Vinyard
Christian Fellowship
a
cura di N. Martella, da "Oltre" n° 8
Un caro fratello mi
ha segnalato qualcosa di molto interessante sul sito carismatico «Vinyard»
in tedesco, riguardo la loro presenza con uno stand presso una «fiera dell'esoterismo».
Il testo recita così: «Cantiamo regolarmente inni di lode presso
lo stand con la chitarra: la mattina presto, la sera e di tanto in tanto, quando
è opportuno. Domenica è venuta da noi un'indovina e ha iniziato
a ballare con noi al suono della musica. Gli altri espositori erano entusiastici
sull'atmosfera gioiosa. Dio ci ha donato con questa indovina già parecchi
colloqui. Ella è stata battezzata in una comunità e ha scritto personalmente
inni di lode. Anche dopo il suo allontanamento [dalla fede], delle persone vengono
guarite per mezzo delle sue preghiere, in parte perfino dei malati di cancro,
e sembra che abbia un dono profetico. Chi sa che cosa Dio ha operato già
ora nella sua vita attraverso il suo Spirito. Preghiamo affinchè ella ritorni
nuovamente al Signore».
Non sto a dilungarmi sul movimento carismatico americano «Vinyard Christian
Fellowship» (Associazione cristiana della vigna), sui suoi fondatori
(John Wimber), sui suoi maggiori esponenti, sulle sue concezioni teologiche
in parte simili a quelle delle «Nuova Era» (channeling, pan-spiritualismo),
sulle sue concezioni miracolistiche (ad es. che sarebbe lo Spirito di Dio a compiere
qualsiasi miracolo, dovunque esso accada e per mano di chiunque) e sulle
sue pratiche («abbattimento dello Spirito», «ridere nello Spirito»,
«battaglie territoriali», trasmissione di energia miracolosa, «Power
Evangelism», ecc).
Non sento di dover giudicare la presenza di membri di «Vineyard» in
una «fiera dell'esoterismo». L'accostamento dell'indovina a una comunità
pentecostale, dove fu anche battezzata, è qui solo casuale, poiché
ciò poteva accadere anche altrove, visto che non si può guardare
nel cuore delle persone; gli «aggregati» ci sono dappertutto. Prescindiamo
pure dal fatto che la donna abbia ballato al suono della musica del gruppo «Vinyard»
e insieme a loro.
Il fatto che la donna in passato abbia «scritto personalmente inni di lode»
non significa proprio nulla biblicamente parlando. Infatti, Gesù stesso
diede questo severo avvertimento: «Molti mi diranno in quel giorno: "Signore,
Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni,
e fatte in nome tuo molte opere potenti?" E allora dichiarerò loro:
"Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità"»
(Mt 7,22s). Fare tutte queste opere potenti nel «nome di Gesù»,
attingendo però le energie da fonti occulte, porterà a questo triste
risultato, poiché si tratta di stregoneria fatta in «nome di Cristo»!
La cecità spirituale dei seguaci della «Vinyard Christian Fellowship»,
che dipende dalla loro ideologia guaritoria, è che una persona che si è
allontanata dalla fede in Gesù, può continuare a fare guarigioni
per mezzo di preghiere, perché lo Spirito di Dio starebbe ad agire in lei.
Certo sarebbe meglio che ritornasse «nuovamente al Signore», ma anche
così Dio se ne servirebbe? Come si può credere che Dio agisca miracolosamente
per mezzo delle mani di un un'occultista, quando Dio stesso condanna l'occultismo?
Come si fa a dire di un'indovina che ha un «dono profetico»? Quale
comunione v'è fra la luce e le tenebre, e quale armonia fra Cristo e Beliar?
(2 Corinzi 6,14s).
Che cosa ne abbiamo fatto della severa ammonizione di Mosè a Israele e
delle pesanti minacce risultanti? Specialmente al tempo dei profeti Geremia ed
Ezechiele, Dio chiamava i falsi profeti di Giuda «indovini», poiché
- pur profetando in nome dell'Eterno - attingevano i loro messaggi non dallo Spirito
di Dio, ma da fonte estranee di natura divinatoria.
Quando Simone il mago volle comprare dagli apostoli Pietro e Giovanni la facoltà
dì dispensare anche lui lo Spirito Santo, imponendo le mani, Pietro lo
avversò con queste parole: «Vada il tuo danaro con te in perdizione,
poiché hai stimato che il dono di Dio si acquisti con danaro. Tu, in questo,
non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è
retto dinanzi a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega
il Signore affinchè, se è possibile, ti sia perdonato il pensiero
del tuo cuore. Poiché io ti vedo in fiele amaro e in legami di iniquità»
(Atti 8,20-23). Tra le prime false dottrine sorte contro il cristianesimo ci fu
lo «gnosticismo» - un miscuglio fra cristianesimo e paganesimo, che
gli apostoli avversarono - eppure oggigiorno alcuni gruppi "cristiani"
si ispirano nuovamente a tale «esoterismo» cristianizzato! Quando
Paolo stava evangelizzando in Cipro il proconsole Sergio Paolo, fu proprio un
mago e falso profeta giudaico di nome Elima e con lo pseudonimo di Bar-Gesù
(= figlio di Gesù!) che cercò di distoglierlo dalla fede. Qui era
Paolo ad essere pieno dello Spirito Santo e a chiamarlo uomo «pieno d'ogni
frode e d'ogni furberia, figlio del diavolo, nemico d'ogni giustizia» intento
a «pervertire le diritte vie del Signore» (Atti 13,10-11).
Anche in seguito, una donna indovina seguiva Paolo e Barnaba e gridava: «Questi
uomini sono servitori del Dio altissimo, e vi annunciano la via della salvezza».
Gli apostoli non si allearono con lo spirito indovino, non se ne servirono né
videro in esso l'azione dello Spirito del Signore, ma scacciarono lo spirito indovino
che era in quella donna. Che Dio ci preservi dal «fuoco estraneo»!
« Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figlio o la sua
figlia per il fuoco, né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore,
né augure, né mago, né incantatore, né chi consulti
gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante; perché
chiunque fa queste cose è in abominio all'Eterno » (Deuteronomio
18,10).