La
sua grazia è sufficiente
"Io
non ti lascerò e non ti abbandonerò... Sii forte e fatti
animo; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché l'Eterno, il tuo Dio,
sarà con te dovunque andrai."
(Giosuè 1:5,9)
Per il popolo d'Israele, "uscire" dall'Egitto era una cosa, tutt'altra
cosa era "passare il Giordano". Poiché significava impegnarsi
nella lotta contro le schiere dei Cananei e affrontare degli uomini giganti.
Attraversare il Giordano costituiva un arduo passo di fede che la generazione
precedente rifiutò di fare. Secondo la logica umana avrebbe comportato
il rischio di perdere tutto ciò che si possedeva, compresa la vita stessa.
I credenti sono chiamati ad affrontare spesso scelte di fede del tutto analoghe.
Una cosa è accettare Cristo come proprio Salvatore, un'altra è accettarlo
come Signore della propria vita. Una cosa è essere portati fuori dall'Egitto
(figura del mondo), un'altra è passare il Giordano e "presentare i
nostri corpi in sacrificio vivente e non conformarsi a questo secolo" (Romani
12:1,2).
Poiché il Signore ci precede, sapremo vincere i "giganti" che
vorrebbero sbarrarci la strada.
La vittoria è assicurata, sia che si tratti di vincere un Faraone, affrontare
il Mar Rosso o il deserto, oppure abbattere altri "giganti" come la
paura, la concupiscenza, la gelosia o l'invidia.
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