Perché non credere alle dottrine della Torre di Guardiaa cura di R. Mignard
Gli insegnamenti contenuti nella Bibbia sono in netto contrasto con le dottrine divulgate dalla Torre di Guardia (l'Organizzazione che si occupa della diffusione delle dottrine geoviste, conosciuta anche come Watch Tower). Quindici delle loro principali dottrine sono di seguito confutate concisamente.
Questo errore dottrinale nasce da una traduzione falsata presente nella loro versione (la "Traduzione del Nuovo Mondo"), che rende Giovanni 1:1 con: "E la Parola era un dio" (per dettagli e approfondimenti si legga l'ultima parte di questo studio). Isaia nega enfaticamente questo errore in 43:10, 44:6, e 45:5,21; ciò dimostra che la loro traduzione di Giovanni 1:1 è illegittima. Quattro volte Dio dichiara l'impossibilità che vi sia "un altro dio" o "un dio" all'infuori di Lui.
La Bibbia ci dimostra che il Signore Gesù Cristo è Dio (che loro chiamano Geova, vedere qui). I brani Isaia 41:4,
44:6 e 48:12 affermano che l'attributo di "Primo e Ultimo" appartiene
soltanto a Dio. In Apocalisse 1:7,8,11,17 e 22:13, Gesù ha proprio questo
attributo, che lo rivela essere lo stesso Dio di cui si parla in Isaia e nell'intero
Antico Testamento. Isaia 44:22-23 annuncia Dio come redentore. Efesini 1:7 stabilisce che Gesù Cristo è quel redentore. In Isaia 45:24 e 54:17 Dio è la nostra giustizia. In 1 Corinzi 1:30, Gesù Cristo è la nostra giustizia. Isaia 43:11 riserva e attribuisce a Dio soltanto l'opera di salvezza dell'uomo: "All'infuori di Me non c'è Salvatore". Tito 2:13 insegna che Gesù Cristo è IL Salvatore, rivelandoLo come l'Iddio del brano di Isaia 43. Invitiamo ogni sincero studente della Bibbia a leggere e confrontare i versi appena elencati. La cosa veramente grave è che i Testimoni di Geova hanno alterato gran parte della Sacra Scrittura per farle riflettere le loro idee (si veda questo documento).
Dei molti passaggi della Scrittura che essi usano per sostenere questo, è rappresentativo quello di Giovanni 16:13, 14. Otto volte il Signore Gesù si riferisce allo Spirito Santo usando il pronome personale maschile. La parola greca "Spirito" è neutra, eppure il pronome utilizzato non è "esso", ma piuttosto "egli" o "sé". Ciò potrebbe sembrare non corretto grammaticalmente, in quanto il pronome dovrebbe concordare con il genere del nome, ma in tal modo Cristo stava riconoscendo la personalità dello Spirito Santo. Se lo Spirito Santo non fosse una persona, ma solo una forza, Cristo avrebbe usato il pronome "esso" e la grammatica della frase sarebbe rimasta intatta. Anche la traduzione del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova riconosce la personalità dello Spirito Santo nella traduzione di questi due versi. La divinità dello Spirito Santo è chiaramente dimostrata nei seguenti passaggi che ogni credente sincero vorrà studiare con attenzione: Atti 5:3,4; 1 Corinzi 3:16; 2 Corinzi 13:14. Inoltre, confrontando Isaia 6:8-10 con Atti 28:25-27, diventa evidente che il Dio menzionato in Isaia 6 è lo Spirito Santo.
La loro dottrina dichiara che "l'uomo Gesù è morto, solo il Suo spirito è risorto". Ma la testimonianza di Gesù Cristo è ben diversa (Luca 24:36-45). Anche solo uno sguardo casuale al verso 39 ("Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io") dissipa ogni dubbio circa la Sua resurrezione fisica. Tommaso incontrò il Cristo fisicamente risorto (Giovanni 20:24-29), come fecero gli altri discepoli che mangiarono del pesce con Lui (Giovanni 21:12-14). Paolo testimoniò della resurrezione corporea di Gesù Cristo in 1 Corinzi 15:3-19. Le guardie alla tomba, i capi sacerdoti, e il Sinedrio non si sarebbero mai comportati come leggiamo in Matteo 28:11,15 se "solo il Suo spirito risuscitò".
Sebbene i Testimoni di Geova ritengano che la verità della trinità sia una sciocchezza, nondimeno essa è parte della rivelazione di Dio. Studiando la Scrittura si scopre che c'è una Persona conosciuta come il Padre, che è Dio (Efesini 1:2). C'è un'altra Persona chiamata il Figlio, Cristo, Gesù, Gesù Cristo, "nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo", che è Dio (Tito 2:13). C'è infine una terza Persona chiamata Spirito Santo, Spirito di Dio, che è Dio (Atti 5:3,4). La parola greca "theos" (Dio), è usata per tutte e tre le Persone, attribuendo così la divinità a ciascuna di esse. Si notino anche i riferimenti alla trinità in Isaia 48:16,17; Matteo 3:16-17, 28:19; e 2 Corinzi 13:14. La conclusione è semplicemente che esiste un solo Dio, che esiste in tre Persone di un'unica essenza, identiche in natura, con gli stessi attributi e perfezioni.
Essi affermano:
"Non dobbiamo credere che Egli tornerà di nuovo come essere
umano". "La venuta è più propriamente traducibile
come presenza e si riferisce alla presenza invisibile del Signore".
Secondo 2 Corinzi 5:8, Filippesi 1:21-24, e Luca 16:20-22, il credente, immediatamente dopo morto, passa nella presenza di Cristo. Il corpo dorme sulla terra (Giovanni 11:11-14), in attesa della risurrezione (1 Corinzi 15:20-23), mentre anima e spirito, ora separate dal corpo (Giacomo 2:26), passano in cielo.
Giovanni 14:1-3; Filippesi 3:20,21; 1 Pietro 1:3-5; e Apocalisse 3:12 sono solo alcuni dei molti passaggi della Scrittura che parlano della "viva speranza" di essere con Cristo per l'eternità.
La Scrittura insegna la realtà dell'inferno. Il Signore Gesù Cristo parlò più dell'inferno che del cielo e descrive l'inferno come una fornace di fuoco (Matteo 13:49-50), un luogo originariamente creato per la condanna di Satana e dei suoi emissari (Matteo 25:41), e un fuoco inestinguibile (Marco 9:42-48). Inoltre, Egli insistè sul fatto che l'inferno è eterno. La parola greca tradotta con "eterno" è aionios, che significa "senza fine". Significativamente, questa parola è anche usata per descrivere la vita eterna menzionata in Giovanni 3:16. L'eternità di Dio in Romani 16:26 è deliberatamente usata da Cristo per descrivere la durata dell'inferno (Matteo 18:8), e anche da Giovanni in Apocalisse 14:11. Aionios non ha un doppio significato. Se significa che Dio è eterno, e che la vita che il credente riceve è eterna, allora significa che anche l'inferno è eterno.
Senza alcun fondamento scritturale, i Testimoni di Geova insegnano che il Millennio, il regno di mille anni di Cristo sulla terra, riguarderà tutto il genere umano da Adamo in poi, poiché tutti saranno risuscitati come opportunità, in condizioni favorevoli, di meritarsi la salvezza. Dove si trova anche un solo versetto biblico a sostegno di questa dottrina bugiarda? Il Signore Gesù Cristo ha acquistato la nostra salvezza sulla croce (Romani 3:21-26), a prezzo del proprio sangue, e all'uomo rimane solo da ravvedersi e credere per essere salvato (Efesini 2:8,9; Atti 16:30,31). La salvezza non ha niente a che fare con qualunque tipo di sforzo umano (Romani 3:27,28; Efesini 2:8,9).
La Scrittura comanda a tutti i credenti di essere cittadini leali. Si vedano in particolare Romani 13:1-7; 1 Pietro 2:13-15; e Matteo 22:21.
Attraverso opere meritorie e sforzi profondi, la speranza di ogni Testimone di Geova è di essere uno dei 144.000. Nei due capitoli in cui sono menzionati i 144.000, Apocalisse 7 e 14, si nota che 144.000 sono gli ebrei delle tribù antiche, con l'esclusione di qualunque Gentile (7:4-8); sono tutti maschi (14:4); sono vergini (14:4); ministreranno durante la Grande Tribolazione (14:6-13); e non guadagnano il loro ufficio mediante le opere ma sono stati designati da Dio (7:3). Per quanto si possa esercitare l'immaginazione, non si può considerare un'interpretazione scritturale il fatto di ritenere che i membri di una organizzazione religiosa di Gentili abbiano un posto tra i 144.000.
La "Traduzione del Nuovo Mondo" creata dai Testimoni di Geova è una maldestra traduzione che nessuno studioso greco serio riconoscerebbe. La loro traduzione è stata alterata in modo da adattarsi alle eresie insegnate. Ad esempio, la parola greca allos, che significa "altro", non appare nel testo originale greco di Colossesi 1:16,17, eppure è stata inserita quattro volte nella traduzione dei Testimoni di Geova, in modo da far apparire Cristo come parte della creazione, e rispecchiare quindi la loro dottrina secondo la quale Cristo è un figlio creato, un altro dio. "...Perché per mezzo di Lui tutte le altre cose furono create". Questo e dozzine di altri passaggi rendono la Traduzione del Nuovo Mondo una parodia dell'autentica Parola di Dio.
Nel 1847, un merciaio
di Brooklyn, Charles Taze Russel, annunciò che egli possedeva tutta la
verità. Nei suoi molti volumi, Russel "non lasciò intatta alcuna
grande verità o dottrina fondamentale senza applicarvi le sue conclusioni
sacrileghe e infondate" (Dr. William E. Biederwolf). Come uno studio attento
rivelerà, non la Bibbia, ma gli scritti di Russel sono le fondamenta su
cui la struttura dei Testimoni di Geova è costruita. Attualmente, i Testimoni
di Geova stanno seguendo le false conclusioni di quel truffatore che aveva divorziato
da sua moglie, era nei guai con la legge, e spogliò i suoi seguaci vendendogli
"frumento miracoloso" a prezzi esorbitanti, affermando che esso avrebbe
prodotto quindici volte la quantità di frumento di uno staio.
Un'analisi attenta dei molti libri, opuscoli e riviste pubblicati dalla Torre di Guardia (WatchTower) rivela che solo una piccola percentuale della Scrittura viene effettivamente citata, trascurando e distorcendo la maggior parte della Parola di Dio.
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