Il cammino cristiano




Le origini occulte delle pratiche olistiche

messaggio rivolto ai lettori cristiani - parte del testo a cura di L. Rega, C. Guiati

 

Introduzione

Le terapie olistiche fanno riferimento alla cura dell'intera persona - corpo, mente e spirito - mediante cure naturali o spirituali. La maggior parte di esse si basano sulle più diverse dottrine esoteriche.

Il campo delle pratiche olistiche è molto vasto. Ricordiamo tra le principali: omeopatia, autoanalisi, suggestione e autosuggestione, ipnotismo, medicina ayurvedica, agopuntura e agopressione, yoga, reiki, dinamismo dei gruppi, piramidologia, pranoterapia, cristalloterapia e chakra, rebirthing, shiatsu, biofeedback, training autogeno, kinesiologia, omeoterapia, omotossicologia, radioestesia, antroposofia, pendolo, bacchetta divinatoria...

Fanno parte delle pratiche olistiche anche molte discipline di provenienza orientale - il qi gong, i tantra, i già menzionati yoga, reiki e agopuntura, il tai chi chuan, e per estensione gli "stili interni" dei vari karate, judo, kung fu, aikido, kyudo, ecc. Queste pratiche si basano sui princìpi occulti propri delle religioni orientali (taoismo, scintoismo e buddhismo), che molto spesso i praticanti ignorano o accettano senza riserve, considerandoli magari degli stratagemmi ideati per far apprendere correttamente una tecnica, o solo dei racconti che aiutano a comprendere la storia della disciplina che si sta studiando.

Tutte queste discipline, siano esse tecniche di autoguarigione, rilassamento, difesa personale o maggior conoscenza di sé, hanno un obiettivo comune: far entrare l'uomo in contatto con forze occulte che le religioni orientali chiamano semplicemente "energia vitale" (Chi, o Ki), "forza vitale" o "principio vitale" dell'universo, tralasciando di spiegarne l'origine.
I praticanti esperti di discipline come il reiki, il tai chi chuan e lo yoga, spesso sono in grado di percepire in se stessi queste forze spirituali e sperimentano capacità attribuibili a un intervento occulto, o anche medianiche.

Le cose non cambiano molto nel caso di discipline occidentali molto note come l'ipnosi, il training autogeno, la pranoterapia e l'omeopatia (che non va confusa con la fitoterapia o erboristeria, ossia la cura con le erbe medicinali).

Ricordiamo che le terapie olistiche nascono dall'idea che la malattia non va risolta mediante la ricerca scientifica, ma che bisogna intervenire sull'essere umano a livello "spirituale" per curare le disarmonie energetiche. Questo apre la porta ad ogni sorta di medicina alternativa "new age" che sarà tanto più efficace, quanto più si avvicinerà al mondo dell'esoterismo.

Perciò anche se tali discipline si presentano inizialmente sotto vesti innocue e benefiche, progressivamente conducono colui o colei che se ne avvicina, ad inoltrarsi in livelli o tecniche sempre più approfondite ed occulte.

Ueli Wenger, un ex praticante di medicina olistica, praticò a lungo touch for health, polarità, kinesiologia, reiki, massaggi integrali, riflessologia plantare, terapia con i Fiori di Bach, sali Schüssler, ecc. Wenger cercava in questo modo di aiutare gli altri, e si accorse che questi metodi funzionavano. Li sperimentava su se stesso e sugli altri.
Oggi Wenger ha rigettato queste pratiche, e le commenta così: "Il massaggio, ad esempio, non ha niente a che fare con l'esoterismo. Ma ben presto ci si addentra in settori nei quali si lavora con flussi energetici nel corpo umano. E infine si attinge assistenza da energie cosmiche. Però nessuno verifica da dove provengono. Si usano solo perché sono efficaci. [...] Ma non è così semplice. Dio c'è, e c'è anche Satana; ci sono angeli e ci sono demoni. Molte persone non s'immaginano neanche quant'è grande la potenza di Dio - ma nemmeno quant'è reale Satana. Il mondo invisibile è qui, presente. E quello che in esso avviene non è un gioco, si tratta di vita o di morte."

Non potendo trattare in dettaglio ogni singola disciplina orientale e occidentale, ci limiteremo a citarne alcune.


L'omeopatia

(Per un esame dal punto di vista scientifico si veda qui)

La più diffusa delle medicine alternative alla medicina tradizionale è l'omeopatia: è difficile trovare in Italia una casa in cui non sia entrato un flacone di gocce o pillole omeopatiche, come non esiste ormai nel nostro paese farmacia che non venda e che non proponga con insistenza crescente i prodotti omeopatici.

Fare una breve analisi della medicina alternativa più diffusa nel mondo occidentale non è cosa facile: si rischia di andare controcorrente e di rivelare aspetti assolutamente sconosciuti alla stragrande maggioranza delle persone.

In passato ho assunto prodotti omeopatici, quando la medicina ufficiale non aveva risolto alcune manifestazioni dolorose che mi affliggevano. Talvolta sembravano funzionare, talvolta no. Poi ho voluto saperne di più, e le scoperte che ho fatto mi hanno obbligato ad una scelta: ora non faccio più uso di prodotti omeopatici. Faccio ricorso alla medicina ufficiale e, quando possibile, per lievi problemi di salute, mi affido ai prodotti naturali, facendo uso di erbe officinali.

Parlando con altre persone, ho scoperto che molti sono convinti che l'omeopatia (come pure i fiori di Bach e le altre forme omeopatiche) sia semplicemente una medicina naturale, e che i prodotti omeopatici siano solo degli estratti di erbe officinali. Vorrei perciò chiarire brevemente questo "qui pro quo".


Origini

L'omeopatia fu fondata da Samuel Hahnemann (1755-1843). Egli era affiliato ad una loggia massonica, ed era amico di Mesmer, uno dei maggiori oppositori della fede cristiana e ideatore dell'ipnosi e del "magnetismo animale".

La sua vita fu segnata da molte disgrazie e lutti familiari per cause non naturali (due figlie furono uccise, un'altra morì in circostanze inspiegabili e l'unico figlio scomparve misteriosamente).

Hahnemann non era soddisfatto dei risultati della medicina tradizionale, perciò decise di voler trovare egli stesso la ragione delle malattie ed una loro possibile soluzione.

Egli arrivò all'ipotesi che il male era prodotto da una "potenza spirituale nemica", e che le malattie potevano essere guarite proprio grazie a quelle sostanze, diluite, che le avevano generate. Stabilì perciò il principio della "similitudine", che afferma che "il simile guarisce il simile" (similia similibus curentur). Ma questo principio non era affatto una scoperta: in Tibet, in Cina ed in Arabia era già conosciuto da secoli.


Nome e principi

L'etimologia del nome "omeopatia" viene dal greco "homoion" (simile) e "pathos" (malattia).

Questa cura consiste nel curare il malato con un medicinale che produrrebbe in un essere sano gli stessi sintomi della malattia. Questo è il primo principio: il principio della similitudine.

Il secondo principio: la diluizione. Il principio attivo che produce la malattia deve essere diluito per avere la minore concentrazione possibile, perché una dose infima possiede delle virtù guaritrici maggiori. Questa diluizione viene indicata con la lettera D, seguita dal numero di diluizioni in 9 parti di alcool. Ad esempio una diluizione D20 equivale ad un litro di principio attivo versato nella totalità d'acqua del nostro globo terrestre.

Hahnemann stesso affermò che a partire dalla diluizione D30, non esiste più una sola molecola di principio attivo nel prodotto omeopatico. Secondo lui, la materia viene ridotta alla sua sostanza intrinseca e pura ed assume il suo potenziale spirituale.

Terzo principio: processo di scuotimento. I prodotti omeopatici, non hanno secondo Hahnemann un effetto chimico, ma un effetto dinamico, perché entrano in gioco delle forze esterne. Bisogna perciò "dinamizzare" il prodotto tramite lo scuotimento: la "forza cosmica" viene così trasmessa da chi prepara il medicinale al prodotto stesso, in modo misterioso.


Cos'è in realtà?

La nozione di forza cosmica, di potenza dinamica, di armonia con l'energia terrestre, rinvia ad una visione del mondo di tipo occulto: parlano in questi termini anche la magia, lo yoga, la radioestesia, l'antroposofia, e in generale tutto il movimento New Age. Infatti il linguaggio di Hahnemann è molto simile a quello degli yogi e dei guru orientali: questo dimostra ampiamente che l'omeopatia si basa principalmente sulle filosofie orientali.

Nell'omeopatia c'è veramente la dottrina della spiritualizzazione della materia, perché la forza guaritrice è di tipo spirituale e non chimico.

La cosa sorprendente è che Hahnemann ha affermato egli stesso di aver ricevuto il suo metodo curativo grazie alle rivelazioni spiritiche (cfr. Larousse du 20 siècle, ed. 1930), ma nessuno ci ha fatto caso. Nelle opere che ha scritto ha rivelato una grande avversione per Gesù Cristo, e una grande stima invece per Confucio.


Ragioni del successo

L'omeopatia ha avuto un grande successo nel mondo occidentale, dovuto alla sfiducia progressiva per la medicina tradizionale.

Innanzitutto bisogna chiarire che l'omeopatia non ha alcun effetto sulle malattie gravi; i prodotti omeopatici vengono prescritti solo per lievi affezioni.

Il prodotto omeopatico ha quasi certamente un effetto "placebo", in cui la guarigione o l'attenuazione del male dipende dalla convinzione del malato. L'effetto sul malato è di tipo psichico e non certo chimico. [N.d.r.: recentemente questa posizione è stata ribadita pubblicamente anche da Piero Angela, autore della serie di trasmissioni scientifiche Superquark.]


Come comportarsi?

Un cristiano deve curarsi con preparati omeopatici? Sicuramente dobbiamo documentarci: non possiamo classificare in modo acritico ogni metodo di guarigione come occulto, ma non dobbiamo neppure chiudere gli occhi su fatti lampanti ed allarmanti.

Se una certa pratica affonda le sue radici nella superstizione, o nell'esoterismo (anche quello di provenienza "religiosa" orientale), come nei casi che abbiamo appena visto, faremmo meglio ad astenercene. Abbiamo anche ragione di allontanarci immediatamente da qualsiasi medico omeopata che faccia una diagnosi grazie al pendolino.

Il mondo ci spinge a ricercare la salute con qualsiasi mezzo: ma la Bibbia ci insegna che in ogni situazione dobbiamo ricercare innanzitutto il pensiero di Dio e la Sua volontà.

 

Altre pratiche


Cristalloterapia

Essa sostiene che le pietre, i cristalli od anche le gemme contengano una carica di energia positiva capace di ristabilire il flusso energetico del corpo e della mente. La terapia consiste nell'applicare queste pietre direttamente sulle parti del corpo da curare, meglio se in corrispondenza dei chakra, cioè sui sette punti vitali-energetici che l'Induismo o il Tantrismo avrebbe individuato. Si può anche immergere le pietre nell'acqua che deve essere bevuta, o si può purificare l'ambiente in cui viviamo sistemando delle pietre nella nostra casa.

L'uso delle pietre per motivi terapeutici fa parte di una lunga tradizione sciamanica, magica e occultistica; più comunemente si usano le gemme come amuleti e talismani, che avrebbero il potere di allontanare la cattiva sorte e di proteggere dagli influssi negativi.

Questa pseudo terapia non è fondata su basi scientifiche, neanche sperimentali, e i successi o gli insuccessi sono dovuti solo ed esclusivamente ad un effetto placebo cioè legato all'autosuggestione.

Al di là dell'inconsistenza scientifica di questi metodi, come cristiani dobbiamo preoccuparci delle loro implicazioni magiche e occulte.


Cromoterapia

In questa disciplina il colore viene utilizzato come fonte di guarigione; secondo i teorici di questa nuova terapia basta guardare il rosso o una parete azzurra per guarire dal punto di vista spirituale, mentale e fisico. Questa terapia morbida innescherebbe un meccanismo di autoguarigione in grado di dare risultati immediati, a volta miracolosi.

Secondo le riviste specializzate del settore ogni malattia deriverebbe da uno squilibrio energetico dell' aura (l'energia vitale che circonderebbe ogni corpo ed anche la parte spirituale, l'essenza più profonda dell'essere), che solo i terapeuti con doni particolari sono in grado di vedere, in tutti i suoi colori, dunque solo loro sono in grado di prescrivere in forma personalizzata la relativa terapia.

Sembra una terapia innocua, ma è legata alla superstizione e all'idolatria, in quanto basterebbe dare uno sguardo o toccare una bottiglietta di un determinato colore per essere guariti.


Fiori di Bach

La terapia con i fiori di Bach è stata sviluppata dal Dr. Edward Bach nel 1935.

Esistono 38 rimedi preparati dai fiori di piante selvatiche, arbusti o alberi. Vengono prescritti non in base alla sofferenza fisica, ma piuttosto secondo lo stato mentale della persona sofferente, secondo il suo stato d'animo di paura, ansia, rabbia o depressione.

Possono essere associati al tema natale astrologico, alla meditazione trascendentale, e addirittura alla preghiera "cristiana": insomma un vero put-pourry sincretistico di magia, religioni orientali e pseudocristianesimo.


Medicina ayurvedica

È una medicina molto alla moda in questo momento. Arriva dall'India e pretende di donare la vitalità, la salute e la bellezza grazie all'armonia del corpo e della mente. Ayurveda è una parola composta da ayur = vita e veda = scienza o conoscenza. Il medico ayurvedico è una specie di guru che si propone di curare l'uomo nel corpo, nella mente e nello spirito.

È una medicina pagana e politeista: si tratta di credere che nel corpo umano ci sono cinque grandi elementi: etere, aria, fuoco, terra, acqua, che originano tre movimenti del corpo, governati da tre dèi indiani: Vada, Pitta e Kapha.


Pranoterapia

Particolare forma di terapia basata sul supposto trasferimento di prana (nelle antiche religioni indiane, energia vitale dell'universo), da un individuo sano ad uno malato.

La New-Age afferma che l'energia vitale dell'universo, o energia cosmica è Dio o gli spiriti (che i pranoterapeuti invocano durante il trasferimento di energia).

Il pranoterapeuta nel migliore dei casi è un ciarlatano, oppure è uno spiritista in diretto contatto con entità demoniache.


Sciamanesimo

Lo sciamanesimo si rifà alle "religioni della natura". Secondo questa visione del mondo "originaria", il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile degli spiriti e delle divinità esistono uno dentro l'altro e uno per l'altro. Lo "sciamano" è una persona che intraprende un viaggio nel mondo degli spiriti aiutato dall'ingestione di particolari sostanze psicotropiche, o da rituali pagani. Durante le sedute di guarigione, alla persona da guarire vengono date delle lettere e dei suoni, delle immagini o delle erbe, scelte a seconda dei sintomi o dei problemi dichiarati, o percepiti da colui che opera il rituale di guarigione. Più la persona si sente vicina alle forze spirituali, e più cresce la fiducia, l'ottimismo, la volontà di stare bene.

Si tratta di vere e proprie sedute spiritiche.


Biodanza

Il sistema Biodanza è nato in Cile negli anni 60 ad opera dello psicologo ed antropologo Rolando Toro, tuttora vivente.

Il sistema Biodanza, nelle parole del suo fondatore, è: "Un sistema di integrazione e di sviluppo umano che si basa su vivencias indotte attraverso la musica, il movimento e gli esercizi di comunicazione all'interno di un gruppo". Tutte le attività e gli esercizi si svolgono in gruppo e sono finalizzati a stimolare le potenzialità individuali nell'ambito dell'affettività, della vitalità, della sessualità, della creatività e della trascendenza. Tutto ciò porta a facilitare la comunicazione con le altre persone, elevando la qualità affettiva dell'esistenza.

Il prefisso Bio esprime l'idea che al centro dell'universo non vi sia l'uomo ma la vita. Infatti esistono, per il sistema Biodanza due tipi di percezione: quella biocentrica e quella antropocentrica. È proposta ai bambini e agli adolescenti nelle scuole, agli adulti e alle donne in gravidanza ed anche per riabilitare gli anziani e i malati sia fisici che mentali.

Colpisce per il suo carattere innocuo in apparenza, ma potrebbe essere una disciplina-paravento in quanto coloro che la praticano si dedicano anche ad altre discipline come il training autogeno e persino lo sciamanesimo.


Shiatsu

Con il termine shiatsu (in giapponese shi = dita, atsu = pressione) si indica una forma di terapia manuale che fu creata da T. Namikoshi circa un secolo fa: si pratica la tecnica del massaggio tradizionale giapponese, abbinandole a tecniche di terapia manuale occidentali come le mobilizzazioni articolari, lo stretching, ecc. La maggior parte dei punti in cui si agisce con il massaggio corrisponde ai meridiani dell'agopuntura cinese. Lo scopo del trattamento shiatsu è quello di "liberare" i meridiani, cioè i canali dove scorrerebbe l'energia vitale e permettere un migliore scorrimento della stessa.

La malattia, infatti, nello shiatsu è vista come uno squilibrio energetico, dovuto ad una "occlusione" del meridiano di scorrimento, con conseguente danno agli organi.

Lo shiatsu ha diverse vie, tra cui lo Zen Shiatsu e lo Iokai Shiatsu.

Nei termini dell'approccio della medicina orientale, bisogna tenere conto che lo shiatsu non riguarda solo i sintomi e il trattamento, ma include l'aspetto spirituale, ossia considera che la malattia deriva dall'attitudine interiore profonda dell'individuo, e la vita profonda corrisponde allo spirito.

Per questo un terapista shiatsu ha affermato che: "la relazione clinica difficilmente potrà esprimere fino in fondo l'atmosfera di solidarietà, di intimità, di reciproca conoscenza e di consapevolezza che si sviluppa tra terapista e paziente e che rende spesso magica l'esperienza dello shiatsu per entrambi."


Si vedano anche:

  • Lo Yoga
  • Il Reiki
  • L'agopuntura
  • La pranoterapia
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