Il cammino cristiano



 

Lo straniero

una storia raccontata da Keith Currie


"Qualche mese prima della mia nascita, papà incontrò uno straniero che era nuovo in città. Fin dall'inizio, papà restò affascinato da lui, e lo invitò a vivere con la nostra famiglia. Lo straniero venne accettato prontamente e si prese anche lui cura di me fin dai miei primi anni.

Intanto crescevo, e non mettevo mai in discussione il suo posto nella nostra famiglia. Nella mia giovane mente, ogni membro aveva il suo ruolo. Mio fratello di cinque anni era il mio esempio. Mamma mi insegnava l'amore per la parola di Dio, e papà mi insegnava ad obbedirla. Ma lo straniero era il nostro raccontastorie. Riusciva a creare le storie più affascinanti. Avventure, misteri e commedie erano le sue conversazioni quotidiane. Sapeva tenere l'intera famiglia imbambolata per ore ogni pomeriggio.

Se volevo sapere qualcosa sulla politica, la storia, o la scienza, lui sapeva tutto. Conosceva il passato, spiegava il presente, e sembrava quasi che potesse predire ciò che sarebbe avvenuto in futuro. Le immagini che ci descriveva erano talmente vivide che spesso mi veniva da piangere o da ridere nel guardarle scorrere.

Era un amico per tutta la famiglia. Portò papà, me e mio fratello ai principali incontri sportivi. Ci incoraggiava sempre a vedere i grandi film e ci parlava della vita delle personalità dello spettacolo.

Lo straniero era un gran parlatore. Papà non sembrava preoccuparsene, ma a volte mamma si alzava in silenzio - mentre noi altri ascoltavamo affascinati quelle storie di luoghi lontani - e se ne andava nella sua stanza, per leggere la sua Bibbia e pregare. Mi chiedo ora se non stesse pregando che quello straniero se ne andasse via.

Vedete, mio padre governava casa nostra con certe regole morali. Ma questo straniero non si sentì mai obbligato a onorarle. Le parolacce, per esempio, non erano permesse in casa nostra, né a noi, né ai nostri amici o invitati. Il nostro visitatore di lunga data, invece, spesso usava parole che mi bruciavano nelle orecchie e mettevano papà in imbarazzo. Ma papà non gli parlò mai a quattr'occhi. Un'altra cosa che papà non permetteva in casa nostra era l'alcool - fosse anche solo per cucinare. Ma lo straniero riteneva che dovevamo sapere, e ci illuminò verso altri stili di vita.

Ci offriva spesso birra e altre bevande alcoliche. Faceva apparire piacevoli le sigarette, descriveva i sigari come cose da veri uomini, e le pipe come cose da uomini di classe. Parlava liberamente (veramente troppo liberamente) del sesso. I suoi commenti a volte erano pesanti, a volte suggestivi, e in genere imbarazzanti. Le mie prime idee sui rapporti tra uomini e donne furono influenzate da quello straniero.

Nel guardare indietro, mi rendo conto che è stato per la grazia di Dio se lo straniero non ci ha più influenzati. Di volta in volta contrapponeva i suoi valori a quelli dei miei genitori. Eppure raramente veniva rimproverato e mai gli fu detto di andarsene da casa nostra.

Più di trent'anni sono passati da quando lo straniero è venuto ad abitare con mamma e papà. Oggi mio padre non lo trova più così interessante come una volta. Ma credo che se dovessi andare a trovare i miei genitori, troverei ancora quello straniero seduto nel suo angolo, aspettando che qualcuno lo ascolti parlare e disegnare le sue immagini suggestive.

Il suo nome? Noi lo abbiamo sempre chiamato TV."




Noi tutti siamo per natura desiderosi di passare del tempo con la cosa o la persona che amiamo di più. Allora, chiediti sinceramente: passo più tempo con Dio o con la TV? Come possiamo, se ci professiamo Cristiani, sprecare le ore libere che il Signore Dio ci ha generosamente concesso per servire Lui, dedicando innumerevoli ore alla spazzatura del mondo che ci arriva dalla televisione? "Non v'ingannate: le cattive compagnie corrompono i buoni costumi" (1 Cor. 15:33). C'è compagnia peggiore di quella delle oscenità presenti in molti film? Il maligno e la nostra natura peccaminosa hanno proprio bisogno di tutto quell'aiuto per distrarci dagli scopi e i doveri cui siamo chiamati, e senza contare il fatto di istigarci a peccare con i nostri pensieri?

Cosa farai, se andrai in Cielo, quando vedrai che là non c'è nessuna TV? Sai perché non ci sarà nessun televisore? Perché sarà gettato nella fornace ardente insieme a tutto ciò che causa peccato (Matt. 13:41,42). A proposito, hai pensato cosa ti dirà l'Iddio santissimo quando apparirai davanti a Lui ed Egli ti chiederà conto di quelle migliaia e più ore che hai buttato via ogni anno davanti alla TV? Quante ore le hai dedicato ogni giorno, 2 o 3 o più? Stai passando una pari quantità di ore pregando, testimoniando, leggendo la Bibbia e meditando sulle cose del Signore? Dici che non puoi farlo perché sei troppo occupato, troppo stanco, troppo debole? Anna era una donna anziana, probabilmente sugli ottant'anni, che serviva Dio pregando costantemente (Luca 2:36,37). Chiunque può trovare il tempo per pregare, o per distribuire del materiale di evangelizzazione, donare ai poveri, andare a trovare gli infermi, pregare insieme, ecc.

Sii onesto con te stesso. Se Gesù venisse in casa tua per passarvi una giornata, ti vergogneresti e cambieresti velocemente canale, lasceresti spento il televisore per la sola durata della sua visita da te?

Se questo articolo sta parlando a te, non è troppo tardi fintanto che avrai vita su questa terra. Puoi ancora ravvederti, chiedere a Dio di liberarti dal desiderio di compiacere la tua vecchia natura carnale, e cominciare a usare quelle ore per farti un tesoro nei Cieli, come Gesù ci ha comandato (Matt. 6:20)! Non puoi cambiare ciò che hai fatto nel passato, ma puoi migliorare per quanto riguarda il presente! Ciò che davvero importa, è come finirai la corsa (1 Cor. 9:24).

Paolo stava scrivendo ai Cristiani quando disse: "Fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri" (Fil. 4:8). Non troverai spesso, forse mai, queste cose in TV.

Infine, riguardo alle parole di Gesù sull'adulterio commesso anche solo con i pensieri (Mat. 5:28,29), ti rendi conto che milioni di persone commettono regolarmente questo peccato davanti alle loro TV? Sei consapevole che l'adulterio della mente non è meno serio di ogni altra forma di immoralità sessuale e che tutti quelli che commettono queste cose saranno giudicati (Apoc. 21:8)?

Ricorda questa verità basilare e fondamentale: dove sono rivolte le nostre menti, da lì deriverà il nostro comportamento, le nostre vite. In Romani 8:5,6 è scritto:

"Quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace".


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