Il
topo muschiato
"Se
la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché
è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella
geenna tutto il tuo corpo."
(Matteo 5:30)
Di ritorno da una passeggiata, una ragazzina di nome Sara camminava nella
neve, nel bosco; a un fratto scoprì una trappola nella quale era stato
preso un topo muschiato. Era stato acchiappato nelle zampe anteriori. Ne aveva
già rosicchiata una nel tentativo di liberarsi e cercava di fare lo stesso
con l'altra. Sara aprì la trappola, prese l'animale e lo curò. Al
sopraggiungere della primavera, il suo moncherino si era cicatrizzato e il topo
muschiato se ne andò libero a vivere la sua vita nella natura.
Che esempio per
noi credenti! Abbiamo tanto coraggio e tanta volontà come quell'animaletto
che preferiva perdere le zampe piuttosto che la vita? Sappiamo disfarci di tutto
ciò che ci tiene lontano da Dio, delle abitudini che ci legano al mondo,
anche se questo può costare caro? Non è soltanto una decisione presa
una volta per tutte che ce ne sbarazzerà, ma una lotta quotidiana. Non
scoraggiamoci: la libertà è davanti a noi.
Questo aneddoto
ci suggerisce un'altra lezione. Lasciato alle proprie forze, malgrado la sua determinazione,
quel piccolo animale sarebbe probabilmente morto. Ma una mano caritatevole l'ha
liberato. Aveva bisogno di essere salvato da qualcun'altro. Anche voi, lettori,
come me. Quest'altro è Gesù Cristo.
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