NON AMATE IL MONDOdi Watchman Nee
"Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; e io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me" (Giovanni 12:31-32).
Tuttavia se il Suo discorso distrusse una serie di illusioni, offrì invece una meravigliosa speranza, solida e sicura: esso annunciò un cambiamento di dominio molto più radicale di quello che si aspettavano i patrioti giudei. "E io..." l'espressione contrasta nettamente con quanto precede, proprio come Colui che identifica è in contrasto col Suo antagonista, il principe di questo mondo, cioè Satana. Tramite la croce, tramite l'obbedienza fino alla morte di Colui che è il granello di frumento di Dio, il governo di costrizione e paura di questo mondo finirà con la caduta del suo orgoglioso tiranno. Al suo posto, col risorgere di Cristo, vi è un nuovo regno di giustizia. Questo regno è caratterizzato da una libera obbedienza degli uomini a Cristo. Con legami d'amore i loro cuori sono distolti da un mondo sotto giudizio per essere attratti a Gesù il Figlio dell'uomo, il quale sebbene innalzato alla morte, per mezzo dello stesso atto è innalzato a regnare. "La terra" è la scena di questa crisi e della sua tremenda conseguenza, e "questo mondo" è, possiamo dire, il suo punto di collisione. Questo punto sarà il tema di questo studio, e dunque cominceremo considerando i concetti neotestamentari legati all'importante parola greca kosmos. Nelle principali versioni italiane, questa parola è tradotta invariabilmente "il mondo" (ad eccezione di I Pietro 3, che vedremo tra poco). L'altra parola greca che indica il mondo, aion, viene tradotta anch'essa così - "il mondo". Essa, però, include l'idea del tempo e dovrebbe essere tradotta più propriamente - "l'età". Nel Nuovo Testamento, l'uso della parola kosmos si divide in tre gruppi principali: 1. È usata prima con il senso dell'universo materiale, il globo terrestre, questa terra. Ad esempio, in Atti 17:24, "l'Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso"; Matteo 13:35 (e altrove), "fin dalla fondazione del mondo"; Giovanni 1:10, "Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di Lui", Marco 16:15, "Andate per tutto il mondo". 2. Il secondo uso di
kosmos è duplice. Esso è usato per gli abitanti del mondo
in frasi come in Giovanni 1:10, "ma il mondo non l'ha conosciuto"; Giovanni
3:16, "Iddio ha tanto amato il mondo"; Giovanni 12:19, "il mondo
gli corre dietro"; Giovanni 17:21, "affinchè il mondo creda". 3. Infine troviamo kosmos usato nella Scrittura per indicare le faccende mondane: l'intero cerchio dei beni materiali, donazioni, ricchezze, profitti, piaceri, i quali sebbene vuoti e fugaci, eccitano la nostra cupidigia e ci distolgono da Dio, tanto da essere ostacoli alla causa di Cristo. Alcuni esempi sono, I Giovanni 2:15, "le cose che sono nel mondo"; 3:17, "i beni di questo mondo"; Matteo 16:26, "dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua?"; I Corinzi 7:31, "quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero". Questo uso di kosmos non si applica solo alle cose materiali ma anche a quelle astratte che hanno dei valori spirituali e morali (o immorali). Ad esempio, I Corinzi 2:12, "lo spirito del mondo"; 3:19, "la sapienza di questo mondo"; 7:31, "la figura di questo mondo"; Tito 2:12, "mondane (aggettivo kosmikos) concupiscenze"; II Pietro 1:4, "la corruzione che è nel mondo"; 2:20, "dalle contaminazioni del mondo"; I Giovanni 2:16-17, "Poiché tutto quello che è nel mondo: la concupiscenza... la superbia... passa via". Il cristiano deve "conservarsi puro dal mondo", Giacomo 1:27. Mentre è vero che queste tre definizioni del "mondo" - il mondo materiale o l'universo, gli abitanti della terra, e le cose della terra - contribuiscono ognuna qualcosa all'intero quadro, sarà già evidente che dietro di esse c'è qualcosa di più. L'idea classica di ordinamento metodico o organizzazione ci aiuta ad afferrare ciò che questo vuol dire. Dietro tutto ciò che è tangibile troviamo qualcosa che è intangibile, troviamo un sistema ordinato; e in questo sistema c'è un funzionamento armonioso, un ordine perfetto. Riguardo a questo sistema ci sono due cose su cui porre l'accento. Primo, fin dai giorni in cui Adamo permise al male di entrare nella creazione di Dio, l'ordine del mondo si è mostrato ostile a Dio. Il mondo "non ha conosciuto Dio" (I Corinzi 1:21), "ha odiato" Cristo (Giovanni 15:18) e "non può ricevere" lo Spirito della verità (Giovanni 14:17). "Le sue opere sono malvage" (Giovanni 7:7) e "l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio" (Giacomo 4:4). Perciò Gesù disse, "il Mio regno non è di questo mondo" (Giovanni 18:36). Egli ha "vinto il mondo" (Giovanni 16:33) e "la vittoria che ha vinto il mondo" è "la nostra fede" in Lui (I Giovanni 5:4). Come afferma il verso di Giovanni 12 che fa capo a questo studio, il mondo è sotto giudizio. L'atteggiamento di Dio verso di esso è intransigente. Ciò perché, in secondo luogo, come lo stesso verso mette in chiaro, c'è una mente dietro il sistema. Giovanni scrive ripetutamente del "principe di questo mondo" (Giovanni 12:31; 14:30; 16:11). Nella sua epistola egli lo descrive come "colui che è nel mondo" (I Giovanni 4:4) e gli contrappone lo Spirito della verità che abita nei credenti. "Tutto il mondo giace nel maligno" (I Giovanni 5:19) dice Giovanni. Egli è il ribelle kosmokrator, dominatore del mondo - una parola che, comunque, appare una sola volta, usata al plurale, per indicare i suoi luogotenenti, i "dominatori di questo mondo di tenebre" (Efesini 6:12). C'è, dunque,
un sistema ordinato, "il mondo", il quale è governato da dietro
le quinte da un governatore, Satana. Quando in Giovanni 12:31 Gesù dichiara
che la sentenza di giudizio è stata emessa su questo mondo, Egli non vuol
dire che sono giudicati il mondo materiale o i suoi abitanti. Per loro il giudizio
deve ancora venire. Quel che è giudicato in questo caso è quell'istituzione,
quell'armonioso ordine del mondo di cui Satana è creatore e capo. Ed in
fin dei conti, come le parole di Gesù chiariscono, è Satana "il
principe di questo mondo", che è stato giudicato (Giovanni 16:11)
e che dovrà essere deposto e "cacciato fuori" per sempre. Questa considerazione può aiutarci a capire meglio il passo di I Pietro 3. Qui l'apostolo mette "il vostro ornamento (altro significato della parola kosmos) esteriore che consiste nell'intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d'oro, nell'indossare vesti sontuose" in contrasto intenzionale con "l'ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo". Ne deduciamo, perciò, che il primo è corrotto e senza valore per Dio. Potremmo accettare o meno a prima vista la valutazione di Pietro, a seconda di come vediamo il vero significato delle sue parole. Ecco ciò che egli intende dire. Dietro questi fatti di vestiti, gioielleria e trucco, c'è una potenza che opera per i suoi propri fini. Qual è, dobbiamo chiederci, il motivo che ci spinge in relazione a queste cose? Può darsi che non ci sia niente di sensuale, che sia completamente innocente, con lo scopo di usare tono e perfetta armonia semplicemente per ottenere un effetto che è solamente piacere estetico. Può darsi che non ci sia niente di sbagliato intrinsecamente nel fare questo; ma vediamo noi ciò che stiamo qui toccando? Stiamo toccando quell'armonioso sistema dietro le cose visibili, un sistema che è controllato dal nemico di Dio. Quindi, siamo prudenti! La Bibbia inizia con la creazione da parte di Dio dei cieli e della terra. Non dice che Egli creò il mondo nel senso che stiamo discutendo ora qui. Attraverso la Bibbia il significato del "mondo" è sottoposto ad uno sviluppo, ed è solo nel Nuovo Testamento (sebbene forse fino ad un certo punto ci sià già nei Salmi e in alcuni Profeti) che il "mondo" ha il suo pieno significato spirituale. Possiamo vedere subito la ragione di questo sviluppo. Prima della caduta dell'uomo, il mondo esisteva solo nel senso della terra, la gente sulla terra, e le cose sulla terra. Fino ad allora non c'era kosmos, o "mondo", nel senso di ordine costituito. Ma con la caduta, Satana portò su questa terra l'ordine che egli stesso aveva concepito, e con quello cominciò il sistema del mondo del quale stiamo parlando. Nel principio la nostra terra fisica non aveva nessun collegamento con il "mondo" in questo senso di sistema satanico, e neanche l'aveva l'uomo; ma Satana si avvantaggiò del peccato dell'uomo. Egli approfittò della porta che esso aveva spalancato per introdurre sulla terra l'organizzazione che egli stesso s'era prefisso di stabilire. Da questo momento in poi questa terra era nel "mondo", e l'uomo era nel "mondo". Così possiamo dire che prima della caduta c'era una terra; dopo la caduta c'era un "mondo"; al ritorno del Signore ci sarà un regno. Proprio come il mondo appartiene a Satana, così il Regno appartiene al nostro Signore Gesù Cristo. Inoltre è questo Regno che sostituisce e sostituirà il mondo. Quando la "pietra senz'opera di mano" frantuma l'immagine orgogliosa dell'uomo, allora il regno di questo mondo diventerà "il Regno del Signore nostro e del Suo Cristo" (Daniele 2:44-45; Apocalisse 11:15). Politica, istruzione,
letteratura, scienza, arte, legge, commercio, musica - queste sono tra le cose
che costituiscono il kosmos, e queste sono le cose che incontriamo ogni
giorno. Eliminatele ed il mondo come sistema coerente cesserà di esistere.
Studiando la storia del genere umano dobbiamo riconoscere un progresso notevole
in ognuno di questi campi. La domanda comunque è: In quale direzione sta
andando questo "progresso"? Qual è lo scopo finale di tutto questo
sviluppo? In Eden non troviamo
alcuna traccia di tecnologia né menzione di strumenti meccanici. Dopo la
caduta, però, leggiamo che tra i figli di Caino c'era un fabbro che forgiava
attrezzi di ottone e di ferro. Alcuni secoli fa sarebbe sembrato fantastico ravvisare
lo spirito dell'anticristo in arnesi di ferro anche se per tanto tempo la spada
è stata in aperta competizione col vomere. Ma oggi, nelle mani degli uomini,
i metalli sono stati impiegati per un uso sinistro e mortale, e man mano che si
avvicina la fine diventerà sempre più evidente l'uso diffuso e l'abuso
della tecnologia e dell'ingegneria. Questi, quindi, i problemi
che dobbiamo affrontare. So che qualcuno dirà che esagero, ma è
necessario fare il punto della situazione perchè, disse Gesù, "Se
uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui" (I Giovanni
2:15). In fin dei conti, quando tocchiamo le cose del mondo, la domanda che dobbiamo
sempre porci è, "In che modo questa cosa sta intaccando la mia relazione
col Padre?" C'è una forza
spirituale dietro le quinte del mondo la quale, per mezzo delle "cose che
sono nel mondo" sta cercando di inviluppare gli uomini nel suo sistema. Non
è soltanto contro il peccato, quindi, che i santi di Dio devono stare in
guardia, ma contro il governatore di questo mondo. I
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