da
"Meditazioni del mattino e della sera"
di C. H. Spurgeon
Meditazione
serale del 9 gennaio
"Servite
l'Eterno con gioia" (Salmi 100:2).
Gioire nel servizio
del Signore è un segno d'appartenenza. Quelli che servono Dio con un volto
triste, perché trovano che fare ciò è sgradevole, non Lo
stanno servendo affatto; essi portano le forme esteriori dell'adorazione, ma la
vita è assente. Il nostro Dio non ha bisogno di schiavi presso il Suo trono;
Egli è l'Iddio dell'impero dell'amore, e vuole che i Suoi servitori siano
vestiti della livrea della gioia. Gli angeli di Dio Lo servono con canti, non
con lamenti; il mormorio non si trova nelle loro lodi.
Quell'obbedienza che non è volontaria, è disobbedienza, poiché
il Signore guarda al cuore, e se Egli vede che Lo serviamo per forza, e non perché
Lo amiamo, Egli rigetterà la nostra offerta.
Il servizio accompagnato dall'allegrezza è un servizio di cuore, ed è
dunque autentico. Un cristiano privo di una volontà gioiosa ha perso la
prova della propria sincerità. Se un uomo viene condotto in battaglia,
non è un patriota; ma se marcia verso il fronte con occhi vivi e volto
splendente, cantando per la causa della sua patria, egli prova di essere sincero
nel suo patriottismo. Allo stesso modo, l'allegrezza nel Signore è il sostegno
della nostra forza.
Nella gioia del Signore noi siamo forti. Essa agisce abbattendo le difficoltà.
È per il nostro servizio quello che il grasso è per le ruote di
una locomotiva. Senza di esso i binari si surriscaldano, e avviene un incidente;
e così se non v'è una santa allegrezza per ungere le nostre ruote,
i nostri spiriti saranno oppressi dalla fatica. L'uomo che si rallegra nel servire
Dio, dimostra che l'obbedienza è in lui; egli può cantare,
"Fammi camminare nei Tuoi statuti,
Poiché è una via piacevole."
Lettore, poniamola come domanda: tu servi il Signore con gioia? Alla gente del
mondo, che pensa che la nostra fede sia schiavitù, mostriamo che servire
Dio è per noi un piacere e una gioia! Che la nostra allegrezza proclami
che serviamo un buon Maestro.
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