Il cammino cristiano



 

Testimonianze di due ex mormoni

 

Testimonianza di Jerald Tanner

Sono nato e cresciuto nella chiesa Mormone (...). Credevo molto fermamente che Joseph Smith era un profeta di Dio e che io appartenevo alla sola vera chiesa. Quando avevo circa diciotto anni dovetti confrontarmi con la realtà. Ricordo la prima volta che vidi l’opuscolo di David Whitmer [uno dei primi seguaci di Joseph Smith, ndr], An Address to All Believers in Christ, lo buttai via disgustato. Dopo averlo buttato, però, cominciai a pensare che forse questa non era la giusta maniera di affrontare il problema. Se David Whitmer era nel torto nelle sue critiche contro Joseph Smith, sicuramente io potevo dimostrare che lui aveva torto. Così presi l’opuscolo e lo lessi tutto. Scoprii che non potevo dimostrare che David Whitmer aveva torto, e che le rivelazioni che Joseph Smith diede erano state cambiate. Più tardi andai a Independence, Missouri, e vidi una copia dell’originale Book of Commandments [la prima collezione pubblicata delle ‘rivelazioni’ di Joseph Smith, stampata nel 1833, poi ampliata e ristampata nel 1835 con il titolo di Dottrina e Alleanze, ndt], che confermava la dichiarazione di David Whitmer che le rivelazioni erano state cambiate. Da quel tempo io ho trovato sempre più prove che la chiesa nella quale ero cresciuto è nell’errore. Però la cosa più importante che scoprii non era che la chiesa era nell’errore, ma che io stesso ero nell’errore. Trovai che ero un peccatore che aveva bisogno di un Salvatore. La chiesa Mormone mi aveva insegnato buone morali, ma essi non mi avevano insegnato molto circa la potenza di Cristo che poteva cambiare la mia vita. Si parlava molto di Joseph Smith, ma molto poco di Cristo. Di conseguenza io pensavo di avere in me la forza di vincere il peccato. Non vedevo quanto avessi bisogno dell’aiuto di Dio. Così passai da un peccato ad un altro fino a che fui profondamente schiavo del peccato. Non trovai nessun aiuto nella chiesa Mormone; essi erano troppo occupati a predicare la gloria della loro chiesa, Joseph Smith, ecc. Essi erano troppo occupati a cantare ‘lode all’uomo che comunicò con Jehovah’ e ‘Noi ti ringraziamo o Dio per un profeta’ per parlarmi dell'unico Salvatore di cui io avevo realmente bisogno. Essi erano troppo occupati a parlare di missioni, di decime, del piano della salute, ecc., per parlarmi di Cristo. Di conseguenza, nei servizi non c’era quasi niente che poteva dare vita e pace alla mia anima morente. (...) avevo diciannove anni quando sentii il vero messaggio di Cristo predicato, e ciò avvenne in una chiesa cristiana. Poco tempo dopo ricevetti Cristo nella mia vita e trovai la pace, la gioia, e la liberazione dal peccato. Come l’apostolo Paolo dichiarò: "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura, le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove" (2 Cor. 5:17). - Jerald Tanner.


Testimonianza di Sandra Tanner


Dato che sono nata e cresciuta nella chiesa Mormone, e che sono una discendente di Brigham Young, ebbi dei legami molto forti con la fede Mormone. Avevo circa diciassette anni quando frequentai un’altra chiesa. Come teenager la mia vita era centrata intorno alla chiesa Mormone. Dato che ero impegnata nelle attività della chiesa Mormone e pagavo la decima, pensavo di essere a posto con Dio. Sapevo che peccavo ma pensavo che la mia attività nella chiesa avrebbe in qualche maniera superato in valore il male che facevo. Credevo - come credono i Mormoni - di essere inerentemente buona. Non temevo il giudizio di Dio.
Ma oltre alle cose che sapevo essere sbagliate nella mia vita, cominciai a nutrire dubbi sulla mia chiesa. Poteva essere davvero la sola vera chiesa? La poligamia era veramente giusta? Perché i negri non potevano avere il sacerdozio? Era così importante il matrimonio del tempio? Perché i suoi riti erano tenuti segreti? Dio aveva veramente comandato ai Mormoni di indossare degli indumenti intimi speciali? Avevo molte domande che mi attraversavano la mente.
Quando iniziai il college mi iscrissi al Mormon Institute of Religion. Cominciai a fare delle domande in classe, cercando di trovare delle risposte ai miei dubbi. Ma un giorno il mio insegnante di istituto mi prese da parte e mi chiese di smettere di far domande in classe. C’era una ragazza che partecipava alla classe che pensava di unirsi alla chiesa Mormone ed io la stavo disturbando con le mie domande. Che sorpresa! Io avevo sperato di trovare delle risposte alle molte cose che mi preoccupavano ed ora ero stata messa a tacere.
Dopo poco tempo incontrai Jerald e cominciammo a studiare assieme la Bibbia e il Mormonismo. Mentre studiavamo, cominciai a vedere le contraddizioni tra la Bibbia e gli insegnamenti della chiesa Mormone. Ero cresciuta pensando che Brigham Young fosse stato uno degli uomini più grandi che fossero mai vissuti. Egli mi era sempre stato presentato come un uomo così santo - un profeta, veggente e rivelatore di Dio. Allora Jerald mi fece leggere alcuni dei sermoni di Brigham Young sul Journal of Discourses circa l’espiazione del sangue. Rimasi scioccata! Io sapevo che ciò che Brigham Young stava dicendo era sbagliato ma non potevo conciliare questi sermoni con le cose che mi erano state sempre insegnate su di lui. Sapevo che queste non erano parole di un profeta di Dio. Jerald mi mostrò anche i cambiamenti che erano stati fatti nelle rivelazioni di Joseph Smith.
Continuai a pensare al fatto che se era stato veramente Dio a dare quelle rivelazioni a Joseph Smith, perché c’era bisogno di riscriverle? Certamente il Creatore dell’universo poteva dirla giusta la prima volta! Mentre studiavo non solo scoprii gli errori nel Mormonismo, ma cominciai anche a comprendere che c’era qualcosa di sbagliato nella mia vita. Mentre studiavo la Parola di Dio capii che ero una ipocrita peccatrice. Nonostante i miei peccati, io avevo pensato di essere a posto con Dio. (...) Dopo che io e Jerald ci fummo sposati, cominciammo a visitare diverse chiese Protestanti. Quando sentii i loro sermoni cominciai a realizzare che Dio non era interessato all’affiliazione delle persone alla chiesa, ma ad una relazione personale con Lui. (...) Ora voglio condividere gli eventi particolari del giorno che arresi il mio cuore e la mia vita a Gesù Cristo. Il 24 ottobre 1959, di mattina presto, decisi di ascoltare per un po’ la radio. Mi sintonizzai su una stazione radio Cristiana e ascoltai un sermone. Il ministro stava predicando sul grande amore di Dio e la misericordia offertaci attraverso Gesù Cristo. Niente mi aveva mai colpito con una tale forza. Io aprii il mio cuore a Dio e accettai Cristo come mio personale Salvatore. Lo Spirito Santo inondò la mia anima con una tale gioia che piansi per più di un ora. (...) - Sandra Tanner (da: The Changing World of Mormonism, pag. 555-559).



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