Il cammino cristiano




L'insidia del compromesso

 

"Il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. Anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dei e non adoreremo la statua d'oro che tu hai fatto erigere."

(Daniele 3:17-18)


(Leggere Daniele capitolo 3)

Ci troviamo al 6° secolo a.C. Tre giovani Giudei sono stati deportati a Babilonia. Là, il re Nebucadnetsar vuole inculcare in loro la cultura idolatra. Per l'inaugurazione d'una statua grandissima, ordina che, udendo squillare vari generi di strumenti musicali, tutti si prostrino e adorino la statua. I tre Giudei, fedeli a Dio, rifiutano. Subito sono denunciati e portati dal re. Costui intima loro di ubbidire, minacciandoli di gettarli in una fornace in caso di rifiuto. Con calma, dignità e determinazione, essi rispondono che preferiscono morire piuttosto che adorare un idolo. Incollerito, il re mette in atto la sua minaccia... ma il Signore interviene con potenza e li libera.

Dietro il re, c'è Satana che cerca di far cedere quei credenti. Per raggiungere il suo scopo, vorrebbe farci adottare la tattica del compromesso: credere in Dio, e nello stesso tempo servire gli idoli, quelle follie dietro le quali corre la gente. Al mattino pregare Dio, e durante la giornata correre dietro ai piaceri equivoci, al successo, alle vanità...
Accettando tali compromessi, si può conservare il proprio status sociale, e persino prosperare negli affari, ma si perde la forza nella testimonianza cristiana e la pace della coscienza.
Alcuni possono pensare che bisogna fare delle concessioni, che sarebbe sbagliato mettere a rischio la carriera e la propria tranquillità... Ma chi è fedele al Signore Gesù dovrebbe essere disposto anche a perdere tutto piuttosto che disonorare il proprio Maestro e Signore.

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