Gesù
nella tua casa
"Ecco,
io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io
entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me."
(Apocalisse 3:2).
Quanto sono care ai nostri cuori le parole di Gesù: "Oggi debbo fermarmi
a casa tua"! Che posto gli diamo nella nostra vita, noi che diciamo di appartenergli?
È sempre il benvenuto a casa nostra, o lo incontriamo soltanto la domenica
fuori dalla nostra casa? C'è forse a casa nostra una situazione tale che
preferiremmo incontrarlo fuori?
È l'ospite che riceviamo a casa nostra solo quando abbiamo bisogno d'aiuto
o di consiglio, ma che dimentichiamo quando tutto va bene?
Ci rivolgiamo a lui solo la mattina, la sera o prima di ogni pasto? Oppure, come
è suo desiderio, Gesù è il benvenuto in ogni momento, di
modo che condividiamo con lui gioie e dolori, successi e problemi, vittorie e
sconfitte?
Ci sono forse ancora nella mia vita delle stanze di cui tengo nascoste le chiavi,
perché Gesù non vi entri? Forse la chiave del solaio, perché
non veda i miei pensieri segreti, la mia invidia, la mia amarezza, o insoddisfazione?
O la chiave della cassaforte, perché non veda come sono egoista con il
mio denaro? O la chiave della mia biblioteca dove ci sono libri che sarebbe meglio
che non trovasse?
Sì, se amo Gesù come mio Salvatore gli apro con gioia tutta la mia
casa e la mia vita, e lo lascio entrare in qualsiasi momento nel più recondito
angolo del mio cuore.
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