Odiare
il male
di Marco
deFelice, tratto dal sito Aiutobiblico
Quanti tossicodipendenti
conoscete che hanno più di 50 anni? Ce ne sono pochi, perché
la maggior parte di loro non vivono così a lungo. L'eroina
uccide. Ma prima di uccidere una persona, la rende schiava di una
vita terribile. È molto raro che un tossicodipendente venga
veramente liberato da questo terribile male.
Ho conosciuto personalmente vari tossicodipendenti. Diversi di loro
sono stati in casa nostra, e ho parlato con altri per strada. Tutti
odiavano la droga, per il male che faceva loro.
Allora, considerando gli effetti dell'eroina sulla vita delle persone,
immaginiamo un tossicodipendente che viene completamente liberato
dalla droga, ma che ha ancora due fratelli che sono schiavi di questo
terribile padrone. Entrambi stanno morendo, pian piano, per gli effetti
di questa crudele droga.
Che posizione avrà questo ex-tossicodipendente nei confronti
dell'eroina? Se la sentirebbe di dire che la droga non è poi
così male, e che ognuno dovrebbe essere libero di provarla
qualche volta? Avrebbe piacere di stare in compagnia di persone che
fanno ancora uso di droghe? Potrebbe esservi indifferente?
Chiaramente, un uomo che prima era prigioniero dell'eroina non potrebbe
mai vederla come una cosa neutrale, ma anzi, la odierà profondamente.
Egli conosce personalmente il male che fa, e vuole evitare ogni contatto
con essa.
Questo è
un paragone per noi, su come dovremmo considerare il nostro vecchio
padrone: il male, cioè, il peccato. Infatti, una verità
molto importante nella Bibbia è che dobbiamo odiare il male,
ovvero, odiare il peccato:
Voi
che amate il SIGNORE, odiate il male! Egli custodisce le anime dei
suoi fedeli, li libera dalla mano degli empi. (Salmi 97:10)
Vogliamo
considerare il comandamento di odiare il male.
Che cos'è il Male?
Prima di
considerare come dovremmo odiare il male, dobbiamo capire cosa Dio
intende con la parola male. Il male è qualsiasi cosa che non
è conforme alla legge di Dio. Quindi, il male è qualsiasi
peccato. Perciò, in questo contesto, dire male o dire peccato
è la stessa cosa.
Il peccato ci allontana da ciò che è santo, quindi,
ci allontana da Dio, e ci fa perdere le Sue benedizioni.
Quando pensiamo
al male, solitamente pensiamo ai "grandi" peccati, alle
cose più terribili che esistono nella società intorno
a noi. In realtà, però, qualsiasi peccato è un
male.
Ogni peccato ci allontana da Dio, ogni peccato ci danneggia. Qualsiasi
peccato, di qualsiasi tipo, fa parte del Male. Ogni tipo di peccato:
dall'omicidio alla menzogna, dall'adulterio alla fornicazione, dalla
pigrizia all'egoismo, dalla mancanza di autocontrollo al rancore.
Per capire
perché dobbiamo odiare il peccato, consideriamo gli effetti
del peccato nelle vite delle persone.
1) Separa
da Dio
La cosa peggiore che fa il peccato è separare la persona da
Dio. Impedisce alla persona di venire a Dio per ricevere la salvezza.
Ascoltiamo Giovanni 3, ricordando che Gesù è la luce.
19
Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli
uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro
opere erano malvagie. 20 Perché chiunque fa cose malvagie odia
la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano
scoperte; 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce,
affinché le sue opere siano manifestate, perché sono
fatte in Dio". (Giovanni 3:19-20 NRV)
Chiunque
fa cose malvagie odia la luce, ovvero, odia Cristo. Spesso, non sembra
così, perché è possibile essere molto religiosi,
e nominare spesso il nome di Cristo. Però, finché una
persona rimane attaccata al peccato, esso gli fa odiare Cristo, e
perciò, gli fa evitare Cristo. Non è possibile avvicinarsi
a Cristo e allo stesso tempo restare nel peccato.
2) Rende
ciechi
Non solo il peccato porta una persona lontana da Dio, ma la rende
cieca, impedendole di vedere la gloria di Dio, e impedendole di vedere
il male che il peccato fa. Leggiamo 2 Corinzi 3,4:
3
Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli
che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali
il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda
loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine
di Dio.
Satana usa
il peccato per accecare le persone affinché non riconoscano
la bellezza e la gloria di Cristo. Perciò, gli uomini non vanno
in cerca della luce. Restano nelle tenebre. NOI eravamo in questa
condizione!
In più, il peccato ci ha accecati dal poter vedere quanto il
peccato ci danneggia, e come ci fa mancare le benedizioni di Dio.
Il peccato
fa sì che il nostro cuore ci inganni. Ascoltiamo Geremia 17:9:
Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e
insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?
In altre
parole, l'uomo è ingannato dal proprio cuore a causa del peccato.
Per natura, il nostro cuore ci inganna. Ci dice che tutto va bene,
quando in realtà non va bene. Ci dichiara che il peccato non
ci farà del male, quando in realtà ci porta lontano
dal Signore e ci fa molto male.
Se ricordate il re Davide, nell'Antico Testamento, egli vide una bella
donna farsi il bagno nella terrazza vicino al palazzo. Il suo cuore
gli disse che poteva commettere adulterio con lei senza subire delle
conseguenze. Invece, così facendo Davide si rese colpevole
davanti a Dio, e quella donna rimase incinta. Poi, per nascondere
il fatto, Davide fece morire il marito di lei. Dopo, come risultato
di questi peccati, uno dei figli di Davide violentò la sorellastra.
Poi, un altro figlio uccise quel fratello. Più tardi, questo
secondo figlio si ribellò contro Davide, ed ebbe rapporti con
le concubine di Davide, per mostrare disprezzo verso suo padre. Alla
fine, questo figlio fu ucciso. Quando Davide fu tentato, il suo cuore,
guidato dal peccato, gli disse che non ci sarebbero state conseguenze.
Quanto ci inganna il cuore!
Quante volte anche i nostri cuori ci hanno ingannato, in modo che
abbiamo fatto ciò che ci fa del male, e abbiamo perso tante
benedizioni. Se non ci fosse stata l'opera di Dio per aprirci gli
orecchi, se fossimo rimasti sotto l'influenza del male, non avremmo
mai sentito la chiamata di Dio, e allora, non saremmo mai stati salvati!
3) Il
peccato ci ha destinati alla morte eterna
Il peccato in noi ci rendeva ciechi, ci teneva schiavi, ci faceva
perdere tutte le benedizioni più meravigliose di Dio. Però,
ciò che è peggio in tutto questo, è che il peccato
in noi ci ha fatti essere sotto la condanna di Dio, destinati all'ira
di Dio per l'eternità.
Efesini 2 parla a persone che avevano già ricevuto il perdono
e la nuova vita in Cristo Gesù. Leggiamo alcuni versetti, notando
specificamente quale era la condizione di quelle persone prima della
salvezza, e perciò, qual è lo stato attuale di tutti
coloro che non hanno ricevuto il perdono per mezzo della fede in Cristo
Gesù.
Efesini
2:1-3, 11,12
1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre
colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo
l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria,
di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero
dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della
nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri;
ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri.
11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita,
chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché
tali sono nella carne per mano d'uomo, voi, dico, 12 ricordatevi che
in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele
ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel
mondo.
Notiamo bene
questa verità. Per quanto il peccato può farci del male
durante questa vita, infinitamente peggio è il fatto che il
peccato ci porta alla separazione eterna da Dio. Ci mette sotto l'ira
di Dio, ci deruba di ogni vera speranza.
Quindi, tutto il male che c'era nella nostra vita, e tutta la sofferenza
eterna a cui eravamo destinati, erano il risultato del peccato che
era in noi!
Quindi, il
peccato ci ha separati da Dio, ci ha resi ciechi, e ci ha destinati
all'eterna condanna.
Dio ci ha salvati dai nostri peccati
Finora, abbiamo
parlato delle conseguenze del peccato nella vita della persona. Si
tratta di una persona ancora senza Dio, una persona che vive ancora
nel proprio peccato.
Dio
ha mandato Cristo Gesù per salvare gli uomini dai loro peccati,
e dalle conseguenze del peccato.
Nel Vangelo di Giovanni, Giovanni il Battista descrive ciò
che Cristo avrebbe fatto:
"Il
giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui
e disse: 'Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!'"
(Giovanni 1:29 NRV)
"Ma voi sapete che Egli è stato manifestato per togliere
i peccati; e in Lui non c'è peccato." (1 Giovanni
3:5 NRV)
Gesù
Cristo è venuto per salvare DAL peccato, e dalle conseguenze
del peccato. Senza Cristo, nessun uomo può liberarsi dal peccato
con le proprie forze. Invece, chi viene a Cristo con tutto il cuore,
tramite il ravvedimento e la fede, viene liberato dal peccato per mezzo
della potenza di Dio.
Riguardo a noi che siamo stati salvati, eravamo peccatori, sotto condanna,
destinati all'eternità senza Dio, ma Dio ci ha lavati, ci ha
santificati, ci ha giustificati, nel nome del Signore Gesù Cristo,
e mediante lo Spirito del nostro Dio. Che miracolo. Che opera meravigliosa,
che salvezza.
Dobbiamo
odiare il male.
Abbiamo già visto come dobbiamo vedere il peccato, ovvero il
male, nel Salmo 97:
Voi
che amate il SIGNORE, odiate il male! Egli custodisce le anime dei
suoi fedeli, li libera dalla mano degli empi. (Salmi 97:10 NRV)
Voi che amate il SIGNORE, in altre parole, voi tutti che siete stati
salvati per fede in Cristo Gesù, voi che amate il SIGNORE,
odiate il male.
L'unico rapporto
giusto che un vero credente può avere con il peccato è
quello di ODIARE il peccato.
Non c'è spazio per una tregua con il peccato. Il peccato è
in guerra contro di noi, per distruggerci, per allontanarci dalla
via del Signore, per farci mancare tutte le meravigliose benedizioni
di Dio. Non è possibile per un figlio di Dio fare compromessi
con il peccato, perché il peccato ci fa solo del male. Chi
fa il minimo compromesso con il peccato, sarà ferito dal peccato.
Immaginiamo di nuovo l'ex-tossicodipendente che ho descritto all'inizio.
Come deve vedere la droga? Può fare qualche compromesso, senza
subirne le conseguenze? Può prendere una dose ogni tanto, senza
che la droga gli faccia del male? No, no, no! L'unica posizione che
un ex-tossicodipendente può avere con la droga è quella
di odiare la droga, totalmente.
Come colui che era sotto il potere della droga deve odiare la droga,
così anche noi, che eravamo sotto il potere del peccato, dobbiamo
odiare il peccato. Non esiste altra posizione.
Altri motivi per odiare il peccato
Abbiamo già
considerato il male che il peccato ci ha fatto. Ci sono ancora tanti
altri motivi per odiare il peccato. Consideriamone alcuni.
1) il
peccato è stato la causa della sofferenza del nostro Salvatore,
Gesù Cristo!
Quando un genitore vede il figlio che ama distrutto dalla droga, che
posizione può avere verso la droga? Quel genitore può
solo odiare la droga. Allora, quando siamo tentati, ricordiamo
che il peccato, cioè, ogni peccato, è quello che ha
mandato il NOSTRO Signore alla Croce. Allora, è giusto che
odiamo il peccato, con tutto il nostro cuore.
2) il
peccato sta portando i nostri cari al tormento eterno!
Come potremmo NON odiare il peccato, quando consideriamo che esso
sta portando i nostri cari alla perdizione eterna! Tante persone che
amiamo, ma che non sono salvate, sono sulla via della perdizione, e
saranno tormentati giorno e notte per tutta l'eternità, a causa
del loro peccato. Anche questo è un motivo per odiare il peccato!
3) il
peccato è ancora attivo nella nostra vita, cerca di farci del
male, e cerca di allontanarci dal nostro Signore e dalle sue benedizioni.
Anche se siamo stati salvati, il peccato è ancora attivo nella
nostra vita, cerca l'occasione di farci del male, è in costante
guerra contro di noi. Il peccato ancora in noi è il nostro
grande nemico, e può farci ben più male di quanto possano
farcene le persone. Dobbiamo imparare a riconoscere ogni peccato,
e quando siamo tentati di giocare con esso, o di chiudere un occhio
su qualche peccato, dovremmo ricordare che il peccato è il nostro
nemico, e dobbiamo odiarlo.
Come si può odiare il peccato?
O cari, quanti
motivi ci sono per odiare il peccato! Consideriamo ancora qualche
versetto che ci aiuti a capire meglio come odiare il male, il peccato.
Salmo
34:14 Allontànati dal male e fa' il bene; cerca la pace
e adoperati per essa.
Salmo 101:3 Non mi proporrò nessuna cosa malvagia; detesto
il comportamento dei perversi; non mi lascerò contagiare.
Salmo 119:104 Mediante i tuoi precetti io divento intelligente;
perciò detesto ogni doppiezza.
Salmo 119:163 Odio e detesto la menzogna, ma amo la tua legge.
Proverbi 8:13 Il timore del SIGNORE è odiare il male; io
odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa.
Romani 12:9 L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi
fermamente al bene.
Da questi
versetti, possiamo comprendere cosa vuol dire odiare il Male. Odiare
il male vuol dire evitare qualsiasi contatto con il male. Vuol dire,
non sopportare il male, in ogni sua minima manifestazione. Odiare
il male vuol dire non tollerare il peccato. Dovrebbe darci un terribile
fastidio, come l'eroina dà fastidio all'ex-tossicodipendente.
Attenzione:
quando parliamo di queste cose, l'applicazione principale non è
il peccato negli altri. L'applicazione principale è il peccato
in NOI!
Certamente, dobbiamo odiare il peccato negli altri. Però, il
peccato negli altri non ci farà mai male quanto quello in noi.
Odiare il
peccato vuol dire non sopportare alcun peccato nella nostra vita.
È impossibile amare veramente Dio e seguire Dio e godere le
benedizioni di Dio senza odiare ogni peccato nella nostra vita.
Al livello pratico dobbiamo riconoscere ogni nostro peccato come un
male terribile.
Ciò comprende ogni tipo di peccato. Per esempio, dobbiamo odiare
le bugie. Però, non solo le "grandi" bugie, ma anche
le cosiddette "piccole" bugie, e anche il dire le cose in
modo da far credere cose non vere, anche senza dire un bugia diretta.
Questo comprende le esagerazioni, o il dire parole come "sempre",
"mai", quando non è così. Gesù Cristo
è la Verità, e Dio è il Dio della verità.
Ogni bugia, di ogni tipo, ci allontana da Dio.
Odiare ogni
peccato vuol dire odiare peccati grandi, come l'omicidio, il furto,
la fornicazione e l'adulterio, e l'impurità in genere, ma non
solo gli atti, ma anche nei pensieri e nel nostro modo di parlare.
Per esempio, Gesù ci spiega che secondo il metro di Dio, odiare
è come uccidere. Rubare non è solo la rapina in banca,
ma anche lavorare meno quando il datore di lavoro non è presente, o
portare via una penna o altro oggetto dall'ufficio, non pagare l'IVA, ecc.
Dobbiamo odiare ogni forma di peccato. La fornicazione non consiste solo
negli atti sessuali, ma per una donna, è anche il vestirsi in modo
da essere desiderata, e per un uomo, guardare una donna con desiderio.
Dio ci comanda
di avere autocontrollo. Perciò, non avere autocontrollo è
un peccato. Per esempio, è un peccato essere golosi, e quindi,
dobbiamo mangiare con moderazione. Dobbiamo curare i nostri corpi,
e non seguire i desideri della carne. Leggiamo 1 Corinzi 6:19,20
che dichiara: Non sapete che il vostro corpo è il tempio
dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio?
Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati
comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.
Ci è
comandato di glorificare Dio nel nostro corpo. Dio ci ricorda che
non apparteniamo a noi stessi. Allora, il nostro corpo non appartiene
a noi. Non lasciamoci cadere nel peccato di prestare il nostro corpo
a qualche peccato. Dobbiamo odiare, non solo avere dispiacere, ma
odiare, qualsiasi peccato contro il nostro corpo, perché il
nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo.
Ci sono tanti peccati che riguardano il nostro modo di parlare. Per esempio,
è un grave peccato lamentarsi o mormorare:
1
Corinzi 10:10 Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e
perirono colpiti dal distruttore.
Filippesi 2:14 Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute.
Il lamentarsi
e il mormorare sono peccati che hanno mandato Cristo alla croce, e
mandano tante persone alla perdizione eterna.
È importante odiare i peccati come l'invidia, e l'ira, e l'egoismo,
e la pigrizia. Dobbiamo odiare questi peccati, per il male che fanno.
Ci sono tanti altri tipi di peccati, ma il punto principale è
questo: quando riconosciamo un peccato nella nostra vita, non dobbiamo
mai scusarci soltanto. Non dobbiamo mai limitarci a spiegare che siamo
fatti così. Dobbiamo riconoscerlo come peccato, e dobbiamo
odiare quel peccato. Solo odiando il peccato possiamo amare Dio.
Però, voglio dirvi subito che è difficile odiare il
peccato. Siamo cresciuto nel peccato, siamo circondati dal peccato,
e siamo ancora molto tentati dal peccato. Il peccato può essere
difficile da odiare, perché è così comune, così
normale intorno a noi.
Allora, per
odiare il peccato, abbiamo bisogno di un'intima, costante comunione
con Cristo. Una costante e intima comunione con Cristo, ci permetterà
di odiare il male, e di amare Dio.
Quando viviamo in stretta comunione con Cristo, allora, cominciamo
a vedere quanto il peccato è terribile. Se non camminiamo stretti
a Cristo, allora, il peccato non ci sembrerà così terribile.
Comincerà ad ingannarci. O che possiamo ricordare, e riconoscere,
quanto il peccato è terribile! O che possiamo ricordare quanto
male il peccato ha fatto a noi nel passato, e quanto male cerca ancora
di farci. O che possiamo ricordare quanto male il peccato fa ai nostri
cari. O che possiamo ricordare quanto male il peccato ha fatto al
nostro Signore, Gesù Cristo. O che possiamo ricordare tutto
questo per poter veramente odiare il nostro peccato.
Conclusione
NON odiare
il proprio peccato è un invito al disastro nella propria vita.
Ogni volta che non odiamo il peccato, ci esponiamo a delle conseguenze
tristi, e terribili, e avremo un grande rimpianto. Il peccato è
da odiare, ma soprattutto dobbiamo odiare il peccato che è in noi.
Ascolta: Se non vuoi una vita felice, se non vuoi la pace del Signore,
se non vuoi onorare Dio, e perciò, se non vuoi la certezza di
appartenere a Dio, NON odiare il peccato. Lascia il peccato in te,
trova delle scuse, rifiuta di riconoscerlo come peccato.
Se invece
vuoi una vita veramente felice; se vuoi vivere, e quando sarà
il momento morire, avendo pace nel tuo cuore, se vuoi godere le meravigliose
benedizioni del Signore, allora, odia il male! Se veramente ami il
tuo Signore, Colui che si è sacrificato per te, allora, odia
il male! Se vuoi onorare il tuo Signore, allora, devi odiare il male.
Si veda anche:
Il credente e il peccato
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