Il cammino cristiano




Quelli che non hanno mai udito il vangelo periranno?

 

Se la salvezza si ha solo accettando il messaggio del Vangelo, che ne è di tutti quelli che per qualche motivo non ne vengono a conoscenza?


In merito a questo argomento, un grande predicatore del passato, George Whitefield, scrisse:

Desidero rispondere a queste persone come il Signore Gesù Cristo rispose a un'altra persona curiosa: "...che t'importa? Tu, seguimi" (Giov. 21:22). Ditemi, perché vi preoccupate di quello che sarà degli altri? Possiamo essere certi che Dio li giudicherà secondo la luce che hanno ricevuta: se Egli non ha dato loro alcuna rivelazione, essi non saranno giudicati per rivelazione; se non hanno avuto la legge, essi saranno giudicati senza la legge. Ma per quanto riguarda quelli che hanno ricevuto la rivelazione del Vangelo, possiamo essere certi che nessuno è stato o sarà mai salvato se non per la giustizia di Cristo.

La Bibbia ci dice che Dio "giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con equità". Dio non condannerà nessuno per non avere creduto in un Gesù di cui non ha mai sentito parlare. Piuttosto, l'uomo è già condannato per qualche cosa di molto più basilare.

Dio si è rivelato a tutti attraverso la creazione e per mezzo del senso innato del bene e del male. Ciascuno di noi ne sa abbastanza su Dio perché Egli possa dirci che siamo "senza scuse" (Romani 1:20). È a causa di questo rifiuto di voler conoscere Dio e a causa della violazione delle Sue leggi, che l'uomo è condannato.

Il Vangelo ci dice che "Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giov. 3:16). Ma dice anche che chiunque rigetta consapevolmente Cristo, sta rigettando l'offerta di riconciliazione che Dio gli offre (Giov. 12:48). In questo caso, l'individuo ottiene quello che vuole: un'eternità senza Dio.

In quanto ai "mezzi", Dio non è certamente limitato dalle distanze o dal livello culturale delle persone. Se un uomo desidera realmente conoscere e seguire Dio e la Sua volontà, Dio è in grado di provvedere affinché quella persona giunga a conoscere il messaggio della salvezza. Si potrebbero citare innumerevoli casi in cui Dio ha portato qualcuno alla conoscenza del Vangelo di Cristo attraverso una persona qualsiasi (come accade qui in occidente), o altri in modi (nei paesi in cui il cristianesimo viene proibito e perseguitato), o ancora parlandogli mediante visioni (nel caso di persone appartenenti a popoli non raggiunti dal Cristianesimo, o di persone che hanno vissuto volontariamente o loro malgrado in un sistema ateo o basato sull'occultismo; si veda ad es. la testimonianza della ex strega V.L. De Souza).

Un esempio che possiamo citare dalla Bibbia è quello di Cornelio, un centurione della coorte italica. Quest'uomo non era ebreo e non aveva mai sentito parlare di Gesù, ma aveva chiesto a Dio di rivelarsi alla sua vita affinché potesse conoscerLo ed essere riconciliato con Lui. Il Signore rispose mandando l'apostolo Pietro (che era piuttosto restio a parlare a un non giudeo), ad annunciargli il Vangelo. Il risultato fu che Cornelio accettò Gesù come proprio Salvatore e Signore (cfr. Atti 10).
Questo è accaduto in ogni epoca e accade ancora oggi in ogni parte del mondo, e se anche tu, lettore, hai quel desiderio nel tuo cuore, Dio potrebbe stare rispondendoti proprio ora offrendoti l'opportunità di conoscere Gesù.

Domande come: "che ne sarà del povero negretto, nato nel cuore dell'Africa più nera, che non ha avuto la possibilità di accostarsi alla Parola di Dio?", vengono poste in genere da persone che non conoscono veramente Cristo. È un falso problema che molti si pongono per sfiducia o per non prendere le proprie responsabilità davanti a Dio.

In questo momento, se non ho accettato la Sua Parola, il "negretto" sono io!
Quale sarà il mio destino se, invece di andare a Dio, mi metto al Suo posto con la pretesa di dire io come dovrebbe funzionare il mondo? Al Giudizio, quando il Signore chiederà conto a tutti gli uomini di ciò che hanno fatto in vita, che scuse porterò a Dio:

io che, a differenza del negretto, avevo la Bibbia a casa e non l'ho mai aperta per leggerla;
io che, invece di conoscere la Sua volontà, perdevo tempo in domande futili;
io che, nonostante tutto, mi sono volutamente disinteressato di conoscere Dio e la Sua Parola?



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