Quali
differenze tra il Mormonismo e il Cristianesimo?
differenze
tra le dottrine cristiane e quelle della chiesa mormone
DIO
Il Mormonismo insegna
che esiste un numero infinito di dèi. Dio è l'Essere Supremo dell'universo,
ma non ha sempre avuto quella posizione; anzi, Dio un tempo era un uomo: "Un
tempo Dio stesso era come noi siamo oggi; ed è un uomo esaltato e siede
sul trono nell'alto dei cieli!" (Robert L. Millett). Questo "Dio
uomo" (che in passato le autorità mormoni ritenevano fosse Adamo)
avrebbe poi ottenuto gradualmente lo stato di divinità vivendo una vita
perfettamente giusta.
Il Mormonismo insegna inoltre che Dio il Padre ha un corpo di carne ed ossa: "Il
Padre ha un corpo di carne ed ossa, altrettanto tangibile quanto quello dell'uomo"
(Dottrina e Alleanze, 130:22).
La Bibbia invece dice che Dio è esistito ed esiste eternamente, è
spirito, ed ha creato noi esseri umani.
GESU' CRISTO
Il Mormonismo insegna
che Gesù è fratello di Satana, e fu generato da un rapporto carnale
con Dio. Il libro mormone "Il Libro di Mosè" presenta Satana
e Gesù come in lotta per accaparrarsi il privilegio di diventare il redentore,
e Gesù vinse (Joseph Smith, Perla di Gran Prezzo, Libro di Mosé
4:1-4).
I mormoni sostengono inoltre che Gesù non fu generato dallo Spirito Santo.
Per loro, Gesù era divino "come ciascuno di noi"; ossia, la sua
divinità non sarebbe diversa da quella di noi uomini.
La Bibbia invece dice che Gesù Cristo è esistito eternamente come
Dio, seconda persona della Trinità, e ha preso la nostra natura umana nascendo
in Betlemme mediante lo Spirito Santo, affinché mediante il suo sacrificio
potessimo essere salvati.
AUTORITA'
La chiesa Mormone usa
il "Libro di Mormon" e la Bibbia come loro fonti di autorità,
con l'aggiunta delle raccolte "Dottrina e Alleanze" e "Perla di
gran prezzo". Essi affermano che il Libro di Mormon è parola di Dio
(Articoli di fede, 8).
La Bibbia invece dice che solo la Parola di Dio è autorevole.
SALVEZZA
Il Mormonismo afferma
che Gesù vinse la morte fisica e garantì la risurrezione del corpo
a tutta l'umanità, mentre la morte spirituale può essere evitata
solo con l'ubbidienza ai comandamenti. Per il perdono dei peccati è necessario
il battesimo fatto da un sacerdote Mormone.
La Bibbia invece dice che non esiste nessun uomo che sia giusto e che non pecchi;
nessuno è in grado di corrispondere allo standard di santità perfetta
di Dio. Possiamo essere salvati e resi giusti davanti a Dio solo ponendo fede
nel sacrificio che Gesù ha fatto per noi, non nei nostri meriti o nella
nostra religiosità. Il battesimo e la santificazione sono atti di ubbidienza
a Dio, e seguono la salvezza, non sono dei mezzi per ottenerla.
VITA FUTURA
Il Mormonismo insegna
che, sebbene esiste una forma di punizione temporanea per i più malvagi,
vi sarà un regno che consisterà di tre livelli: "il regno celeste,
il regno terrestre, e il regno teleste"; sarà possibile avanzare attraverso
questi livelli.
La Bibbia invece parla esclusivamente di due stati finali, ed eterni, per ciascun
essere umano: cielo o inferno. Non afferma affatto che si possa passare da un
luogo all'altro.
Si vedano
anche le testimonianze
di ex-mormoni.
Gli insegnamenti della chiesa Mormone
INDICE
1. Le vicende di Joseph Smith
Joseph Smith è considerato
non solo il fondatore ma anche il "profeta" di questa corrente religiosa
para-cristiana, dai tratti marcatamente americani. Egli nacque il 22 dicembre
1805 a Sharon, nello Stato del Vermont. Fu indovino, rabdomante ed altro ancora.
Nel 1820, all'età di
quindici anni, ebbe la sua prima visione. Un angelo gli apparve nel 1823 e gli
rivelò il posto dove era sepolta una cassetta, che avrebbe dovuto contenere delle
lamine d'oro scritte in "egiziano riformato", contenenti la storia dei
primi abitanti del continente americano.
Nel 1827 Joseph Smith, in seguito ad un'ulteriore visione, avrebbe rimosso le
lamine d'oro dal loro posto, nella collina di Cumorah presso Palmyra (New York),
onde poterle tradurre. Smith afferma di avere impiegato tre anni nella traduzione
delle lamine. Poichè aveva ricevuto l'ordine di non mostrare le lamine ad alcuno,
nascosto dietro una tenda avrebbe dettato ad uno scrivano, un certo Martin Harris.
Quest'ultimo fu più tardi scomunicato dagli stessi mormoni, insieme a David Whitmer
e Oliver Cowdery (W.A.Linn, 1901, p.81, The Story of Mormons, dove vengono
definiti: ladri, bugiardi e imbroglioni); la loro testimonianza relativa al fatto
di aver veduto le lamine d'oro, appare ancora nella prefazione al Libro di Mormon
(Testimonianza dei Tre Testimoni).
Strumento necessario
per poter condurre a compimento tale opera di traduzione, sarebbero stati degli
occhiali miracolosi, l'Urim e il Thummim, ritrovati assieme alle lamine.
Nel 1829, la traduzione venne pubblicata con il titolo di "Libro di Mormon".
A quel punto lo spirito che gli aveva suggerito il luogo dove trovare le lamine
d'oro, sarebbe tornato da Smith per riprendersele.
Si racconta che la moglie di Harris, sottraesse al marito la prima stesura del
Libro di Mormon, affermando: "Se quest'opera è basata su di una rivelazione
divina, l'essere che ve l'ha data può rimpiazzarla!" Smith si rimise di nuovo
all'opera, e per evitare i rischi di un'imbarazzante comparazione tra vecchia
e nuova "traduzione", affermò che il diavolo nella nuova traduzione
aveva introdotto molti errori! (cfr. prefazione alla 1a edizione del
Libro di Mormon).
Il 6 aprile 1830, all'età
di 24 anni, Smith organizzò la sua "Chiesa di Gesù Cristo" nella città
di Fayette, nello stato di New York. I membri della nascente comunità,
diventati nel frattempo un centinaio, non erano visti di buon occhio e decisero
di rifugiarsi a Kirtland, sul Lago Erie nell'Ohio, rimanendovi dal 1831 al 1837.
Nel 1844 i mormoni si erano insediati sulle rive del fiume Mississipi (a 30 Km
a nord di Quincy) e vi avevano costruita un'intera città di ventimila abitanti:
Nauvoo. Joseph Smith ne divenne il sindaco. In breve tempo i mormoni diventarono
un'importante forza politica dell'Illinois, e nello stesso anno Smith fu designato
dai suoi seguaci come candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Venne eretto
un ulteriore tempio (il primo era stato costruito a Fayette), che costò un milione
di dollari e che più tardi fu distrutto.
Il sequestro da parte dei seguaci di Smith di un giornale diretto da un gruppo
di dissidenti, costò a Smith il carcere a Carthage in Illinois. Un gruppo di cittadini
penetrò nell'edificio e assassinò lui e suo fratello Hyrum. Tale furia era stata
provocata anche dal fatto che un'ulteriore rivelazione, aveva permesso a Smith
di istituire nel 1843, la pratica della poligamia.
Nel 1846 i mormoni
si spinsero per più di 2.250 Kilometri nell'estremo West (occidente), che era
allora parte del Messico. A guidarli nel loro esodo da Nauvoo sulle Montagne Rocciose
sino al Lago Salato, fu Brigham Young. Quando le carovane si erano mosse da Nauvoo
erano composte da circa 12.000 persone, ma quando giunsero a destinazione, dopo
diciassette mesi di viaggio, le persone erano circa la metà. I mormoni edificarono
Salt Lake City (Utah), ma un gruppo di loro rifiutò la guida di Young e nel 1860
costituì la "Chiesa Riorganizzata di Gesù Cristo dei Santi dell'Ultimo Giorno".
Questo gruppo essenzialmente respingeva la pratica della poligamia, affermando
che il brano che la istituiva (Dottrina e Patti 132:52) era spurio e non attribuibile
a Joseph Smith.
Nel 1890, il "profeta-presidente" Woodruff abolì la pratica della poligamia,
affermando che essa era stata destinata ad essere istituita solo dopo il ritorno
di Cristo... Le sue affermazioni si venivano a trovare in aperta contraddizione
con quelle di Smith (Dottrina e Patti 132:52, ma tale brano è in contraddizione
con quello del paragrafo 119 dello stesso testo! vedi anche per ulteriori contraddizioni
il Libro di Mormon 2:23-24).
Nel 1970 il movimento
contava in tutto il mondo, circa tre milioni e mezzo di membri. Tra le loro principali
realizzazioni vanno ricordati: dodici templi nei quali non possono entrare i non
mormoni, una società di assistenza, e l'università Brigham Young. I mormoni controllano
l'industria della barbabietola da zucchero, possiedono enormi estensioni di terra
nello Utah e quindi hanno un posto preminente nell'agricoltura e nell'industria
statunitense.
2. La Bibbia
Per i mormoni, "la
Bibbia non è un'autorità sufficiente" (D.O. McKay, La chiesa e le sue
distintive caratteristiche), esistendo altre "autorità": Il Libro
di Mormon, La Perla di Gran Prezzo, e Dottrina
e Patti (questi libri sono i testi su cui si basa il Mormonismo).
Il Libro di Mormon,
che reca come emblematico sottotitolo "un'altra rivelazione di Gesù
Cristo", è una raccolta di 15 libri che contengono storie con vago
contenuto biblico scritte sulle tavole ritrovate da Smith in una lingua storicamente
inesistente - l'egiziano riformato - e che egli avrebbe tradotto. In questi libri
ci sono molteplici errori anche banali: ad esempio, in libri che Smith affermava
essere stati scritti 5-6 secoli avanti Cristo, appaiono citazioni del Nuovo Testamento;
nel libro Alma (Al 46, 15) si parla dei cristiani quando lo stesso Smith diceva
che il libro era stato scritto nel 73 prima di Cristo!
Al Libro di Mormon
si aggiungono altri due testi "sacri". La Dottrina e i Patti è un elenco
di 136 "rivelazioni", le quali servirebbero per sviluppare la Bibbia.
La scismatica "Chiesa Riorganizzata", non accetta la rivelazione mormone
che autorizza la poligamia; un'ulteriore setta mormone, la Temple Lot, riduce
ancora il libro e lo chiama Libro dei comandamenti.
La Perla di Gran Prezzo
invece contiene: "il Libro di Mosè", il "Libro di Abramo"
(che pretende di essere stato scritto dallo stesso Abramo e fu tradotto da Joseph
Smith), una biografia incompleta dello stesso Smith e il breve scritto degli "Articoli
di Fede".
La chiesa mormone ha
stampato sei diverse edizioni del libro di Mormon, rispetto alla prima edizione
del 1830 (le edizioni sono state pubblicate negli anni 1837, 1840, 1842, 1879,
1920, e 1981). Nelle varie versioni, diverse espressioni sono mutate. Quale deve
essere considerata la versione autentica? Infatti le lamine d'oro furono sottratte
a Joseph Smith dopo la prima traduzione, pertanto sulla base di quale testo originale
sono state effettuate le successive correzioni?
Il Libro di Mormon,
si auto-presenta come un'opera umana e non come un'opera ispirata da Dio. Joseph
Smith non esita ad affermare nella prefazione al libro: "se vi si trovano
errori sono errori dovuti agli uomini".
In altri versi si legge:
"Cionondimeno, nulla di quanto scrivo sulle mie tavole io stimo sia profano.
Ed ora, se io erro, pure gli antichi errarono; non già che io voglia scusarmi
con altri, ma piuttosto a causa della debolezza che è in me...". (1 Nephi
19:6)
"Ed io, Lehi, debbo supporre, secondo quanto ho letto, che un angelo di Dio,
come è scritto, sia caduto dal cielo; per cui divenne un diavolo". (2 Nephi
2:17)
"Ora, figlio mio, non voglio dire che la loro risurrezione si effettui alla
risurrezione di Cristo; ma ecco, lo dò come un opinione mia". (Alma 40:20)
"Non condannatemi per le mie imperfezioni, nè mio padre per le sue imperfezioni,
nè coloro che hanno scritto prima di lui."
3. Dio non è Uno
I mormoni non ritengono
vera la dottrina del monoteismo biblico: essi credono, non diversamente dai Testimoni
di Geova, che esistono molti dèi. Il Padre, il Figlio e lo Spirito sarebbero solo
tre dei tanti dèi che esistono in mondi paralleli al nostro. Gli stessi mormoni,
un giorno diventeranno dèi. Essi addirittura credono di essere preesistiti ai
propri corpi fisici, in qualità di spiriti (tale credenza, assai vicina al platonismo
e alle dottrine di Origene, trova origine in brani decontestualizzati come: Giobbe
38:2-4, 7; Geremia 1:5; Giovanni 9:2). L'attuale umanità sarebbe solo uno stadio,
nel percorso evolutivo delle intelligenze, le quali avrebbero come scopo finale
quello di divenire dèi.
Molti sono i brani
mormoni che presentano l'esistenza di più dèi:
"Abrahamo ebbe concubine, che gli diedero figli; ciò gli fu imputato come
giustizia, perciò gli furono dati, e lui dimorò nella mia legge; allo stesso modo
Isacco e Giacobbe fecero nessuna altra cosa oltre quelle che furono loro comandate;
e poichè essi non facero altre cose oltre quelle loro comandate, essi sono entrati
nella loro esaltazione, secondo la promessa, e siedono su troni, e sono non angeli
ma dèi". (Dottrina e Patti 132:37; interessante anche il brano 132:18-20,
nel quale è ripetutamente affermato che oltre agli angeli vi sono molti dèi).
Va altresì notato che
rispetto al Libro di Mormon, nel quale si tenta di presentare ancora un Dio solo
in più persone (Alma 11:28-29, 44, 2 Nephi 31:21, Mormon 7:7, 3 Nephi 11:27, Mosiah
15:3-5, Ether 2:8), il libro Dottrina e Patti afferma senz'altro l'esistenza di
più dèi.
Nella Bibbia, invece,
in brani come Isaia 43:10-11 è affermato: "Prima di me nessun Dio fu formato,
e dopo di me non ve ne sarà alcuno. Io, Io sono l'Eterno e fuori di me non vi
è Salvatore". Questo brano colpisce al cuore la concezione politeistica ed
evolutiva mormone. Alcuni di loro affermano che il brano di Isaia si riferisce
ai falsi dei, Dio starebbe affermando che lui è il solo Dio legittimo per questo
pianeta, di conseguenza l'uomo non dovrebbe adorare altri dei! Ma il brano risulta
inintellegibile se letto come da essi suggerito: "Prima di me nessun falso
Dio fu formato, e dopo di me non ve ne sarà alcuno!".
Isaia 44:6,8: "Così
parla il SIGNORE, re d'Israele e suo salvatore, il SIGNORE degli eserciti: Io
sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio. 7 Chi, come me, proclama
l'avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Che egli lo dichiari e me
lo provi! Lo annunzino essi l'avvenire, e quanto avverrà! 8 Non vi spaventate,
non temete! Non te l'ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni.
C'è forse un Dio fuori di me? Non c'è altra Ròcca; io non ne conosco nessuna."
Questo brano sottolinea la concezione monoteistica biblica a fronte del politeismo
mormone.
Isaia 45:5-6: "Io
sono il SIGNORE, e non ce n'è alcun altro; fuori di me non c'è altro Dio! Io ti
ho preparato, sebbene non mi conoscevi, 6 perché da oriente a occidente si riconosca
che non c'è altro Dio fuori di me. Io sono il SIGNORE, e non ce n'è alcun altro."
Isaia 45:22: "Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della
terra! Poiché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro."
Salmo 96:5: "Poiché tutti gli dèi delle nazioni sono idoli vani; il SIGNORE,
invece, ha fatto i cieli."
Malachia 2:10 "Non abbiamo forse tutti un solo padre? Non ci ha creati uno
stesso Dio?".
I mormoni al contrario
ritengono che molti dèi abbiano preso parte all'opera della creazione. I loro
testi affermano: "E poi il Signore disse: Scendiamo. Ed essi scesero a l'inizio,
ed essi che sono dèi, organizzarono e formarono il cielo e la terra. (Perla di
Gran Prezzo, Abrahamo 4:1)
"E gli dèi scesero e formarono questo: le generazioni dei cieli e della terra,
quando esse furono formate nel giorno in cui gli dèi formarono la terra e i cieli".
(Perla di Gran Prezzo, Abrahamo 5:4)
A proposito di tale argomento vi è contraddizione rispetto a quanto insegnato
nel Libro di Mormon, infatti in quest'ultimo è affermato che Dio Padre (un solo
Dio) ha creato i cieli e la terra (2 Nephi 2:14, Giacobbe 4:9).
4. La Natura di Dio
Secondo la loro concezione
politeistica e pagana di Dio, i mormoni ritengono Dio in progresso (in evoluzione)
e pertanto mutabile come l'uomo. La Bibbia, e anche i Padri della chiesa, hanno
ben chiara la "distinzione" tra Dio e l'uomo, contrariamente al mormonismo
che insegna che Dio era in passato un uomo come noi che progressivamente si è
innalzato alla divinità.
Per la Bibbia, potere e libertà assoluti appartengono soltanto a Dio e non alla
creatura. Il ponte gettato da Cristo tra Dio e la sua creatura, non colma completamente
le differenze sostanziali. L'uomo rimane un essere creato. La Bibbia insegna che
Dio è eterno, e che nulla deve ad alcun tipo di evoluzione, infatti i mormoni
insegnando che Dio un tempo era un uomo, dichiarano che egli dovette entrare,
ad un certo punto del tempo, nella condizione di Dio.
Malachia 3:6: "Poiché
io, il SIGNORE non cambio". Secondo i mormoni invece Dio è mutabile (Dottrina
e Patti 132:18-20), la Bibbia afferma proprio il contrario: il Signore è immutabile,
per tale motivo possiamo avere fiducia in Dio e nel suo piano di salvezza.
Salmo 90:2: "Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la
terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio". I mormoni
affermano che Dio è solo il Dio di questa eternità, non di altre eternità! Pertanto
vi sarebbero altre eternità, dominate da altri dèi!
Numeri 23:19: "Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo,
da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato
non manterrà la parola?". Dio appartiene ad un ordine d'essere completamente
diverso da quello dell'uomo.
Osea 11:9: "...perché sono Dio, e non un uomo, sono il Santo in mezzo a te...".
Inoltre, la Bibbia
insegna che Dio è spirito, invisibile e intangibile. I mormoni affermano proprio
il contrario: Dio possiede un corpo in carne ed ossa (Dottrina e Patti 130:22;
Talmage, Articoli di Fede p.41). "Ad immagine del Suo proprio corpo,
maschio e femmina li creò..." (Libro di Mosè, 6:9). Nel loro aspetto corporeo
il Padre e il Figlio sono simili (Talmage, Articoli di Fede, p.41). Probabilmente
gli accenni nel Libro di Mormon alla spiritualità di Dio, debbono essere intesi
come riferimenti alla sua"invisibilità" (Alma 18:26-28; 22:8-11).
La convinzione di avere
a che fare con un Dio in carne ed ossa, è portata alle estreme conseguenze, al
punto da ritenere che Maria abbia concepito Gesù, dopo aver avuto rapporti sessuali
con Dio: "Quando la Vergine Maria concepì il Figlio Gesù, il Padre Lo aveva
generato alla Sua propria immagine. Egli non fu generato dallo Spirito Santo.
E chi era il Padre? Il Padre era il primo della famiglia umana...Gesù, il nostro
fratello maggiore, fu generato nella carne dalla stessa persona che era nel giardino
dell'Eden e che è il nostro Padre che è nei cieli" (Brigham Young, Journal
of Discourses, vol. 1, pp. 50,51).
Per i mormoni nè Dio
Padre, nè il Figlio possono abitare nel cuore degli uomini a causa della loro
corporeità (Dottrina e Patti 130:3; anche questa affermazione è contraddetta dal
Libro di Mormon (Alma 34:36).
La Bibbia afferma che Dio è il creatore degli spiriti e dei corpi, mentre Joseph
Smith insegnava che "Dio non possiede assolutamente il potere di creare lo
spirito dell'uomo" (Insegnamento del Profeta Joseph Smith, p. 354).
5. Il Peccato
Il Libro di Mormon
afferma: "Adamo trasgredì affinchè gli uomini fossero; e gli uomini sono
per poter conoscere le gioia" (2 Nephi 2:25) ed ancora: "È diventata
pratica comune dell'umanità accumulare rimproveri sui progenitori della famiglia
umana e raffigurarsi un supposto stato benedetto, nel quale tutti vivremmo se
non ci fosse stata la caduta; mentre invece i nostri primi progenitori hanno diritto
alla nostra più profonda gratitudine, per l'eredità che ci hanno lasciato e che
costituisce il modo di acquistare il diritto alla gloria, alla esaltazione e alla
vita eterna" (Talmage, Articoli di Fede, p. 70).
Queste affermazioni tradiscono la incomprensione mormone circa la dottrina del
peccato così come esposta nella Bibbia. Biblicamente il peccato non apre scenari
di libertà, ma è morte e ribellione a Dio. I testi mormoni affermano: "Il
peccato è qualsiasi stato, sia omissione di cose richieste sia commissione di
atti proibiti, che tenda a impedire lo sviluppo dell'anima umana" (Talmage,
Articoli di Fede, p.56). Per tale motivo i mormoni preferiscono il termine
esaltazione a quello di salvezza. Essendo la loro meta la perfezione, ossia diventare
degli dèi, il peccato è poco più di un ostacolo a tale progresso.
6. Espiazione
Nel 3° volume (pag.
247), e nel 4° volume (pagg. 219-20) del Journal of Discourses, il successore
di Joseph Smith, Brigham Young affermava: "Ogni uomo o donna che violi i
patti fatti con il suo Dio dovrà pagare per la sua violazione. Il sangue di Cristo
non potrà mai cancellare ciò che essi hanno fatto. Il vostro stesso sangue dovrà
servire da espiazione per ciò che è stato commesso; presto o tardi il giudizio
dell'Onnipotente giungerà, ed ogni uomo ed ogni donna dovranno pagare per i loro
patti", e ancora: "E adesso, ascolta, io parlo alla chiesa. Tu non ucciderai,
e colui che uccide non avrà perdono in questo mondo, nè nel mondo futuro"
(Dottrina e Patti 42:18). Secondo i mormoni, il sacrificio di Cristo può cancellare
soltanto alcuni tipi di peccato.
Nel vangelo Cristo
afferma (Matteo 12:31-32): "Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà
perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32
A chiunque parli contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli
contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro".
I mormoni identificano il "peccato imperdonabile", con la loro idea
di "espiazione".
In realtà leggendo il brano nel suo contesto si evince chiaramente che i farisei accusavano Gesù di scacciare
i demoni con l'aiuto del diavolo. Essi avevano identificato l'opera dello Spirito
Santo con l'opera di Satana, chiamavano il bene, male. L'effetto di tale presa
di posizione peccaminosa, poneva tali persone fuori dell'azione dello Spirito
di Dio, cioè impediva loro di arrendersi all'opera di Dio.
I Giovanni 1:7: "Ma
se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro,
e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato".
I Pietro 1:19: (siamo stati redenti..) "... con il prezioso sangue di Cristo,
come quello di un agnello senza difetto né macchia. ..." Questi brani rimarcano
l'insegnamento biblico del sacrificio di Gesù presentandolo come potente e pienamente
sufficiente per la salvezza dell'uomo. Non vi è alcun peccato che il sangue di
Cristo non possa cancellare. Ma per i mormoni, il sangue di Cristo non è così
potente.
7. Giustificazione
Per i mormoni la grazia
è donata all'uomo in proporzione ai propri meriti: più un uomo è peccatore, meno
grazia riceve, all'inverso più un uomo è giusto, maggiore grazia riceve. La Bibbia
insegna precisamente il contrario (Romani 5:20).
In realtà non esiste
qualcosa come una "giustizia personale", la giustizia è un dono di Dio,
non una risorsa dell'essere umano. Romani 5:1 afferma che siamo giustificati per
fede. il termine "giustificati" (essere resi giusti) è dikaios,
che è lo stesso alla radice del termine "giustificazione" (rendere giusti).
Romani 3:24 afferma "Essendo giustificati gratuitamente tramite la sua grazia....".
Nel Libro di Mormon
in 2 Nephi 25:23 leggiamo invece: "...sappiamo infatti che è per grazia che
siamo salvati, dopo aver fatto noi stessi tutto il possibile." I mormoni
amano molto citare Giacomo 2:24 a supporto della propria dottrina della giustificazione
per opere, solo che Giacomo in realtà sta trattando della "giustificazione
agli occhi degli uomini", e non come Paolo della "giustificazione agli
occhi di Dio" (Romani 3:28). (*)
I mormoni sostengono
anche, che sia possibile essere salvati e perdonati da Dio, versando danaro o
donando la decima delle proprie entrate:
"Si, verrà il giorno quando ci saranno chiese costruite sul fondamento di
quello che dirò: Venite a me, e tramite il vostro denaro sarete perdonati dai
vostri peccati." (Libro di Mormon 8:32)
"Osserva, è istituito oggi sino alla venuta del Figlio dell'Uomo, e veramente
è un giorno di dacrificio, e un giorno per le decime del mio popolo; perchè colui
che offre la decima non sarà bruciato alla mia venuta." (Dottrina e Patti
64:23).
A questo punto, confrontiamo
il Vangelo di Gesù con il messaggio Mormone:
Il
Vangelo Cristiano |
Il
messaggio Mormone |
Perché Dio ha tanto
amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in
lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16) Ma se è per grazia, non
è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia. (Romani 11:6) |
La grazia consiste
del dono di Dio ai Suoi figli, con la quale Lui dona il suo Unigenito Figlio e
chiunque crede in Lui e compie le sue leggi ed ordinanze avrà vita eterna.
(Teachings of Ezra Taft Benson, pp. 353-354). |
La legge poi è intervenuta
a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata,
(Romani 5:20). Perciò l'eredità è per fede, affinché sia per grazia (Romani 4:16). |
La Grazia è garantita
all'uomo proporzionalmente a quanto essi si conformano agli standards di giustizia
personale, che sono parte del piano del vangelo. (Bruce R. McConkie, Mormon
Doctrine, p. 339). |
Infatti è per grazia
che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di
Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera
sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente
preparate affinché le pratichiamo. (Ephesini 2:8-10). |
Se negarai tutta
la tua malvagità , e ami Dio con tutta la tua potenza, mente e forza, allora è
la sua grazia sufficiente per te (Moroni 10:32, Libro di Mormon) |
Ma sono giustificati
gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.
(Romani 3:24). Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma
per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento
dello Spirito Santo. (Tito 3:5) |
Come con tutte le
altre dottrine di salvezza, la giustificazione è accessibile a causa del sacrificio
espiatorio di Cristo, bma esso diventa operante nella vita di un individuo solo
sulla base di una giustizia personale (McConkie, Mormon Doctrine,
p. 408). |
Se con la bocca avrai
confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato
dai morti, sarai salvato. (Romani 10:9) |
Certi fanatici salvati-solo-per-grazia
precipitano i propri seguaci nella credenza che si possa essere salvati attraverso
nessun altro atto che il confessare Cristo con le proprie labbra (McConkie, Mormon
Doctrine, p. 287). |
La Bibbia afferma anche:
Romani 3:20: "perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato
davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato."
Romani 3:28: "poiché riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede
senza le opere della legge. "
Romani 4:2-5: "Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli
avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio; 3 infatti, che dice la Scrittura?
«Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia». 4 Ora a chi
opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; 5 mentre a
chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in
conto come giustizia."
Galati 3:10-11: "Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge
sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a
tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica». 11 E che
nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il
giusto vivrà per fede."
Romani 10:4: "poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione
di tutti coloro che credono." (Il termine "legge", gr. nomos,
è anartroso, cioè senza articolo; ciò significa che Paolo non stava pensando
ad una legge in particolare, ad esempio la legge mosaica).
Romani 11:6: "E se è per grazia, non è più per opere; altrimenti grazia non
è più grazia".
Salvezza per opere
e salvezza per grazia si escludono reciprocamente.
I Corinzi 15:1-4: "Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato,
che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, 2 mediante il quale
siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunziato; a meno che non abbiate
creduto invano. 3 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io,
che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4 che fu seppellito;
che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture". Paolo predicava
un vangelo fondato sulla persona e l'opera del Cristo, non sulla persona e l'opera
dell'uomo peccatore. Infatti i mormoni credono in una salvezza per opere. Sono
infatti convinti che la messa in pratica delle leggi e delle ordinanze di Dio,
permetta all'uomo di guadagnare la salvezza.
8. Battesimo
I mormoni sono convinti
che il battesimo in acqua (considerato una "ordinanza"), sia necessario
alla salvezza del credente. Essi ritengono che la "rigenerazione" o
"nuova nascita" avvenga al momento del battesimo. Pertanto senza battesimo
in acqua non vi è possibilità di essere considerati "salvati". Tale
asserzioni vengono basate sul brano di Marco 16:16 "Chi avrà creduto e sarà
stato battezzato, sarà salvato" (ma nel brano di Marco, il battesimo in questione
è quello dello Spirito).
Tale battesimo può essere impartito solo da persone "autorizzate", ossia
da quanti hanno ricevuto, per imposizione delle mani, il "sacerdozio di Aaronne".
Joseph Smith affermava di aver ricevuto il sacerdozio necessario per battezzare
in acqua, da Giovanni il Battista a lui inviato da Pietro, Giacomo e Giovanni.
Contrariamente al loro credo, l'apostolo Paolo non riteneva il battesimo, un elemento
necessario nell'annuncio della salvezza: "Ringrazio Dio che non ho battezzato
nessuno di voi; 17 Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare;
non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana. 18 Poiché
la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che
veniamo salvati, è la potenza di Dio". (I Corinzi 1:14, 17-18)
Tale dottrina, che
sembra addirittura contraddetta dal Libro di Mormon (Moroni 8:22-23; 2 Nephi 9:25-26;
Mosiah 15:24-27), trova la sua estrema applicazione nel cosidetto "battesimo
per i morti". Una persona morta senza avere accettato il messaggio mormone,
può chiedere ad un suo parente, tramite sogni, un battesimo in acqua per procura!
(Dottrina e Patti 128:5; 128:17-18). "Non soltanto gli anziani di Israele
viaggiano per il mondo predicando l'evangelo e battezzando gli uomini a migliaia,
ma i Santi si affollano ai templi del Signore per riscattare i loro morti dalle
mani di Satana. Essi svolgono un'opera grande e possente per i membri della famiglia
umana che hanno vissuto sulla terra nelle diverse epoche della storia del mondo
e che, in alcuni casi, manifestano per rivelazione ai loro figli o ai loro amici
di avere accettato il Vangelo nel mondo degli spiriti. I patriarchi e i profeti
dei tempi antichi, Pietro, Giacomo e gli apostoli che vissero nel meridiano dei
tempi, e Joseph Smith, Brigham Young e gli altri profeti della dispensazione della
pienezza dei tempi, negli ultimi giorni sono alacramente occupati a dirigere la
predicazione del Vangelo nel mondo degli spiriti." (Il Piano della Salvezza
p. 27)
I mormoni non danno valore al brano biblico che afferma: "Come è stabilito
che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio" (Ebrei
9:27), ma anzi credono che i mormoni deceduti, continuino ad evangelizzare anche
nell'aldilà!
9. Sacerdozio
I mormoni sono convinti
che tramite imposizione delle mani sia possibile conferire al credente il "sacerdozio
secondo l'ordine di Aaronne". Senza tale speciale ordinazione, sono precluse
varie attività tra cui la possibilità di impartire il battesimo in acqua.
Il brano biblico Ebrei
5:4 afferma: "Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia
chiamato da Dio, come nel caso di Aaronne". Questo brano è spesso usato a sproposito dai
mormoni, che lo interpretano in modo non corretto pensando che vi si faccia riferimento
solo al fatto che la "chiamata" al sacerdozio deve essere effettuata
da Dio, mentre invece il brano fa riferimento anche alle "caratteristiche"
di quel sacerdozio, ossia alla discendenza "levitica".
Ebrei 7:12: "Poiché, cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche
un cambiamento di legge". I mormoni ritengono che questo brano avalli il
fatto che il sacerdozio aronnitico sia passato dai leviti a loro. Ma è evidente
che nel brano in questione si tratta del sacerdozio di Aaronne, soppiantato da
quello del Cristo.
Ebrei 7:24-25: "egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che
non si trasmette. 25 Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo
di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro".
Ebrei 8:4: "Ora, se fosse sulla terra, egli non sarebbe neppure sacerdote,
poiché vi sono coloro che offrono i doni secondo la legge". Il sacerdozio
di Cristo, non è un'espansione o un aggiunta delle forme sacerdotali dell'A.T.,
ma è una forma unica e intrasmettibile di servizio, fondata sul suo sacrificio
vicario.
Matteo 27:51: "Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima
a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono". Una volta l'anno, il
sommo sacerdote penetrava al di là del velo nel luogo santissimo, per offrire
l'espiazione per i peccati del popolo. L'unico accesso alla presenza di Dio consentito
al popolo, era attraverso il sommo sacerdote una volta l'anno. Quando Cristo morì,
il velo che celava la presenza di Dio, venne lacerato (dall'alto in basso, a testimonianza
del fatto che non era stata opera di mano d'uomo), a significare che ora l'accesso
a Dio era aperto a tutti.
Giovanni 1:12: "ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto
di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome".
Apocalisse 1:6: "ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre
suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen". Noi credenti
non siamo sacerdoti secondo l'ordine di Aaronne, nè secondo l'ordine di Melchisedeck,
ciononostante siamo nelle intenzioni di Dio sacerdoti appartenenti ad una santa
congregazione.
1 Pietro 2:5: "anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare
una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi
a Dio per mezzo di Gesù Cristo". Noi tutti credenti, in quanto sacerdoti
offriamo a Dio, sacrifici che sono preghire, obbedienza (Romani 12:1). Inoltre
secondo la Bibbia, non solo gli uomini, come tra i mormoni e i cattolici, ma anche
le donne sono considerati membri del sacerdozio.
Il libro di Mormon
afferma che dopo la propria ascensione a Gerusalemme, Gesù tornò sulla terra e
apparve sul continente americano. Il Cristo avrebbe scelto 12 discepoli appartenenti
alla tribù di Nefi, per farli ministrare nei confronti del rimanente dei nefiti
(3 Nephi 12:1, 15:11-12). Questi 12 discepoli possedevano un ministero di
tipo apostolico. (3 Ne. 18, 19, 27, 28; Moroni 2:2).
Scrivendo a proposito del Libro di Mormon, Joseph Smith disse
che esso "raccontava cosa il nostro Salvatore avese fatto apparendo su questo
continente, dopo la sua risurrezione: che egli piantò qui il vangelo in tutta
la sua pienezza, ricchezza, potere e benedizione; che essi ebbero apostoli, profeti,
pastori, insegnanti ed evangelisti; lo stesso ordine, lo stesso sacerdozio, le
stesse ordinanze, doni, poteri e benedizioni presenti nel continente ad est."
(History of the Church, vol. 4, p. 538; Mormon Doctrine, p. 47). Nel Libro di
Mormon i nuovi discepoli erano ordinati per rimpiazzare quelli che morivano (4
Nephi 14). Gesù personalmente avrebbe scelto non 12 ma 24 apostoli: i 12 scelti a Gerusalemme,
più i 12 scelti in terra americana (Mormon 3:19).
10. Yhwh ed Elohim
Nel mormonismo, i due
termini che descrivono l'unico Dio (Yhwh ed Elohim) sono attribuiti il primo al
Figlio e il secondo al Padre. Yhwh è il nome personale di Dio nell'Antico Testamento.
Per il mormonismo il Padre e il Figlio risultano essere non soltanto due persone,
ma anche due dei differenti.
Nel libro di Talmage "Articoli di Fede", pagg. 466-473, nella sezione
"Il Padre e il Figlio: Una esposizione dottrinale del Primo Presidente e
dei Dodici", identifica il Padre con Elohim, e il Figlio con Yhwh.
La Bibbia invece afferma:
Deuteronomio 4:35: "Tu sei stato fatto testimone di queste cose affinché
tu riconosca che il Signore (Yhwh) è Dio (Elohim), e che oltre a lui non ve n'è
nessun altro."
Salmo 100:3: "Riconoscete che il Signore (Yhwh) è Dio (Elohim); è lui che
ci ha fatti, e noi siamo suoi; siamo suo popolo e gregge di cui egli ha cura."
I Re 18:39: "Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra,
e disse: «Il Signore (Yhwh) è Dio (Elohim)! Il Signore è Dio!»."
Salmo 97:9: "Poiché tu, Signore (Yhwh), sei l'Altissimo su tutta la terra;
tu sei molto più in alto di tutti gli dèi". Secondo tale brano Yhwh (Gesù)
dovrebbe essere inteso come più in alto anhe rispetto al Padre (Elohim).
Per i mormoni vi sono
tre dèi, il Padre, il Figlio e lo Spirito. Essi non solo sarebbero tre persone
distinte, ma anche tre dèi distinti. "Noi crediamo in Dio, l'Eterno Padre,
e nel Suo Figliuolo, Gesù Cristo, e nello Spirito Santo": così recita il
primo articolo di fede dei mormoni, essa potrebbe a prima vista apparire come
un'affermazione teologicamente ortodossa, esprimente fede nella trinità. Ma tale
affermazione viene intesa in senso ben diverso da quello che è il concetto ortodosso.
11. Gesù e Lucifero
Secondo i mormoni Gesù
è fratello di Lucifero. Tale fantasia è basata sul fatto che il Padre avrebbe
generato fisicamente e corporalmente tanto Gesù, quanto Lucifero. Ma se Gesù è
il creatore di "tutte le cose", allora Lucifero, a prescindere dalla
propria malvagità, in quanto essere creato, deve l'esistenza al Figlio di Dio.
Dalla Bibbia:
Colossesi 1:15-17: "Egli (Gesù) è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito
di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei
cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati,
potenze; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17
Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui."
Giovanni 1:3: "Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei (la Parola di Dio);
e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta."
12. Razzismo
Il cosiddetto Libro
di Abrahamo, contenuto nella "Perla di Gran Prezzo", è stato usato per
giustificare la politica di razzismo della chiesa mormone. Ai negri non era permesso
diventare sacerdoti. Poichè tutti i mormoni maschi adulti, diventano "sacerdoti",
mentre le donne possono diventarlo solo sposando un sacerdote mormone, questo
dogma teneva alla larga i negri dalle congregazioni mormoni. Il brano che sancisce
tale prassi razzista, è come detto nel Libro di Abrahamo 1:20-27. Il verso 24
termina con un riferimento alla "maledizione di Cam": "Da
Cam deriva quella razza che mantiene la maledizione nella terra". E i vv.
26-27, a proposito di Faraone (che Smith suppone essere negro) affermano che Noè
"maledì lui (Cam e la sua discendenza) destinandolo a perdere il sacerdozio.
Neppure Faraone era di quel lignaggio tramite il quale avrebbe avuto diritto al
sacerdozio".
I negri al giorno d'oggi possono ottenere il sacerdozio se lo desiderano. Il capo
della chiesa mormone, il "capo veggente e rivelatore", pochi anni fa
disse di aver ricevuto un messaggio direttamente da Dio, che gli intimava di cambiare politica
nei confronti dei negri. Il cambiamento avvenne poco prima che le associazioni
americane per i diritti civili, cominciassero a rendere la vita difficile alle
organizzazioni razziste che percepivano fondi federali.
13. Bibliografia
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the Illinois State Historical Society, July 1915.
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11 Leroy Edwin Froom, The Prophetic Faith of Our Fathers,
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12 The Reflector, March 16, 1830.
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15 John Hyde, Jr., Mormonism: Its Leaders and Designs (New York:
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16 Walter R. Martin, "I Mormoni", ECB
(si ringrazia per la documentazione la Chiesa Evangelica di Salerno)