega tutto questo. Esso nega persino che Gesù sia morto sulla
croce (Sura 4:157) - e ciò, nonostante la schiacciante evidenza che
abbiamo dalla Bibbia e da fonti storiche esterne alla Bibbia. L’Islam
nega che Gesù conquistò la morte mediante la propria risurrezione
corporale - un evento storico riconosciuto anche da studi critici
rigorosi (si veda ad esempio la pagina http://www.gospelcom.net/faithfacts/easter.html).
L’Islam deve negare queste tre cose perché quella religione è basata
sull’idea che devi guadagnarti l’ingresso in cielo.
Il
Cristianesimo autentico insegna che la nostra salvezza è un dono gratuito
che si riceve soltanto attraverso la fede in Gesù Cristo -
e specificamente non mediante le opere (Efesini 2:8-9, Romani
4:1-3, 1 Timoteo 1:8-10, Tito 3:5-7, 1 Corinzi 1:29). L’Islam insegna
che si guadagna l’ingresso in cielo mediante le proprie opere oltre
alla fede (ma comunque non fede in Cristo). Queste posizioni sono
chiaramente in opposizione tra loro.
Il
Cristianesimo insiste che la fede in Cristo è l’unica via per il cielo.
Rigettare Cristo, l’unica nostra possibilità di salvezza, ci condanna
alla punizione eterna che meritiamo in quanto peccatori ribelli (Marco
16:16, Giovanni 3:16-18,36, Giovanni 10:7-10, Giovanni 12:48, Giovanni
14:6, Atti 4:12, Galati 1:6-9, Filippesi 2:9-11, 2 Tessalonicesi 1:8-10,
1 Timoteo 2:5, 2 Pietro 2:1, 1 Giovanni 2:22-23, 1 Giovanni 5:12-13).
Anche se a qualcuno ciò può apparire ingiusto, in realtà è quanto
di più giusto e imparziale possa esistere. Dio ha provveduto una
via all’uomo peccatore - che altrimenti sarebbe irrimediabilmente
perduto - per essere perdonato gratuitamente ed entrare in comunione
con Lui!
Poiché
la dottrina Cristiana della salvezza solo attraverso Cristo
attira così spesso accuse di intolleranza da parte dei non Cristiani,
può essere utile dire qualcosa di più su di essa. Una cosa che questa
dottrina non dice, è che quelli che non hanno mai sentito parlare
di Cristo saranno automaticamente condannati. È altresì chiaro che
non sono i Cristiani che possono giudicare, ma Dio soltanto. Solo
Dio può conoscere il cuore di ciascun individuo. Dio ama tutti, inclusi
i non Cristiani, ed Egli vuole che tutti giungano alla conoscenza
della fede salvifica (1 Timoteo 2:4-6). Ma è anche chiaro in questa
dottrina che chiunque consapevolmente rigetta Cristo, sta rigettando
l’offerta di riconciliazione che Dio gli offre. In questo caso,
l’individuo ottiene quello che vuole: un’eternità senza Dio.
L’Islam
è ugualmente esclusivo nelle sue affermazioni, in quanto insegna che
solo i Musulmani andranno in cielo (Bukhari 4:297, ecc). Similmente,
l’Islam insiste sul fatto che chiunque rigetti Allah e il suo inviato
(cioè Maometto) è condannato all’inferno. Così, di nuovo, le due religioni
sono agli antipodi.
Mentre
i Cristiani credono che la salvezza è assicurata attraverso
la fede, i Musulmani non hanno mai la certezza di essere salvati (eccetto
probabilmente attraverso il martirio in una jihad - Sura 9:20-22,
ecc). L’Islam insegna che al termine della vita di ciascun uomo, Allah
pesa le sue buone opere contro quelle malvagie. In generale, se le
buone opere sono sufficienti, la persona va in cielo (Sura 23:103).
Ma anche allora non è certo, poiché Allah può decidere chi far entrare
e chi no (Sura 9:15,27). Maometto stesso espresse dubbi sulla propria
salvezza (Bukhari 5:266, 9:131).
“Poiché
Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”
(Giovanni 3:16).
“Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere
al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui” (Giovanni
3:36).
Se la Bibbia è esatta, la conclusione logica è che credere agli insegnamenti
dell’Islam non conduce in cielo.
Il cielo
Esiste
una differenza tra le due religioni sull’argomento del cielo. Il
concetto Musulmano di paradiso è un luogo carnale, sensuale. Secondo
l’Islam, i Musulmani in paradiso vivranno in magnifici palazzi e indosseranno
abiti di seta. Sebbene l’alcool sia proibito sulla terra, essi in
paradiso berranno fiumi di vino, latte, e miele! Gli uomini se la
spasseranno con dozzine di vergini devote ai piaceri sensuali
(non è chiaro cosa otterranno le donne). Si vedano le Sura 2:25,
4:57, 13:35, 36:55-57, 37:39-48, 47:15, 52:20-23, 55:46-78, 56:12-40,
e 76:5-22. Si veda anche Bukhari 4:466.
Questa
rappresentazione del cielo appare assurda ai Cristiani, che credono
in un cielo incontaminato dalle cose carnali. La Bibbia dichiara che
il regno di Dio non consiste in cibo o bevanda (Romani 14:17). In
cielo le persone non saranno sposate, ma saranno come angeli (Matteo
22:30). E in cielo avremo corpi perfetti resuscitati - la morte, la
sofferenza e le lacrime non esisteranno mai più (Apocalisse 21:4).
Questo luogo perfetto di felicità è per gli uomini, le donne, e i
bambini, senza distinzioni.
Il Corano
Ai
Musulmani viene insegnato che il Corano è stato perfettamente preservato,
parola per parola, sillaba per sillaba, e lettera per lettera. Il
Corano sarebbe la vera, letterale (e preesistente) parola di Dio.
I Musulmani hanno un così alto concetto del Corano, che si potrebbe
dire che lo venerano. In questo senso, tutti i Musulmani sono fondamentalisti.
È stato detto che la cosa che più si avvicina ad esso nella Cristianità
è Cristo stesso.
Comunque,
consideriamo l’evidenza per vedere se questa assunzione è valida.
La storia del Corano è molto interessante. A beneficio dei nostri
lettori Musulmani, documenteremo liberalmente i punti essenziali usando
varie fonti Musulmane.
Maometto
dichiarò di aver iniziato a ricevere rivelazioni da Dio quando ebbe
raggiunto l’età di 40 anni. Generalmente si ritiene che Maometto fosse
analfabeta, cosa che per i Musulmani è una testimonianza del miracolo
del Corano.
Delle
persone memorizzarono le cose che Maometto disse o che scrisse su
foglie di palma, rocce, e ossa (Bukhari 6:509). Bukhari riferisce
inoltre che Maometto permise alcune variazioni riguardanti la recitazione
del Corano (Bukhari 3:593, 601, 4:442, 6:514, e 9:640).
La
seguente situazione tra Maometto e il suo collaboratore Abdollah b.
Abi Sarh, raccontata negli hadith Islamici, potrà interessare i nostri
lettori Musulmani (fonte: Geisler/Saleeb, “Answering Islam: The
Crescent in the Light of the Cross”, Baker Books, 1993 - pagina
157):
“In
varie occasioni abbiamo, con il consenso del Profeta, cambiato le
parole conclusive dei versi. Per esempio, quando il profeta diceva:
‘E Dio è potente e saggio’ (aziz, hakim), Abdollah b. Abi Sarh
ha suggerito di scrivere ‘sapiente e saggio’ (‘alim, hakim),
e il Profeta ha risposto che non aveva obiezioni. Avendo osservato
una successione di cambiamenti di questo tipo, Abdollah rinunciò all’Islam
poiché le rivelazioni, se erano da Dio, non potevano essere cambiate
alla richiesta di uno scriba quale lui era. Dopo questa apostasia
egli andò alla Mecca e si unì ai Qorayshite”.
Sarh
in seguito fu ucciso. Conosceva troppo? Il libro di Geisler/Saleeb
(pagina 157) riferisce un altro elemento interessante: “È inoltre
un fatto accettato nella tradizione sunnita che in qualche occasione
le rivelazioni Coraniche furono sollecitate dai suggerimenti del leale
seguace di Maometto, Umar b. al-Khattab”.
Non
esisteva alcun manoscritto organizzato del Corano prima della morte
di Maometto (Bukhari 6:509). Poco dopo la sua morte, si notò che alcune
delle persone che avevano memorizzato parti del Corano erano state
uccise in battaglia. Alcuni versi non sopravvissero in quanto le persone
che dovevano ricordarli morirono o comunque quei versi furono perduti
(Bukhari 4:62, 6:509-11, 527, 550, 552).
Ci
furono (almeno) quattro persone che furono compagni di Maometto e
compilarono il Corano: Masud, Salim, Mu’adh, e Ubai (Bukhari 6:521,
526). Anche se questi uomini erano stati tutti autorizzati da Maometto
stesso e ogni versione fu ampiamente accettata, queste versioni non
erano identiche (Bukhari 6:468, e 6:527).
Fu
un altro uomo, chiamato Uthman, che standardizzò il Corano. Incredibilmente,
quest’uomo fece bruciare le versioni del Corano diverse dalla sua
circa 19 anni dopo la morte di Maometto (Bukhari 6:510).
La
domanda a cui bisogna rispondere è: perché fece questo, a meno che
le altre copie erano diverse? Infatti, qualche copia sopravvisse
all’incendio, ed esse variano rispetto al manoscritto di Uthman.
È anche evidente che Uthman editò e selezionò le Sura per la sua versione.
La versione di Uthman non conteneva diverse Sura raccolte da Ubai,
che fu uno dei quattro compilatori autorizzati. Inoltre, può sorprendere
alcuni Musulmani il fatto che oggi non esiste nessuna delle copie
originali di Uthman. La più vecchia esistente risale al secondo secolo
dopo Maometto.
Contrariamente
alla credenza popolare, non tutti i Musulmani accettano la stessa
versione del Corano. Mentre alcuni accettano la versione di Uthman,
altri accettano la tradizione di Masud, che fu uno dei quattro compilatori
autorizzati. Questa versione ha 150 variazioni già soltanto nella
seconda Sura, rispetto al testo di Uthman. La raccolta di Arthur
Jeffrey di differenze tra il testo di Uthman e il testo di Masud occupa
92 pagine nel suo libro “Materials for the History of the Text
of the Quran” (Bill, Leiden, 1937). (Si veda http://www.answering-islam.de/Hahn/yusufali.htm
oppure il libro di Geisler/Saleeb, pag. 192).
Un
altro aspetto interessante del Corano è che nella versione originale
del Corano di Maometto alcuni versi furono abrogati, cioè, furono
eliminati dal testo. Infatti, il Corano stesso giustifica questa
pratica! (Sura 2:105-106, 13:39, 16:101, 22:52) E anche Bukhari riconosce
questa pratica (3:170, 4:57, 4:69, 4:299, 5:416, 5:421, 6:8). Si tratta
di una pratica unica tra le religioni del mondo. Alcuni Musulmani
sciiti dicono che fino al 25% del Corano fu rimosso per motivi politici.
Nei nostri studi, non abbiamo trovato evidenza del fatto che questa
pratica fosse molto diffusa, ma non vi è assolutamente dubbio che quell’abrogazione
avvenne realmente.
Un
celebre aspetto del Corano sono i cosiddetti “Versetti Satanici”.
La Sura 53:19-20 dice: “Cosa ne dite di al-Lât e al-'Uzzâ , e di Manât,
la terza?” Secondo Bukhari, queste sono tre dee pagane della tribù Qu'raysh.
Infatti, queste tre erano le figlie dell’Allah pre-Islamico. Nella
versione originale del Corano, il verso proseguiva con le seguenti
parole, che furono abrogate in seguito: “Esse sono i cigni
esaltati; la loro intercessione è attesa; i loro voleri non sono trascurati”
(trad. lett.).
Queste
parole sono idolatre perché non dovrebbe esistere alcuna intercessione
per delle dee pagane. Ciò è particolarmente significativo in quanto
Maometto sta parlando in nome di Allah per l’intercessione di idoli
pagani! (Per ulteriori informazioni da parte di studiosi Musulmani
si cerchi “satanic verses” sul sito http://answering-islam.de).
I
Musulmani affermano che lo stile letterario del Corano è una prova
della sua divina ispirazione. Ma se questo basta a farne un testo
valido, allora bisognerebbe accettare come divinamente ispirati anche
gli scritti di Homer e di Shakespeare. Comunque anche molte fonti
Musulmane riconoscono che il Corano non è sempre eloquente come afferma
di essere. Lo studioso Iraniano sciita Ali Dashti afferma che il Corano
contiene numerosi problemi grammaticali: “il Corano contiene frasi
che sono incomplete e non pienamente intelligibili senza l’aiuto di
commentari...”
Anche
SE il Corano di oggi fosse una copia carbone di quello originariamente
dettato da Maometto, non ne consegue logicamente che esso viene da
Dio. Indipendentemente dalla qualità della copia che abbiamo ai nostri
giorni, le inconsistenze interne ed esterne del Corano la squalificano
come proveniente da Dio.
Abbiamo
già indicato alcuni degli errori nel Corano. Il Corano stesso dichiara
che se in un libro si ravvisano delle discrepanze, esso non può essere
da Dio (Sura 4:82). Nella realtà, esistono molte importanti contraddizioni
interne al Corano. Ecco qualche esempio:
- Il Corano insegna che “le Parole di Dio non possono
essere cambiate” (Sura 10:64, e 6:34). Eppure proprio il Corano
insegna la dottrina dell’abrogazione.
- Il Corano afferma che gli uomini sono responsabili
per le loro scelte (Sura 18:24). Eppure afferma anche che Dio ha
sigillato il fato di ognuno anticipatamente (Sura 10:99-100, 17:13).
- Il Corano dice enfaticamente: “Non vi siano costrizioni
nella religione” (Sura 2:256). Eppure in altri versi incalza i Musulmani
a “Combattere coloro che non credono” (Sura 9:29).
- La Sura 7:143 dice che Mosè fu il primo a credere.
La Sura 6:14 dice che Abraamo fu il primo a credere.
- Le Sura 7:54, 10:3, e 11:7 dicono che la terra fu
creata in sei giorni, ma la Sura 41:9-12 dice che fu creata in otto
giorni.
- Maria (Miriam in Ebraico e Arabo) madre di Gesù non
è la stessa Maria “sorella di Aronne” che visse centinaia di anni
prima (Sura 19:28).
- In un'apparente contraddizione, il Corano nega la divinità
di Cristo, eppure riconosce che Gesù nacque dalla Vergine Maria (Sura
3:37-45, 19:16-28, 66:12). Gli hadith confermano ulteriormente che
Gesù non fu toccato dal peccato (Bukhari 4:506). Una domanda ovvia
è: come poteva Gesù non essere divino se era nato da una vergine
ed era senza peccato?
Ecco
solo qualche esempio di contraddizioni esterne al Corano:
- Il Corano afferma che il sole tramonta in una “sorgente
ribollente” (Sura 18:86). E un famoso passo del Corano afferma che
gli esseri umani sono stati formati da un grumo di sangue (Sura
23:14). Si tratta, naturalmente, di una descrizione quantomeno imprecisa
per descrivere un embrione.
- Non poteva essere stato un Samaritano a forgiare
il vitello d’oro ai tempi di Mosè (Sura 20:85-87, 95-97) poiché
i Samaritani non vivevano ai tempi di Mosè.
Nel
Corano vi sono diversi riferimenti alla teologia Cristiana che sono
visibilmente sbagliati. La Sura 5:116 dice che i Cristiani credono che
Maria è Dio. La Sura 9:30 dice che gli Ebrei credono che Esdra era il
Figlio di Dio. Queste affermazioni sono false. Non esiste alcun motivo
per avallare l’ipotesi che i Cristiani e gli Ebrei abbiano mai creduto
a queste cose.
Ricapitolando,
è evidente che il credo Musulmano della conservazione parola per parola
e lettera per lettera del Corano è sbagliato. È anche chiaro che
l’affermazione che il Corano sia privo di errori è sbagliata. La domanda
che poniamo ai nostri lettori Musulmani è la seguente: Cos’altro
di ciò che vi è stato insegnato può essere sbagliato?
Gli Hadith
Gli
hadith sono considerati documenti estremamente importanti, ma non
sono considerati perfetti, lettera per lettera, come il Corano. Secondo
fonti Islamiche, di ogni racconto presente negli hadith Bukhari e
Muslim (e anche negli hadith Sunan Abu-Dawud) è stata controllata
la compatibilità con il Corano, e la veridicità della catena di scribi
fino a Maometto è stata scrupolosamente stabilita. Gli hadith sono
usati, assieme al Corano, per governare ogni dettaglio della vita
del Musulmano - fino al comportamento da tenere quando si va in bagno
(nel qual caso, non bisogna disporsi in direzione di “Kibla”, cioè
della Mecca - Bukhari 1:147).
A
causa della loro importanza per la vita Musulmana, un’analisi critica
è necessaria. Ci sono chiaramente contraddizioni ed errori negli hadith.
Per darne un’idea, consideriamo questo hadith:
“Narrò
Abu Huraira: Il Profeta disse: ‘Se una mosca cade nella bevanda di
chiunque di voi, egli dovrà immergerla (nella bevanda), poiché una
delle sue ali porta la malattia e l’altra ha la cura per la malattia’”
(Bukhari 4:537, and 7:673).
Questa
pratica è scientificamente falsa. Non c’è alcuna prova che un’ala
di una mosca possa contenere la cura per la malattia causata dall’altra
ala. Consideriamo anche questo passaggio:
“E
se la scarica [discharge] di un uomo ha preceduto quello della
donna, allora il figlio assomiglierà al padre, e se la scarica della
donna ha preceduto quella dell’uomo, allora il figlio assomiglierà
alla madre” (Bukhari 6:7).
Di
nuovo, quest’analisi è ovviamente falsa scientificamente. I tratti
di un bambino non possono essere determinati in questo modo. Una domanda
legittima è: nella ricerca per la verità, cosa ci si può aspettare
dalla religione dell’Islam?
C’è
un bel po’ di altro materiale negli hadith che possiamo catalogare
come semplicemente interessante. Consideriamo questo passaggio da
Bukhari 4:516, che offre qualche delucidazione sulla fede cieca che
i Musulmani hanno per Maometto:
“Il
Profeta disse: ‘Se qualcuno di voi si sveglia dal sonno ed esegue
l’abluzione [lavatura rituale], egli dovrà lavare il suo naso facendovi
entrare l’acqua e soffiandola fuori tre volte, perché Satana è rimasto
nella parte superiore del naso tutta la notte”.
Una
nota a piè di pagina nel testo da cui è tratto questo brano dice:
“Dobbiamo credere che Satana risiede effettivamente nella parte superiore
del naso delle persone, sebbene non possiamo capirne il motivo, poiché
ciò riguarda il mondo invisibile di cui non sappiamo niente all’infuori
di quello che Allah ha detto al suo apostolo”.
I
Musulmani a volte indicano le regole alimentari dell’Antico Testamento
come concetti paragonabili dalla Bibbia. Ma una delle differenze è
che in tali regole bibliche non sono stati trovati errori scientifici.
Inoltre, il Nuovo Testamento, pur non abrogando la legge dell’Antico
Testamento (Matteo 5:17-18), sostituisce tali pratiche rivelandone
il reale significato (Matteo 15:11, 17-18; Marco 7:14-15, Atti 10:9-15,
Romani 14:17).
(Ulteriori
informazioni sugli hadith sono disponibili sul sito http://www.answering-islam.org cercando la
parola “hadith”).
La Bibbia
Come
il Corano lo è per i Musulmani, la Bibbia è considerata dai Cristiani
la “Parola di Dio”. Ma i Cristiani non intendono esattamente la stessa
cosa dei Musulmani quando usano questo termine. I credenti della fede
storica ortodossa Cristiana credono che la Bibbia è “ispirata” da
Dio, e credono che i manoscritti originali della Bibbia siano
privi di errori. Ma essi accettano anche l’idea che la Bibbia sia
giunta a noi attraverso scrittori umani le cui uniche personalità
e stili letterari sono evidenti. I Cristiani riconoscono inoltre che
la Bibbia di oggi, sebbene estremamente fedele ai testi originali,
è soggetta a lievi variazioni.
Ai
Musulmani viene insegnato che la Bibbia è stata corrotta grossolanamente.
Molti non Musulmani si pongono domande anche su questa possibilità.
Perciò, è appropriato sottoporre la Bibbia a rigorosi studi di verifica.
Ciò è importante in quanto la fede Cristiana si basa sull’affidabilità
della Bibbia. Vediamo dunque alcuni punti.
Yusuf
Ali, il famoso traduttore moderno e commentatore del Corano, ha affermato
che la data più antica per un manoscritto dell’Antico Testamento è
il 916 D.C. Ciò è del tutto sbagliato. Nel 1947 furono scoperti antichi
manoscritti biblici e non biblici, oggi conosciuti come i Rotoli del
Mar Morto. Questi manoscritti contengono porzioni o copie complete
di ogni libro dell’Antico Testamento con la sola eccezione di quello
di Ester. La loro datazione è stata stabilita essere compresa tra
il 250 A.C. e il 68 D.C.
In
aggiunta ai Rotoli del Mar Morto, vi sono altri manoscritti dell’Antico
Testamento la cui datazione risale a prima di Cristo. Comunque, è
la vastità della scoperta dei Rotoli a confermare che l’Antico Testamento
dei nostri giorni è rimasto inviariato almeno fin dai tempi di Cristo.
La
scoperta dei Rotoli del Mar Morto conferma che oggi siamo in possesso
dello stesso Antico Testamento che Gesù lesse ed utilizzò. E Gesù
stesso testimoniò dell’esattezza dell’Antico Testamento e della sua
accuratezza (ecco solo qualcuno dei molti esempi: Matteo 5:17-18,
12:40, 13:14-15, 19:3-9, 23:35; Luca 16:31, 24:44; Giovanni 5:46-47,
10:35). La testimonianza di Gesù è una prova importante che l’Antico
Testamento era stato preservato integralmente fino ai suoi giorni.
In mancanza di evidenza contraria, l’attendibilità del credo che l’Antico
Testamento sia stato preservato è garantita.
I
Rotoli del Mar Morto contengono anche ciò che molti studiosi credono
siano frammenti dei libri del Nuovo Testamento, in particolare Marco,
Atti, Romani, 1 Timoteo, 2 Pietro, e Giacomo. I frammenti sono piccoli
abbastanza che alcuni scettici (che forse sperano che la Bibbia non
sia trovata affidabile) non sono disposti ad accettarli. Ma l’importanza
della scoperta risiede nel fatto che essa va ad aggiungersi alle prove
già esistenti sul fatto che il Nuovo Testamento sia stato scritto
nel primo secolo. La Bibbia moderna concorda con i manoscritti più
antichi, quindi esiste un collegamento ininterrotto fino alla primissima
era Cristiana.
Sebbene
non abbiamo i manoscritti originali del Nuovo Testamento (“autografi”),
abbiamo oltre 25.000 antiche copie degli antichi manoscritti del Nuovo
Testamento, o parti di essi. Un’analisi attenta da parte degli studiosi
può confrontare i vari manoscritti e riprodurre gli originali con
elevata precisione. Esistono dubbi solo su circa 40 righe di testo
nel Nuovo Testamento, e comunque esse non hanno ripercussioni su alcuna
dottrina Cristiana.
Dal
momento che vi sono numerosi manoscritti del Nuovo Testamento ancora
esistenti da centinaia di anni prima di Maometto, e che sono
in accordo con la Bibbia moderna, l’accusa Musulmana che la Bibbia
moderna è stata cambiata è un’affermazione falsa. Pertanto, la Bibbia
(Antico e Nuovo Testamento) che veniva letta al tempo di Maometto
e centinaia di anni prima, è la stessa Bibbia che abbiamo noi
oggi.
Non
vi sono più dubbi reali che il Nuovo Testamento è quello che afferma
di essere - un resoconto affidabile di Gesù e dei suoi apostoli, scritto
da testimoni oculari e intervistatori dei testimoni oculari di Gesù.
Molti studiosi sono convinti che l’intero Nuovo Testamento sia stato
scritto tra il 40 e il 70 D.C. L’unica possibile eccezione sono gli
scritti di Giovanni, che arrivò a vivere fino a tarda età, e possono
essere forse datati fino al 90 D.C.
Oltre
all’evidenza fornitaci dal manoscritto stesso, abbiamo citazioni dal
Nuovo Testamento dai primi padri della chiesa (dal 97 D.C. al 325
D.C.). Queste citazioni ci permettono di ricostruire tutti i versi
del Nuovo Testamento ad eccezione di soli undici versi - anche senza
alcun manoscritto! Ciò è significativo per i Musulmani, dato che queste
attestazioni risalgono a centinaia di anni prima di Maometto.
Yusuf
Ali affermò anche che il Nuovo Testamento che abbiamo oggi non è lo
stesso di quello esistente ai tempi di Maometto. Anche questa affermazione
è falsa. La quantità di prove esistenti attesta che il caso è davvero
chiuso su questo argomento. Il Nuovo Testamento è stato preservato
in modo affidabile attraverso i secoli.
Un’ultima
accusa da parte dei Musulmani è che l’Apostolo Paolo avrebbe cambiato
il messaggi di Gesù. Non vi è assolutamente alcuna prova a conferma
di questa affermazione. Anzi, esistono semplicemente troppi manoscritti
autentici perché questo possa essere anche solo lontanamente possibile.
Inoltre, il messaggio di Paolo fu sia controllato che approvato dai
primi apostoli! (Galati 1-2, 2 Pietro 3:15-16)
È
inoltre significativo per i Musulmani che il Corano stesso ha un’alta
concezione della Scrittura. Sebbene forse possa essere seccante
per i nostri lettori Musulmani, riteniamo che sia importante documentare
come il Corano sostiene la Bibbia in questi punti chiave:
- I
seguenti passaggi dimostrano che la Torah era autentica ai tempi
di Gesù: Sura 3:48-50, 5:49, 5:113, 19:12, 61:6, 66:12.
- I seguenti
passaggi dimostrano che la Torah e il Vangelo erano autentici e
inalterati ai tempi di Maometto: Sura 2:91, 3:3, 4:162-163, 5:51,
6:154-157, 9:111, 10:37, 12:111, 34:31, 35:31, 40:69-70, 46:12,
46:29-30.
- Ci
sono 24 passaggi nel Corano dove Maometto cita o fa riferimento
alla Torah e/o al Vangelo.
- 55
altri versi affermano che la Torah e il Vangelo sono validi. Alcuni
di questi versi sono: Sura 3:187, 4:47, e 5:46-48.
- Nessuno
ha mai prodotto una copia della Torah o del Vangelo diversa da quella
che abbiamo oggi.
- La
Sura 10:94 dice specificamente: “E se dubiti a proposito di ciò
che abbiamo fatto scendere su di te, interroga coloro che già prima
recitavano le Scritture. La Verità è giunta loro dal tuo Signore:
perciò non essere tra i dubbiosi”.
- La
Sura 5:48 afferma che Dio ha preservato la Bibbia “da ogni alterazione”,
perciò o il Corano si sbaglia o i Musulmani che dicono che la Bibbia
è stata alterata si sbagliano!
Non
esiste, dunque, alcuna base sulla quale i Musulmani, in particolare,
possano negare l’accuratezza della Bibbia!
La
logica è semplice e inevitabile. Il Corano dichiara che la Bibbia
era autentica ai tempi di Maometto. L’evidenza del manoscritto conferma
inequivocabilmente che la Bibbia che abbiamo oggi è la stessa di quella
esistente ai tempi di Maometto (e prima ancora). Pertanto, i Musulmani
che dicono che la Bibbia è stata cambiata o si sbagliano essi stessi,
oppure il Corano è sbagliato. Dal momento che i Musulmani non
possono accettare che il Corano sia sbagliato, la Bibbia va accettata
come affidabile e vera. E quindi è logicamente coerente che i Musulmani
accettino la Bibbia e dunque la sua dottrina della divinità di Cristo.
Riassumendo,
né la Bibbia né il Corano che abbiamo oggi sono perfettamente identici
agli originali. Ma entrambi sono stati sostanzialmente preservati.
Non esiste alcuna prova che una qualunque dottrina importante del
Cristianesimo o dell’Islam siano state alterate rispetto agli originali.
Ricapitoliamo
le prove per cui la Bibbia può essere creduta. Ci sono quattro importanti
approcci a considerare l’evidenza dell’affidabilità della Bibbia:
- L’evidenza
del Manoscritto. Riguardo al Nuovo Testamento, l’evidenza supporta
il fatto che tutto il Nuovo Testamento è stato scritto da testimoni
oculari e da altri contemporanei di Gesù, e che esso è stato preservato
integralmente. Non vi sono abrogazioni o distruzioni di manoscritti
come vi sono nell’Islam.
- Evidenza
Archeologica. Sono stati scoperti oltre 25.000 siti archeologici
che concernono la Bibbia. Come Nelson Glueck, il rinomato archeologo
Ebreo, disse, “Si può affermare categoricamente che nessuna scoperta
archeologica abbia mai contraddetto i riferimenti biblici”. Questa
è davvero una straordinaria testimonianza per la Bibbia.
- Evidenza
Profetica. Circa 2000 profezie bibliche si sono già adempiute,
incluse oltre 300 riguardanti Gesù - senza errori o fallimenti profetici.
Le probabilità che anche solo 16 predizioni si possano verificare
senza alcun errore è di 1 su 10 alla 45° potenza. Perché 2000 predizioni
si possano avverare senza fallire, la probabilità è un numero inconcepibilmente
elevato. Non esiste niente del genere in alcun altro libro sacro.
- Evidenza
Statistica. La Bibbia contiene 66 libri, scritti da approssimativamente
40 diversi scrittori, in oltre 1600 anni, in 3 diversi continenti,
in 3 diversi linguaggi, su migliaia di soggetti differenti - senza
errori o contraddizioni. (Norman Geisler ha enfatizzato che dai
suoi 40 anni di studio della Bibbia ha concluso che ogni cosiddetto
errore o contraddizione nelle Scritture è meramente una falsa traccia
- chi fosse interessato a questo argomento può vedere il sito http://www.carm.org/bible_difficulties.htm).
Ma
c’è un meraviglioso tema centrale a tutta la Bibbia: la redenzione
dell’umanità dal peccato operata per il mondo intero mediante la vita,
morte, e risurrezione di Gesù Cristo. Vediamo dunque che, riguardo
alla Bibbia, vi sono molteplici testimoni attendibili, molti delle
quali non si conobbero mai, e le cui storie possono essere corroborate.
In contrasto, il Corano fu rivelato da un uomo estremamente violento
che, secondo fonti Islamiche, era stregato (Bukhari 4:400, 4:490,
8:400), e nel quale trovano conferma numerosi errori e contraddizioni.
I
fatti elencati, e molti altri ancora, supportano l’affermazione Cristiana
che la Bibbia è veramente da Dio. (Ulteriori informazioni su questo
argomento sono disponibili su http://www.gospelcom.net/faithfacts/quest_main.html
e nel libro di Geisler/Saleeb precedentemente citato).
L’unico
motivo apparente per cui i Musulmani affermano che la Bibbia è stata
alterata, è che vi sono tante affermazioni che contraddicono il Corano.
Non vi è alcuna base d’evidenza per l’affermazione che la Bibbia non
sia affidabile. E se la Bibbia è vera - Allah non è Dio, Maometto
non era il suo profeta, e il Corano non è la Parola di Dio.
Gesù e Maometto
C’è
una differenza significativa tra i fondatori delle due religioni.
Maometto era un peccatore. Nelle Sura 40:55 e 48:1-2, Allah dice a
Maometto di chiedere perdono per i propri peccati. Alcuni peccati
del profeta sono menzionati in Bukhari 1:234 e 8:794-796, tra cui:
tagliare le membra delle persone, bruciare i loro occhi, e farli morire
di sete. Troviamo altri riferimenti ai suoi peccati in Bukhari 1:19,
711, 781, 3:582, 4:319, 7:1, 8:319.
Gesù,
invece, era senza peccato (Atti 10:38, 1 Pietro 1:19, 2:21-24, 1 Giovanni
2:1, 3:5). Anche i suoi nemici, quelli che lo tradirono e lo crocifissero,
riconobbero la sua vita perfetta (Matteo 27:3-4, Luca 23:14-15). Questo
è un tema importante nella Bibbia, ma come abbiamo menzionato in precedenza,
è anche confermato dall’insegnamento Islamico (Bukhari 4:506).
L’Islam
moderno generalmente è considerato libero dal razzismo. Dunque, sorprenderebbe
molti Musulmani di colore sapere che esiste un elemento razzista nell’Islam
(Sura 3:106-107). Maometto chiamò i negri “teste d’uvetta” (Bukhari
1:662, 9:256). E Maometto stesso possedette degli schiavi, inclusi
uno schiavo negro di nome Anjasha (Bukhari 8:182). Da notare, poi,
che gli unici luoghi nei quali la schiavitù sopravvive ancora oggi
sono i paesi Islamici.
In
contrasto, la razza è un concetto estraneo alla Bibbia. Il Cristianesimo
insegna che tutte le persone sono create uguali (Genesi 1:27, Galati
3:28). La Bibbia specificamente condanna i mercanti di schiavi (1
Timoteo 1:9-11).
Consideriamo
Gesù, il profeta senza peccato. A differenza di Maometto, Gesù:
non dovette mai essere perdonato perché non aveva peccato,
non uccise mai nessuno a sangue freddo,
non ci ha mai detto di uccidere qualcuno,
non aveva pregiudizi contro alcune classi sociali,
non possedeva schiavi,
non fu vinto dal diavolo e non fu stregato (Matteo 4, Luca 4),
aveva degli elevati standard morali (e non disse mai che il sesso forzato
è ammissibile),
promise di pagare la pena per i peccati di tutti gli uomini,
soffrì e morì per te e per me,
non ha una tomba perché risuscitò dai morti, e
è il Principe della Pace.
Maometto
per sua stessa ammissione era un uomo mortale (Sura 18:110), e non
compì mai alcun miracolo (Sura 3:183-184, 17:90-95, Bukhari 6:504,
9:379). Il Corano stesso riconosce che i suoi oppositori lo sfidarono
dicendo: “Perché non è stato fatto scendere un angelo per lui?” per
definire la questione della sua chiamata di profeta (Sura 6:8-9).
Ma Maometto non poteva liberare. Invece Gesù compì numerosi miracoli
davanti a molti testimoni (Marco 7:37, Giovanni 10:38, ecc). I miracoli
di Gesù sono confermati anche dal Corano (Sura 5:110-113).
Maometto
disse di se stesso che egli non poteva fare niente per noi (Sura 11:31),
ma solo Gesù può perdonare i peccati (1 Giovanni 2:1-2).
Oltre
ad essere potente, Maometto era ricco (Bukhari 3:495), il che ci fa
chiedere quale fosse la sua reale motivazione. Gesù invece era un
umile profeta itinerante la cui motivazione non è sospetta. Lo stato
di Gesù è importante perché egli potè avere comunione con le persone
comuni di ogni tempo:
“Disprezzato
e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza...
Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri
dolori quelli di cui si era caricato... Egli è stato trafitto a
causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre
iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e
grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo
smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il
Signore ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti”
(Isaia 53:3-6).
“Infatti
non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi
nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in
ogni cosa, senza commettere peccato” (Ebrei 4:15).
L’influenza
di Gesù venne non dalle ricchezze o dal potere politico, ma dalle
sue parole e azioni che sfidarono lo stesso concetto umano di verità
(Marco 1:27, Giovanni 18:38). Egli disse:
“Io
sono la via, la verità e la vita” (Giovanni 14:6).
Consideriamo
ulteriormente l’argomento delle profezie. Una cosa che ha convinto
molti della vera identità di Gesù è l’evidenza delle profezie adempiute.
Gesù adempì oltre 300 profezie e implicazioni, fatte molte centinaia
di anni prima della sua nascita. Molte di tali profezie sono molto
precise - includono il luogo in cui egli sarebbe nato, e i dettagli
della sua vita e della sua morte. Abbiamo elencato alcune di esse
alla pagina http://www.gospelcom.net/faithfacts/maps_p.html.
Gesù predisse addirittura la sua stessa morte e risurrezione! (Matteo
16:21, Atti 10:40, ecc.)
Il
lettore interessato può voler riservare del tempo per studiare queste
profezie e i dettagli del loro adempimento. È difficile comprendere
le sfumature e le ricchezze del Cristianesimo senza comprendere questo
suo aspetto.
Abdul
Saleeb, che si convertì dall'Islam al Cristianesimo, dichiara che
due cose principalmente lo convinsero che Gesù è più che solo un profeta:
primo, il carattere di Gesù, e secondo, lo sbalorditivo adempimento
delle profezie da parte di Gesù. L’elemento della profezia, che ha
un ruolo così importante nel Cristianesimo, non ha uguali in alcun’altra
religione. Gesù è il centro e il fulcro di tutta la storia.
Perché
essere un seguace di Maometto – o di chiunque altro – quando puoi
seguire Gesù, il Salvatore del mondo?
Conclusione
È
evidente che il Cristianesimo fondamentale e l’Islam fondamentale
sono incompatibili. Se uno dei due è giusto, l’altro deve per forza
di cose essere falso. L’evidenza esige un verdetto.
“Chi
è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l'anticristo,
che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non ha neppure
il Padre; chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre ... Vi
ho scritto queste cose riguardo a quelli che cercano di sedurvi”
(1 Giovanni 2:22-23, 26).
Invito
Ci
rivolgiamo in modo particolare ai nostri lettori Musulmani: vi invitiamo
a considerare la fede Cristiana. Essa offre la certezza della salvezza.
Offre anche l’amore e l’intimità con Dio. Considerate in particolare
la persona di Gesù - la sua beltà e dolcezza. Possano compiersi le
vostre speranze.
Si vedano anche:
Testimonianza di Ibrahim, ex musulmano
Invervista con un ex muezzin
Risposte ai musulmani
Testimonianza di Cristofer Alam
Testimonianza di Bilquis Sheikh
Luoghi comuni su Islam e Cristianesimo
Il
Vangelo è stato cambiato?
Le profezie della Bibbia adempiutesi in Cristo
La
Bibbia in Arabo
Testimonianze
in lingua Araba
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