Il cammino cristiano




La sofferenza: un amico o un nemico?

tratto da "Intromissione divina", di Joni Eareckson Tada, ediz. ADI-Media

 

Il fuoco è una di quelle cose con un grande potenziale per fare del bene - ma anche del male. Un fuoco in un campeggio può cuocere un alimento, per poi uscire dai propri limiti e incendiare una foresta.
Lo stesso vale per la sofferenza. Ha un profondo potenziale per il bene, ma può anche distruggere. La sofferenza può unire le famiglie, stringendole attraverso la difficoltà, o le può separare nell'egoismo e nell'amarezza. La sofferenza può smussare i lati più spigolosi del tuo carattere o ti può indurire di più.
Dipende. Da noi. Da come reagiamo. Da ciò che scegliamo di fare della nostra sofferenza. La usiamo - o le permettiamo di usarci? Andiamo a Dio - o cerchiamo di combattere con le nostre forze?
Non stupirti della prova dolorosa che stai passando, come se ti stesse accadendo qualcosa di strano. Ricorda le parole di Giacomo: "Beato l'uomo che sostiene la prova, perché essendosi reso approvato, riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che l'amano" (Giacomo 1:12).
La sofferenza, che vediamo e sentiamo come un fiero nemico, può essere un valido alleato.
Solamente tu puoi decidere cosa sarà realmente.


Si vedano anche:
  • Ci può essere del buono nella sofferenza?
  • Come portare i tuoi pesi
  • La_depressione
  • La preghiera nelle prove
  • Un luogo chiamato la fine degli espedienti (link)

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