Il cammino cristiano




da "Meditazioni del mattino e della sera"

di C. H. Spurgeon

Meditazione serale del 26 febbraio

 

"Quando avrà visto che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro colui che ha la piaga" (Levitico 13:13).

Questa prescrizione divina può apparire strana, ma esprime una grande saggezza; faremmo bene a guardare a questo insegnamento. In senso spirituale, tutti gli uomini sono lebbrosi, dunque la legge per la lebbra si applica anche a noi. Quando un uomo si riconosce del tutto perduto e rovinato, interamente coperto dalla corruzione del peccato, e senza alcuna parte di sè pura; quando si rende conto di non avere giustizia in se stesso, e si riconosce colpevole davanti al Signore, allora è purificato mediante il sangue di Gesù, e la grazia di Dio.

Nascondere, non sentire, non confessare l'iniquità del proprio cuore: è questa la vera lebbra. Ma quando l'uomo vede e sente il proprio peccato, è allora che esso riceve il colpo mortale, e il Signore guarda con misericordia verso l'anima che ne è afflitta.

Non vi è nulla di più mortale del credere nella propria giustizia, né vi è nulla di più desiderabile della contrizione. Dobbiamo confessare di essere "nient'altro che peccatori", poiché è questa la verità; e se lo Spirito Santo opera in noi, convincendoci di peccato, non avremo alcuna difficoltà nel fare questa affermazione - essa scaturirà spontaneamente dalle nostre labbra.

Quale conforto accorda la Parola di Dio ai peccatori da essa risvegliati: la stessa circostanza che li ha portati ad addolorarsi per la propria misera condizione diviene un segno e un sintomo di uno stato per cui c'è speranza! Bisogna essere svestiti per potersi coprire con degli abiti, e bisogna scavare le fondamenta per poter edificare una costruzione - allo stesso modo, riconoscere il proprio peccato è una delle prime opere della grazia nel cuore dell'uomo.
O tu misero peccatore lebbroso, che non trovi in te nulla di buono, sii incoraggiato dal testo che abbiamo letto, e viene così come sei a Gesù:
Poiché quali che siano i nostri debiti, quantunque grandi o piccoli,
Non appena ci accorgiamo di non aver niente per pagarli, il nostro Signore li cancella tutti.
È la perfetta povertà soltanto che mette l'anima in libertà;
Ma fintanto che reclamiamo anche una briciola come nostra, non abbiamo pieno condono.

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