I
Dieci Comandamenti
i
dieci comandamenti secondo la Sacra Bibbia, e le alterazioni presenti nel catechismo
Significato dei comandamenti
Prima di leggere il
testo dei dieci comandamenti riportati nella Sacra Bibbia, occorre precisare alcune
cose molto importanti.
La legge di Dio riportata nell'Antico Testamento non fu data perché praticandola ci
potessimo considerare "giusti" davanti a Dio. Al contrario, essa dimostra
a tutti gli uomini di tutte le epoche che nessuno è giusto e senza peccato
(Rom. 3:23). Infatti, "chiunque avrà osservato tutta la legge,
e avrà fallito su un solo punto, si rende colpevole di tutti i punti"
(Giac. 2:10).
La legge è servita soprattutto per aprirci gli occhi sulla nostra condizione
e "condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede"
(Gal. 3:24, Rom. 7:12). Fermo restando che il credente che ha ricevuto Cristo come proprio Salvatore, è salvato
per grazia, ma ciò non lo autorizza a mentire, a rubare, o a commettere alcun altro peccato.
Chiarito questo, sappiamo anche che con l'osservanza dei comandamenti ci è
promesso un tesoro nel cielo: un premio che in quel giorno Dio farà conoscere
a ognuno di noi. Questo premio, però, non è la vita eterna, perché
essa è il dono di Dio a chi accetta e ubbidisce al messaggio del
vangelo di Gesù Cristo.
Dunque, la salvezza dell'anima si riceve soltanto per grazia, e non possiamo in
alcun modo ottenerla per meriti personali o attraverso preghiere, elemosine, pellegrinaggi,
e così via. Essa si riceve nel momento in cui, riconoscendosi peccatori
davanti a Dio, si decide di credere e di accettare Gesù Cristo come proprio
salvatore, secondo il messaggio del Vangelo, e si dà a Lui tutto il proprio
cuore.
La Bibbia dichiara: "Infatti è per grazia che siete stati salvati,
mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non
è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti"
(Efesini 2:8). "L'uomo non è giustificato per le opere della legge
ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù" (Galati
2:16).
"Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito
Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
.. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già
giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio"
(Giovanni 3:16-18)
Uno sguardo
ai dieci comandamenti riportati nel catechismo cattolico
Poche persone sanno
che sebbene i comandamenti insegnati nella Sacra Bibbia sono dieci, quelli insegnati
nel Catechismo della Chiesa Cattolica sono in realtà soltanto nove.
Il secondo, infatti, è stato letteralmente cancellato, e dal decimo ne
hanno ricavato due "pezzi", per coprire il vuoto del secondo. Così,
ora il secondo è in realtà il terzo, il terzo è il quarto,
e così via. Il quarto comandamento, invece, è stato cambiato.
Vediamo ora i comandamenti
secondo il Catechismo cattolico (dal Catechismo di S. Pio X per la preparazione
ai sacramenti).
Io
sono il Signore Dio tuo:
1.
Non avrai altro Dio fuori di me.
2. Non nominare il nome di Dio invano.
3. Ricordati di santificare le feste *.
4. Onora il padre e la madre.
5. Non uccidere.
6. Non commettere atti impuri.
7. Non rubare.
8. Non dire falsa testimonianza.
9. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.
(*)
Nota sul terzo comandamento - La Bibbia non dice affatto "le feste",
ma "il giorno del riposo", "il settimo", ossia la nostra domenica!
Ora vediamo i dieci comandamenti SECONDO LA SACRA BIBBIA,
la Parola di Dio.
Esodo 20:2-17:
1) "Io
sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla
casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me.
2) Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che
sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la
terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché
io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei
padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,
e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano
e osservano i miei comandamenti.
3) Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché
il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.
4) Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei
giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato
al Signore Dio tuo.
5) Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati
sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.
6) Non uccidere.
7) Non commettere adulterio.
8) Non rubare.
9) Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
10) Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del
tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo
bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo".
Potete dunque vedere da voi la differenza. Vi
chiederete per quale motivo il clero cattolico romano ha alterato i comandamenti,
e ha cancellato il secondo. Alcuni sacerdoti cattolici si giustificano dicendo
che il secondo comandamento era solo per gli Ebrei (il che non è vero,
poiché insieme agli altri nove comandamenti, dati anch'essi agli Ebrei,
esso è Parola di Dio, ed è un comando rivolto a tutti gli uomini
senza distinzioni; inoltre Dio condanna molto severamente qualunque aggiunta o
cancellazione alla Sua Parola).
La realtà dei fatti è che se non avesse tolto il secondo comandamento,
il clero cattolico non avrebbe potuto più riempire le chiese e i santuari
di statue ed immagini di madonne e di santi, insegnando ai fedeli a venerarle,
il che è idolatria. Dio infatti condanna sia l'adorazione - "non li servire"
- che la venerazione - "non ti prostrerai davanti a loro" - di vivi, morti, oggetti
e immagini, terreni o divini, buoni o cattivi che siano. E la Bibbia dice, riferendosi
a Dio: "A Lui solo rendi il tuo culto".
Oltre al secondo
comandamento, che manca completamente dal Catechismo cattolico, il quarto è
stato manomesso. È stato accorciato, distorto e svuotato di tutto il suo
valore, anche questo per poter fare il proprio comodo. Dio stava parlando del
"Sabato" (Sabbath), che non è il nostro sabato, ma che letteralmente
significa "Settimo Giorno" (la domenica è il nostro settimo giorno,
perchè la nostra settimana inizia con il lunedì). Oltre a questo,
dato che Gesù risuscitò di domenica, il Cristianesimo ha deciso
fin dagli albori di scegliere questo giorno (per approfondire, vedere qui).
Purtroppo, la Chiesa Cattolica ha manomesso questo comandamento, che riguardava
solo il Settimo Giorno, per dire invece di santificare "le feste". Cioè,
il comandamento non si limiterebbe più al settimo giorno che Dio ha scelto,
ma a tutte le feste inventate dalla Chiesa Romana.
Dio ci avverte: "Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando
e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro
che io vi prescrivo" (Deut. 4:2). Secondo la Parola di Dio, chi si ostinerà
anche soltanto a dire una bugia, senza ravvedersi secondo il vangelo, sarà
condannato alla seconda morte (l'inferno), cfr. Apocalisse 21:8, e 22:15.
Cari amici,
come avete potuto constatare, le differenze tra la Sacra Bibbia e il Catechismo
della Chiesa Cattolica sono di vitale importanza. Le manomissioni degli insegnamenti
delle Sacre Scritture sono inammissibili per Dio.
Noi non vi chiediamo di chiudere gli occhi e farvi guidare da altre persone. Ciò
che vi chiediamo, è di leggere la Bibbia, e soprattutto il Nuovo Testamento,
il quale ci presenta la salvezza per la nostra anima, secondo il sacrificio
di Cristo sulla croce.
Dio vi benedica.
Si vedano anche:
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