L'immacolata
concezione di Maria
L'IMMACOLATA
CONCEZIONE
La
chiesa cattolica afferma che Maria sarebbe nata senza peccato. Quest'idea,
conosciuta come "immacolata concezione", comparve per la prima
volta solo nell'anno 1160. Fu ufficializzata nel 1477 da Sisto IV, e fu poi portata
alla ribalta nel 1854 da Pio IX.
Questa nuova dottrina, non proveniente dalla Bibbia, fu rifiutata dai
più illustri padri della chiesa cattolica, i quali si schierarono contro
di essa. Tra essi ricordiamo Tommaso d'Aquino, Eusebio, Ambrogio, Bonaventura,
Bernardo, papa Leone I, papa Gelasio I, papa Gregorio Magno, papa Innocenzo III
e papa Leone Magno. Anche i domenicani la combatterono, mentre il Concilio di
Trento non volle pronunciarsi.
Sant'Eusebio (260-340 d.C.) ad esempio dichiarò: "Nessuno è
esente dalla macchia del peccato originale, neanche la madre del Redentore del
mondo. Gesù solo è esente dalla legge del peccato, benché
nato da una donna sottoposta al peccato" (Eusebio, Emiss. in Orat. II
de Nativ.).
COSA DICE LA BIBBIA?
La
Bibbia insegna che anche Maria, come qualunque altro essere umano eccetto Gesù
Cristo, è nata nel peccato.
"Tutti hanno peccato" (Rom. 3:23), dice l'apostolo Paolo;
ciò include tutti gli esseri umani, e questo perché il peccato tramite
Adamo è entrato nel mondo ed è passato su tutti gli uomini. Dice
sempre Paolo: "
con un solo peccato la condanna si è estesa
a tutti gli uomini
" (Rom. 5:18).
Che sia così, cioè che anche Maria non nacque esente dal peccato,
lo confermò lei stessa quando nel suo cantico che innalzò a Dio
in casa di Zaccaria riconobbe che Dio era il suo Salvatore dicendo: "L'anima
mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio mio Salvatore"
(Luca 1:46,47). Come avrebbe infatti potuto chiamare Dio il suo Salvatore se fosse
nata senza peccato?
Ma c'è un'altra prova che la Bibbia ci dà, ed è il sacrificio
che Giuseppe e Maria offrirono nel tempio quando andarono a presentare il bambino
Gesù (leggere Luca 2:22-24). Uno degli animali offerti in sacrificio infatti
fu offerto per il peccato di Maria, perché secondo la legge era in questa
maniera che veniva espiata liniquità della donna partoriente. La
legge mosaica infatti diceva: "...porterà al sacerdote, allingresso
della tenda di convegno, un agnello dun anno come olocausto, e un giovane
piccione o una tortora come sacrificio per il peccato; e il sacerdote li offrirà
davanti allEterno e farà lespiazione per lei; ed ella sarà
purificata... Questa è la legge relativa alla donna che partorisce un maschio
o una femmina. E se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore
o due giovani piccioni: uno per lolocausto, e laltro per il sacrificio
per il peccato. Il sacerdote farà lespiazione per lei, ed ella sarà
pura" (Lev. 12:6-8). Nel caso di Maria, dato che era di basso stato furono
offerti due tortore o due giovani piccioni. È evidente che se Maria fosse stata
senza peccato non c'era bisogno che offrisse quel sacrificio per il proprio peccato.