Il cammino cristiano




Ha pagato al tuo posto

 

"Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:8)


Un evangelista stava predicando il Vangelo in una città del Canada quando entrò in quella sala un ubriaco che si mise a provocare disordine. Tentarono di farlo uscire, ma egli riuscì a svincolarsi e ferì il predicatore. Dovette intervenire la polizia e dopo un mese l'uomo si ritrovò in tribunale. Fu condannato a pagare una multa o, se non avesse potuto pagare, a qualche settimana di prigione.
Terminata la seduta, l'evangelista, che assisteva al processo, si fece avanti e chiese di pagare la multa. Il giudice esitava, ma non potè rifiutare. Allora questi fece richiamare il condannato e gli disse:
"Lei è libero: un altro ha pagato al suo posto".
"Al mio posto? Chi mai vorrebbe pagare per me?"
"È quello che lei ha picchiato".

Comosso fino alle lacrime, l'uomo si volse verso il credente e gli strinse la mano con riconoscenza.
Questo aneddoto mette in evidenza come il Vangelo concilia la giustizia con l'amore. Il predicatore non ha impedito il corso della giustizia. L'uomo riconosciuto colpevole doveva pagare la multa, ma il predicatore poteva, per pura bontà, pagare al suo posto. È così per il Vangelo. Dio non rinuncia alla sua giustizia. Deve punire ogni peccato, ma, nel suo amore, ha dato il proprio Figlio perché portasse al nostro posto il castigo delle nostre colpe. Così Gesù Cristo si è assunto a suo carico il debito che avevamo contratto verso Dio. Ha pagato al nostro posto e, se l'accettiamo, siamo liberi, e più ancora, siamo fatti figli di Dio e godremo l'eternità insieme a Lui.



PERCHÈ GESÙ MORÌ ?


Perché Gesù s'è lasciato crocifiggere, quando aveva in Sé tutta la potenza per liberarsi dai nemici?
Parecchie volte Gesù sfuggì alle mani di quelli che cercavano di farlo morire. In Getsemani, quando Giuda venne per tradirlo, bastò che Gesù dicesse: "Sono io", perché tutti i soldati cadessero a terra. Nessuno avrebbe potuto mettere le mani su Gesù, se Egli non l'avesse permesso.
Perché dunque s'è lasciato condurre «come un agnello allo scannatoio, come una pecora muta dinanzi a chi la tosa»? perché non ha aperto la bocca? (Matteo 26:62; 27:12-14). Perché ha dato se stesso alla morte? (Isaia 53:12).
Perché? Per amore per Dio suo Padre, di cui stava compiendo l'opera della salvezza alla croce. Per amore per me peccatore, per voi, cari lettori, ch'Egli voleva liberare per sempre dalla condanna eterna.

«Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me»
(Giovanni 10:17).
«Io sono il buon Pastore; il buon Pastore dà la sua vita per le pecore» (Giovanni 10:11).
«Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (Giovanni 13:1).
«Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato» (Giovanni 3:17,18).
«Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi» (Efesini 5:2), «diede se stesso come prezzo di riscatto per tutti» (1 Timoteo 2:6).


Si vedano anche:
  • Qual è il messaggio del Vangelo di Cristo?
  • Dio e il vuoto dell'anima
  • Una vita nuova
  • Quel che ci spinge ad amare Dio
  • Testimonianze cristiane (indice)
  • Canti cristiani
  • Il Vangelo

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