Il cammino cristiano




da "Meditazioni del mattino e della sera"

di C. H. Spurgeon

Meditazione del mattino del 14 aprile

 

"Tutti quelli che mi vedono si fanno beffe di me, allungano il labbro e scuotono il capo" (Salmo 22:7).

La derisione fu una parte importante nel dolore del nostro Signore. Giuda si fece beffe di Lui nel giardino; i capi sacerdoti e gli scribi Lo derisero con disprezzo; Erode lo ignorò; i servitori e i soldati si beffarono di Lui, e Lo insultarono brutalmente; Pilato e le sue guardie ridicolizzarono la Sua regalità; e sul legno della croce furono scagliati contro di Lui ogni sorta di orride burle e ripugnante sarcasmo.
Lo scherno è sempre difficile da sopportare, ma quando si è intense sofferenze è tanto più odioso e crudele, che ci punge sul vivo.

Guardate il Salvatore sulla croce, tormentato da un'angoscia che supera di gran lunga ogni umana immaginazione, e osservate quella variegata moltitudine mentre ognuno scuote il capo e allunga il labbro verso l'amarezza di quell'unica vittima sofferente!
Di certo in Colui che era crocifisso doveva esserci qualcosa che essi non potevano vedere, o non gli avrebbero riservato un tale tributo in così gran numero.
Il male non stava forse confessando che, nel momento del suo apparente trionfo, dopo tutto non poteva fare altro che deridere l'amore vittorioso che regnava su quella croce?

O Gesù, "disprezzato e rigettato dagli uomini", come hai potuto morire per gli uomini che Ti hanno trattato in tal modo? Qui è l'amore meraviglioso, amore divino, sì, amore senza confini.
Anche noi Ti abbiamo disprezzato, ai tempi in cui non eravamo rigenerati, e prima della nostra nuova nascita nei nostri cuori innalzavamo il mondo, eppure Tu sanguinasti per guarire le nostre ferite, e moristi per darci la vita.
Oh, poterti metterti sul trono più alto nei cuori di tutti gli uomini! Gridare le Tue lodi in terra e in mare finchéogni uomo in ogni nazione adori Te come una volta ognuno unanimemente ti rigettò.

Le Tue creature ti trattarono con odio, o Tu bene supremo!
Non sei amato, perché non compreso:
Questo mi addolora di più, che da vane occupazioni
Gli uomini si lasciano sedurre, indifferenti al Tuo sorriso.


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