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1:1 Inizio del vangelo
di Gesù Cristo [Figlio di Dio].
1:2 Secondo quanto è scritto nel profeta Isaia: "Ecco, io mando
davanti a te il mio messaggero
a prepararti la via...
1:3 Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate
i suoi sentieri"".
1:4 Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento
per il perdono dei peccati.
1:5 E tutto il paese della Giudea e tutti quelli di Gerusalemme accorrevano
a lui ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
1:6 Giovanni era vestito di pelo di cammello, con una cintura di cuoio intorno
ai fianchi, e si nutriva di cavallette e di miele selvatico.
1:7 E predicava, dicendo: "Dopo di me viene colui che è più
forte di me; al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio
dei calzari.
1:8 Io vi ho battezzati con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito
Santo".
1:9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da
Giovanni nel Giordano.
1:10 A un tratto, come egli usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito
scendere su di lui come una colomba.
1:11 Una voce venne dai cieli: "Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi
sono compiaciuto".
1:12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto;
1:13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Stava tra
le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
1:14 Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea,
predicando il vangelo di Dio e dicendo:
1:15 "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi
e credete al vangelo".
1:16 Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello
di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori.
1:17 Gesù disse loro: "Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori
di uomini".
1:18 Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono.
1:19 Poi, andando un po' più oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo,
e Giovanni, suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti;
1:20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca
con gli operai, se ne andarono dietro a lui.
1:21 Vennero a Capernaum; e subito, il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga,
insegnava.
1:22 Essi si stupivano del suo insegnamento, perché egli insegnava loro
come uno che ha autorità e non come gli scribi.
1:23 In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno
spirito immondo, il quale prese a gridare:
1:24 "Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per
mandarci in perdizione? Io so chi sei: Il Santo di Dio!"
1:25 Gesù lo sgridò, dicendo: "Sta' zitto ed esci da costui!"
1:26 E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
1:27 E tutti si stupirono e si domandavano tra di loro: "Che cos'è
mai questo? È un nuovo insegnamento dato con autorità! Egli comanda
perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono!"
1:28 La sua fama si divulgò subito dappertutto, nella circostante regione
della Galilea.
1:29 Appena usciti dalla sinagoga, andarono con Giacomo e Giovanni in casa di
Simone e di Andrea.
1:30 La suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono;
1:31 egli, avvicinatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la
lasciò ed ella si mise a servirli.
1:32 Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli condussero tutti i
malati e gli indemoniati;
1:33 tutta la città era radunata alla porta.
1:34 Egli ne guarì molti che soffrivano di diverse malattie, e scacciò
molti demòni e non permetteva loro di parlare, perché lo conoscevano.
1:35 Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì
e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava.
1:36 Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo;
1:37 e, trovatolo, gli dissero: "Tutti ti cercano".
1:38 Ed egli disse loro: "Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché
io predichi anche là; per questo infatti sono venuto".
1:39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando
demòni.
1:40 Venne a lui un lebbroso e, buttandosi in ginocchio, lo pregò dicendo:
"Se vuoi, tu puoi purificarmi!"
1:41 Gesù, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse:
"Lo voglio; sii purificato!"
1:42 E subito la lebbra sparì da lui, e fu purificato.
1:43 Gesù lo congedò subito, dopo averlo ammonito severamente,
1:44 e gli disse: "Guarda di non dire nulla a nessuno, ma va', mostrati
al sacerdote, offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto;
questo serva loro di testimonianza".
1:45 Ma quello, appena partito, si mise a proclamare e a divulgare il fatto,
tanto che Gesù non poteva più entrare apertamente in città;
ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e da ogni parte la gente accorreva a
lui.
2:1 Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe
che era in casa,
2:2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta
la poteva contenere. Egli annunziava loro la parola.
2:3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini.
2:4 Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono
il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il
lettuccio sul quale giaceva il paralitico.
2:5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, i
tuoi peccati ti sono perdonati".
2:6 Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro:
2:7 "Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi
può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?"
2:8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano
così dentro di loro, e disse: "Perché fate questi ragionamenti
nei vostri cuori?
2:9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati
ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio
e cammina?"
2:10 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità
di perdonare i peccati,
2:11 io ti dico, disse al paralitico, àlzati, prendi il tuo lettuccio,
e vattene a casa tua".
2:12 Il paralitico si alzò subito, prese il suo lettuccio e se ne andò
via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio,
dicendo: "Una cosa così non l'abbiamo mai vista".
2:13 Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la gente andava
da lui, ed egli insegnava loro.
2:14 E, passando, vide Levi, figlio d'Alfeo, seduto al banco delle imposte,
e gli disse: "Seguimi". Ed egli, alzatosi, lo seguì.
2:15 Mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e "peccatori"
erano anch'essi a tavola con lui e con i suoi discepoli; poiché ce n'erano
molti che lo seguivano.
2:16 Gli scribi che erano tra i farisei, vedutolo mangiare con i pubblicani
e con i "peccatori", dicevano ai suoi discepoli: "Come mai mangia
[e beve] con i pubblicani e i peccatori?"
2:17 Gesù, udito questo, disse loro: "Non sono i sani che hanno
bisogno del medico, ma i malati. Io non son venuto a chiamare dei giusti, ma
dei peccatori".
2:18 I discepoli di Giovanni e i farisei erano soliti digiunare. Alcuni andarono
da Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli di Giovanni e
i discepoli dei farisei digiunano e i tuoi discepoli non digiunano?"
2:19 Gesù disse loro: "Possono gli amici dello sposo digiunare,
mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo,
non possono digiunare.
2:20 Ma verranno i giorni, che lo sposo sarà loro tolto; e allora, in
quei giorni, digiuneranno.
2:21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti
la toppa nuova porta via il vecchio, e lo strappo si fa peggiore.
2:22 Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare
gli otri, e il vino si perde insieme con gli otri; ma il vino nuovo va messo
in otri nuovi".
2:23 In un giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, cammin
facendo, si misero a strappare delle spighe.
2:24 I farisei gli dissero: "Vedi! Perché fanno di sabato quel che
non è lecito?"
2:25 Ed egli disse loro: "Non avete mai letto quel che fece Davide, quando
fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro che erano con lui?
2:26 Com'egli, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa
di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito
mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?"
2:27 Poi disse loro: "Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo
per il sabato;
2:28 perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato".
3:1 Poi entrò di nuovo nella sinagoga; là stava un uomo che aveva
la mano paralizzata.
3:2 E l'osservavano per vedere se lo avrebbe guarito in giorno di sabato, per
poterlo accusare.
3:3 Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati là
nel mezzo!"
3:4 Poi domandò loro: "È permesso, in un giorno di sabato,
fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?" Ma quelli
tacevano.
3:5 Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato
per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: "Stendi la mano!" Egli
la stese, e la sua mano tornò sana.
3:6 I farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui,
per farlo morire.
3:7 Poi Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e dalla
Galilea una gran folla lo seguì;
3:8 e dalla Giudea, da Gerusalemme, dalla Idumea e da oltre il Giordano e dai
dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli faceva,
andò da lui.
3:9 Egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta,
per non farsi pigiare dalla folla.
3:10 Perché, avendone guariti molti, tutti quelli che avevano qualche
malattia gli si precipitavano addosso per toccarlo.
3:11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e
gridavano: "Tu sei il Figlio di Dio!"
3:12 Ed egli ordinava loro con insistenza di non rivelare la sua identità.
3:13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli
che egli volle, ed essi andarono da lui.
3:14 Ne costituì dodici per tenerli con sé
3:15 e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
3:16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome
Pietro;
3:17 Giacomo, figlio di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose
nome Boanerges, che vuol dire figli del tuono;
3:18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo,
Taddeo, Simone il Cananeo
3:19 e Giuda Iscariot, quello che poi lo tradì.
3:20 Poi entrò in una casa e la folla si radunò di nuovo, così
che egli e i suoi non potevano neppure mangiare.
3:21 I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché
dicevano: "È fuori di sé".
3:22 Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: "Egli ha Belzebù,
e scaccia i demòni con l'aiuto del principe dei demòni".
3:23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: "Come può
Satana scacciare Satana?
3:24 Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può
durare.
3:25 Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà
reggere.
3:26 Se dunque Satana insorge contro sé stesso ed è diviso, non
può reggere, ma deve finire.
3:27 D'altronde nessuno può entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli
le sue masserizie, se prima non avrà legato l'uomo forte; soltanto allora
gli saccheggerà la casa.
3:28 In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti
i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita;
3:29 ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono
in eterno, ma è reo di un peccato eterno".
3:30 Egli parlava così perché dicevano: "Ha uno spirito immondo".
3:31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli; e, fermatisi fuori, lo mandarono
a chiamare.
3:32 Una folla gli stava seduta intorno, quando gli fu detto: "Ecco tua
madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle là fuori che ti cercano".
3:33 Egli rispose loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?"
3:34 Girando lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno, disse: "Ecco
mia madre e i miei fratelli!
3:35 Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello,
sorella e madre".
4:1 Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla
si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi
sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva.
4:2 Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento:
4:3 "Ascoltate: il seminatore uscì a seminare.
4:4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli
vennero e la mangiarono.
4:5 Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito
spuntò, perché non aveva terreno profondo;
4:6 ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì.
4:7 Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa
non fece frutto.
4:8 Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e
crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno".
4:9 Poi disse: "Chi ha orecchi per udire oda".
4:10 Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono
sulle parabole.
4:11 Egli disse loro: "A voi è dato di conoscere il mistero del
regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole,
affinché:
4:12 "Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì,
ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano
loro perdonati"".
4:13 Poi disse loro: "Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte
le altre parabole?
4:14 Il seminatore semina la parola.
4:15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata
la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola
seminata in loro.
4:16 E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro
che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia;
4:17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono
tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati.
4:18 E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro
che hanno udito la parola;
4:19 poi gli impegni mondani, l'inganno delle ricchezze, l'avidità delle
altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa.
4:20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono
la parola e l'accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno".
4:21 Poi diceva ancora: "Si prende forse la lampada per metterla sotto
il vaso o sotto il letto? Non la si prende invece per metterla sul candeliere?
4:22 Poiché non vi è nulla che sia nascosto se non per essere
manifestato; e nulla è stato tenuto segreto, se non per essere messo
in luce.
4:23 Se uno ha orecchi per udire oda".
4:24 Diceva loro ancora: "Badate a ciò che udite. Con la misura
con la quale misurate sarete misurati pure voi; e a voi sarà dato anche
di più;
4:25 poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto
anche quello che ha".
4:26 Diceva ancora: "Il regno di Dio è come un uomo che getti il
seme nel terreno,
4:27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce
senza che egli sappia come.
4:28 La terra da sé stessa dà il suo frutto: prima l'erba, poi
la spiga, poi nella spiga il grano ben formato.
4:29 Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce
perché l'ora della mietitura è venuta".
4:30 Diceva ancora: "A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola
lo rappresenteremo?
4:31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è
seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla
terra;
4:32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti
i legumi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli
uccelli del cielo".
4:33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello
che potevano intendere.
4:34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava
ogni cosa.
4:35 In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: "Passiamo
all'altra riva".
4:36 I discepoli, congedata la folla, lo presero, così com'era, nella
barca. C'erano delle altre barche con lui.
4:37 Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca,
tanto che questa già si riempiva.
4:38 Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. I discepoli lo svegliarono e
gli dissero: "Maestro, non t'importa che noi moriamo?"
4:39 Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci,
càlmati!" Il vento cessò e si fece gran bonaccia.
4:40 Egli disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete
ancora fede?"
4:41 Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: "Chi
è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?"
5:1 Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Geraseni.
5:2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai
sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo,
5:3 il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo
legato neppure con una catena.
5:4 Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene
erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo.
5:5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando
e percotendosi con delle pietre.
5:6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti
5:7 e a gran voce disse: "Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio
del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi".
5:8 Gesù, infatti, gli diceva: "Spirito immondo, esci da quest'uomo!"
5:9 Gesù gli domandò: "Qual è il tuo nome?" Egli
rispose: "Il mio nome è Legione perché siamo molti".
5:10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese.
5:11 C'era là un gran branco di porci che pascolava sul monte.
5:12 I demòni lo pregarono dicendo: "Mandaci nei porci, perché
entriamo in essi".
5:13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci,
e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila
e affogarono nel mare.
5:14 E quelli che li custodivano fuggirono e portarono la notizia in città
e per la campagna; la gente andò a vedere ciò che era avvenuto.
5:15 Vennero da Gesù e videro l'indemoniato seduto, vestito e in buon
senno, lui che aveva avuto la legione; e s'impaurirono.
5:16 Quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto
all'indemoniato e il fatto dei porci.
5:17 Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via dai loro
confini.
5:18 Com'egli saliva sulla barca, l'uomo che era stato indemoniato lo pregava
di poter stare con lui.
5:19 Gesù non glielo permise, ma gli disse: "Va' a casa tua dai
tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto
pietà di te".
5:20 Ed egli se ne andò e cominciò a proclamare nella Decapoli
le grandi cose che Gesù aveva fatte per lui. E tutti si meravigliavano.
5:21 Gesù passò di nuovo in barca all'altra riva, e una gran folla
si radunò attorno a lui; ed egli stava presso il mare.
5:22 Ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo,
gli si gettò ai piedi
5:23 e lo pregò con insistenza, dicendo: "La mia bambina sta morendo.
Vieni a posare le mani su di lei, affinché sia salva e viva".
5:24 Gesù andò con lui, e molta gente lo seguiva e lo stringeva
da ogni parte.
5:25 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni -
5:26 molto aveva sofferto da molti medici, e aveva speso tutto ciò che
possedeva senza nessun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata -
5:27 avendo udito parlare di Gesù, venne dietro tra la folla e gli toccò
la veste, perché diceva:
5:28 "Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva".
5:29 In quell'istante la sua emorragia ristagnò; ed ella sentì
nel suo corpo di essere guarita da quella malattia.
5:30 Subito Gesù, conscio della potenza che era emanata da lui, voltatosi
indietro verso quella folla, disse: "Chi mi ha toccato le vesti?"
5:31 I suoi discepoli gli dissero: "Tu vedi come la folla ti si stringe
attorno e dici: "Chi mi ha toccato?""
5:32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo.
5:33 Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in
lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità.
5:34 Ma Gesù le disse: "Figliola, la tua fede ti ha salvata; va'
in pace e sii guarita dal tuo male".
5:35 Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga,
dicendo: "Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il
Maestro?"
5:36 Ma Gesù, udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga:
"Non temere; soltanto continua ad aver fede!"
5:37 E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo
e Giovanni, fratello di Giacomo.
5:38 Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione
e gente che piangeva e urlava.
5:39 Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete?
La bambina non è morta, ma dorme".
5:40 Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé
il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò
là dove era la bambina.
5:41 E, presala per mano, le disse: "Talità cum!" che tradotto
vuol dire: "Ragazza, ti dico: àlzati!"
5:42 Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici
anni. E furono subito presi da grande stupore;
5:43 ed egli comandò loro con insistenza che nessuno lo venisse a sapere;
e disse che le fosse dato da mangiare.
6:1 Poi partì di là e andò nel suo paese e i suoi discepoli
lo seguirono.
6:2 Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga; molti, udendolo, si
stupivano e dicevano: "Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è
questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti fatte per
mano sua?
6:3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo
e di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non stanno qui da noi?"
E si scandalizzavano a causa di lui.
6:4 Ma Gesù diceva loro: "Nessun profeta è disprezzato se
non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua".
6:5 E non vi potè fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati
a cui impose le mani e li guarì.
6:6 E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù andava attorno per i villaggi circostanti, insegnando.
6:7 Poi chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due
a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi.
6:8 Comandò loro di non prendere niente per il viaggio; né pane,
né sacca, né denaro nella cintura, ma soltanto un bastone;
6:9 di calzare i sandali e di non portare tunica di ricambio.
6:10 Diceva loro: "Dovunque sarete entrati in una casa, trattenetevi lì,
finché non ve ne andiate da quel villaggio;
6:11 e se in qualche luogo non vi ricevono né vi ascoltano, andando via,
scotetevi la polvere dai piedi come testimonianza contro di loro".
6:12 E, partiti, predicavano alla gente di ravvedersi;
6:13 scacciavano molti demòni, ungevano d'olio molti infermi e li guarivano.
6:14 Il re Erode udì parlare di Gesù (poiché la sua fama
si era sparsa) e diceva: "Giovanni il battista è risuscitato dai
morti; è per questo che agiscono in lui le potenze miracolose".
6:15 Altri invece dicevano: "È Elia!" Ed altri: "È
un profeta come quelli di una volta".
6:16 Ma Erode, udito ciò, diceva: "Giovanni, che io ho fatto decapitare,
lui è risuscitato!"
6:17 Poiché Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva fatto incatenare
in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello, che egli,
Erode, aveva sposata.
6:18 Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenere la moglie
di tuo fratello!"
6:19 Perciò Erodiada gli serbava rancore e voleva farlo morire, ma non
poteva.
6:20 Infatti Erode aveva soggezione di Giovanni, sapendo che era uomo giusto
e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l'ascoltava
volentieri.
6:21 Ma venne un giorno opportuno quando Erode, al suo compleanno, fece un convito
ai grandi della sua corte, agli ufficiali e ai notabili della Galilea.
6:22 La figlia della stessa Erodiada entrò e ballò, e piacque
a Erode e ai commensali. Il re disse alla ragazza: "Chiedimi quello che
vuoi e te lo darò".
6:23 E le giurò: "Ti darò quel che mi chiederai; fino alla
metà del mio regno".
6:24 Costei, uscita, domandò a sua madre: "Che chiederò?"
La madre disse: "La testa di Giovanni il battista".
6:25 E, ritornata in fretta dal re, gli fece questa richiesta: "Voglio
che sul momento tu mi dia, su un piatto, la testa di Giovanni il battista".
6:26 Il re ne fu molto rattristato; ma, a motivo dei giuramenti fatti e dei
commensali, non volle dirle di no;
6:27 e mandò subito una guardia con l'ordine di portargli la testa di
Giovanni.
6:28 La guardia andò, lo decapitò nella prigione e portò
la testa su un piatto; la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
6:29 I discepoli di Giovanni, udito questo, andarono a prendere il suo corpo
e lo deposero in un sepolcro.
6:30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto
quello che avevano fatto e insegnato.
6:31 Ed egli disse loro: "Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario,
e riposatevi un poco". Difatti, era tanta la gente che andava e veniva,
che essi non avevano neppure il tempo di mangiare.
6:32 Partirono dunque con la barca per andare in un luogo solitario in disparte.
6:33 Molti li videro partire e li riconobbero; e da tutte le città accorsero
a piedi e giunsero là prima di loro.
6:34 Come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione,
perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare
loro molte cose.
6:35 Essendo già tardi, i discepoli gli si accostarono e gli dissero:
"Questo luogo è deserto ed è già tardi;
6:36 lasciali andare, affinché vadano per le campagne e per i villaggi
dei dintorni e si comprino qualcosa da mangiare".
6:37 Ma egli rispose: "Date loro voi da mangiare". Ed essi a lui:
"Andremo noi a comprare del pane per duecento denari e daremo loro da mangiare?"
6:38 Egli domandò loro: "Quanti pani avete? Andate a vedere".
Essi si accertarono e risposero: "Cinque, e due pesci".
6:39 Allora egli comandò loro di farli accomodare a gruppi sull'erba
verde;
6:40 e si sedettero per gruppi di cento e di cinquanta.
6:41 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, e, alzati gli occhi
verso il cielo, benedisse e spezzò i pani, e li dava ai discepoli, affinché
li distribuissero alla gente; e divise pure i due pesci fra tutti.
6:42 Tutti mangiarono e furono sazi,
6:43 e si portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane, ed anche i resti
dei pesci.
6:44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
6:45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla
barca e a precederlo sull'altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato
la folla.
6:46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
6:47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra.
6:48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento
era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro
a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli,
6:49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma
e gridarono;
6:50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò
loro e disse: "Coraggio, sono io; non abbiate paura!"
6:51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più
che mai rimasero sgomenti,
6:52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore
era indurito.
6:53 Passati all'altra riva, vennero a Gennesaret e scesero a terra.
6:54 Come furono sbarcati, subito la gente, riconosciutolo,
6:55 corse per tutto il paese e cominciarono a portare qua e là i malati
sui loro lettucci, dovunque si sentiva dire che egli si trovasse.
6:56 Dovunque egli giungeva, nei villaggi, nelle città e nelle campagne,
portavano gli infermi nelle piazze e lo pregavano che li lasciasse toccare almeno
il lembo della sua veste. E tutti quelli che lo toccavano erano guariti.
7:1 Allora si radunarono vicino a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme.
7:2 Essi videro che alcuni dei suoi discepoli prendevano i pasti con mani impure,
cioè non lavate.
7:3 i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con
grande cura, seguendo la tradizione degli antichi;
7:4 e quando tornano dalla piazza non mangiano senza essersi lavati. Vi sono
molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali
e di vasi di rame).
7:5 I farisei e gli scribi gli domandarono: "Perché i tuoi discepoli
non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?"
7:6 E Gesù disse loro: "Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti,
com'è scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il loro cuore è lontano da me.
7:7 Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di
uomini".
7:8 Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli
uomini".
7:9 Diceva loro ancora: "Come sapete bene annullare il comandamento di
Dio per osservare la tradizione vostra!
7:10 Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre";
e: "Chi maledice padre o madre sia condannato a morte".
7:11 Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: "Quello con cui
potrei assisterti è Corbàn" (vale a dire, un'offerta a Dio),
7:12 non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre,
7:13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete
tramandata. Di cose simili ne fate molte".
7:14 Poi, chiamata la folla a sé, diceva loro: "Ascoltatemi tutti
e intendete:
7:15 non c'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo;
sono le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo.
7:16 [Se uno ha orecchi per udire oda.]"
7:17 Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli
gli chiesero di spiegare quella parabola.
7:18 Egli disse loro: "Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite
che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare,
7:19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?"
Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi.
7:20 Diceva inoltre: "È quello che esce dall'uomo che contamina
l'uomo;
7:21 perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono
cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi,
7:22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo
invidioso, calunnia, superbia, stoltezza.
7:23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo".
7:24 Poi Gesù partì di là e se ne andò verso la
regione di Tiro. Entrò in una casa e non voleva farlo sapere a nessuno;
ma non potè restare nascosto,
7:25 anzi subito, una donna la cui bambina aveva uno spirito immondo, avendo
udito parlare di lui, venne e gli si gettò ai piedi.
7:26 Quella donna era pagana, sirofenicia di nascita; e lo pregava di scacciare
il demonio da sua figlia.
7:27 Gesù le disse: "Lascia che prima siano saziati i figli, perché
non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini".
7:28 "Sì, Signore", ella rispose, "ma i cagnolini, sotto
la tavola, mangiano le briciole dei figli".
7:29 E Gesù le disse: "Per questa parola, va', il demonio è
uscito da tua figlia".
7:30 La donna, tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto:
il demonio era uscito da lei.
7:31 Gesù partì di nuovo dalla regione di Tiro e, passando per
Sidone, tornò verso il mar di Galilea attraversando il territorio della
Decapoli.
7:32 Condussero da lui un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che gli
imponesse le mani.
7:33 Egli lo condusse fuori dalla folla, in disparte, gli mise le dita negli
orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;
7:34 poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: "Effatà!"
che vuol dire: "Apriti!"
7:35 E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si sciolse la lingua e parlava
bene.
7:36 Gesù ordinò loro di non parlarne a nessuno; ma più
lo vietava loro e più lo divulgavano;
7:37 ed erano pieni di stupore e dicevano: "Egli ha fatto ogni cosa bene;
i sordi li fa udire, e i muti li fa parlare".
8:1 In quei giorni c'era di nuovo una folla grandissima, e poiché non
avevano da mangiare, Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro:
8:2 "Io ho pietà di questa gente; poiché da tre giorni sta
con me e non ha da mangiare.
8:3 Se li rimando a casa digiuni, verranno meno per via; perché alcuni
di loro sono venuti da lontano".
8:4 I suoi discepoli gli risposero: "Come si potrebbe mai saziarli di pane
qui, in un deserto?"
8:5 Egli domandò loro: "Quanti pani avete?" Essi dissero: "Sette".
8:6 Egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e presi i sette
pani, dopo aver reso grazie, li spezzò e diede ai discepoli perché
li distribuissero alla folla; ed essi li distribuirono.
8:7 Avevano anche pochi pesciolini; ed egli, dopo aver detto la benedizione,
comandò di distribuire anche quelli.
8:8 Tutti mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati si raccolsero sette
panieri.
8:9 Erano circa quattromila persone. Poi Gesù li congedò.
8:10 E, subito, salito sulla barca con i suoi discepoli, andò dalle parti
di Dalmanuta.
8:11 Allora vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli,
per metterlo alla prova, un segno dal cielo.
8:12 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: "Perché
questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: nessun segno
sarà dato a questa generazione".
8:13 E, lasciatili, salì di nuovo sulla barca e passò all'altra
riva.
8:14 I discepoli avevano nella barca solo un pane, perché avevano dimenticato
di prenderne degli altri.
8:15 Egli li ammoniva dicendo: "Guardatevi dal lievito dei farisei e dal
lievito di Erode!"
8:16 Ed essi si dicevano gli uni agli altri: "È perché non
abbiamo pane".
8:17 Gesù se ne accorse e disse loro: "Perché state a discutere
del non aver pane? Non riflettete e non capite ancora? Avete il cuore indurito?
8:18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate?
8:19 Quando io spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di
pezzi raccoglieste?" Essi dissero: "Dodici".
8:20 "Quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni
di pezzi raccoglieste?" Essi risposero: "Sette".
8:21 E diceva loro: "Non capite ancora?"
8:22 Giunsero a Betsaida; fu condotto a Gesù un cieco, e lo pregarono
che lo toccasse.
8:23 Egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuori dal villaggio; gli
sputò sugli occhi, pose le mani su di lui, e gli domandò: "Vedi
qualche cosa?"
8:24 Egli aprì gli occhi e disse: "Scorgo gli uomini, perché
li vedo come alberi che camminano".
8:25 Poi Gesù gli mise di nuovo le mani sugli occhi; ed egli guardò
e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente.
8:26 Gesù lo rimandò a casa sua e gli disse: "Non entrare
neppure nel villaggio".
8:27 Poi Gesù se ne andò, con i suoi discepoli, verso i villaggi
di Cesarea di Filippo; cammin facendo, domandò ai suoi discepoli: "Chi
dice la gente che io sia?"
8:28 Essi risposero: "Alcuni, Giovanni il battista; altri, Elia, e altri,
uno dei profeti.
8:29 Egli domandò loro: "E voi, chi dite che io sia?" E Pietro
gli rispose: "Tu sei il Cristo".
8:30 Ed egli ordinò loro di non parlare di lui a nessuno.
8:31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo
soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti,
dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse.
8:32 Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò
a rimproverarlo.
8:33 Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò
Pietro dicendo: "Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose
di Dio, ma delle cose degli uomini".
8:34 Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: "Se
uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce
e mi segua.
8:35 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà;
ma chi perderà la sua vita per amor mio e del vangelo, la salverà.
8:36 E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua?
8:37 Infatti, che darebbe l'uomo in cambio della sua anima?
8:38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole
in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà
di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli".
9:1 Diceva loro: "In verità vi dico che alcuni di coloro che sono
qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno
di Dio venuto con potenza".
9:2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni
e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro
presenza;
9:3 le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che
nessun lavandaio sulla terra può dare.
9:4 E apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù.
9:5 Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: "Rabbì, è bello
stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia".
9:6 Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento.
9:7 Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola
una voce: "Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo".
9:8 E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro,
se non Gesù solo.
9:9 Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare
a nessuno le cose che avevano viste, se non quando il Figlio dell'uomo fosse
risuscitato dai morti.
9:10 Essi tennero per sé la cosa, domandandosi tra di loro che significasse
quel risuscitare dai morti.
9:11 Poi gli chiesero: "Perché gli scribi dicono che prima deve
venire Elia?"
9:12 Egli disse loro: "Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa;
e come mai sta scritto del Figlio dell'uomo che egli deve patire molte cose
ed esser disprezzato?
9:13 Ma io vi dico che Elia è già venuto e, come è scritto
di lui, gli hanno anche fatto quello che hanno voluto".
9:14 Giunti presso i discepoli, videro intorno a loro una gran folla e degli
scribi che discutevano con loro.
9:15 Subito tutta la gente, come vide Gesù, fu sorpresa e accorse a salutarlo.
9:16 Egli domandò: "Di che cosa discutete con loro?"
9:17 Uno della folla gli rispose: "Maestro, ho condotto da te mio figlio
che ha uno spirito muto;
9:18 e, quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli
schiuma, stride i denti e rimane rigido. Ho detto ai tuoi discepoli che lo scacciassero,
ma non hanno potuto".
9:19 Gesù disse loro: "O generazione incredula! Fino a quando sarò
con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me".
9:20 Glielo condussero; e come vide Gesù, subito lo spirito cominciò
a contorcere il ragazzo con le convulsioni; e, caduto a terra, si rotolava schiumando.
9:21 Gesù domandò al padre: "Da quanto tempo gli avviene
questo?" Egli disse: "Dalla sua infanzia;
9:22 e spesse volte lo ha gettato anche nel fuoco e nell'acqua per farlo perire;
ma tu, se puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci".
9:23 E Gesù: "Dici: "Se puoi!" Ogni cosa è possibile
per chi crede".
9:24 Subito il padre del bambino esclamò: "Io credo; vieni in aiuto
alla mia incredulità".
9:25 Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo,
dicendogli: "Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non
rientrarvi più".
9:26 Lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il bambino rimase
come morto, e quasi tutti dicevano: "È morto".
9:27 Ma Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
9:28 Quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli gli domandarono
in privato: "Perché non abbiamo potuto scacciarlo noi?"
9:29 Egli disse loro: "Questa specie di spiriti non si può fare
uscire in altro modo che con la preghiera".
9:30 Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea; e Gesù non
voleva che si sapesse.
9:31 Infatti egli istruiva i suoi discepoli, dicendo loro: "Il Figlio dell'uomo
sta per essere dato nelle mani degli uomini ed essi l'uccideranno; ma tre giorni
dopo essere stato ucciso, risusciterà".
9:32 Ma essi non capivano le sue parole e temevano d'interrogarlo.
9:33 Giunsero a Capernaum; quando fu in casa, domandò loro: "Di
che discorrevate per strada?"
9:34 Essi tacevano, perché per via avevano discusso tra di loro chi fosse
il più grande.
9:35 Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: "Se qualcuno
vuol essere il primo, sarà l'ultimo di tutti e il servitore di tutti".
9:36 E preso un bambino, lo mise in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e
disse loro:
9:37 "Chiunque riceve uno di questi bambini nel nome mio, riceve me; e
chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato".
9:38 Giovanni gli disse: "Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava
i demòni nel tuo nome, [e che non ci segue;] e glielo abbiamo vietato
perché non ci seguiva".
9:39 Ma Gesù disse: "Non glielo vietate, perché non c'è
nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar
male di me.
9:40 Chi non è contro di noi, è per noi.
9:41 Chiunque vi avrà dato da bere un bicchier d'acqua nel nome mio,
perché siete di Cristo, in verità vi dico che non perderà
la sua ricompensa.
9:42 "E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono,
meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse
gettato in mare.
9:43 Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te
entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco
inestinguibile[,
9:44 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne].
9:45 Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per
te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna[,
9:46 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne].
9:47 Se l'occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te
entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato
nella geenna,
9:48 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne.
9:49 Poiché ognuno sarà salato con il fuoco.
9:50 Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete
sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri".
10:1 Poi Gesù partì di là e se ne andò nei territori
della Giudea e oltre il Giordano. Di nuovo si radunarono presso di lui delle
folle; e di nuovo egli insegnava loro come era solito fare.
10:2 Dei farisei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, dicendo: "È
lecito a un marito mandar via la moglie?"
10:3 Egli rispose loro: "Che cosa vi ha comandato Mosè?"
10:4 Essi dissero: "Mosè permise di scrivere un atto di ripudio
e di mandarla via".
10:5 Gesù disse loro: "È per la durezza del vostro cuore
che Mosè scrisse per voi quella norma;
10:6 ma al principio della creazione Dio li fece maschio e femmina.
10:7 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno
una sola carne.
10:8 Così non sono più due, ma una sola carne.
10:9 L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito".
10:10 In casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso argomento.
10:11 Egli disse loro: "Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra,
commette adulterio verso di lei;
10:12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio".
10:13 Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli
sgridavano coloro che glieli presentavano.
10:14 Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: "Lasciate
che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio
è per chi assomiglia a loro.
10:15 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno
di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto".
10:16 E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro.
10:17 Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi
davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per
ereditare la vita eterna?"
10:18 Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è
buono, tranne uno solo, cioè Dio.
10:19 Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non
rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e
tua madre"".
10:20 Ed egli rispose: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin
dalla mia gioventù".
10:21 Gesù, guardatolo, l'amò e gli disse: "Una cosa ti manca!
Va', vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro
in cielo; poi vieni e seguimi".
10:22 Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché
aveva molti beni.
10:23 Gesù, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto
difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!"
10:24 I discepoli si stupirono di queste sue parole. E Gesù replicò
loro: "Figlioli, quanto è difficile per quelli che confidano nelle
ricchezze entrare nel regno di Dio!
10:25 È più facile per un cammello passare attraverso la cruna
di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio".
10:26 Ed essi sempre più stupiti dicevano tra di loro: "Chi dunque
può essere salvato?"
10:27 Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: "Agli uomini
è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile
a Dio".
10:28 Pietro gli disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo
seguito".
10:29 Gesù rispose: "In verità vi dico che non vi è
nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o
figli, o campi, per amor mio e per amor del vangelo,
10:30 il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case,
fratelli, sorelle, madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo
a venire, la vita eterna.
10:31 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi primi".
10:32 Mentre erano in cammino salendo a Gerusalemme, Gesù andava davanti
a loro; essi erano turbati; quelli che seguivano erano pieni di timore. Egli
prese di nuovo da parte i dodici, e cominciò a dir loro le cose che stavano
per accadergli:
10:33 "Noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato
nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi. Essi lo condanneranno a morte
e lo consegneranno ai pagani,
10:34 i quali lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e l'uccideranno;
ma, dopo tre giorni, egli risusciterà".
10:35 Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui, dicendogli:
"Maestro, desideriamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo".
10:36 Egli disse loro: "Che volete che io faccia per voi?"
10:37 Essi gli dissero: "Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro
alla tua sinistra nella tua gloria".
10:38 Ma Gesù disse loro: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete
voi bere il calice che io bevo, o essere battezzati del battesimo del quale
io sono battezzato?" Essi gli dissero: "Sì, lo possiamo".
10:39 E Gesù disse loro: "Voi certo berrete il calice che io bevo
e sarete battezzati del battesimo del quale io sono battezzato;
10:40 ma quanto al sedersi alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me
concederlo, ma è per quelli a cui è stato preparato".
10:41 I dieci, udito ciò, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni.
10:42 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: "Voi sapete che
quelli che son reputati principi delle nazioni le signoreggiano e che i loro
grandi le sottomettono al loro dominio.
10:43 Ma non è così tra di voi; anzi, chiunque vorrà essere
grande fra voi, sarà vostro servitore;
10:44 e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di
tutti.
10:45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere
servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per
molti".
10:46 Poi giunsero a Gerico. E come Gesù usciva da Gerico con i suoi
discepoli e con una gran folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante,
sedeva presso la strada.
10:47 Udito che chi passava era Gesù il Nazareno, si mise a gridare e
a dire: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!"
10:48 E molti lo sgridavano perché tacesse, ma quello gridava più
forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!"
10:49 Gesù, fermatosi, disse: "Chiamatelo!" E chiamarono il
cieco, dicendogli: "Coraggio, àlzati! Egli ti chiama".
10:50 Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne
da Gesù.
10:51 E Gesù, rivolgendosi a lui, gli disse: "Che cosa vuoi che
ti faccia?" Il cieco gli rispose: "Rabbunì, che io ricuperi
la vista".
10:52 Gesù gli disse: "Va', la tua fede ti ha salvato". In
quell'istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesù per la via.
11:1 Quando furono giunti vicino a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso
il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli,
11:2 dicendo loro: "Andate nel villaggio che è di fronte a voi;
appena entrati, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non è
montato ancora nessuno; scioglietelo e conducetelo qui da me.
11:3 Se qualcuno vi dice: "Perché fate questo?" rispondete:
"Il Signore ne ha bisogno, e lo rimanderà subito qua"".
11:4 Essi andarono e trovarono un puledro legato a una porta, fuori, sulla strada,
e lo sciolsero.
11:5 Alcuni tra quelli che erano lì presenti dissero loro: "Che
fate? Perché sciogliete il puledro?"
11:6 Essi risposero come Gesù aveva detto. E quelli li lasciarono fare.
11:7 Essi condussero il puledro a Gesù, gettarono su quello i loro mantelli
ed egli vi montò sopra.
11:8 Molti stendevano sulla via i loro mantelli; e altri, delle fronde che avevano
tagliate nei campi.
11:9 Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: "Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
11:10 Benedetto il regno che viene, il regno di Davide, nostro padre! Osanna
nei luoghi altissimi!"
11:11 Gesù entrò a Gerusalemme nel tempio; e dopo aver osservato
ogni cosa intorno, essendo già l'ora tarda, uscì per andare a
Betania con i dodici.
11:12 Il giorno seguente, quando furono usciti da Betania, egli ebbe fame.
11:13 Veduto di lontano un fico, che aveva delle foglie, andò a vedere
se vi trovasse qualche cosa; ma, avvicinatosi al fico, non vi trovò niente
altro che foglie; perché non era la stagione dei fichi.
11:14 Gesù, rivolgendosi al fico, gli disse: "Nessuno mangi mai
più frutto da te!" E i suoi discepoli udirono.
11:15 Vennero a Gerusalemme e Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare
coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei
cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi;
11:16 e non permetteva a nessuno di portare oggetti attraverso il tempio.
11:17 E insegnava, dicendo loro: "Non è scritto: "La mia casa
sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?" Ma voi ne avete
fatto un covo di ladroni".
11:18 I capi dei sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo
di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla
era piena d'ammirazione per il suo insegnamento.
11:19 Quando fu sera, uscirono dalla città.
11:20 La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici.
11:21 Pietro, ricordatosi, gli disse: "Maestro, vedi, il fico che tu maledicesti
è seccato".
11:22 Gesù rispose e disse loro: "Abbiate fede in Dio!
11:23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: "Togliti
di là e gettati nel mare", se non dubita in cuor suo, ma crede che
quel che dice avverrà, gli sarà fatto.
11:24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete
che le avete ricevute, e voi le otterrete.
11:25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate;
affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre
colpe.
11:26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli
perdonerà le vostre colpe.]"
11:27 Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; mentre egli passeggiava nel tempio,
i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani si avvicinarono a lui e gli dissero:
11:28 "Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità
di fare queste cose?"
11:29 Gesù disse loro: "Io vi farò una domanda; rispondetemi
e vi dirò con quale autorità io faccio queste cose.
11:30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi".
11:31 Essi ragionavano così tra di loro: "Se diciamo: "dal
cielo", egli dirà: "Perché dunque non gli credeste?"
11:32 Diremo invece: "dagli uomini?"..." Essi temevano il popolo,
perché tutti pensavano che Giovanni fosse veramente profeta.
11:33 Risposero a Gesù: "Non lo sappiamo". Perciò Gesù
disse loro: "Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste
cose".
12:1 Poi cominciò a parlare loro in parabole:
"Un uomo piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò
una buca per pigiare l'uva e vi costruì una torre; l'affittò a
dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio.
12:2 Al tempo della raccolta mandò a quei vignaiuoli un servo per ricevere
da loro la sua parte dei frutti della vigna.
12:3 Ma essi lo presero, lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote.
12:4 Egli mandò loro un altro servo; e anche questo insultarono e ferirono
alla testa.
12:5 Egli ne mandò un altro, e quelli lo uccisero; poi molti altri che
picchiarono o uccisero.
12:6 Aveva ancora un unico figlio diletto e quello glielo mandò per ultimo,
dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio".
12:7 Ma quei vignaiuoli dissero tra di loro: "Costui è l'erede;
venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra".
12:8 Così lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna.
12:9 Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà, farà
perire quei vignaiuoli e darà la vigna ad altri.
12:10 Non avete neppure letto questa Scrittura: "La pietra che i costruttori
hanno rifiutata, è diventata pietra angolare;
12:11 ciò è stato fatto dal Signore, ed è una cosa meravigliosa
ai nostri occhi?""
12:12 Essi cercavano di prenderlo, ma ebbero paura della folla; perché
capirono che egli aveva detto quella parabola per loro. E, lasciatolo, se ne
andarono.
12:13 Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo con una
domanda.
12:14 Essi andarono da lui e gli dissero: "Maestro, noi sappiamo che tu
sei sincero, e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza
delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito,
o no, pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo darlo o non darlo?"
12:15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: "Perché
mi tentate? Portatemi un denaro, ché io lo veda".
12:16 Essi glielo portarono ed egli disse loro: "Di chi è questa
effigie e questa iscrizione?" Essi gli dissero: "Di Cesare".
12:17 Allora Gesù disse loro: "Rendete a Cesare quel che è
di Cesare e a Dio quel che è di Dio". Ed essi si meravigliarono
di lui.
12:18 Poi vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione,
e gli domandarono:
12:19 "Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello
di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie
e dia una discendenza a suo fratello.
12:20 C'erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morì e non lasciò
figli.
12:21 Il secondo la prese e morì senza lasciare discendenti. Così
il terzo.
12:22 I sette non lasciarono discendenti. Infine, dopo tutti loro, morì
anche la donna.
12:23 Nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di quale dei sette sarà
ella moglie? Perché tutti e sette l'hanno avuta in moglie".
12:24 Gesù disse loro: "Non errate voi proprio perché non
conoscete le Scritture né la potenza di Dio?
12:25 Infatti quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né
danno moglie, ma sono come angeli nel cielo.
12:26 Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro
di Mosè, nel passo del "pruno", come Dio gli parlò dicendo:
"Io sono il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe"?
12:27 Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate di molto".
12:28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto
bene, si avvicinò e gli domandò: "Qual è il più
importante di tutti i comandamenti?"
12:29 Gesù rispose: "Il primo è: "Ascolta, Israele:
Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore:
12:30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima
tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua".
12:31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso".
Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi".
12:32 Lo scriba gli disse: "Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità,
che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun
altro;
12:33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la
forza, e amare il prossimo come sé stesso, è molto più
di tutti gli olocausti e i sacrifici".
12:34 Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: "Tu
non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno osava più interrogarlo.
12:35 Gesù, mentre insegnava nel tempio, disse: "Come mai gli scribi
dicono che il Cristo è Figlio di Davide?
12:36 Davide stesso disse per lo Spirito Santo: "Il Signore ha detto al
mio Signore: 'Siedi alla mia destra, finché io abbia messo i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi'".
12:37 Davide stesso lo chiama Signore; dunque come può essere suo figlio?"
E una gran folla lo ascoltava con piacere.
12:38 Nel suo insegnamento Gesù diceva: "Guardatevi dagli scribi,
che amano passeggiare in lunghe vesti, ed essere salutati nelle piazze,
12:39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;
12:40 essi che divorano le case delle vedove e fanno lunghe preghiere per mettersi
in mostra. Costoro riceveranno una maggior condanna".
12:41 Sedutosi di fronte alla cassa delle offerte, Gesù guardava come
la gente metteva denaro nella cassa; molti ricchi ne mettevano assai.
12:42 Venuta una povera vedova, vi mise due spiccioli che fanno un quarto di
soldo.
12:43 Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: "In
verità io vi dico che questa povera vedova ha messo nella cassa delle
offerte più di tutti gli altri:
12:44 poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, ma lei, nella
sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto
aveva per vivere".
13:1 Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: "Maestro,
guarda che pietre e che edifici!"
13:2 Gesù gli disse: "Vedi questi grandi edifici? Non sarà
lasciata pietra su pietra che non sia diroccata".
13:3 Poi, mentre era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro,
Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte:
13:4 "Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno
del tempo in cui tutte queste cose staranno per compiersi?"
13:5 Gesù cominciò a dir loro: "Guardate che nessuno v'inganni!
13:6 Molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io"; e ne inganneranno
molti.
13:7 Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario
che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine.
13:8 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno;
vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno
un principio di dolori.
13:9 Badate a voi stessi! Vi consegneranno ai tribunali, sarete battuti nelle
sinagoghe, sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per causa mia,
affinché ciò serva loro di testimonianza.
13:10 E prima bisogna che il vangelo sia predicato fra tutte le genti.
13:11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi
in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato
in quell'ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo.
13:12 Il fratello darà il fratello alla morte, il padre darà il
figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
13:13 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato
sino alla fine, sarà salvato.
13:14 Quando poi vedrete l'abominazione della desolazione posta là dove
non deve stare (chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella
Giudea, fuggano ai monti;
13:15 chi sarà sulla terrazza non scenda e non entri in casa sua per
prendere qualcosa,
13:16 e chi sarà nel campo non torni indietro a prendere la sua veste.
13:17 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in quei
giorni!
13:18 Pregate che ciò non avvenga d'inverno!
13:19 Perché quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non ce n'è
stata una uguale dal principio del mondo che Dio ha creato, fino ad ora, né
mai più vi sarà.
13:20 Se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuno scamperebbe;
ma, a causa dei suoi eletti, egli ha abbreviato quei giorni.
13:21 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là",
non lo credete;
13:22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni
e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.
13:23 Ma voi, state attenti; io vi ho predetto ogni cosa.
13:24 Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà
e la luna non darà più il suo splendore;
13:25 le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate.
13:26 Allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con grande
potenza e gloria.
13:27 Ed egli allora manderà gli angeli a raccogliere i suoi eletti dai
quattro venti, dall'estremo della terra all'estremo del cielo.
13:28 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando i suoi rami si fanno
teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina.
13:29 Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che
egli è vicino, alle porte.
13:30 In verità vi dico che questa generazione non passerà prima
che tutte queste cose siano avvenute.
13:31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
13:32 Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li sa, neppure gli angeli
del cielo, neppure il Figlio, ma solo il Padre.
13:33 State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà
quel momento.
13:34 È come un uomo che si è messo in viaggio, dopo aver lasciato
la sua casa, dandone la responsabilità ai suoi servi, a ciascuno il proprio
compito, e comandando al portinaio di vegliare.
13:35 Vegliate dunque perché non sapete quando viene il padrone di casa;
se a sera, o a mezzanotte, o al cantare del gallo, o la mattina;
13:36 perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
13:37 Quel che dico a voi, lo dico a tutti: "Vegliate"".
14:1 Mancavano due giorni alla Pasqua e alla festa degli Azzimi; i capi dei
sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno
e ucciderlo;
14:2 infatti dicevano: "Non durante la festa, perché non vi sia
qualche tumulto di popolo".
14:3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era
a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio
profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l'alabastro, gli versò
l'olio sul capo.
14:4 Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: "Perché si è
fatto questo spreco d'olio?
14:5 Si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari, e darli
ai poveri". Ed erano irritati contro di lei.
14:6 Ma Gesù disse: "Lasciatela stare! Perché le date noia?
Ha fatto un'azione buona verso di me.
14:7 Poiché i poveri li avete sempre con voi; quando volete, potete far
loro del bene; ma me non mi avete per sempre.
14:8 Lei ha fatto ciò che poteva; ha anticipato l'unzione del mio corpo
per la sepoltura.
14:9 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato
il vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria
di lei".
14:10 Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti con
lo scopo di consegnar loro Gesù.
14:11 Essi, dopo averlo ascoltato, si rallegrarono e promisero di dargli del
denaro. Perciò egli cercava il modo opportuno per consegnarlo.
14:12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi
discepoli gli dissero: "Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena pasquale?"
14:13 Egli mandò due dei suoi discepoli e disse loro: "Andate in
città, e vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua;
seguitelo;
14:14 dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov'è
la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?"
14:15 Egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata e pronta;
lì apparecchiate per noi".
14:16 I discepoli andarono, giunsero nella città e trovarono come egli
aveva detto loro; e prepararono per la Pasqua.
14:17 Quando fu sera, giunse Gesù con i dodici.
14:18 Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: "In verità
io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà".
14:19 Essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "Sono
forse io?"
14:20 Egli disse loro: "È uno dei dodici, che intinge con me nel
piatto.
14:21 Certo il Figlio dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui, ma guai
a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe
per quell'uomo se non fosse mai nato!"
14:22 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo
spezzò, lo diede loro e disse: "Prendete, questo è il mio
corpo".
14:23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero.
14:24 Poi Gesù disse: "Questo è il mio sangue, il sangue
del patto, che è sparso per molti.
14:25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della
vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio".
14:26 Dopo che ebbero cantato gli inni, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
14:27 Gesù disse loro: "Voi tutti sarete scandalizzati perché
è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse".
14:28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea".
14:29 Allora Pietro gli disse: "Quand'anche tutti fossero scandalizzati,
io però non lo sarò!"
14:30 Gesù gli disse: "In verità ti dico che tu, oggi, in
questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai
tre volte".
14:31 Ma egli diceva più fermamente ancora: "Anche se dovessi morire
con te, non ti rinnegherò". Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.
14:32 Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli:
"Sedete qui finché io abbia pregato".
14:33 Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e cominciò
a essere spaventato e angosciato.
14:34 E disse loro: "L'anima mia è oppressa da tristezza mortale;
rimanete qui e vegliate".
14:35 Andato un po' più avanti, si gettò a terra; e pregava che,
se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui.
14:36 Diceva: "Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana
da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu
vuoi".
14:37 Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: "Simone!
Dormi? Non sei stato capace di vegliare un'ora sola?
14:38 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è
pronto, ma la carne è debole".
14:39 Di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole.
14:40 E, tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi
loro erano appesantiti; e non sapevano che rispondergli.
14:41 Venne la terza volta e disse loro: "Dormite pure, ormai, e riposatevi!
Basta! L'ora è venuta: ecco, il Figlio dell'uomo è consegnato
nelle mani dei peccatori.
14:42 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino".
14:43 In quell'istante, mentre Gesù parlava ancora, arrivò Giuda,
uno dei dodici, e insieme a lui una folla con spade e bastoni, inviata da parte
dei capi dei sacerdoti, degli scribi e degli anziani.
14:44 Colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: "Quello
che bacerò, è lui; pigliatelo e portatelo via sicuramente".
14:45 Appena giunse, subito si accostò a lui e disse: "Maestro!"
e lo baciò.
14:46 Allora quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono.
14:47 Ma uno di quelli che erano lì presenti, tratta la spada, percosse
il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio.
14:48 Gesù, rivolto a loro, disse: "Siete usciti con spade e bastoni
come per prendere un brigante.
14:49 Ogni giorno ero in mezzo a voi insegnando nel tempio e voi non mi avete
preso; ma questo è avvenuto affinché le Scritture fossero adempiute".
14:50 Allora tutti, lasciatolo, se ne fuggirono.
14:51 Un giovane lo seguiva, coperto soltanto con un lenzuolo; e lo afferrarono;
14:52 ma egli, lasciando andare il lenzuolo, se ne fuggì nudo.
14:53 Condussero Gesù davanti al sommo sacerdote; e si riunirono tutti
i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.
14:54 Pietro, che lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo
sacerdote, stava lì seduto con le guardie e si scaldava al fuoco.
14:55 I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche testimonianza
contro Gesù per farlo morire; ma non ne trovavano.
14:56 Molti deponevano il falso contro di lui; ma le testimonianze non erano
concordi.
14:57 E alcuni si alzarono e testimoniarono falsamente contro di lui dicendo:
14:58 "Noi l'abbiamo udito mentre diceva: "Io distruggerò questo
tempio fatto da mani d'uomo, e in tre giorni ne ricostruirò un altro,
non fatto da mani d'uomo"".
14:59 Ma neppure così la loro testimonianza era concorde.
14:60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò
a Gesù: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro
di te?"
14:61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò
e gli disse: "Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?"
14:62 Gesù disse: "Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto
alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo".
14:63 Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: "Che bisogno
abbiamo ancora di testimoni?
14:64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?" Tutti lo condannarono
come reo di morte.
14:65 Alcuni cominciarono a sputargli addosso; poi gli coprirono la faccia e
gli davano dei pugni dicendo: "Indovina, profeta!" E le guardie si
misero a schiaffeggiarlo.
14:66 Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle serve del sommo
sacerdote;
14:67 e, veduto Pietro che si scaldava, lo guardò bene in viso e disse:
"Anche tu eri con Gesù Nazareno".
14:68 Ma egli negò dicendo: "Non so, né capisco quello che
tu dici". Poi andò fuori nell'atrio e [il gallo cantò].
14:69 La serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire ai presenti: "Costui
è uno di quelli". Ma lui lo negò di nuovo.
14:70 E ancora, poco dopo, coloro che erano lì dicevano a Pietro: "Certamente
tu sei uno di quelli, anche perché sei Galileo".
14:71 Ma egli prese a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo di
cui parlate".
14:72 E subito, per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si
ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: "Prima che
il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte". E si abbandonò
al pianto.
15:1 La mattina presto, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e
tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via
e lo consegnarono a Pilato.
15:2 Pilato gli domandò: "Sei tu il re dei Giudei?" Gesù
gli rispose: "Tu lo dici".
15:3 I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose;
15:4 e Pilato di nuovo lo interrogò dicendo: "Non rispondi nulla?
Vedi di quante cose ti accusano!"
15:5 Ma Gesù non rispose più nulla; e Pilato se ne meravigliava.
15:6 Ogni festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, quello che la folla
domandava.
15:7 Vi era allora in prigione un tale, chiamato Barabba, insieme ad alcuni
ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta.
15:8 La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che
facesse come sempre aveva loro fatto.
15:9 E Pilato rispose loro: "Volete che io vi liberi il re dei Giudei?"
15:10 Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato
per invidia.
15:11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse
loro Barabba.
15:12 Pilato si rivolse di nuovo a loro, dicendo: "Che farò dunque
di colui che voi chiamate il re dei Giudei?"
15:13 Ed essi di nuovo gridarono: "Crocifiggilo!"
15:14 Pilato disse loro: "Ma che male ha fatto?" Ma essi gridarono
più forte che mai: "Crocifiggilo!"
15:15 Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò
Gesù, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso.
15:16 Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè dentro
il pretorio, e radunarono tutta la coorte.
15:17 Lo vestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine,
gliela misero sul capo,
15:18 e cominciarono a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!"
15:19 E gli percotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi
in ginocchio, si prostravano davanti a lui.
15:20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle
sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo.
15:21 Costrinsero a portar la croce di lui un certo Simone di Cirene, padre
di Alessandro e di Rufo, che passava di là, tornando dai campi.
15:22 E condussero Gesù al luogo detto Golgota che, tradotto, vuol dire
"luogo del teschio".
15:23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese.
15:24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per
sapere quello che ciascuno dovesse prendere.
15:25 Era l'ora terza quando lo crocifissero.
15:26 L'iscrizione indicante il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei.
15:27 Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua
sinistra.
15:28 [E si adempì la Scrittura che dice: "Egli è stato conteggiato
fra i malfattori".]
15:29 Quelli che passavano lì vicino lo insultavano, scotendo il capo
e dicendo: "Eh, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni,
15:30 salva te stesso e scendi giù dalla croce!"
15:31 Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi,
dicevano l'uno all'altro: "Ha salvato altri e non può salvare sé
stesso.
15:32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo
e crediamo!" Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
15:33 Venuta l'ora sesta, si fecero tenebre su tutto il paese, fino all'ora
nona.
15:34 All'ora nona, Gesù gridò a gran voce: "Eloì,
Eloì lamà sabactàni?" che, tradotto, vuol dire: "Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?"
15:35 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: "Chiama Elia!"
15:36 Uno di loro corse e, dopo aver inzuppato d'aceto una spugna, la pose in
cima a una canna e gli diede da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se Elia
viene a farlo scendere".
15:37 Gesù, emesso un gran grido, rese lo spirito.
15:38 E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo.
15:39 E il centurione che era lì presente di fronte a Gesù, avendolo
visto spirare in quel modo, disse: "Veramente, quest'uomo era Figlio di
Dio!"
15:40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano. Tra di loro vi erano
anche Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore e di Iose, e Salome,
15:41 che lo seguivano e lo servivano da quando egli era in Galilea, e molte
altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
15:42 Essendo già sera (poiché era la Preparazione, cioè
la vigilia del sabato),
15:43 venne Giuseppe d'Arimatea, illustre membro del Consiglio, il quale aspettava
anch'egli il regno di Dio; e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato
e domandò il corpo di Gesù.
15:44 Pilato si meravigliò che fosse già morto; e dopo aver chiamato
il centurione, gli domandò se Gesù era morto da molto tempo;
15:45 avutane conferma dal centurione, diede il corpo a Giuseppe.
15:46 Questi comprò un lenzuolo e, tratto Gesù giù dalla
croce, lo avvolse nel panno, lo pose in una tomba scavata nella roccia; poi
rotolò una pietra contro l'apertura del sepolcro.
15:47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, stavano a guardare il luogo
dov'era stato messo.
16:1 Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono
degli aromi per andare a ungere Gesù.
16:2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro
al levar del sole.
16:3 E dicevano tra di loro: "Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura
del sepolcro?"
16:4 Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure
molto grande.
16:5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una
veste bianca, e furono spaventate.
16:6 Ma egli disse loro: "Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il
Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è
qui; ecco il luogo dove l'avevano messo.
16:7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea;
là lo vedrete, come vi ha detto".
16:8 Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da
tremito e da stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.
16:9 [Or Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della
settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette
demòni.
16:10 Questa andò ad annunziarlo a coloro che erano stati con lui, i
quali facevano cordoglio e piangevano.
16:11 Essi, udito che egli viveva ed era stato visto da lei, non lo credettero.
16:12 Dopo questo, apparve in modo diverso a due di loro che erano in cammino
verso i campi;
16:13 e questi andarono ad annunziarlo agli altri; ma neppure a quelli credettero.
16:14 Poi apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò della
loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto
a quelli che l'avevano visto risuscitato.
16:15 E disse loro: "Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a
ogni creatura.
16:16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato;
ma chi non avrà creduto sarà condannato.
16:17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel
nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove;
16:18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non
ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno".
16:19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo
e sedette alla destra di Dio.
16:20 E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con
loro confermando la Parola con i segni che l'accompagnavano.]
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