La tolleranza è una virtù molto apprezzata nella nostra società
moderna. Essere tolleranti è una prova d'intelligenza e d'apertura mentale
che si oppone a flagelli quali l'integralismo ed il razzismo.
Ma esiste una forma di tolleranza che, per il Signore e per ogni credente, è
come il tradimento. È ad esempio mantenere il silenzio quando il nome di
Dio è bestemmiato e quando Gesù Cristo è disonorato.
Un missionario che lavorava in India ha scritto: "La tolleranza è
diventata così tollerante da accettare il male".
In nome di questa tolleranza, si vorrebbe accettare una verità insieme
al suo contrario. Non ci si rende conto che si ingiuria Cristo quando si vuole
adattare la sua verità immutabile alla nostra sensibilità personale,
ai nostri ragionamenti e ai nostri desideri.
Cristo è la verità, e lui stesso dichiara che la Bibbia, Parola
di Dio, è la verità (Giovanni 14:6, 17:17; Matteo 5:18). Dichiara
che tutti gli uomini hanno peccato e che tutti meritano il giudizio di Dio. Ma
afferma anche di essere venuto a morire sulla croce proprio per salvare i peccatori.
Dio non è tollerante verso il male. Egli non può far altro che condannarlo.
Ma per amore nostro, il male che noi abbiamo commesso, Dio lo ha condannato abbandonando
suo Figlio Gesù, carico dei nostri peccati, sulla croce, dove è
morto al nostro posto. È allora che ha potuto ricevere come suoi figli
quanti hanno creduto in Gesù e hanno accettato per grazia la salvezza che
ci ha offerto, non su un principio di tolleranza, ma sulla base della sua giustizia
perfetta.
Si vedano anche:
L'ecumenismo
Il messaggio del Vangelo
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