L'ACCESSIBILITA'
DI GESU'
di C. H. Spurgeon
Sermone
predicato la Sera della domenica, 3, 1868 da C.H. SPURGEON, al Metropolitan
Tabernacle,
Newington. Fornito da Spurgeon Ministries, Bath Road Baptist Church
"Ora,
tutti i Pubblicani e i peccatori, si accostavano a lui per udirlo"
(Luca 15:1)
Le più depravate e disprezzate classi della società avevano formato
un anello intimo di ascoltatori intorno al Signore. Arguisco da questo
che Egli era una persona molto accessibile, che non era di maniere
repulsive, ma che ricercava la fiducia umana ed era disposto a che
gli uomini comunicassero con Lui.
Mi allargherò su un solo argomento, questa sera, e possa lo Spirito
Santo fare attirare molti cuori a Gesù. Le monarchie orientali preferivano
un grande isolamento, ed erano abituate a circondare loro stesse con
barriere invalicabili di stato. Era molto difficile per i loro amici
più fedeli avvicinarli. Tu ricordi il caso di Ester che, sebbene il
re fosse suo marito, andò con la sua vita nella sua mano quando si
avventurò a presentarsi alla presenza del re Assuero, perché c'era
un comandamento che nessuno poteva presentarsi al re se non era da
lui chiamato, sotto pena di morte. Non è così col Re dei re.
La sua corte è di gran lunga più splendida; la sua persona è di gran
lunga più venerabile; ma tu puoi avvicinarti a Lui in tutti i tempi
senza alcun impedimento od ostacolo. Lui non ha messo guardie del
corpo che controllano tutt'intorno il suo palazzo. La porta della
sua casa di misericordia è spalancato.
Sull'architrave del cancello del Suo palazzo sta scritto: "perché
chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa".
(Matteo 7:8; Luca 11:10)
Proprio ai nostri giorni gli uomini importanti non sono pronti a venire.
Ci sono così molti gradini della scala su cui ti devi arrampicare
prima che tu possa arrivare all'ufficiale che ti potrebbe aiutare,
così molti subalterni sono preposti a trattenerti, e devi passare
molti servitori, prima che tu possa arrivare al tuo obiettivo.
Gli uomini migliori possono essere anche abbastanza affabili, ma ci
ricordano quella vecchia favola russa del Maestro di casa ospitale
in un villaggio, che era abbastanza disposto ad aiutare tutti i poveri
chi andavano alla sua porta, ma lui teneva molti grandi cani sciolti
nel suo recinto, in modo che nessuno potesse arrivare alla soglia
della sua porta, e perciò la sua personale affabilità non era di nessuno
servizio ai vagabondi. Non è così col nostro Maestro.
Sebbene Egli sia più grande che più grande non si può, e più alto
che più alto non si può, Egli ha predisposto fuori della strada tutto
in modo da permettere al peccatore di entrare nelle sue sale di divertimento
grazioso. Dalle sue labbra noi non sentiamo parole minacciose contro
l'intrusione, ma centinaia di inviti ad una intimità più vicina e
prediletta. Gesù potrà essere avvicinato, non ora e allora, ma in
tutti i tempi, e non da qualche favorito, ma da tutti quelli nei cui
cuori il Suo Santo Spirito ha acceso il desiderio di entrare alla
sua presenza segreta.
Gli insegnanti filosofici al giorno del nostro Signore ostentavano
un isolamento molto grande. Essi consideravano che i loro insegnamenti
fossero così profondi ed eclettici che non potevano essere ascoltati
dalla comune plebaglia: "Statevene lontani da qui, voi profani" era
il loro motto sdegnoso. Come Simone Stilite, loro stavano in piedi
su un alto pilastro della loro stessa presunzione fantastica, e lasciavano
cadere giù ora e allora un pensiero disparato sul gregge volgare che
stava sotto, ma loro non accondiscendevano a parlare familiarmente
con loro e consideravano che fosse un'onta alla loro filosofia comunicarlo
alla moltitudine. Uno dei filosofi più grandi scrisse sulla sua porta:
"Non permettere che nessun ignorante di geometria entri qui", ma il
nostro Signore, si paragonava sia con tutti quelli che sono uomini
saggi sono, sia con gli sciocchi, perché sono tutti ignoranti davanti
a Lui; che è infatti, la saggezza di Dio, che mai scacciò un peccatore
a causa della sua ignoranza, mai rifiutò uno che Lo cercava perché
lui non era ancora iniziato, e non aveva uno spirito assetato per
essere innaffiato dalla cristallina primavera della verità divina.
Ogni Sua parola era un diamante, e le sua labbra profondevano perle,
e lui non era mai tanto a casa di quando parlava alle persone comuni,
e insegnava loro intorno al regno di Dio.
Tu puoi contrapporre e comparare la gentile abitudine del nostro Signore
con quella dei re, e dei nobili e dei saggi, ma tu non troverai mai
nessuno che possa eguagliarlo in un così disponibile tenerezza. A
questa qualità attraente del nostro Signore intendo, questa sera,
come Dio mi aiuterà, chiedere la tua seria attenzione. Prima di tutto,
lascia che noi lo verifichiamo; in secondo luogo, lascia che lo illustriamo;
e, in terzo luogo, che lo rafforziamo o lo miglioriamo.
I. PRIMA,
LASCIA CHE NOI VERIFICHIAMO LA CAPACITÀ DI FARSI AVVICINARE DI CRISTO,
SEBBENE ESSO REALMENTE NON NECESSITI DI NESSUNA PROVA, PERCHÉ È UN
FATTO PALPABILE DELLA SUA VITA.
1. Tu puoi vedere ciò evidentemente nel suo ruolo. Quegli ruoli sono
troppi per noi per prenderli tutti stasera. Noi vogliamo spigolarne
giusto una manciata. Il nostro Signore Gesù è detto di essere il Mediatore
tra Dio e l'uomo. Ora, osserva, che l'ufficio di mediatore implica
subito il fatto che è accessibile. Un mediatore, come il Lavoro dice,
è uno che può mettere la sua mano su entrambi; ora, se Gesù non metterà
familiarmente la sua mano sull'uomo, certamente lui non è mediatore
tra Dio e l'uomo. Un mediatore non è un mediatore di una parte: deve
essere consanguineo e uguale a entrambe le parti tra cui si interpone.
Se Gesù Cristo sarà un mediatore perfetto tra Dio e equipaggerà, Egli
deve poter venire a Dio così vicino che Dio lo chiamerà Suo Collega,
e poi lui deve avvicinarsi all'uomo così da vicino che lui non si
vergognerà di chiamarlo fratello.
Questo è precisamente ciò che avviene col nostro Signore. Pensa a
questo, tu che hai paura di Gesù. Egli è un mediatore, e come un mediatore
tu puoi andare a Lui. La scala di Giacobbe andava dalla terra al cielo,
ma se lui avesse tagliato una mezza dozzina dei pioli più in basso,
a che sarebbe servito?
Chi salirebbe con essa nella collina del Signore? Gesù Cristo è la
grande congiunzione tra terra e cielo, ma se Lui non toccherà l'uomo
mortale e povero che va a Lui, perché poi, di che servizio è Egli
per i figli degli uomini? Tu hai bisogno di un mediatore tra la tua
anima e Dio; tu non devi pensare di arrivare a Dio senza un mediatore;
ma tu non desiderare un mediatore proprio tra te e Cristo. Qualcuno
ha detto che c'è una preparazione per venire a Dio: "tu non devi venire
a Dio senza una rettitudine perfetta", No, tu puoi venire a Gesù senza
qualsiasi preparazione, e senza qualsiasi rettitudine, perché come
mediatore lui ha in Se stesso tutta la rettitudine e l'adeguatezza
che tu richiedi, ed è pronto metterle su di te. Tu puoi venire a Lui
audacemente addirittura ora; lui aspetta riconciliarti a Dio mediante
il Suo sangue.
Un altro dei suoi compiti è quello di sacerdote. Quella parola "sacerdote"
è venuta oggi a puzzare molto; ma, per tutti che, è una parola molto
dolce come noi troviamo nelle Sante Scritture. La parola "sacerdote"
non vuole dire un sacerdote fastosamente vestito, che sta in piedi
separatamente dagli altri adoratori fra il cancelletto, due passi
più in alto dal resto delle persone, che professano di avere il potere
di dispensare il perdono per il peccato umano, e non so quello che
sta accanto. Il vero sacerdote era veramente il fratello di tutte
le persone. Non c'era uomo in tutto l'accampamento così fraterno come
Aaronne. Aaronne e i sacerdoti che gli successero erano così tanto
i primi punti di contatto con gli uomini, sul conto di Dio, che quando
un lebbroso era divenuto troppo sporco per qualcuno altro che gli
stava vicino, l'ultimo uomo che lo toccò era il sacerdote. La casa
sarebbe lebbrosa, ma lui parlava con lui, e l'esaminava, l'ultima
delle tribù di Israele che avrebbe avuto familiarità con l'esule disgraziato;
e se successivamente quell'uomo malato fosse guarito, la prima persona
che lo toccava doveva essere un sacerdote. "Va, fatti visitare dal
sacerdote", era il comando, a ogni lebbroso che guariva; e fino a
quando il sacerdote non era entrato in amicizia con lui, e non gli
aveva dato un certificato di guarigione, lui non poteva essere ricevuto
nell'accampamento Ebreo. Il sacerdote era il vero fratello delle persone,
scelto di fra loro, poteva essere avvicinato in tutti i momenti; vivendo
in mezzo a loro, proprio nel centro dell'accampamento era pronto a
fare l'intercessione per il peccatore e per l'addolorato.
Così è
anche col nostro Signore.
Leggevo proprio ora, che Egli può essere toccato attraverso un feeling
delle nostre infermità, e siccome Lui fu tentato in tutti i punti,
Gli piace come noi siamo, ancora senza peccato. Certamente tu non
metterai mai in dubbio che se Gesù sostiene perfettamente l'ufficio
di sacerdote, come Lui fa certamente, Lui deve essere il più accessibile
degli esseri, accessibile dal povero peccatore, che ha dato Se stesso
per i disperati, che solo un sacrificio può salvare; accessibile dalla
brutta meretrice che è messa fuori l'accampamento e che solamente
il sangue può pulire; accessibile dal misero ladro che deve soffrire
la punizione dei suoi crimini e che solamente il Sommo e Grande Sacerdote
può assolvere.
Nessun altro uomo può avere a cura di toccarti, O esule tremante,
ma Gesù lo vuole. Tu puoi essere separato da tutto il genere umano,
giustamente e rettamente per le tue iniquità, ma tu non sei separato
da quel grande amico dei peccatori che veramente in questo momento
è disposto a che pubblicani e peccatori fossero "disegnati" vicino
a lui.
Come terzo ufficio lasciatemi menzionare che il Signore Gesù è il
nostro Salvatore; ma non vedo come Egli può essere un Salvatore a
meno che possa avvicinarsi a quelli che hanno bisogno di essere salvati.
Il sacerdote e il Levita passarono dall'altro lato, quando il ferito
fu lasciato mezzo morto sulla strada di Gerico; loro non erano salvatori,
perciò e non potevano esserlo, ma Egli era il salvatore che venne
a sapere dov'era l'uomo, si chinò su lui, e prese vino e olio e li
versò sulle piaghe delle sue ferite, e lo sollevò con amore e lo mise
sulla sua propria cavalcatura, e lo condusse alla locanda.
Lui era il vero salvatore; e, o peccatore, solo Gesù Cristo verrà
dove sei tu, e le tue ferite del peccato, anche se fossero putride,
non lo allontaneranno da te. Il suo amore supererà l'oltraggio nauseante
della tua iniquità, perché Egli può ed è disposto a salvarti come
tu sei. Menzionerei molti altri compiti di Cristo, ma questi tre basteranno.
Certamente se lo Spirito li benedice, tu sarai condotto a vedere che
Gesù non tarda ad arrivare.
2. Considera alcuni dei suoi nomi e titoli. Frequentemente Gesù è
stato chiamato "Agnello"! Benedetto nome! Suppongo che non c'è alcuno
uno qui chi abbia mai avuto paura di un agnello; quella ragazza piccola,
se lei vedesse un agnello, non sarebbe spaventata. Ogni bambino sembra
quasi istintivamente bramare di mettere la sua mano sulla testa di
un agnello. Magari tu venissi e mettessi la tua mano sulla testa di
Cristo, l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
"Oh vedi come Gesù confidi in se stesso nel nostro amore infantile,
come se per mezzo dei suoi liberi modi con noi verifichi la nostra
serietà! Il suo nome sacro racchiuso in una parola comune come l'Agnello,
che Egli ama sentire sulla terra; Non c'è maestà in lui il cui amore
non può venirci vicino".
Inoltre, Lo trovi chiamato come Pastore: nessuno ha paura di un pastore.
Se tu fossi in viaggio verso l'Est, e tu vedessi dei Nomadi o soldati
turchi in lontananza, tu ne saresti allarmato; ma se qualcuno ti dicesse:
"Oh, sono solo dei pastori", tu non ne avresti paura. Le pecore non
sono del tutto timide quando sono vicine al pastore. O povera pecora
errante, tu, forse, sei venuta e hai paura di Cristo, ma non c'è alcun
motivo per esserlo, perché questo Pastore paradisiaco dice: "avrò
cura delle mie pecore e le strapperò da tutti i luoghi dove sono state
disperse in un giorno di nuvole e di dense tenebre". (Ezechiele 34:12)
"Guarda
il gentile Pastore di Israele sta con tutta la sua bellezza".
Tu puoi tuttavia essere timido, sciocco, e errante, ma non c'è nulla
nel buon Pastore da farti allontanare da Lui, ma tutto ti invoglia
ad andare da Lui. Inoltre, Lui è stato chiamato anche nostro Fratello,
e uno ha sempre la possibilità di avvicinarsi a suo fratello.
Non ho nessun pensiero di pericolo o di angoscia da farmi esitare
a comunicare qui con mio fratello, perché lui è tanto buono e gentile.
Non penso che se mi trovassi in un guaio inaspettato io esiterei dal
chiamarlo in mio aiuto. Non ho mai considerato che ci fosse la benché
minima distanza tra lui e me, e non farla tu, spero, riguardo ai tuoi
fratelli. Anche così, ciò è con questo Fratello nato per le avversità.
Credente, come è potuto succedere che tu qualche volta ti sei tirato
indietro e sei stato così freddo verso Gesù? Cristo è accessibile.
"La luce dell'amore è intorno ai suoi piedi, i Suoi percorsi non sono
mai oscuri; e lui viene a noi vicino quando noi gli veniamo vicino".
Tu hai bisogno di non pensare che i tuoi guai siano troppo frivoli
da portarglieli; lui ha un orecchio aperto per le piccole irritazioni
quotidiane della vita.
Fratelli, voi potete venire al più anziano e buon Fratello in tutte
le ore; e quando lui vi biasima per essere venuti, lascia che io lo
sappia.
Lui è chiamato anche Amico; ma lui sarebbe un amico molto ostile se
non potesse essere avvicinato da quelli che Egli professava di amare.
Se il mio amico mette una siepe intorno a lui, e lo tiene così tanto
in disparte che non posso parlare con lui, farei a meno della sua
amicizia; ma se lui è un amico genuino, e sto in piedi alla suo porta
a bussare, lui dirà: "Entra, e benvenuto; che posso fare per te?"
Un tale amico è Gesù Cristo. Lui è sulla via per incontrarsi con tutti
quelli che hanno bisogno, cercando i cuori.
3. C'è molto spazio per allargarsi nel discorso, ma non ho tempo per
dire di più, perciò ti darò un altra dichiarazione. Ricollegati alla
Sua persona. La persona del nostro Signore Gesù Cristo proclama questa
verità con voce di tromba. Dico la sua persona, perché lui è un uomo,
nato di donna, osso del nostro osso e carne della nostra carne. Il
Signore Gesù Cristo è Dio, ma se lui fosse solamente Dio, tu staresti
bene in piedi a distanza, e rabbrividiresti allo splendore della sua
maestà. Ma lui è tanto uomo come Dio, e così viene a passare, come
il dott. Watts lo definisce: "nella carne umana vedo fino a Dio, pensieri
di nessuna scoperta del conforto; Il santo, giusto, e sacro sono tre
terrori alla mia mente. Ma se appare la faccia dell'Emmanuel, comincia
la Mia speranza, la mia gioia; il Suo Nome inibisce la mia paura servile,
la Sua Grazia rimuove i miei peccati".
Quando vedo Cristo nella mangiatoia dove il bue lo riscaldava, o attaccato
al seno di una donna, o obbediente ai suoi genitori, o "un Uomo di
dolori e informato con dolore, un uomo povero senza un posto dove
posare il capo, allora sento che posso andare da Lui liberamente.
Pensa a Lui come se fosse precisamente come te è, in tutto e per tutto
eccetto che per il peccato, e poi tu non avrai mai un pensiero che
lui ti sgriderà per essergli andato vicino, o ti scaccia quando tu
ti avventuri da Lui per supplicarlo. Ma voglio specialmente dirti
che se tu potessi vedere la persona del mio Maestro così com'era quando
stava qui sulla terra, tu avresti d'ora innanzi e per sempre il pensiero
che tu verresti a Lui e non Lo vorresti mai espellere dalla tua mente.
Non conosco quali sarebbero potute essere le sue bellezze, o quella
che sarebbe potuta essere l'aria della sua bella espressione, ma di
questo sono persuaso, che se Lui potesse venire qui stasera, e potessi
sgombrare questa piattaforma per Lui di cui non sono degno neppure
di allacciare la scarpa, tu che gemi sotto un senso di indegnità non
correresti via. Se Mosè stesse qua in piedi con la sua espressione
fiammeggiante, tu proteggeresti i tuoi occhi, e chiederesti che se
devi guardare su di lui, lui porterebbe un velo; ma se Cristo fosse
qui, oh! come brameresti di cercare solo Lui e Lo guarderesti fisso!
Non ci sarebbero assottigliamenti di palpebre, non coprendo nessuno
la faccia, nessun allarme, nessuna angoscia: la sua faccia è troppo
dolce per quello.
E se il Maestro camminasse per i corridoi, quelli molto più timidi
di te bramerebbero di toccare l'orlo del suo indumento e baciare il
punto del pavimento dove Lui avrebbe messo i piedi. So che tu non
temeresti di guardare quella faccia. E poi che voce, come ti incanterebbe,
tu povero tremante cercatori, se tu sentisti le sue parole: "Prendi
il mio giogo su di te, e impara da me"; tu scopriresti una tale mitezza
e una tale modestia in lui, che non penseresti di tornare indietro.
Oh! se i tuoi occhi potessero vederLo, mi sento persuaso che, graziosamente
attirato dal suo fascino, il tuo cuore batterebbe più veloce. Bene,
credenti, venite a Lui, venite a Lui; venite vicino a Lui. Venite
coi vostri guai e ditegli tutto di voi. Venite coi vostri peccati
e chiedetegli di farvi lavare di nuovo.
"Siate semplice con lui, non voltatevi indietro, rigidi, o freddi,
come se la nostra Betlemme potesse essere quella che il Sinai era
per gli antichi".
E tu, tremante e povero peccatore vieni a Lui; ora vieni a Lui, perché
Lui ha detto, "Chi viene a me, non lo caccerò via". Oh! se i tuoi
occhi fossero aperti per vedere Lui, tu percepiresti che la gloria
della sua persona non mente in uno splendore che respinge, ma nella
maestà che divinamente attrae.
4. Se questo non basta, lasciami qui ricordare il linguaggio di Cristo,
Egli proclama la sua avvicinabilità in parole come queste, "Venite
a me, voi tutti che siete travagliati e il cui carico è pesante, e
vi darò riposo". Voi dalle mani callose figli di fatica, voi falegnami,
contadini e minatori, venite a me, "venite voi tutti che siete affaticati
e vi darò riposo". E di nuovo, "Se qualcuno ha sete, lascia che lui
venga a me e beva".
Egli invita gli uomini a venire; Egli li supplica a venire; e quando
non verranno, lui li rimprovera dolcemente con parole come queste:
"Ma voi non volete venire a me per avere la vita." (Giovanni 5:40)
E di nuovo, "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi
coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi
figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi
non avete voluto!" (Matteo 23:37; Luca 13:34) Ciò significa che "voi"
non avete voluto, non che "Egli" non ha voluto!
Perché, tutta la Scrittura nei suoi inviti, può essere definita la
lingua di Cristo, e lì tu trovi parole amorose, imploranti di questo
genere: "Venite quindi e discutiamo assieme, dice l'Eterno, anche
se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come
neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana".
(Isaia 1:18)
"Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta
egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca
di perdonare". (Isaia 55:7)
Tutti i sermoni del nostro Signore benedetto erano molti imperniati
di amore nel chiamare i poveri cuori addolorati affinché andassero
e trovassero in Lui ciò di cui avevano bisogno.
Prego che il Spirito Santo possa dare stasera una chiamata effettiva
a molti di voi stasera.
Allieterebbe il cuore del Redentore nei cieli se tu venissi a Lui
per la salvezza, perché tu puoi venire, poiché là non c'è nessuna
barriera tra te e il Salvatore degli uomini. Che cos'è che ti tiene
lontano? Lo ripeto con angoscia, che cosa ti tiene lontano?
Il vecchio proverbio veramente dice che "le azioni parlano meglio
delle parole", e perciò lascia che noi facciamo una rassegna dei modi
generali e delle maniere del Redentore.
Tu puoi realizzare che lui è la persona più accessibile di tutte dalle
azioni della sua vita. Era sempre molto occupato, e occupato nelle
più importanti questioni, ma non chiuse mai la porta in faccia a qualsiasi
candidato.
I Ministri di Sua Maestà devono discutere proprio ora le più importanti
questioni politiche, ma comparate con le opere che riempirono le mani
e il cuore del Salvatore, le loro discussioni sono mere bazzecole
. Il nostro Maestro avrebbe ben potuto pretendere un certo isolamento,
ma non lo fece. Lo cercò quando non c'era nessuno, a mezzanotte, quando
vegliava e pregava. Gesù non fece cipiglio su nessun genere di richiesta.
C'erano certe madri sulla terra, povere e semplici donne, che pensarono
uno giorno che a loro sarebbe piaciuto che il Maestro mettesse le
Sue mani sulle teste del loro piccoli. Così loro vennero e portano
i loro ragazzi e ragazze, ma alcuni dei discepoli dissero: "Il Maestro
non deve essere disturbato dai bambini; tornate indietro, e riportatevi
i vostri bambini". Ma che disse Lui? Com'è diverso dai suoi discepoli!
Lui rimproverò la loro durezza, e disse: "Lasciate che i bambini piccoli
vengano a me, perché di tali è il regno di cielo". Vedi che lui è
l'amico dei bambini.
Care personcine, pensate a quell'episodio. Gesù non li mandò via,
ma sebbene lui fosse così grande e glorioso che tutti gli angeli di
Dio lo adorano, Egli si china per sentire le preghiere e le lodi dei
piccoli bambini.
Cercatelo ora, perché quelli che Lo cercano, presto lo troveranno.
Lasciatemi dire un'altra storia. C'era una donna nella città che era
una peccatrice. Voi sapete il significato, il significato triste e
scuro di quel titolo nel suo caso; non ho bisogno di spiegarlo. Povera
anima! Il suo peccato le aveva causato di essere disprezzata ed evitato
da tutti, ma lei era stata perdonata, e per gratitudine versò l'unguento
prezioso sui piedi del suo Salvatore adorato, e poi li asciugò coi
capelli della sua testa; e quando Simone il Fariseo la rimproverò,
il Maestro amoroso disse "Lei ama molto, perché le è stato molto perdonato".
Lui è accessibile a tutti, persino dal peggiore; anche la meretrice
aveva bisogno di non temere di avvicinarsi a lui: il suo tocco poteva
renderla pura. Ho notato una cosa nella vita di Cristo, che lo fece
con delicatezza. Il nostro Signore stava sempre a predicare, e spesso
era stanco, come lo siamo noi, e perciò voleva starsene un po' in
disparte, ma la moltitudine venne e irruppe nella sua solitudine,
seguendolo a piedi quando lui aveva veleggiato via per scappare da
loro; questo era fastidioso, e si sarebbe irritato, ma lui non emise
mai una sillaba adirata, irritata. Non c'era nessun ritaglio di tempo
per lui a causa della folla ansiosa; ma egli diceva forse: "Come queste
persone mi stuzzicano; come loro mi preoccupano?" No, mai; il suo
grande cuore non ne teneva conto. Lui era accessibile a tutti e a
tutte le ore; anche i suoi pasti erano disturbati, ma lui era gentile
verso quegli avventati intrusi. Non ci fu neppure una volta in cui
fu aspro e repulsivo. La sua intera vita prova la verità della profezia:
"Non spezzerà la canna rotta, né spegnerà il lucignolo fumante". Lui
riceve graziosamente il debole e ogni debole che viene a Lui non lo
manda via a mani vuote.
6. Ma, se tu vuoi l'argomento più importante, sta attento a quest'episodio:
l'uomo che ha vissuto una vita di servizio, alla fine muore la morte
di un criminale! Guarda sulla sua testa la corona di spine! Osserva
attentamente le sue guance da cui loro hanno strappato via la barba!
Vedi lo sputo da quelle bocche sdegnose, che hanno macchiato la sua
espressione danneggiata! Osserva bene i fiumi di sangue che stanno
fluendo dalla sua schiena dove l'hanno flagellato! Guarda le sue mani
e i suoi piedi forati con i chiodi, e da cui ruscelli di sangue stanno
fluendo! Guarda a quella faccia così piena di angoscia, ascolta al
suo grido "Ho sete, Ho sete"; e come tu lo vedi spirare là, puoi pensare
che voglia rifiutare colui che Lo cerca?
Ecco che tu lo vedi girare la testa e dire al ladrone morente dal
suo lato: "Oggi sarai con me in paradiso": non pensare minimamente
di poter impunemente credere di non poter andare a Lui. Tu oltraggerai
la tua ragione se te ne vai indietro da Gesù crocifisso. La croce
di Cristo sarebbe la speranza, l'ancora della fede. Tu puoi venire,
peccatore, nero, vile, infernale peccatore, tu puoi venire e puoi
anche avere vita, come il ladro morente quando gli disse: "O Dio,
ricordati di me"
"C'è vita
se guardi all'uomo crocifisso".
Sicuramente hai bisogno di non avere paura ad andare a Lui che andò
sul Calvario per i peccatori. Perché ti attardi? Perché esiti? Perché
ti vergogni, piangi, e ti maceri l'anima? Perché non ti affretti ad
andare da Lui e raccontargli tutti i tuoi affanni? Egli non pronuncerà
la condanna, non si arrabbierà contro di te. Vuoi aver paura verso
l'Emmanuel? Oppure temevi l'Agnello di Dio, Che, per salvare la tua
anima dall'inferno, ha perduto il suo sangue prezioso?
Ho sentito un bisbiglio, qualcuno ha detto che Cristo ora è in cielo,
e che lui è potuto cambiare? Ah, insinuazione infondata! Sai tu quello
che sta facendo in cielo in questo momento? Lui è stato esaltato in
alto per dare pentimento e remissione dei peccati. Offre un aiuto
a quelli che stanno venendo a Lui! Questo pentimento è la volontà
più grande dei peccatori che vanno a lui, e lui dai cieli provvede.
Inoltre" lui vive in eterno per intercedere per noi".
La Sua occupazione nei cieli è quella di supplicare per quei peccatori
che lui ha redento col suo sangue, e da subito lui può salvarli all'istante.
Da quando lui è l'intercessore per le anime, non c'è ragione perché
tu potresti tornare indietro, ma ogni ragione perché tu potresti venire
audacemente al trono della grazia paradisiaca, perché tu hai un Sommo
Sacerdote che è salito nei cieli.
Cristo
ti chiama da sopra.
Ascolta
i suoi accenti meravigliosi! Lasciati andare ora, ed attingi alla
mammella della misericordia, ancora disponibile.
Qui lascio
questa parte dell'argomento. Alcuni di voi piccoli sappiate come pesantemente
questo sermone sta facendo leva sulla mia mente. Predico che la mia
anima parli molto a voi questo giorno.
Desidero
imparare a predicare come vincere alcuni di voi per il mio Signore,
questa sera; sarei contento di andare anche alla scuola di afflizione
se imparassi a predicare con più successo. Ma non posso fare di più.
Possa lo Spirito Eterno, in risposta alle preghiere del suo popolo,
che io spero ora stiano salendo, essere disposto a fare in modo che
tu senta la dolce attrazione della croce di Cristo, e possa tu venire
a Lui, cosicché possa essere detto di nuovo stasera. "Ora, tutti i
Pubblicani e i peccatori, si accostavano a lui per udirlo."
II. ORA PROCEDERÒ, CON GRANDE BREVITÀ PER ILLUSTRARE QUESTA GRANDE
VERITÀ.
I Illustro il significato, in primo luogo, della via che Gesù
apre per i peccatori affinché vadano a lui. Qual è il modo per un
peccatore di andare a Cristo?
È semplicemente questo: --il peccatore, sentendo il bisogno di un
Salvatore, affida se stesso al Signore Gesù Cristo. Questa era la
perplessità della mia fanciullezza, ma ora è così semplice. Quando
mi fu detto di andare a Cristo, pensai: "Sì, se sapessi dov'è, ci
andrei!" Non vi dico come mi stancai, come camminai a fatica fino
in fondo alla mia anima.
Non potetti capire mai come avrei potuto ottenere Cristo se non quando
capii che era un arrivo mentale, un arrivo spirituale, un arrivo con
la mente. L'arrivo a Gesù che salva l'anima è un semplice affidamento
su di lui, e se, stasera, essendo ossessionato dalla tua colpa, tu
conterai sul sangue di Gesù che fa ammenda, tu sei venuto a Lui, e
tu sei salvato.
Non è poi davvero accessibile, se c'è un così semplice modo di arrivo?
Nessuna buona opera, cerimonie, o esperienze sono richieste, ma una
fede fanciullesca è la strada reale per andare a Gesù.
Questa verità è meglio illustrata dall'aiuto che Egli dà ai peccatori
che vanno a lui, in ordine al portarsi vicino a lui. Lui è colui che
per primo fa che i peccatori vadano. È il suo Spirito Eterno che li
attira a lui. Loro non andrebbero a Lui da soli, sono senza desiderio
verso di lui, ma è il suo lavoro gettare corde seriche e segrete intorno
ai loro cuori che lui attira con la sua mano forte, e li porta vicino
a lui. Dipendi da ciò, dal fatto che lui non rifiuterà mai quelli
che lui attira per mezzo del suo Spirito. Resta assicurato che lui
non chiuderà mai la porta in faccia a qualsiasi anima che viene ad
alimentarsi al banchetto evangelico, spinto ad avvicinarsi dal potere
del suo amore. Lui disse una volta: "Costringeteli ad entrare", mentre
invece non disse mai: "Chiudetegli la porta in faccia e gettateli
fuori".
Vorrei illustrare questo ai neofiti , appena nati di nuovo, ricordandovi
la via su cui ora camminate insieme al vostro Signore. Com'è facile
per te arrivare al suo orecchio e al suo cuore! Una preghiera, un
sospiro, una ferita lacera, un gemito, ti ammetteranno nelle camere
del Re. Tu puoi essere in una condizione molto triste di mente, ma
quando tu vai a lui, subito lui fa della tua anima come i carri di
Amminadib. Può essere più buoi della mezzanotte, ma appena tu gli
porterai vicino la tua notte, essa è al di sopra di te. "Egli ti dona
con liberalità, e senza pentimento".
Mentre agisce così con te, il peccatore può credere molto bene che
lo riceverà subito.
La capacità di Cristo di FARSI AVVICINARE può essere vista anche nel
fatto dell'accoglimento delle povere offerte del suo popolo. Gli atti
molto più santi che tu e io possiamo fare per Cristo sono al massimo,
poveri e difettosi. Come mi sedetti a studiare al mio tavolo la notte
scorsa, c'era di fronte a me un fiore un poco avvizzito, un ramoscello
di fiore di siepe, che giace da settimane sul mio tavolo. Esso mi
era stato dato da un neofita molto, molto povero, abitante molte miglia
da me, il quale aveva ottenuto una benedizione dal leggere i miei
sermoni, e non avendo nulla nel mondo da darmi, mi ha consegnato questo
fiore, che io apprezzo, perché è un segno di affezione cristiana e
di gratitudine. Così è col nostro Maestro.
I migliori sermoni che predichiamo, e le più grandi contribuzioni
che diamo alla sua tesoreria, sono solamente proprio come quel povero
fiore di siepe un po' avvizzito; ma il Maestro mette il nostro servizio
sul suo petto, e lo tiene là, e lo stima molto perché ci ama. Questo
fatto non prova che, come generosità, come condiscendenza, come offerta
in pagamento d'un debito deve essere Lui? Credete che Lui sia così,
voi anime terribili, e andate a Lui.
Le ordinanze portano sulla loro prima linea il timbro di un Salvatore
sempre accessibile.
Il Battesimo per immersione ci porta a prima della nostra amicizia
con lui nella sua morte, nella sua sepoltura, e nella sua risurrezione:
chi può essere più vicino di Lui?
La Cena del Signore nei simboli visibili c'invita a mangiare la sua
carne e a bere il suo sangue: questo ci rivela più chiaramente come
noi siamo benvenuti nel rapporto più intimo con Gesù.
Il cielo dei cieli si permetterà ancora un'altra illustrazione. Ci
sono ora decine di migliaia nei cieli che andarono a Gesù proprio
così come erano, in tutta la loro lordura e detestabilità del paradiso
perduto, ma lui ricevette ognuno di loro nel suo cuore di amore e
braccia potenti. Ci sono molte migliaia di persone sulla terra, e
ne sono ora migliaia in questo Tabernacolo che possono testimoniare
che hanno trovato che Gesù è un ricco e generoso amico. Ora, se lui
ci ha ricevuti, perché non riceverebbe voi? Siate incoraggiati a credere
che poiché Egli che ha ricevuto gli altri, ha le braccia aperte anche
per te.
Lascia gioiosamente che io ti ricordi che quel Gesù non ha mai rigettato
un peccatore che Lo cerca. Non può trovarsi in tutti i regni dell'universo
un solo esempio di un cercatore sincero dopo Cristo che è stato cacciato
via, e ci non sarà mai, perché lui non ha detto invano al seme di
Giacobbe: "Cerchi invano la mia faccia", ma ha detto, "Colui che viene
a me, io non lo caccerò fuori".
Adorato, se c'era stata una sola anima gettata via, noi ora l'avremmo
saputo. Ora siamo nel 1888, e se un penitente solitario fosse stato
rifiutato, noi ora avremmo sentito prima di adesso, perché ti racconterò
di uno che avrebbe sparso ciò all'estero, e quello è il diavolo. Se
lui potesse trovare un solo esempio di un'anima che si era pentita
e confidata in Cristo, ma che tuttavia quel Cristo non avrebbe avuto
nulla a che fare con lui, ciò sarebbe un scandalo eretto contro la
croce, che Satana si diletterebbe nel pubblicizzare.
Lo so, poveri peccatori, quello che il diavolo ti dirà quando tu stai
andando a Cristo: lui descriverà Gesù come un Maestro duro, ma digli
che è un bugiardo fin dall'inizio, e un assassino, e che lui sta tentando
di assassinare la tua anima, facendoti ingoiare le sue velenose bugie.
III. IN TERZO LUOGO, VENIAMO A RAFFORZARE QUESTA VERITÀ;oppure,
come Calvino, il vecchio Puritano diceva, a migliorarla.
Il primo rafforzamento che offro è questo: lascia che quelli di noi
che stanno lavorando per il Maestro in anima vincente, tenti di essere
come Cristo in questa questione, e non di essere orgogliosi, impediti,
distanti, o formali, come alcuni sono soliti essere.
Oh, caro, caro!
Che aspetti ministeriali e alti ciascuno ha visto assumere dagli uomini
che sarebbero stati miti e modesti...
Che grande collezione di uomini alcuni dei predicatori dell'età passata
pensarono di essere! Ho fiducia quelli che svolsero l'incarico di
arcivescovo siano andati quasi tutti in cielo, ma alcuni di questa
epoca hanno una piccola grazia e molto amido alle camicie. Il grande
non svolge mai la sua funzione scuotendo le mani con qualcuno, eccetto,
davvero, coi diaconi, e con un piccolo gruppo di persone evidentemente
superiori.
Contro i dissenzienti era pressoché cattivo come in più congregazioni
di chiesa, dove tu senti che il buonuomo, con le sue maniere, sta
sempre dicendo: "spero che tu sappia chi sono, Signore; Sono il rettore
della parrocchia".
Ora, tutta quella sorta di miscuglio di finto e di impostura è insieme
sbagliato.
Nessun uomo può fare bene in quel modo; e nessun bene viene a tutti
dalla superiorità presuntuosa e dalla distanza. Il migliore insegnante
per ragazzi è l'uomo che è capace di rendersi ragazzo; e il migliore
insegnante per ragazze è la donna che è capace di rendersi ragazza
fra ragazze. Io spesso mi rammarico di avere una così grande congregazione;
dirai tu, Perché? Perché, quando avevo una congregazione più piccola
alla Strada del Parco, non c'era mai troppo da fare, ma ora ho ottenuto
talvolta qualche stretta di mano; e ora molti di voi vi conosco appena,
nonostante abbia buona memoria, raramente ho il piacere di stringere
mani tremanti, anche se desidero farlo. Se non c'è nessuno nel mondo
largo cui buon desidero di promuovere, è il tuo; perciò desidero di
essere a casa con te: e se mai mi attribuissi gli aspetti di un grand'uomo,
mi sarei messo sopra di voi tutti, e mi sarei separato dalla tua comprensione
per le maniere orgogliose; spero che il Signore mi abbassi e faccia
in modo che io mi raddrizzi di nuovo.
Possiamo aspettarci che le anime siano salvate quando noi facciamo
come fece Cristo, vale a dire, ottieni che pubblicani e peccatori
siano attirati vicino a noi. Ora, ciò è un punto pratico che, sebbene
tu hai sorriso circa ciò, non spererò di essere dimenticato da voi.
C'è questo da dire a te che sei non ancora convertito: se Gesù Cristo
è così accessibile, oh! come desidero, come desidero che tu l'avvicinassi.
Non ci sono catenacci nelle sue porte, non c'è alcuno sbarramento
di cancelli di ferro per passare, non ci sono grandi cani per tenerti
lontano. Se Cristo è così accessibile da ogni bisognoso, allora ogni
bisognoso venga e sia benvenuto. Vieni proprio ora! Che cosa ti tiene
lontano? Tu pensi che non senti abbastanza il tuo bisogno, o che non
ti senti approvato per venire, entrambi i casi sono sospetti di un'auto-rettitudine
in forme diverse. O che tu sapesti invece che bisogno hai di Gesù,
in ordine all'essere mai capace di fare così tanto come senti di aver
bisogno. Tu sei un povero, miserabile fallito di fronte a Dio, e solo
Cristo può arricchirti. Non parlare di approvazione; non c'è nessuna
tale cosa.
"Tutta l'approvazione che Egli richiede, è sentire il bisogno di Lui:
Questo Egli ti dà: "Un raggio sorgente del Suo Spirito"
Vieni, dunque. C'è una tale misericordia che hai avuto; c'è un tale
inferno da cui sei essere scappato; c'è un tale cielo che è aperto
per te; non aspettare, ma credi subito. Vieni, vieni, vieni!
"Vieni, e sii benvenuto; Vieni, e sii benvenuto, peccatore, vieni!"
Sto stasera alla porta di misericordia, e dico a ogni passante, nel
nome del Maestro: "che i Miei buoi e i miei vitelli siano uccisi;
vieni, vieni, vieni alla cena!" O che tu venissi proprio questa notte!
Alcuni di noi stanno venendo alla Tavola del Signore a celebrare il
suo amore perché noi siamo prima andati a Lui. Non chiedo a te che
non sei salvato di venire a quella tavola: tu non verresti; tu devi
prima venire a Gesù, e poi tu puoi venire a questo sacramento. Nel
frattempo, la migliore cosa che tu puoi fare è quella di venire a
Cristo, e lasciami chiederti di ricordare questo, che in proporzione
come Cristo è accessibile, così la tua colpa aumenterà se tu non vai
a Lui.
Se è facile andare a Lui, che scusa può esserci per te se rifiuti
di accettarlo? Ho tentato di dirti quello che è il modo di salvezza.
Se sapessi come usare il miglio linguaggio, o anche il linguaggio
più comune, se quello ti accontentasse, ciò sarebbe simile a me se
potessi, ma tocco le vostre coscienze, rompo i vostri cuori, e portatevi
da Cristo.
Ma protesto davanti a te che se tu non verrai al mio Maestro, non
posso più fare niente.
Io sarò puro del vostro sangue alla fine, e nel giorno del giudizio
la vostra rovina ricadrà sulle vostre stesse teste. Ma che non sia
così. Gesù ti offre di andare a Lui. O tu, chiunque è bisognoso, lascia
che il tuo bisogno non t'impedisca di andare proprio adesso che tu
puoi trovare la vita eterna in Lui.
L'ultima parola è: se Gesù è quel tale Salvatore come noi l'abbiamo
descritto, lascia che santi e peccatori si congiungano nel lodarlo.
Che prodigio che il nostro caro Signore starebbe compiacendosi di
fare a noi nel mostrare a ciascuno di noi, indegni, su come andare
per tutta la strada dal cielo alla terra! Oh, impareggiabile amore
che lo rese piegato dal dolore e dalla morte!
Oh, condiscendenza indicibile, venire così ai cuori dei poveri peccatori,
portando misericordia in entrambe le mani e dando loro liberamente
a dei ribelli immeritevoli! Per questa indicibile grazia lascia che
noi lo lodiamo! Tu che stai venendo alla sua tavola, accostati vicino
con lodi nella tua bocca. Vieni e loda l'amore condiscendente nel
quale tu hai partecipato, e che ti ha salvato dalla morte eterna.
Anche voi che sedete come spettatori, ho fiducia che vi avrà riempita
la vostra mente con pensieri di gratitudine.
Gesù siede sulla collina di Sion; ancora riceve i poveri peccatori.
Benedetto sia il Suo Nome, mondo senza fine!
Amen
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(Sermone
tratto dal sito Cristiani
Evangelici, pubblicato con permesso)