da
"Meditazioni del mattino e della sera"
di C. H. Spurgeon
Meditazione
serale del 1 aprile
"È
tempo di cercare il Signore" (Osea 10:12).
Si dice che il mese
di Aprile derivi il suo nome dal verbo latino "aperio", che vuol dire
aprire, perché tutti i boccioli e i fiori si aprono in questo periodo.
Lettore, se sei tra i non salvati, possa il tuo cuore, seguendo il risveglio di
tutta la natura, aprirsi per ricevere il Signore. Ogni fiore che sta sbocciando
ti ricorda che è tempo di cercare il Signore; lascia che anche il tuo cuore
sbocci e fiorisca di santi desideri.
Mi rispondi che il caldo sangue della giovinezza corre nelle tue vene? Allora,
ti imploro, dà il tuo vigore al Signore. È stata un'indicibile gioia
per me essere chiamato da Dio nella mia prima giovinezza, e ho lodato volentieri
il Signore ogni giorno per essa. La salvezza non ha prezzo, qualunque sia il tempo
in cui essa giunge, ma la salvezza conosciuta presto ha in sè un doppio
valore.
Giovani uomini e donne, poiché potreste perire prima di raggiungere il
vostro rigoglio, "È tempo di cercare il Signore". E voi che sentite
i primi segni del decadimento, accelerate il passo: quella tosse sorda, quella
vampa di febbre, sono avvertimenti con i quali non dovete scherzare; per voi pure
è tempo di cercare il Signore.
Gli anni svaniscono presto, e la morte si avvicina a rapidi passi; che ogni ritorno
della primavera possa destarvi a mettere in ordine le vostre cose. Caro lettore,
se sei avanzato negli anni, permettimi di supplicarti di non tardare oltre. C'è
un giorno di grazia per te, adesso. Ma è un tempo limitato e si abbrevia
ad ogni secondo che passa.
Nel silenzio della tua camera, in questa prima notte di un altro mese, ti parlo
al meglio delle mie possibilità con carta e inchiostro, e dal profondo
della mia anima, come servitore di Dio, stendo davanti a te questo avvertimento:
"È tempo di cercare il Signore". Non disdegnare di farlo, può
essere la tua ultima chiamata prima del giudizio, l'ultima sillaba dalle labbra
della grazia.
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