da "Meditazioni del mattino e della sera"di C. H. Spurgeon Meditazione del mattino del 26 maggio
"Getta sull'Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto sia smosso" (Salmi 55:22). La sollecitudine, anche
quando è legittima, se è portata all'eccesso ha in sè la
natura del peccato. Il nostro Salvatore ci invita ripetutamente ad abbandonare
le preoccupazioni ansiose; questo precetto è anche reiterato dagli apostoli,
ed è uno di quei precetti che non si può trascurare senza cadere
nella trasgressione: infatti l'essenza stessa delle sollecitudini ansiose consiste
nell'immaginarci più saggi di Dio, e nel confidare in noi stessi anziché
in Lui. Pensiamo che Egli dimenticherà di provvedere a ciò di cui
abbiamo bisogno; ci sforziamo di portare sulle nostre spalle il pesante carico,
come se Egli non potesse o non volesse portarlo per noi. Ora questa disobbedienza
al Suo chiaro comandamento, quest'incredulità verso la Sua Parola, questa
presunzione nell'interferire nella Sua provvidenza, sono peccaminose.
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