Luoghi
comuni su Islam e Cristianesimo
a
cura di D. Artusi
Cristiani e Musulmani
credono nello stesso Dio?
Il termine "Allah" significa "Dio" e viene usato
dai Musulmani per indicare il Dio unico in cui anch'essi credono, al pari dei Cristiani e degli Ebrei.
Tuttavia, dal punto di vista storico bisogna fare alcune considerazioni.
Nel paganesimo pre-islamico esistevano moltissime divinità: circa 360.
Esse erano venerate anche dalla tribù dei Coreisciti (Al Qu'raysh), cui
apparteneva il padre di Maometto. Una di queste divinità era Allah, il
dio-Luna (o Al-Ilah), che secondo il mito aveva avuto tre figlie dalla dea-Sole: Al-Lat, Al-Uzza
e Manat (queste dee erano venerate assieme al dio Hubal, che viene associato a
Baal). Il Corano (sura 53:19-20) e gli Hadith di Bukhari confermano che Allah ha queste
tre dee come figlie.
Il culto dei Coreisciti era rivolto al sole, alla luna e alle stelle, e in particolare
a Al-Uzza, cioè Venere. Uno storico riporta: "Il deserto arabo... temeva
e adorava un numero incalcolabile di divinità, nelle stelle e nella luna...
Vi si offrivano anche sacrifici umani, e si adoravano pietre sacre. Il centro
di questo culto idolatra era la Mecca, con la Kaaba e la sua sacra Pietra Nera".
Profondamente insoddisfatto dal politeismo idolatra e dalle crude superstizioni
della Mecca, Maometto fondò la religione Islamica monoteista ispirandosi in parte alla
Torah (i primi cinque libri della Bibbia). Si fondò anche su delle visioni
che cominciò ad avere dall'età di 40 anni. Inizialmente era incerto
se l'origine delle visioni fosse divina o demoniaca, ma sua moglie Khadijah lo
convinse ad accettarle e divenne la sua prima seguace.
Di fronte all'ostracismo nei confronti delle sue idee, Maometto e i suoi seguaci
lasciarono la Mecca e si rifugiarono a Medina (l'antica Yathrib). Era l'anno 622
dopo Cristo, che fu detto l'anno dell'Egira (cioè, della fuga). In quel
periodo Maometto simpatizzava con Ebrei e Cristiani, ma vedendo che questi non
accettavano le sue dottrine, abbandonò Gerusalemme e pensò alla
Mecca come centro del nuovo culto.
Nell'anno 630 Maometto rientrò trionfalmente nella Mecca. Distrusse gli
idoli tutelari della tribù di suo padre, ma conservò la
Pietra Nera (al-Hajar al-Aswad) che ancora oggi viene baciata dai Musulmani, e
conservò una delle divinità della tribù, Allah, il cui simbolo
era la luna crescente che oggi è visibile sulle moschee.
Tra il suo ritorno alla Mecca e la sua morte improvvisa (anno 632), Maometto impose
con la violenza l'Islam in tutta l'area; gli oppositori furono conquistati con
la spada, e iniziò il processo di unificazione delle tribù Arabe
sotto il sistema teocratico dell'Islam.
Queste sono, in breve, le origini della religione Islamica. Il suo testo sacro,
il Corano, descrive un Dio completamente diverso dal Dio della Bibbia. Allah è
descritto come un'entità spirituale distante, mentre il Dio della Bibbia
è un Padre per i suoi figli. Allah non ama i peccatori, mentre invece il Dio
della Bibbia ha dimostrato il suo amore per noi in quanto che mentre eravamo peccatori Gesù
è morto per noi. Allah non ha un Figlio (eppure ha delle figlie), e non
cerca di salvare il peccatore ma si limita ad avere compassione solo di chi è
sufficientemente giusto; è capriccioso, e inoltre odia i Cristiani e gli
Ebrei (cfr. 1 Sura 5:51, Al Hil-ali, v. 54, Jusuf ali). In altre parole, non è
il Dio della Bibbia, il cui nome, come Egli stesso proclama più volte,
è Yahweh ("Io sono", o Eterno).
I Musulmani affermano
che i Cristiani sono politeisti in quanto servono tre dèi: Dio, Gesù,
e Maria (Sura 5:116). Hanno ragione?
Le cose non stanno
così. La Scrittura afferma molto chiaramente che esiste un solo Dio
e che a Lui solo va offerto il nostro culto (si leggano Deuteronomio 6:3, Isaia
43:10, Marco 12:29, 1 Corinzi 8:4-6). Piuttosto, ci sono tre aspetti della natura
dell'unico Dio: Padre, Figlio, e Spirito Santo (per approfondimenti basati
sul testo biblico, vedere qui).
Bilquis Sheikh, un tempo devota musulmana
e oggi cristiana, spiegò a un musulmano il concetto di Trinità.
Queste sono le sue parole:
"Voi parlate
della 'Parola' quasi come se fosse vivente", disse il mio ospite.
"Io credo che Gesù sia vivente, se è questo che intendete",
risposi. "Il Corano stesso dice che Cristo era la Parola di Dio". [...]
"La vostra cosiddetta Trinità consiste in Dio, Maria e Gesù!",
disse.
"Leggete il Corano?", domandai.
"Naturalmente".
"Bene, allora vi ricorderete, come dice il Corano, che a Cristo fu dato lo
Spirito di Dio? Avrete forse sentito parlare di Sadhu Sundar Singh, il devoto
Sik a cui Gesù apparve in visione. Gesù così gli spiegò
la Trinità: Come nel sole c'è luce e calore ma la luce non è
calore ed il calore non è luce perché sono ambedue in uno, nonostante
abbiano aspetti diversi nella loro manifestazione, così Io e lo Spirito
Santo, procedendo dal Padre, portiamo luce e calore al mondo... Eppure Noi non
siamo tre ma Uno, proprio come il sole che è soltanto uno".
(brano tratto
dal libro "Profumo dal Pakistan" di Bilquis Sheikh, edito da C.L.C.)
In quanto a Maria,
ella diede alla luce Gesù uomo per intervento dello Spirito Santo (e non
in seguito a rapporti carnali con Dio come pensano i Musulmani), come profetizzato
nell'Antico Testamento molti secoli prima (cfr. Isaia 7:14, 9:5 e seguenti). Ma
Gesù, prima di incarnarsi come essere umano, è sempre esistito in
quanto Egli era ed è la Parola di Dio, e ciò è confermato
sia dalla Scrittura che dal Corano.
Inoltre, sebbene la chiesa cattolica romana offra a Maria - che essa chiama Madonna
- un vero e proprio culto idolatra, per i Cristiani non cattolici (che credono
solo alla Bibbia) ella è solo una creatura di Dio. Maria fu una donna pia e benedetta, e un'umile serva di Dio, ma ciò
non autorizza nessuno a offrirle un culto. La Scrittura ci ammonisce ad adorare
soltanto Dio, e a non cercare intercessione in altri all'infuori di Gesù
Cristo, il Salvatore da Lui promesso (cfr. 1 Timoteo 2:5, Luca 4:8).
Si sente spesso dire
che l'Islam è una religione di pace, e che terrorismo ed estremismo sono
casi isolati di persone che interpretano troppo rigorosamente il Corano e usano
il nome di Allah per i loro scopi.
Molti Musulmani sono persone straordinariamente benevole e desiderose della pace. E l'Islam ha in sé molti elementi di pacifismo. Queste persone hanno una concezione pacifica della loro religione, e desiderano realmente avere un
rapporto con Dio ed esserGli fedeli. Le forme religiose, tuttavia, sono insiemi
di regole e precetti, e in se stesse non portano a Dio.
Al di là del suo aspetto spirituale (sottomissione personale ad Allah),
l'Islam ha come scopo dichiarato la sottomissione dell'intera umanità alla
legge Islamica e al suo dominio, dal punto di vista religioso e politico,
anche mediante l'uso della forza.
Sotto il suo controllo, non può esistere libertà di praticare religioni
diverse dall'Islam (si veda qui). Anzi, l'intero mondo non musulmano - Dar al-Harb,
"Casa della Guerra" - deve infine sottomettersi completamente all'Islam.
I Musulmani che dicono che l'Islam è una religione di pace sono nell'ignoranza
circa i suoi comandamenti ("fate la guerra contro i non credenti... e siate
spietati verso di loro"), le sue esortazioni a sottomettere, ad uccidere,
a guerreggiare (jihad), e ad odiare i Cristiani e tutti gli Ebrei (si vedano le
Sura 2:190-193, 2:216, 3:118, 4:76, 5:32-36, 5:51, 8:12-14, 8:39, 8:59, 8:65,
9:5, 9:14, 9:23-29, 9:38-41, 9:123, 47:4, 47:35, 60:1-3, 61:4, 64, e 66:9, e Bukhari
4:176-177).
Emblematiche le dichiarazioni rilasciate il 9 agosto 2002 da Sheikh Omar Bakri, fondatore della
Corte Religiosa Islamica di Londra e capo dell'organizzazione Islamica al-Muhajiroun:
"Noi trasformeremo l'Occidente in Dar Al-Islam [cioè, una regione
sotto il dominio Islamico] mediante le invasioni dall'esterno. Se uno Stato Islamico
sorge ed invade [l'Occidente] noi saremo il suo esercito e i suoi soldati dall'interno.
Se no, [invaderemo l'Occidente] attraverso invasioni ideologiche dall'interno,
senza guerra e uccisioni. O essi accettano la nostra predicazione [dell'Islam],
o noi vivremo tra di loro ed essi saranno influenzati da noi e accetteranno l'Islam
come soluzione politica ai loro problemi, e non come soluzione ideologica. ...
Essi [l'Occidente] hanno imposto leggi umane su di noi, e il [futuro] regime Islamico
imporrà leggi religiose Islamiche su di loro. I Musulmani agiranno di loro
volontà, e tutti quelli che non sono Musulmani verranno obbligati a farlo
mediante la legge [Islamica]".
Molti leader e credenti Musulmani negano o minimizzano gli episodi di violenza.
Ciò che essi non amano far sapere agli occidentali, è che nei Paesi
islamici i Cristiani sono perseguitati ferocemente, costretti a rinnegare la propria
fede e convertirsi all'Islam o uccisi, e qualunque Musulmano osi credere in Cristo
viene perseguitato e ucciso barbaramente (spesso denunciato dalla sua stessa famiglia).
Non si tratta di sporadicità ma di consuetudine incoraggiata soprattutto
a livello religioso.
Quello che segue è uno di questi casi, riguardante un giovane cristiano
del Pakistan.
"Islamabad - Il 7 novembre 2003, mentre stava tornando a casa da scuola,
Zeeshan Gill, un ragazzo pakistano di 15 anni, è stato rapito. Amjad Warriach,
il rapitore, lo ha condotto in una madrasa (scuola coranica), dove con minacce
e violenza lo hanno costretto a recitare la confessione di fede islamica.
In seguito gli hanno detto che era diventato musulmano e che sarebbe stato ucciso
se avesse tentato di fuggire o di ritornare al cristianesimo. Visto che era il
periodo del ramadan i suoi rapitori l'hanno costretto a seguire il digiuno islamico.
Inoltre il ragazzo è stato addestrato all'uso di facili, pistole e granate.
Sua madre Razia, una vedova che lavora all'ospedale locale di Sargodah, ha cominciato
a cercarlo e dopo un paio di giorni ha scoperto che suo figlio era tenuto prigioniero
nella moschea Jamai. Ha chiesto l'aiuto di un avvocato e di un giurista del tribunale
locale, che insieme hanno fatto visita a Zeeshan.
Il ragazzo ha detto loro di aver abbracciato l'Islam e di non voler ritornare
dalla madre. Il ragazzo sembrava impaurito, sembrava fosse stato costretto a fare
quelle dichiarazioni. Per questo il giurista il 14 novembre ha citato in tribunale
il maulvi islamico Sohail.
In tribunale il ragazzo ha dichiarato nuovamente che si era convertito all'Islam
e che voleva tornare dalla madre solo se anche lei fosse diventata islamica. La
madre Razia ha chiesto al giudice di poter parlare da sola con Zeeshan, ma il
giudice le ha detto che non era opportuno perché il ragazzo era troppo
sensibile. Secondo lui Zeeshan aveva il diritto di convertirsi a un'altra religione
pur essendo minorenne, perciò la madre non poteva intraprendere nulla per
impedirglielo.
Il 20 novembre Zeeshan è stato scortato a casa per ritirare i suoi vestiti,
e quattro giorni dopo è nuovamente tornato a casa per dare l'addio alla
madre. Ha detto che i suoi istruttori volevano mandarlo a Raiwind per essere addestrato
e mandato in Kashmir a combattere nella jihad islamica (come terrorista suicida).
Insieme con l'altro suo figlio la madre Raiza è riuscita a rapire Zeeshan
e a rifugiarsi con lui da un parente in un'altra città, dove il ragazzo
è stato messo in contatto con la CLAAS, l'organizzazione per i diritti
umani che ora sta seguendo il suo caso."
Non è forse vero che anche la Bibbia contiene diversi elementi di violenza?
Nella Scrittura (la
Bibbia), i giudizi operati da Dio nell'Antico Testamento (prima della venuta di
Gesù Cristo) sono avvenuti sempre in circostanze particolari, limitate
nel tempo, per uno scopo ben preciso.
Ad esempio, Canaan fu distrutta perché era corrotta da ogni sorta di pratica
malvagia, tra cui l'abominazione del sacrificio umano di bambini (cfr. Deuteronomio
9:1-6, 12:29-31, 18:9-14; 1 Re 14:24; 2 Cronache 33:1-9, Esdra 9:11).
Il ritrovamento di letteratura religiosa cananea nel periodo 1929-37 a Ras Shamra
(l'antica Ugarit nella Siria settentrionale) rivela l'adorazione di dèi
immorali come El e Baal e la prostituzione sacra nel culto di Anath, Asherah e
Astarte. Questa letteratura conferma pienamente le notizie dell'Antico Testamento
sulla depravazione religiosa e la degradazione morale dei Cananei. Gli oggetti
di culto, le immagini e la letteratura mostrano quanto la religione cananea fosse
incentrata sul sesso, sui sacrifici umani, sul culto di serpenti, sulla prostituzione
sacra e sui sacerdoti eunuchi. Lo squallido baratro di degradazione sociale a
cui conducevano gli aspetti erotici dei culti cananei è scarsamente immaginabile.
Per questo Dio usò gli Israeliti per amministrare una giustizia specifica,
necessaria (Ezechiele 18:23), proprio come più tardi usò altre società
per amministrare giustizia contro gli Israeliti che si erano corrotti (cfr. libro
di Geremia).
Nel Corano, invece, incontriamo comandi universali a uccidere e distruggere
i nemici dell'Islam, applicabili a ogni tempo, luogo, e categoria di persone.
Ne citiamo alcuni:
"Uccidete gli
infedeli [cioè, chiunque non è musulmano] ovunque li incontriate.
Questa è la ricompensa dei miscredenti" (Sura 2:191).
"Vi è prescritta la guerra, anche se non vi piace" (Sura
2:216).
"Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di
sangue e stringete forte le catene dei prigionieri" (Sura 47:4).
"Instillerò il mio terrore nel cuore degli infedeli; colpiteli
sul collo e recidete loro la punta delle dita" (Sura 8:12).
"Coloro che avranno rifiutato la fede ai nostri segni li faremo ardere
in un fuoco e non appena la loro pelle sarà cotta dalla fiamma la cambieremo
in altra pelle, a che meglio gustino il tormento, perché Allah è
potente e saggio" (Sura 4:56).
"Profeta, incita i credenti alla lotta" (Sura 8:65).
"Non siate deboli col nemico, né invitatelo a far la pace,
mentre avete il sopravvento!" (Sura 47:35).
"Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che
Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura
[cioè, i Cristiani], che non scelgono la religione della verità,
finchè non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati" (Sura
9:29).
"Se non
vi lancerete nella lotta, Allah vi castigherà con doloroso castigo e vi
sostituirà con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocergli in nessun
modo" (Sura 9:39).
Il messaggio di Gesù
(il Vangelo, che i Musulmani chiamano "Injil") è invece un messaggio
di salvezza, di pace, amore, servizio, umiltà, e di amore per il prossimo
e per i propri nemici. Mentre nella storia molte persone hanno tradito il messaggio
di pace di Gesù, Egli non ha mai insegnato ad uccidere nessuno, e ha disdegnato
la violenza e l'ipocrisia religiosa. Solo alcuni dei numerosi passaggi biblici
che potrebbero essere citati sono: Matteo 5:1-12, 5:43-44, 9:36, 19:30, 26:50-52;
Marco 9:35; Luca 6:27-36, 9:54-55, 10:30-37, 22:49-51, 23:32-34; Giovanni 10:7-18,
13:1-17; Galati 5:22-23; Filippesi 2:6-8; 1 Tessalonicesi 5:15; e 1 Pietro 3:8-9.
Nel corso della storia, numerosi "religiosi" hanno calpestato gli insegnamenti
di Gesù dando ampia dimostrazione di non appartenerGli e dunque di non
essere realmente Cristiani.
Ma Gesù
ha avvertito: "L'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà
di rendere un culto a Dio. Faranno questo perché non hanno conosciuto
né il Padre né me" (Giovanni 16:2-4).
Secondo i Musulmani
la Scrittura è stata cambiata, e non può essere creduta, a differenza
del Corano di Maometto.
Il Corano afferma l'Antico
Testamento era autentico ai tempi di Gesù (Sura 3:48-50, 5:49, 5:113, 19:12,
61:6, 66:12) e che l'Antico Testamento e il Vangelo erano autentici e inalterati
ai tempi di Maometto (Sura 2:91, 3:3, 4:162-163, 5:51, 6:154-157, 9:111, 10:37,
12:111, 34:31, 35:31, 40:69-70, 46:12, 46:29-30). Il Corano afferma anche che
la Scrittura è stata preservata "da ogni alterazione" (Sura 5:48).
I moltissimi antichi
manoscritti biblici e non biblici scoperti (tra cui i famosi Rotoli del Mar Morto,
la cui datazione è compresa tra il 250 a.C. e il 68 d.C.), confermano che
oggi siamo in possesso dello stesso Antico Testamento che Gesù lesse ed
utilizzò. E Gesù stesso testimoniò dell'esattezza dell'Antico
Testamento e della sua accuratezza (qualche esempio: Matteo 5:17-18, 12:40, 13:14-15,
19:3-9, 23:35; Luca 16:31, 24:44; Giovanni 5:46-47, 10:35) e lo citò ampiamente.
Pertanto, i Musulmani
che dicono che la Bibbia è stata cambiata o si sbagliano essi stessi, oppure
il Corano è in errore. Dal momento che i Musulmani non accettano questa
possibilità, la Scrittura va accettata come affidabile e vera.
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