da "Meditazioni del mattino e della sera"

di C. H. Spurgeon

Meditazione del mattino del 30 aprile

 

"E tutti i figli d'Israele mormorarono" (Numeri 14:2).

Ci sono mormoratori tra i Cristiani oggi, come ce n'erano nell'antica Israele. Sono quelli che, quando la verga colpisce, gridano contro la mano che li affligge. Essi dicono: "Perché sono afflitto in questo modo? Che ho fatto per essere castigato in questa maniera?" Una parola per te, mormoratore! Perché mormori contro le decisioni del Padre celeste? Può Egli trattarti più duramente di quanto meriteresti? Considera quanto ribelle fosti un tempo, ma Egli ti ha perdonato! Certo se Egli nella Sua saggezza ritiene necessario correggerti ora, non dovresti lamentarti. Dopo tutto, vieni forse percosso con la durezza che i tuoi peccati meritano? Considera la corruzione che è nel tuo cuore; ti meravigli dunque che sia necessario usare tanto la verga per liberartene? Pesati, e discerni quante scorie sono mescolate con l'oro; e tu pensi che sia troppo caldo il fuoco usato per eliminare tutte le tue scorie? Quel tuo spirito orgoglioso e ribelle non è forse una prova che il tuo cuore non è profondamente santificato? Quelle parole con le quali mormori non sono contrarie alla santa natura di sottomissione dei figli di Dio? Non è necessaria la correzione? Ma se tu mormori contro la correzione, sta' attento, poiché sarà duro il cammino per i mormoratori.

Dio castiga sempre i Suoi figli una seconda volta, se essi non si sottomettono umilmente alla prima correzione. Ma sappi una cosa: "Non è volentieri che Egli umilia ed affligge i figli degli uomini" (Lam. 3:34). Tutte le Sue correzioni sono mandate per amore, per purificarti, e per farti avvicinare di più a Lui. Di certo ti aiuterà a sopportare la correzione con mansuetudine se riesci a riconoscere la mano del Padre. Poiché "il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli. Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli" (Ebr. 12:6-7). "Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore" (1 Cor. 10:10).

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