Il cammino cristiano




Nostradamus: profeta o simulatore?

 

Nostradamus era un medico e astrologo francese del sedicesimo secolo, il cui vero nome era Michel De Notredame. Nel 1555, egli pubblicò un libro di "profezie" in rima, le Centurie, che gli assicurarono una fama considerevole in un'epoca di diffusa superstizione.

Il successo di Nostradamus è basato sui seguenti fattori:

1. Le dichiarazioni sono estremamente vaghe. Uno studioso nota:
"I versi sono deliberatamente oscuri. Espressi in un Francese che era già arcaico nel sedicesimo secolo, sono infarciti di parole provenienti da altri linguaggi, come pure da anagrammi, immagini oscure, e termini che il veggente pare aver inventato" (cf. Visioni e Profezie, 1988, Time-Life Books).

2. Alcune delle sue "profezie" sono state scritte palesemente dopo che i fatti erano già avvenuti.

3. Una quantità di predizioni consistono semplicemente nel tirare a indovinare. Come uno studioso ha osservato in proposito, tirando frecce in tutte le direzioni, anche al buio, certamente qualcuna di esse colpirà qualcosa (cf. Maclintock & Strong).

Anche i più devoti seguaci di Nostradamus sono incredibilmente confusi riguardo al significato delle sue profezie.

Per esempio, durante la Seconda Guerra Mondiale, i seguaci britannici di Nostradamus affermarono che egli aveva previsto la sconfitta della Germania in quella guerra, mentre i suoi seguaci tedeschi affermarono che egli aveva predetto la distruzione dell'Inghilterra. La verità è che nessuna delle due cose era stata predetta.

Nostradamus scrisse anche della nascita di un imperatore in Italia che sarebbe stato "meno principe che macellaio". Alcuni videro un'allusione a Napoleone, mentre altri pensavano che facesse riferimento a Hitler. È ovvio che non può trattarsi di una vera profezia, in quanto è soltanto una previsione estremamente vaga e confusa nella quale si può leggere tutto e niente.

E ancora, possiamo citare M. Didme, interprete di Nostradamus, il quale dichiarò che secondo il veggente, nel 1995 in Italia ci sarebbe stata l'elezione di un nuovo papa che sarebbe venuto da Milano. Anche questa predizione si dimostrò sbagliata.

Ma l'oracolo più famoso di Nostradamus - quello che gli procurò fama e prestigio e che spesso viene citato per provare la sua capacità di profeta - è il seguente: "Il giovane leone sul vecchio prevarrà / In campo bellico a singolar tenzone / Nella gabbia d'oro gli trafiggerà gli occhi / Due ferite in una, per morire di morte crudele."

Questa predizione farebbe riferimento alla morte del re di Francia, Enrico II, che fu ferito in un torneo nel 1557; morì dieci anni dopo. In realtà, dobbiamo considerare che:

1. Il re Enrico aveva solo sei anni di differenza dal suo avversario, dunque non possiamo parlare di una gara tra un leone giovane e uno vecchio.

2. L'incidente avvenne durante un avvenimento sportivo amichevole, non su un campo di guerra.

3. La storia non dice che il re indossasse un elmo con visore d'oro (la gabbia). Inoltre, gli occhi del re non furono danneggiati; la ferita consisteva nel fatto che una punta della lancia perforò il suo cranio e penetrò nel cervello.

4. Il riferimento alle "due ferite" è assolutamente privo di senso.

5. Oltre a questi fattori, c'è da dire che due anni dopo questo tragico incidente, Nostradamus scrisse una lettera al re Enrico nella quale faceva riferimento al monarca definendolo "assolutamente invincibile". Il re, come abbiamo visto, era tutt'altro che invincibile!

Questi fatti dimostrano chiaramente che Nostradamus non era un vero profeta. A differenza delle sue presunte capacità, le profezie della Bibbia non sono ambigue ma anzi si sono precisamente adempiute al tempo e nel luogo che era stato predetto da Dio per bocca dei suoi profeti.

Si considerino, ad esempio, le profezie della Bibbia riguardanti la distruzione di Tiro (profetizzata nei minimi dettagli solo un anno prima, in Ezechiele capitolo 26), la caduta di Ninive (Sofonia 2:13-15), o l'annuncio della distruzione di Sodoma e Gomorra (Genesi 19:14), le attuali Bab edh-Dhra e Numeira, tutte adempiutesi al tempo prestabilito e confermate oggi dall'archeologia.

Ma molto più importanti sono le profezie messianiche della Bibbia. Gli studiosi ne hanno catalogate più di 300. Uno dei tanti esempi lo troviamo nel capitolo 53 di Isaia: in pochi versi leggiamo più di 25 dettagli profetici sulla persona di Cristo, che sarebbe venuto nel mondo. È estremamente improbabile che così tante predizioni possano adempiersi accidentalmente in una sola persona. Ma le profezie adempiutesi con assoluta precisione in Lui sono addirittura centinaia, come si può verificare in questa pagina.

Le profezie bibliche sono una delle prove più forti a sostegno del fatto che la Bibbia è la Parola di Dio, ispirata da Dio. Solo Dio conosce con esattezza ciò che avverrà in futuro, ed Egli veglia sulla sua parola perché si adempia secondo la Sua volontà (Geremia 1:12).



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