Il cammino cristiano




L'eresia sulla Divinità insegnata dagli Unitariani (i "Gesù solo")

testo tratto da internet, a cura di G. Butindaro

 

I pentecostali Unitariani (o Antitrinitari - da non confondersi con i Pentecostali, n.d.r.) sono sorti negli Stati Uniti nel secondo decennio del secolo scorso e si sono diffusi un po' in tutto il mondo, compresa l'Italia. Sono stati definiti sin dall'inizio i "Gesù solo" o "solo Gesù" perché per loro la Divinità non è composta da tre Persone (dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo), ma da una sola, ossia solo da Gesù Cristo. Perché? Perché per loro "Dio è assolutamente e indivisibilmente uno. Non ci sono essenziali distinzioni o divisioni nella Sua eterna natura" (J. L. Hall e David K. Bernard, Doctrines of the Bible, 1998, pag. 15), e dato che Gesù Cristo è l'incarnazione di Dio, concludono che "Gesù non è solamente l'incarnazione di una persona di una trinità, ma l'incarnazione di tutta l'identità, di tutto il carattere, e di tutta la personalità del solo Dio" (ibid., pag. 24).

Per gli Unitariani il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo sono solo tre titoli differenti (o uffici differenti) di Gesù. Essi credono, quindi, che Gesù Cristo oltre ad essere il Figliuolo è anche il Padre e lo Spirito. Ecco quanto dice David Bernard, un noto scrittore unitariano a riguardo: "In breve, i titoli di Padre, Figliuolo e Spirito Santo descrivono i molteplici ruoli e le molteplici opere di Dio, ma essi non riflettono una essenziale triplicità nella natura di Dio. Il Padre si riferisce a Dio nella relazione familiare con l'umanità; il Figlio si riferisce a Dio in carne; e lo Spirito si riferisce a Dio in attività. Per esempio, un uomo può avere tre relazioni o funzioni significanti - come amministratore, insegnante e consigliere - eppure essere una persona in ogni senso (…) tutti i titoli della Divinità si riferiscono a Gesù, e tutti gli aspetti della personalità divina sono manifestati in Lui" (ibid., pag. 19-20,38); "Gesù è il Padre" (David K. Bernard, Essentials of Oneness Theology, 1995, pag. 14); "Gesù non è solo la manifestazione di una delle tre persone della Divinità, ma Egli è l'incarnazione del Padre, il Jehovah dell'Antico Testamento" (David K. Bernard, The Oneness of God, 1983, 144); "Gesù è il Padre incarnato" (Doctrines of the Bible, pag. 25).

Stando così le cose è interessante notare come essi spiegano la relazione tra il Padre e il Figlio. Il termine Padre si riferisce alla divinità di Cristo, mentre il termine Figlio alla sua umanità. Ecco ancora il Bernard cosa dice: "Le referenze plurali al Padre e al Figlio distinguono semplicemente la deità di Cristo dalla sua umanità" (David Bernard, Essentials of Oneness Theology, pag. 16). Così, secondo quanto loro insegnano, quando la Scrittura parla del Padre parla di Gesù come del vero Dio, mentre quando parla del Figlio parla di Gesù come vero uomo! Per gli Unitariani, dunque, quando Cristo è presentato che prega, piange, soffre, è tentato, muore, e così via, la Scrittura lo presenta come il Figlio di Dio, cioè come un vero essere umano; mentre quando Gesù è presentato come eterno, come oggetto di adorazione, come colui che rimetteva agli uomini i peccati allora la Scrittura lo presenta quale Padre!

Vediamo ora la falsità di questo insegnamento, dimostrando che Gesù Cristo non è né il Padre e neppure lo Spirito Santo ma solo il Figliuolo, perché Lui, il Padre e lo Spirito Santo sono tre Persone divine distinte, da sempre e per sempre contemporaneamente esistenti come un'unico Dio.

  • Quando Gesù fu battezzato da Giovanni nel Giordano è scritto che venne una voce dai cieli che disse: "Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto" (Matt. 3:17). Di chi era quella voce? Chi disse quelle parole? Gesù che era in terra? Affatto, perché la voce venne dal cielo. Era la voce del Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Per questo non si può affermare che "Padre" è solo un titolo dato a Gesù e non una persona divina distinta da lui, perché quella voce procedette dalla persona del Padre che era in cielo mentre il suo Figliuolo era in terra. Ora, dato che gli Unitariani convengono sul fatto che Gesù fu unto di Spirito Santo al Giordano, vorremmo domandare loro: se Gesù è il solo vero Dio e fuori di lui non v'è altro Dio, come mai nei Salmi, a proposito dell'unzione di Gesù Cristo sono scritte le seguenti parole: "Tu ami la giustizia e odii l'empietà. Perciò Iddio, l'Iddio tuo, ti ha unto d'olio di letizia..." (Sal. 45:7)? Come mai viene detto di Dio che è stato unto dal suo Dio? Non è forse perché il Cristo era Dio, e al Giordano fu unto di Spirito Santo dal suo Dio, cioè dal Padre suo? Altrimenti la frase non avrebbe nessun senso. Quindi Gesù non poteva essere il Padre.

  • Quando Gesù fu trasfigurato sul monte santo i discepoli udirono dal cielo questa voce che disse: "Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi son compiaciuto; ascoltatelo" (Matt. 17:5). Domandiamo anche in questo caso: ma di chi era quella voce? Di Gesù o di un'altra persona? Di un'altra persona e precisamente del Padre suo. Questo lo ha confermato Simon Pietro quando disse nella sua seconda epistola: "Poiché egli ricevette da Dio Padre onore e gloria quando giunse a lui quella voce dalla magnifica gloria: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto" (2 Piet. 1:17). Quindi ancora una volta si giunge alla conclusione che Gesù Cristo, benché anche nei giorni della sua carne fosse Dio, non era il Padre perché il Padre suo era in cielo. Certo, in Gesù abitava tutta la pienezza della Deità e per questo egli fu anche adorato sulla terra, sia prima di morire che dopo essere risorto, ma pure egli rimaneva il Figliuolo dell'Iddio vivente e vero che era in cielo. Egli disse che il Padre dimorava in lui e che lui dimorava nel Padre, egli affermò di essere uno con il Padre, egli disse di esistere prima che Abramo nascesse, ma tutto questo non ci porta ad affermare che lui era il Padre perché sappiamo che questa affermazione contrasta la Parola di Dio e viene da essa annullata. Certamente se lui fosse stato il Padre, o in altre parole se quello del Padre fosse stato solo un titolo che possedeva Gesù, sarebbe stato un controsenso per Gesù dire che il Padre suo era in cielo. Dunque, domandiamoci: perché Gesù Cristo disse: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Matt. 7:21), ed anche: "Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre mio che è nei cieli, esso mi è fratello e sorella e madre" (Matt. 12:50)? E perché Gesù un giorno disse: "Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, Padre, perché così t'è piaciuto" (Matt. 11:25-26)? Ed ancora; perché Gesù davanti alla tomba di Lazzaro disse: "Padre, ti ringrazio che m'hai esaudito" (Giov. 11:41)? La risposta non è forse perché lui era il Figlio di Dio ed il Padre suo era nel cielo?
A conferma di quanto appena detto vogliamo anche citare questi versetti che attestano che Gesù in cielo si trova alla destra di Dio Padre.
  • Davide disse: "L'Eterno ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi" (Sal. 110:1). L'Eterno si riferisce al Padre e il mio Signore si riferisce al Figliuolo di Dio, cioè Gesù Cristo. Ciò è confermato anche dallo scrittore agli Ebrei il quale parlando di come il Figliuolo sia superiore agli angeli dice: "ed a qual degli angeli disse Egli (cioè Dio Padre) mai: Siedi alla mia destra finché abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi?" (Ebr. 1:13). Gesù udì queste parole o no? Se sì, da chi provenivano? Non provenivano forse da Dio Padre?

  • Luca dice che Stefano poco tempo prima di essere lapidato "essendo pieno dello Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, e disse: Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figliuol dell'uomo in piedi alla destra di Dio" (Atti 7:55-56). Se Stefano vide il Figliuol di Dio alla destra di Dio, ciò vuol dire che alla sua sinistra c'era Dio, vero? Quindi, il Figliuolo non era colui che era alla sua sinistra.

  • Giovanni dice nell'Apocalisse: "Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che pareva essere stato immolato, ed avea sette corna e sette occhi che sono i sette Spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. Ed esso venne e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. E cantavano un nuovo cantico, dicendo: Tu sei degno di prendere il libro e d'aprirne i suggelli, perché sei stato immolato e hai comprato a Dio, col tuo sangue, gente d'ogni tribù e lingua e popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra" (Ap. 5:6-10). Si notino le parole: "venne e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono", perché esse attestano in maniera molto chiara la distinzione tra il Figliuolo e il Padre.
Veniamo adesso alla dimostrazione che Gesù non è lo Spirito Santo.
  • Gesù, nella notte in cui fu tradito, disse ai suoi discepoli: "Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce" (Giov. 14:15-17).
    Ora, Gesù mentre era in terra era il Consolatore che Dio aveva promesso tramite i profeti di mandare al suo popolo, ma siccome egli doveva tornare al Padre che lo aveva mandato e sapeva che i suoi discepoli avrebbero avuto bisogno di un altro Consolatore che stesse con loro sempre ed in ogni luogo disse che avrebbe pregato il Padre che glielo mandasse. Quindi, siccome lo Spirito Santo fu chiamato da Gesù "un altro Consolatore", giungiamo alla conclusione che Egli non è lo stesso Consolatore (la stessa persona di Gesù) che è stato assunto in cielo. E quindi Gesù non è lo Spirito Santo come sostengono gli Unitariani.
    Gli Unitariani sostengono che queste parole di Gesù indicano "una differenza di forma o di relazione" (David K. Bernard, Essentials of Oneness Theology, pag. 17), in altre parole è come se Gesù avesse detto ai suoi discepoli che sarebbe tornato in spirito invece che in carne. Ma questa spiegazione non regge proprio perché Gesù parlò dello Spirito Santo come di "un altro Consolatore", quindi di qualcuno distinto da Lui. E questo è confermato da queste altre parole che lui disse poco dopo: "Pure, io vi dico la verità, egli v'è utile ch'io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutte le cose che ha il Padre, son mie: per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà" (Giov. 16:7-15). Notate queste espressioni: "Io ve lo manderò" e: "Egli mi glorificherà", "Egli prenderà del mio e ve l'annunzierà"; perché esse mettono in rilievo la distinzione tra la persona di Gesù e quella dello Spirito Santo. Se Gesù avesse promesso che sarebbe tornato sotto forma dello Spirito non avrebbe giammai parlato in quella maniera. In particolare si noti l'espressione "Egli mi glorificherà", che associata a quest'altra detta poco prima: "Egli testimonierà di me" (Giov. 15:26) stanno a confermare che lo Spirito Santo non poteva essere Gesù perché avrebbe glorificato Gesù e reso testimonianza di Lui. Dunque Gesù pregò il Padre il quale mandò un altro Consolatore affinché rimanesse con i suoi discepoli per sempre, perché dato che Lui stava per lasciarli soli, essi avevano bisogno di qualcuno che rimanesse sempre con loro per guidarli.

  • Gesù un giorno disse: "Ed a chiunque parli contro il Figliuol dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello avvenire" (Matt. 12:32). Notate come Gesù parla di due "parlare contro" ben distinti; uno contro il Figliuol dell'uomo e l'altro contro lo Spirito Santo. E' evidente quindi che il Figliuol dell'uomo, cioè Gesù Cristo, non può essere anche lo Spirito Santo, perché se così fosse Gesù si sarebbe contraddetto in maniera evidente. Ma ditemi un po' voi Unitariani: che senso avrebbe avuto dire da parte di Cristo che chi parlava contro il Figliuol dell'uomo poteva essere perdonato mentre chi parlava contro lo Spirito Santo non poteva esserlo, se il Figliuol dell'uomo era anche lo Spirito Santo o in avvenire si sarebbe manifestato sotto forma di Spirito Santo? Ancora una volta dunque la Scrittura fa emergere in maniera chiara che Gesù non è lo Spirito Santo e viceversa.

Alla luce della Parola di Dio è evidente che la dottrina dei "solo Gesù" non è una dottrina biblica. Esorto quanti professano questa dottrina ad abbandonarla e ad accettare quello che è il sano insegnamento della Parola di Dio, che ho esposto - sia pur brevemente - in questo articolo.

La grazia del Signore sia con voi.


Si vedano anche:

  • La Trinità secondo la Bibbia
  • Chi sono i Pentecostali
  • Cattolicesimo e Bibbia a confronto


  • I documenti presenti su questo sito possono essere fatti circolare liberamente, purché inalterati e senza ricarichi. Tutti i documenti sono distribuiti come freeware e restano di proprietà dei loro rispettivi autori.