Il cammino cristiano




Sai Baba

 

Sathya Sai Baba, il cui nome completo significa "verità, santo, padre", è un "santone" che ha annunciato una dottrina riconducibile a quella induista, con la particolarità data dal sincretismo. Sai Baba, infatti, si ritiene il bhagavan (colui che possiede "le sei qualità divine"), e pretende di riunire definitivamente le principali religioni. Religioni totalmente diverse e opposte - quella di Krishna, Buddha, Maometto, e Gesù Cristo. Secondo il santone, questi sarebbero semplicemente degli Amsha Avatar (secondo l'Induismo, incarnazioni divine che possiedono alcuni poteri divini e la visione di Dio), che hanno preparato e profetizzato l'avvento del Purna Avatar in persona, cioè di Sai Baba.

Niente di nuovo: si tratta della stessa falsa dottrina predicata dagli Hare Krishna - che pure si rifanno all'induismo - e in parte abbracciata anche dai Bahai. Naturalmente, ciascuno di questi gruppi ritiene di essere quello che è destinato a riunire e rimpiazzare le altre religioni, sostituendole con il proprio dio.

Nel tentativo di fondere in maniera sincretistica nella sua persona le grandi tradizione religiose dell'umanità, è possibile osservare che il messaggio di Sai Baba subisce adattamenti a seconda delle caratteristiche culturali dell'uditorio. Ad esempio, il 3 settembre 1988, Sai Baba disse che gli "avatara" (discesa, incarnazione della divinità) non scendono in terra né per risolvere i piccoli problemi famigliari, né per dare felicità transitoria, poiché le infelicità fanno parte della legge karmica, per cui ognuno ha quello che ha seminato nelle vite precedenti (cfr. "Mother Sai", Bollettino dei Centri Sri Sathya Sai Baba, ottobre 1988, p. 21). In un'altra occasione, invece, affermò esattamente il contrario, infatti il 5 agosto dello stesso anno nel discorso rivolto agli stranieri, per lo più occidentali, disse ("Mother Sai", ottobre 1988, p. 10): "Appena vi sarete garantiti l'amore di Swami [cioè 'Insegnante di dottrina religiosa'; Sai Baba è chiamato così dai suoi fedeli] potete ottenere tutto, fare ogni cosa, avere salute, ricchezza, tutto".

In questo caso l'accento non è certo posto sulla legge del karma; nei riguardi della cultura del mondo occidentale è più facile far leva sull'aspetto materiale ed economico che non su quello spirituale, così Sai Baba cambia tattica.

Il simbolo della religione di Sai Baba mostra bene il clima sincretistico che caratterizza la sua dottrina: un fiore di loto a sei petali ha al centro il lingam (simbolo fallico). Sui petali sono raffigurati rispettivamente l'OM o AUM, simbolo della religione induista, la ruota buddhista, la fiamma di Zoroastro, la stella di David, la mezzaluna mussulmana e la croce cristiana!

Spesso alle obiezioni mosse da parte cristiana si oppone l'idea di Sai Baba come "benefattore" di molte persone attraverso i suoi "poteri" che consistono in doti di chiaroveggenza, apparizioni, guarigioni, risurrezione di morti, capacità di produrre gioielli, vibhuthi, lingam come fossero ectoplasmi ed altri "prodigi". In realtà occorre notare che il miracolismo di Sai Baba è ripetitivo e fine a se stesso. Il guru di Puttaparthi è, all'opposto di Gesù, un ricercatore della vanagloria terrena, del successo e della realizzazione egoistica.
Tutta la vita di Gesù è invece permeata di pietà e di amore verso l'umanità; spogliatosi di tutta la sua regalità il Figlio di Dio è stato fedele alla sua missione fino alla morte di Croce (cfr. Fil. 2:6-11). Gesù proclama che il Suo Regno non è di questo mondo e chiede di scegliere tra Lui e i valori mondani, promettendo la vera vita eterna.

Anche Sai Baba fa uso di temi umani e spirituali per lo più comuni a tutte le grandi religioni come l'idea di verità, rettitudine di azione, pace, amore e non-violenza. Dunque, anch'egli utilizza gli argomenti sull'amore, ma contrariamente a Cristo non si mette al servizio di nessuno, piuttosto pretende devozione ed adorazione. Se Gesù, il Buon Pastore, lascia il gregge per andare in cerca dell'unica pecora smarrita (cfr. Mat. 18:12-14), Sai Baba terrorizza chi vuole allontanarsi dal suo "gregge". Si può citare ad esempio la testimonianza della psicologa Paola Alessandra (cfr. "Presenza Cristiana", dossier n. 11):

"Il prezzo pagato per lasciare Sai Baba consiste in sofferenze incredibili... dolori in tutto il corpo, desiderio di suicidarsi senza motivi reali, perdita del lavoro, perdita di soldi, perdita di affetti, sensazione di diventare pazzi e psicotici... ho dovuto ricorrere a esorcisti, senza i quali non avrei mai potuto uscire dall'influsso di Sai Baba".

I poteri di Sai Baba non sono stati mai sottoposti a controlli sulla loro genuinità per espresso rifiuto dello stesso guru; fra gli studiosi vi è un dibattito aperto, comunque occorre notare che la tradizione dello yoga prevede come effetto dello stesso cammino dello yogin la manifestazione di siddhis, cioè di segni straordinari (manifestazioni occulte), fra cui alcuni simili a quelli che si manifestano con Sai Baba (cfr. Patanjali, Aforismi dello Yoga [Yogasutra]).
All'origine di questi prodigi vi è in ogni caso una causa demoniaca, la stessa che determina eventi simili in ambito occultistico.

Non si deve poi confondere la Risurrezione con la falsa dottrina della reincarnazione: Cristo è risorto dai morti al terzo giorno e non è la reincarnazione di un "uomo di Dio" indiano, poco conosciuto all'infuori dell'India. L'idea della reincarnazione, insieme al forte sincretismo - che pretende di affermare che tutti possono continuare a seguire la propria religione pur diventando discepoli di Sai Baba - e la sua pretesa di essere "dio" rendono chiaramente incompatibile la dottrina del guru indiano con la fede in Gesù.
L'incarnazione cristiana, che implica la verità e la completezza della umanità di Gesù, è un evento unico e irripetibile, che non sopporta nessuna omologazione sincretistica o pseudognostica, ma esige una presa di posizione chiara e decisiva.

In conclusione, possiamo ricordare che la Parola di Dio invita a servire il solo Dio, Signore e Padre:
"Il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo" (Det. 6:4).


Si vedano anche:
  • ExBaba.it: ex devoti di Sai Baba e le loro testimonianze (link)
  • Lo yoga
  • La reincarnazione


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